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DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
I GEROGLIFICI EBRAICI
DEL LIBRO DI DANIELE

di Alessandro Conti Puorger
 

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DANIELE 3: L'ADORAZIONE DELLA STATUA D'ORO
Daniele 3,1 "Degli angeli a casa li recherà così alla porta su col corpo vivi per la potenza della rettitudine dall'Unico.
Col Servo saliranno i viventi di potenza vestiti.
Saranno aiutati ad entrare a casa in alto, entreranno nell'Unico a vivere.
Saranno inviati nella luce completa a stare.
Inviati al Volto dal Crocifisso saranno dal mondo all'Unico.
Dai viventi sarà stato l'angelo bruciato, completamente dall'Unigenito vomitato dalla vita, nel mondo dentro casa l'avrà abbattuto.
D’agire avrà finito l'essere impuro dai corpi; dal Padre vestiti di forza l’invierà alla fine a casa dalla casa del serpente."

Daniele 3,2 "Portati dagli angeli a casa, e retti giudicati, su col corpo a vivere in cammino risorti dal potente dalle tombe, il serpente dai viventi così estirpato, i fratelli dal demonio guariti angeli saranno. Dall'Unigenito nel foro (del costato) in cammino, inviati saranno all'Unico.
Li porterà il Verbo racchiusi e tutti dall'Unico alla magnificenza.
Questi col corpo saranno alla volta del cielo della nuova creazione per la legge divina che dentro i corpi sarà a venire per il Verbo.
Saranno stati dall'Unigenito portati tutti, risorti.
La potenza nel cuore inviata sarà stata ai viventi.
Punito alla fine il primo serpente, finita la maledizione dagli uomini l'essere corrotto ucciso, completamente arrostito, a centinaia alla porta saranno dal mondo versati a vivere dagli angeli.
Avrà recato la rettitudine a sbarrare, a distruggere il verme del serpente che affligge."

Daniele 3,3 "A casa dall’Unico in giudizio gli uomini radunati saranno.
Finito dall'Unigenito, chiuso il demonio, col corpo di persona saranno all'originaria pienezza, nei giardino saranno dell'Unico, portati dal Verbo, dalle tombe recati alla fine, con l'Unigenito alla nube misteriosa col corpo vi staranno.
Una schiera pura sarà per l'originata legge divina, figli saranno venuti.
Dal Verbo alla fine saranno all'Unico portati.
Con la rettitudine sul serpente avranno dominato, angeli saranno vestiti della forza dell'energia.
Alla fine da Dio per grazia retti tutti saliranno perché dall'Unigenito aiutati saranno stati, dal mondo versati alla destra a casa portati così per mano, inviati su col corpo a vivere in cammino dall'Unico.
E il vomito dai viventi sarà finito; abbattuto a casa il serpente, alla protezione vivranno dell'Unico.
Dalla porta saranno ad entrare al risorgere, l'energia dentro si porterà d’aiuto per inviarli su coi corpi."

Daniele 3,4 "E l'Agnello recherà questi dell'Unico all'incontro a casa, nell’assemblea staranno del Potente, con la potenza ristabilita con l'originaria vita nei corpi saranno gli angeli a vedere.
A vivere la vita saranno con l’Unigenito, dall'Unico a vivere staranno col corpo; risorti angeli saranno dell'Unigenito."

Daniele 3,5 "Dentro l'Eden dell'Unico alla porta saranno alla fine risorti vivi, dal peccare puri per il serpente abbattuto dai corpi, belli, liberati.
L’avrà spazzato via dall’esistenza alla fine l'Unigenito.
A versarsi si saranno nel Crocefisso nel corpo dal foro.
Per la conversione così all'Unico il Verbo alla pienezza l’invierà.
Del Crocifisso nel corpo saranno inviati nel foro, e vivi nella persona saranno entrati; porterà tutti questi.
Dagli angeli saranno tra i canti, verranno al volto del Potente portati ai pascoli intorno in cammino per continuare a stare del Potente alla protezione.
I viventi entreranno a casa dell'Unico.
Dalla porta saranno ad entrare al sorgere degli angeli a casa, portati retti, aiutati, custoditi dal Re unico."

