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LE PROFEZIE DEL LIBRO DI DANIELE »
ECCO PERCHÉ C'È UN TESTO NASCOSTO IN DANIELE »
L’ARCANGELO GABRIELE
Per l’epoca di formazione del libro di Daniele, che i critici individuano nella seconda metà del II secolo a.C., e per essere stato inserito nella Bibbia nel canone ebraico e cristiano costituisce un importante snodo tra Ebraismo e Cristianesimo, ma è una cerniera anche per l’Islam che attinge al profeta Daniele ed ai suoi scritti.
A questo ultimo riguardo, infatti, ho anche osservato che il nome dell’angelo Gabriele, tanto noto, si trova però appena due volte nell’Antico Testamento ed anche due volte nel Nuovo; invece, mentre molte volte è richiamato nel Corano, la Sacra Scrittura dell’Islam, ritenuto l’ispirazione divina consegnata proprio dall’arcangelo Gabriele al profeta Maometto, l’inviato del "periodo intermedio" (Sura 5, 19).
Il Corano, peraltro, distingue tra i fedeli, le "persone della scrittura" e gli "infedeli", i primi sono i musulmani, gli ebrei ed i cristiani (e i fedeli di Zaratustra), perché si fondano su stesse tradizioni (Sura 22,17) e si rivolge ai Cristiani ed Ebrei chiamandoli, "Voi gente delle Scritture" (Sura 4,171).
Chi crede cioè a tali basi comuni non è un infedele per il Corano (Sura 5, 48) che riconosce pure tutta una serie di "profeti" (Sura 6, 83-92; Sura 7) in quanto pure la parola Allah deriva da "Elohim", nome di Dio nella Thorah di Mosè.
Per l'Islam, l'A.T. però essendo stato corrotto dagli ebrei e il N.T. dai cristiani, il Corano cita in modo diverso personaggi e vicende narrati dall’A.T. ebraico, dal N.T. e anche da Vangeli apocrifi, in quanto riporta il ricevuto da Maometto.
Ho fatto questo breve excursus sul Corano perché questi vi ha preso il nome di Gabriele e perché indirettamente cita lo stesso profeta Daniele, col nome di un certo Dhu-l-Qarnain e mostra che fu un profeta (18,83-98).
Dhu-l-Qanain significa il Bicorne, così chiamato con riferimento alla visione del profeta Daniele (Daniele 8,3) del montone dalle due corna, figura dei due regni di Media e di Persia, riuniti in un solo regno sotto un unico sovrano, Ciro, chiamato erroneamente Dario nella Bibbia.
Secondo lo stesso Corano, Dhu-l-Qarnain intraprese tre viaggi con lo scopo di consolidare le frontiere del suo impero: "Così egli seguì una via, fino a che raggiunse il luogo ove tramonta il sole e trovò che esso tramontava in un mare oscuro... Poi seguì (un’altra) via, fino a che raggiunse un luogo fra le due montagne e al di là di esse trovò un popolo che a stento comprendeva parola" (18,85-93); qui gli venne chiesto di costruire una barriera contro gli attacchi delle tribù chiamate Gog e Magog.
Tornando a Daniele, come accennato, notai il particolare che il nome Gabriele nell’A.T. è citato solo in Daniele 8,16 e 9,21 mentre nel N.T. pure due volte e solo dal Vangelo di Luca in cui tale angelo provvede ad annunciare le nascite a Zaccaria del figlio Giovanni Battista (Luca 1,19), ed a Maria di Gesù (Luca 1,26,s): "Nel sesto mese; l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea chiamata Nazareth, a una vergine; promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe."
Gabriele, in ebraico è
.
Il radicale gbr
indica essere forte, essere vittorioso, ma anche come aramaismo, maschio, uomo; perciò nel nome in sé c’è già una profezia per:
- Giovanni Battista che uomo
sarà
di Dio
;
- Gesù, un uomo
che è
Dio
.
Mi sono allora portato al versetto 21 del Capitolo 9 di Daniele che è la seconda citazione del nome Gabriele in quel libro, pensando che Luca e la sua scuola avesse scrutato Daniele per cercare profezie sul Cristo e, per far capire che era l’atteso da Daniele, ha citato anche lui due volte Gabriele, ma la seconda citazione chiaramente doveva riguardare una profezia sull’annunciazione alla Maria, tanto più che i versetti che dopo poco seguono quel versetto sono proprio quelli relativi all’attesa messianica.
Ecco quel versetto decriptato con la sua dimostrazione, che pongo al tempo passato, credendola attuata.
Daniele 9,21 "mentre dunque parlavo e pregavo, Gabriele, che io avevo visto prima in visione, volò veloce verso di me: era l'ora dell'offerta della sera."
"Per portare il peccare a sbarrare l'Unigenito inviato fu a vivere dentro un corpo. In una casa indicò che il Verbo del Potente al mondo si porterà in uomo. Gabriele ad una Donna con il corpo alla vista fu ad indicarle che l'Essere dentro Le si chiuderà, a questa porterà l'energia. Dentro la scelta si chiuse il Potente, l’entrò nel seno, il soffio dentro fu, l'azione del Verbo la toccò. Di Dio ci fu rettamente nel tempo il dono che aveva promesso."
"Per portare
il peccare
()
a sbarrare
l'Unigenito
inviato
fu
a vivere
dentro
un corpo
.
In una casa
indicò
che il Verbo
del Potente
al mondo
si porterà
in uomo
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Gabriele
ad una Donna
()
con il corpo
alla vista
fu ad indicarle
che l'Essere
dentro
Le si chiuderà
,
a questa
porterà
l'energia
.
Dentro
la scelta
si chiuse
il Potente
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l’entrò
nel seno
(),
il soffio
dentro
fu
,
l'azione
del Verbo
la toccò
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Di Dio
ci fu
rettamente
nel tempo
il dono
che aveva promesso
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