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DECRIPTAZIONE BIBBIA...
LA PERLA NASCOSTA NEL ROTOLO DI RUT DEL CANONE EBRAICO
di Alessandro Conti Puorger
parti precedenti:
INTRODUZIONE »
RUT CAP. 1 - UN POPOLO VIENE PARTORITO »
ANTEFATTI AL MIRACOLO DEL MAR ROSSO - Testo decriptato »
MIRACOLO DEL MAR ROSSO - Testo decriptato »
RITORNO AI LAGHI AMARI - Testo decriptato »
CONCLUSIONI »
RUT CAP. 2 - UN POPOLO CHE SI DISSETA DELLA PAROLA »
ARRIVANO GLI AMALECITI - Testo decriptato »
ALL'HOREB - Testo decriptato »
INCONTRO CON IETRO - Testo decriptato »
I PRIMI ESPLORATORI - Testo decriptato »
DA MOSÈ A GIOSUÈ - Testo decriptato »
TORAH DONO CHE DISCENDE DALL'HOREB - CONSIDERAZIONI »
RUT CAP. 3 - CONSIDERAZIONI »
INCONTRO CON RACAB - Testo decriptato »
INCONTRO DI GIOSUÈ CON L'ANGELO, PROFEZIA - Testo decriptato »
A GERICO - Testo decriptato »
SULL'ANGELO DI GIOSUÈ (Gs. 5,13-15) - CONCLUSIONI »
RUT CAP. 4 - CONSIDERAZIONI
Dal decriptato letto tutto di seguito i temi trattati vengono avanti con prepotenza ed immediatezza, nitidi e senza tentennamenti e palesano un evidente tensione alla figura di David a partire dalla scelta su di lui fatta da Dio.
Prima dello scontro con Golia freschissimo è il discorso di David nel quale afferma con forza la certezza dell’aiuto di Dio.
Anche la successiva storia, pur se rapidamente sunteggiata, è tratteggiata con precisione fino all’insediamento di Davide a re d’Israele.
Poi i racconti storici vengono sospesi e si sviluppa una parte profetica molto precisa per vari aspetti sul Messia e sulle sue sofferenze compreso il tradimento di un’apostolo, la morte e la risurrezione.
Fornisco qui alcuni elementi preparatori che saranno ripresi nelle conclusioni finali e che servono per entrare in questo capitolo:
- Legge detta del "levirato", si trova nel libro del Deuteronomio (25,5-10), già in vigore presso assiri ed ittiti, dal latino levir che è il cognato, in ebraico
iabam, il fratello del marito di una donna.
L’usanza, divenuta norma, prevedeva che una donna rimasta vedova senza figli maschi venisse sposata dal cognato; il primo figlio era attribuito al defunto e riceveva la parte d’eredità che spettava al marito.
Quando si verificò la morte di Elimelek, marito di Noemi, e poi dei due figli maschi, la proprietà dei terreni di Abimelek a Betlemme evidentemente aveva seguito le regole di Nm. 27,8-11 che non comporta il passaggio della proprietà alla moglie, ma alle figlie, e se non vi sono figlie, ai fratelli del marito, altrimenti al fratello del padre del marito e così via fino al parente maschio più prossimo.
Nel caso specifico il parente più prossimo, forse il fratello di Elimelek, poi veniva Booz (vedi Rt. 4,4) che non era fratello in senso stretto, ma solo cugino (cugini e fratelli si definivano tutti fratelli e così dice Booz al versetto Rt. 4,3), altrimenti già gli spettava una parte di diritto.
Il parente più prossimo, rimasto innominato, un tal dei tale (Rt. 4,1) non poté o non volle esercitare il diritto quando seppe (Rt. 4,5) che il riscatto (secondo i criteri di Lv. 25,25) comportava anche di sposare Rut; forse non poteva farlo perché, già sposato e non riteneva di mantenere un’altra moglie (ipotesi di Dante Lattes in commento a "Il Libro di Rut" - Unione Comunità Israelitiche Italiane - Roma 1966).
- Nel decriptato del versetto Rt. 4,1 si trova la prima sorpresa; è richiamata ancora la figura di Racab:
- Dell’Unico il Principe, la Parola, dentro si vedrà da questa portata;
- Dalla donna - cioè Racab - al popopol/corpo in aiuto tra i figli Booz portò.
Le letture sottolineate sono due varianti che assieme danno luce all’inserimento di Recab nella geanealogia di Gesù del Capitolo 1 del Vangelo di Matteo.
Per la tradizione ebraica Giosuè avrebbe sposato Recab ed il profeta Geremia è tra i discendenti (Vedi "Diz. Usi e leggende ebraiche"; Alan Unterman).
Il Talmud Babilonese, Megillah 15a, racconta che si sposò con Giosuè e fu antenata di otto profeti, tra cui Geremia, e la profetessa Culda (del tempo del re Giosia 2Re 22; 2Cr. 34).
Prima di passare al decriptato, come al solito, riporto la dimostrazione del primo versetto:
Rt. 4,1 - "Intanto Booz venne alla porta della città e vi sedette. Ed ecco passare colui che aveva il diritto di riscatto del quale Booz aveva parlato. Booz gli disse: Tu, quel tale, vieni e siediti qui! Quello si avvicinò e sedette."
"(Giudici e Profeti) E
dalla casa
forza
s’innalzò
nel mondo
.
Illuminati
si videro
nel popolo/corpo
portare
che furono
la luce
dentro
del Nome
a recare
.
Uscirono
inviati
nel mondo
in cammino
portati
da Dio
tra gli Ebrei
.
Dell’Unico
il Principe
,
la Parola
,
dentro
si vedrà
da questa
portata
.
[Dalla donna - cioè Racab - al popolo/corpo in aiuto tra i figli
(
in aramaico =
ebraico) Booz portò.] Fu
detto
che la pienezza
avrebbe recato
dal corpo
nel mondo
.
Illuminati
dalla casa
uscirono
a parlare
apertamente
,
si distingueranno
()
che angeli
sono
di Dio
che la vita
da angeli
saranno
a portare
.
Furono
(e saranno) attorno
il popolo/corpo
a condurre
per risiedere
(nel paese)."
(La letture sottolineata e la variante tra parentesi rendono ragione dell’inserimento di Recab nella geanealogia di Gesù del Capitolo 1 del Vangelo di Matteo.)
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