Daniele 3,6 "Porterà i viventi dall'impurità, che c'è per il serpente, dell'Unico a stare al volto.
Li accompagnerà, saranno per adorarlo a casa ad entrare.
La luce a vedere completa con l'Unigenito saranno.
Finito il verme del primo serpente con l'orgoglio di primeggiare, verranno portati angeli a glorificare col corpo l'Unico, obbedienti alla legge divina dall'Unigenito."

Daniele 3,7 "Tutti verserà a casa, vi partorirà gli angeli del mondo, da dentro usciranno da questi a vivere ai pascoli, retti al tempo della trebbiatura.
Nel seno tutti i popoli a vivere saranno dell'Unico versati col corpo tra gli angeli.
L'Unigenito i viventi risorti col corpo porterà a versare per starvi tutti.
Nell'Unico versati saranno dal Crocefisso con i corpi da foro al foro.
A casa tra i retti, ai confini che custoditi sono dagli angeli, condurrà la sposa.
Da questi l’energia che c’è di scelleratezza nei corpi l'Unigenito ad abortire avrà portato, avrà ucciso il serpente, i popoli vivi saranno, a riiniziare a vivere saranno col corpo per la seconda volta, riinizierà in pienezza la fortuna, saranno angeli del Potente su di potenza rivestiti entrati a casa dell'Unico dalla porta che c’è nel mondo (cioè dal costato del Cristo) versati alla destra, dentro recati così alla porta degli angeli su col corpo a vivere per la potenza della rettitudine dell'Unigenito."

Daniele 3,8 "Tutti scelti giudicati nel mondo al tempo stabilito l'Unigenito a versare la moltitudine porterà degli uomini.
Ucciso il demonio, annullato e mangiato li verserà dal corpo su a stare bene quanto fa bisogno, per essere nello splendore dell'esistenza dell'Unico."

Daniele 3,9 "Dall'agire ricusato il ribelle, per l'opprimere che l'angelo ha recato, retti li avrà giudicati giù per il verme del serpente che affligge i viventi in cammino.
Da Dio con la Vergine staranno con gli angeli a vivere l’esistenza."

Daniele 3,10 "L’Unigenito invierà tutti dal mondo nel Regno dell’Unico risorti dai morti.
Per amore ai popoli che sbarrati sono in prigione dall'angelo, l'Onnipotente la forza della risurrezione dal seno avrà a rovesciare con potenza; dal cornuto l'Unigenito li libererà.
Dai corpi a rovesciarlo sarà completamente.
L'Unigenito lo vomiterà.
Nei corpi la pienezza risorgerà dentro.
La rettitudine riinizierà, col soffio li riempirà d'energia, alla fine col corpo saranno angeli e nel foro saranno del Verbo inviati, saranno fuori portati tutti.
Questi con li angeli saranno a cantare.
Guai il Verbo al serpente recherà, gli destina il Potente di arrostirlo, dalla vita dalla porta uscirà dalla casa dell'Unico."

Daniele 3,11 "E dai viventi all'impurità ci sarà il rifiuto.
Sarà il Verbo a portarlo a forza in un buco per il destino finire al verme maledetto dell'orgoglio di primeggiare.
Verrà a recargli un energico fuoco, dall'Unigenito sarà vomitato per legge divina dell'Unico."

Daniele 3,12 "Per l'Unigenito sarà a finito l'affliggere dentro i corpi, l'opprimere che c'è per la perversità, bloccata, annullata, alla porta sarà, i viventi angeli saranno alla fine, saranno completamente a star bene in alto in vista della casa dove c'è la legge divina, vestiti saranno d'energia. Finirà dentro d’abitare il potente demonio dai corpi, così nei viventi sarà bruciato dalla rettitudine portata dal Servo.
L'angelo superbo, che in cammino dentro ai corpi fu, alle origini maledetto, tutti a peccare porta nell'agire.
Il serpente fu così nei viventi con potenza affliggere, i cuori infelici per il maledetto furono tutti.
Dell'Unico il Verbo dal serpente a vivere inviato si recherà dallo schernitore perché aiuti.
Gli entrerà in casa l'Unigenito per sbarrarlo, sarà al mondo per vomitarlo.
Un uomo, il negativo in giro in cammino punirà."

Daniele 3,13 "In casa l'Unigenito per punirlo l'energia dentro recherà con la rettitudine; sbarrerà l'angelo nemico.
Da dentro i corpi lo trarrà fuori.
Si recherà alla prigione a vivere (dove) dalle origini iniziò nei viventi nei corpi il serpente ad entrare.
Ci sarà il segno che esistere nel mondo del Potente la luce in giro della rettitudine.
Da una madre sarà alla luce un retto che si porta per servire inviato in cammino.
Gli recherà a casa dell'Unico il giudizio un uomo; sarà l'Unigenito.
Per l’Unico, in cammino nel mondo, sarà alla fine la forza a riportare allo stato primitivo ai viventi con la potenza della rettitudine dell'Unico."

Daniele 3,14 "Alla vista angeli usciranno per l’inviato che dentro recherà della rettitudine l'energia giù in un corpo.
La recherà l'Unigenito all'essere ribelle, del Potente al mondo recherà i lamenti, la caccia inizierà al potente demonio.
In un debole vivente ci sarà il fuoco per arderlo.
In azione da solo inviato in cammino a portare al serpente la maledizione, sarà col rifiuto dell'Unico ad esistere, da un crocifisso ci sarà la rettitudine che porterà ad abortirlo dalla vita.
L'energia recherà allo schernitore per ammaestrarlo.
Entrando dentro dell'Unigenito l’aiuto, sarà fuori versato dall'esistenza.
Da un vivente in croce al serpente l’originerà dal foro a scorrere per punirlo."

Daniele 3,15 "Così inviato in azione al mondo all'angelo sarà l'Unigenito. Finalmente sarà della rettitudine portata l'energia nel tempo a stare per bloccare la forza dell'impurità.
Ci sarà dentro dall'Eden dall'Unico l’aiuto che sarà stato alla fine ad ascoltare.
Un essere puro al serpente verserà in un corpo.
L’invierà l'Unico per salvare i corpi.
A portarla sarà per abbatterlo dall’esistenza completamente.
Per l'Unico lo vomiterà alla fine dai corpi.
Il fuoco da dentro per affliggerlo gli soffierà.
L'angelo finirà dai corpi con la forza d'energia che porterà per riempirli, ed i viventi dall'essere nell'incertezza saranno fuori portati tutti.
Per il fornicare sarà colpito l'essere ribelle.
Inizierà a finire il soffio del serpente ed all'angelo porterà alla fine il prosternarsi portando a finirne le statue.
Dall'Unico per aiutare sarà il Servo alla fine a portarsi nel mondo; dall'angelo il Potente verrà nel buco, il destino gli recherà, gl’invierà dentro al mondo il fuoco, nel tempo verrà per finire il verme, recherà l'energia potente all'orgoglio che alle origini iniziò nei corpi a portare l'angelo.
Un inviato gli porterà nel corpo l’Unico che sarà a versargli la legge divina.
L'Unigenito (stesso) si recherà ai viventi da inviato.
Al mondo lo porta l'Unico al primo serpente in campo per bloccarlo.
Sarà in dono di Questi il Figlio che la rettitudine porterà, così per i viventi una consolazione esisterà."

Daniele 3,16 "Un mansueto dal demonio con corpo retto per stapparlo via la rettitudine recherà.
Il Servo invierà in cammino, portato dall'Unico al ribelle angelo perché dal serpente da zanzara dentro si rechi colla rettitudine.
In aiuto invierà giù in un corpo il rifiuto alle tombe.
Della risurrezione invierà l'energia l'Unico con la grazia.
Con un primogenito in azione partorita l'energia uscirà del Verbo completa in cammino; beneficherà il mondo per la fine dentro recare all'oppressione."

Daniele 3,17 "Ad uscire dagli angeli l'Unigenito sarà alla fine, sarà al primo serpente al mondo inviato dall'Unico.
A sbarrarlo ci sarà per i gemiti inviati l’ira del Potente.
La grazia perfetta in dono sarà Questi (ai viventi) dentro a recare che (invece) al drago l'Amen dell'Unico per finirlo recherà, con l'energia del fuoco che inizierà a versare colla legge divina.
L'Unigenito si recherà da manna, forza per gli oppressi viventi dai potenti; la rettitudine per gli uomini con Questi sarà dentro."

Daniele 3,18 "Ed al mondo inviata sarà al serpente la calamità dall'alto, alla perversità la maledizione, la rettitudine ai viventi, camminerà con l'Unigenito.
Per bloccarlo sarà il 'no' al primo serpente uscito, sarà con un retto il 'no’ dell'Unico ad esistere.
Al drago, l'ira del Potente in vita, l’inviato recherà.
Lo schernitore imparerà.
Gli entrerà a casa l'Unigenito con mano forte, entra per rovesciargli l'esistenza.
Un uomo al serpente costringerà la fortuna."

Daniele 3,19 "Dentro l'Unigenito per il giudizio all’angelo a casa recherà la rettitudine.
Giudicato giù dai corpi uscirà alla fine dai viventi il serpente che sarà in prigione vivo dall'Unigenito portato ad arrostire.
Per ricusarlo il Verbo reca al mondo dell'Unico il fuoco.
Dalla croce l’invierà; porterà per illuminare la via ai viventi col forte fuoco della rettitudine, lo porterà alla caligine, aiuterà lo splendore a recare.
In azione l’invierà per la perversità, che dalle origini vive nei corpi per il serpente, la cui vita colpì il maledetto.
Verrà a recare l'energia ai fratelli per aiutarli il settimo (giorno) entrerà in azione con potenza, con mano forte, le prigioni colpirà, uscirà il serpente dai viventi, colpito sarà nel mondo."

Daniele 3,20 "E dal Potente in cammino il Figlio sarà inviato, un uomo sarà in vita partorito, sarà in una casa/famiglia ad entrare per stare dal serpente al mondo.
Dell'Unico a vivere col corpo camminerà il Verbo per finire il mondo dal potente demonio.
Nel corpo la rettitudine in un vivente sarà sorta, arderà, nell'agire puro lo splendore recherà; perché il verme della maledizione venga portato con l'angelo al fuoco dall'Unigenito acceso."

Daniele 3,21 "Dentro dall'Unico per aiutare sarà inviato in cammino il Figlio, all'essere stolto la rettitudine per legarlo reca dentro in pienezza nel corpo, alla corruzione al mondo portata dall'angelo la soffierà dal cuore, sarà il dono dello star bene recato dall'Agnello. Per la distruzione della perversità l'energia recherà al serpente, alla vergogna sarà al mondo a recare un fuoco vivo, sarà a recarlo al serpente in cammino, e verrà a portare l'energia ad abitare nel corpo, guai verserà colla legge divina dell'Unico."

Daniele 3,22 "La rettitudine al serpente si verserà in una casa in un neonato; inviata al mondo la manna per aiutare sarà ai viventi dal Potente.
In una pura in cammino l'Unico per i viventi chiuderà giù il Verbo che nel mondo si recherà da asino in un primogenito.
L'Unigenito colpirà il mondo con forti segni.
Un uomo sarà l'Unigenito nel primogenito in cammino con la rettitudine ad aiutare.
Sarà nel silenzio una voce a sorgere che per via per i viventi sarà luce.
La rettitudine recherà il servo inviato.
All'orgoglio verserà un agnello tenero che dai viventi lo scaccerà col soffio; sarà dentro dell'Unico il giudice portato alla vista."

Daniele 3,23 "E con gli uomini starà l'Unigenito in cammino.
Alla fine del serpente nel deserto un inviato dal demonio un corpo retto d’un vivente esisterà.
Il fuoco della rettitudine recherà in azione.
Da solo, da inviato in cammino si porterà per aborto recare del serpente all'orgoglio di primeggiare.
Verrà a portare l’energia ad abitare nel corpo d’un primogenito che sarà a versare la legge divina.
Inizierà a vivere rettamente, ai semplici sarà inviato."

Nella Bibbia ebraica manca da 3,24 a 3,90. (Nel prosieguo indico il versetto della Bibbia CEI ed in parentesi il numero del versetto nel canone ebraico.)

Daniele 3,91(25) "Dell'Unico il giudizio all’angelo (ribelle) a casa recherà.
La rettitudine per bloccarlo invierà giù nel corpo d’un vivente al serpente per affliggerlo.
Per la fine recare alla perversità, versato da Madre in una casa uscirà in un’arca il Potente nel mondo, da cui si sentiranno lamenti portare.
In un primogenito da vivente con un corpo al serpente del mondo la Parola porterà ad esistere il 'no'.
In un uomo sarà inviato alla fine per il serpente finire dal mondo. Al verme sarà inviata la maledizione che in cammino si porta per incontrarlo.
E l'Unigenito in un vivente retto ai semplici sarà inviato.
Dai miseri, per ricusare il ribelle, per finirlo dai viventi in cammino, i guai giù gli saranno a casa ad iniziare in vita al serpente, l’affliggeranno."

Daniele 3,92(25) "Per essere umiliato Lui l'essere ribelle inizierà ad incontrare; nella prigione di questi uscirà.
In un uomo sarà con l'energia al nascondiglio in azione al mondo la risurrezione dei corpi a stare in un inviato; ai viventi uscirà dal serpente un retto per opprimere ove abita l'orgoglio di primeggiare.
A chi vi abita in azione recherà una fune.
Il rifiuto dell'Unico sarà alla fine ad esistere, dentro per la perversità il fuoco recherà, esce per aiutare una forza per le moltitudini che sarà in azione nell'esistenza.
Da Adamàh (la nuova Eva) uscirà al serpente il Figlio di Dio che al mondo sarà inviato."

Daniele 3,93(26) "Da casa l'Unico da giudice verserà nel corpo il Figlio, dentro recherà della rettitudine per aiutare il germoglio che dal serpente per finirne il male verrà a recare energia.
Dagli angeli recherà alla vista la legge divina, in azione all'impurità la recherà l'Unigenito per l'essere ribelle bruciare per via.
Un vivente ci sarà col fuoco per arderlo.
Il servo inviato in cammino la recherà in azione a casa.
Dell'impuro sarà sbarrata l’esistenza dalla maledizione dell'Unico. L'Altissimo sarà l'ira a portargli.
Una fune recherà, verrà a recarla dentro l'Unigenito che punirà l'angelo, dalla bocca vomiterà l'energia al demonio per fiaccarlo, per strapparlo via la rettitudine recherà in azione.
Da solo lo splendore recherà ai viventi a rilucere; recherà dell'Unico il fuoco delle origini."

Daniele 3,94(27) "Portata agli uomini la rettitudine degli angeli in dono dall’inviato, i fratelli dal demonio guarirà.
Inviato sarà dall'Unico, che di riempire il giardino è a desiderare, il Verbo che della prigione recherà la fine.
L'Unico recherà al mondo in aiuto il Figlio, con la forza della parola retta per i fratelli.
Questi sarà per finirlo in un uomo a stare; con l'Unigenito dell'Unico camminerà il basta al negativo.
Per bruciare il serpente dal cuore l'energia porterà in un corpo il Padre.
Il Potente un retto fuoco in un vivente alla perversità invierà e dei cattivi il capo nel mondo porterà a finire, l’origine uscirà alla fine dal chiuso dei corpi per la rettitudine recata.
Del ribelle la corruzione fuori porterà, in prigione a bruciare l'angelo recherà, e nei corpi sarà la grazia portata.
Sulla testa del serpente dell'Unico agirà la legge divina dentro per star bene."

Daniele 3,95(28) "Sentendo i lamenti un inviato dentro recherà così per sbarrare il nemico, si porterà l'Unigenito all'essere ribelle, il Figlio sarà per affliggere il serpente nel mondo ad entrare, recherà all'impurità la forza della risurrezione, per via dei viventi sarà un fuoco che arde.
Il servo, giudicato per l’orgoglio recherà il tempo della trebbiatura al serpente.
Per misericordia dell'Unico la rettitudine al mondo recherà alla luce, di questa un fiume si vedrà in casa dell'impuro.
Sarà un 'basta' ad uscirgli alla fine, il lavacro recherà dalla perversità, che sarà a riportare ai viventi dal serpente puri.
La potente rettitudine inizierà a sorgere, dagli angeli sarà stata recata e sarà al mondo dentro portata in un corpo da Yahwèh, all'impurità sarà da rifiuto ad esistere.
Il Verbo il vigore recherà con l'energia, porterà al serpente guai, in un foro per destino lo porterà.
Tutti dalla prigione del serpente usciranno.
Del Potente nel mondo finirà la maledizione che al mondo recò l'angelo."

Daniele 3,96(29) "Porterà dai viventi l'angelo a stare in un bruciante mare. Di carità nell'agire rivestiti saranno tutti i popoli dall'Unigenito. Dai viventi fuori si porterà il serpente, bruciata l'impurità sarà, la forza delle origini rivivrà nei corpi per il delitto uscito.
Dall'alto per la maledizione al mondo recata l'angelo sbarrato sarà. Il demonio dai corpi per la rettitudine nei viventi sarà bruciato, ardere si vedrà dentro.
Giudicato l'orgoglio, dell'Unico rientrerà nel sangue la forte energia.
Saranno alla fine dal Servo portati a casa.
Saranno alla fine ad entrare tra gli angeli.
Li porterà dal Potente a stare.
Sarà la risurrezione alla fine recata al mondo.
Tutti si riverseranno a casa del Potente, aiutati saranno, potenti con l'Unigenito.
Dall'Unico saranno col Crocifisso a stare.
A Dio usciranno dai fratelli i canti (quando) alla porta saranno.
Per stare nella perfezione entreranno su dal Potente, dal mondo tra i retti giudicati entreranno."

Daniele 3,97(30) "A casa dell'Unico alla porta saranno cogli angeli vivi in cammino, con l'Unigenito entreranno su a prosperare del Potente alla luce.
Aiutati i corpi dalla rettitudine i viventi saranno risorti, retti portati nell'agire, dentro giudicati, in cammino portati a casa a vivere, la contesa finita, abiteranno a casa del Potente."

Daniele 3,98(31) "Cogli angeli a casa li condurrà retti, giudicati su col corpo i viventi in cammino Dio, tutti i popoli a vivere saranno coll'Unico.
L'Unigenito in un vivente sarà stato, il pazzo avrà bruciato, ad inviare sarà al Padre tutti con l'Unigenito ai pascoli dell'Unico, in pace stabiliti, saranno alla luce innalzati."

Daniele 3,99(32) "A venire saranno dall'Unico portati alla fine i viventi dal mondo, che saranno stati dall'Unigenito aiutati.
Saranno dalla caligine alla conoscenza vivi.
Essendoci stata la maledizione dell'Unico in azione al serpente saranno stati dall’Unigenito risorti.
Per il Verbo che dal corpo ha versato il sangue sarà la potenza uscita che dalle tombe a portarli sarà fuori."

Daniele 3,100(33) "L'Unigenito alla fine recherà dal mondo ad essere retti i viventi.
Ripartoriti dentro col corpo a casa saranno ad abitare puri. La perversità sarà per la rettitudine dal vivere uscita; alla fine versati belli saranno, angeli nel Regno entreranno.
Il re li porterà tutti in alto, strappati dal serpente, nel cuore gli entreranno con gli angeli a dimorare a saziarsi le generazioni."

TRADUZIONE CEI:
Daniele 3 - L'adorazione della statua d'oro
3,1 "Il re Nabucodonosor aveva fatto costruire una statua d'oro, alta sessanta cubiti e larga sei, e l'aveva fatta erigere nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia."
3,2 "Quindi il re Nabucodonosor aveva convocato i satrapi, i prefetti, i governatori, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le altre autorità delle province, perché presenziassero all'inaugurazione della statua che il re Nabucodonosor aveva fatto erigere."
3,3 "I satrapi, i prefetti, i governatori, i tesorieri, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le altre autorità delle province vennero alla inaugurazione della statua. Essi si disposero davanti alla statua fatta erigere dal re"
3,4 "Un banditore gridò ad alta voce: Popoli, nazioni e lingue, a voi è rivolto questo proclama."
3,5 "Quando voi udirete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpicordo, del salterio, della zampogna e d'ogni specie di strumenti musicali, vi prostrerete ed adorerete la statua d'oro, che il re Nabucodonosor ha fatto innalzare."
3,6 "Chiunque non si prostrerà alla statua, in quel medesimo istante sarà gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente."
3,7 "Perciò tutti i popoli, nazioni e lingue, in quell'istante che ebbero udito il suono del corno, del flauto, dell'arpicordo, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, si prostrarono e adorarono la statua d'oro, che il re aveva fatto innalzare."
3,8 "Però in quel momento alcuni Caldei si fecero avanti per accusare i Giudei"
3,9 "e andarono a dire al re Nabucodonosor: Re vivi per sempre!"
3,10 "Tu hai decretato, o re, che chiunque avrà udito il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpicordo, del salterio, della zampogna e d'ogni specie di strumenti musicali, si deve prostrare e adorare la statua d'oro;"
3,11 "chiunque non si prostrerà per adorarla, sia gettato in mezzo ad una fornace con il fuoco acceso."
3,12 "Ora ci sono alcuni Giudei, ai quali hai affidato gli affari dell provincia di Babilonia, cioè Sadrah, Mesach, e Abdenego, che non ti obbediscono, re; non servono i tuoi dei e non adorano la statua d'oro che tu hai fatto innalzare."
3,13 "Allora Nabucodonosor, sdegnato, comandò che gli si conducessero Sadrah, Mesach, e Abdenego, e questi comparvero alla presenza del re."
3,14 "Nabucodonosor disse loro; E' vero, Sadrah, Mesach e Abdenego, che voi non servite i miei dei e non adorate la statua d'oro che io ho fatto innalzare?"
3,15 "Ora, se voi sarete pronti, quando udirete il suono del corno, della cetra, dell'arpicordo, del salterio, della zampogna e d'ogni specie di strumenti musicali, a prostrarvi ad adorare la statua che io ho fatta, bene; altrimenti in quel medesimo istante sarete gettati in un fornace di fuoco ardente."
3,16 "Ma Sadrah, Mesach e Abdenego, risposero al re Nabucodonosor: Re noi non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta in proposito;"
3,17 "sappi però che il nostro Dio, che serviamo, può liberarci dalla fornace con il fuoco acceso e dalla tua mano, o re."
3,18 "Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dei, e non adoreremo la statua d'oro che tu hai eretto."
3,19 "Allora Nabucodonosor, acceso d’ira e con aspetto minaccioso contro Sadrah, Mesach e Abdenego ordinò che si aumentasse il fuoco sette volte più del solito."
3,20 "Poi ad alcuni uomini, i più forti del suo esercito, comandò di legare Sadrach, Mesach e Abdenego e gettarli nella fornace col fuoco acceso."
3,21 "Furono infatti legati, vestiti come erano, con i mantelli, calzari, turbanti e tutti i loro abiti e con i loro abiti gettati in mezzo alla fornace col fuoco acceso."
3,22 "Ma quegli uomini, che dietro il severo comando del re avevano acceso al massimo la fornace per gettarvi Sadrach, Mesach e Abdenego, rimasero uccisi dalle fiamme,"
3,23 "nel momento stesso che i tre giovani Sadrach, Mesach e Abdenego cadevano legati nella fornace con il fuoco acceso."
3,91(25) "Allora il re Nabucodonosor rimase stupito e alzatosi in fretta si rivolsero ai suoi ministri: -Non abbiamo noi gettato tre uomini legati in mezzo al fuoco?- Certo, o re- risposero."
3,92(25) "Egli soggiunse: Ecco, io vedo quattro uomini sciolti, i quali camminano in mezzo al fuoco, senza subirne alcun danno; anzi il quarto è simile nell'aspetto a un figlio di dei."
3,93(26) "Allora Nabucodonosor si accostò alla bocca della fornace con il fuoco acceso e prese a dire: Sadrach, Mesach e Abdenego, servi del Dio altissimo, uscite, venite fuori. Allora Sadrach, Mesach e Abdenego uscirono dal fuoco."
3,94(27) "Quindi i satrapi, i prefetti, i governatori e i ministri del re si radunarono e, guardando quegli uomini, videro che sopra i loro corpi il fuoco non aveva avuto nessun potere; che nemmeno un capello del loro capo era stato bruciato e i loro mantelli non erano stati toccati e neppure l'odore dl fuoco era penetrato in essi."
3,95(28) "Nabucodonosor prese a dire: Benedetto il Dio di, Sadrach, Mesach e Abdenego, il quale ha mandato il suo angelo e ha liberato i servi che hanno confidato in lui; hanno trasgredito il comando del re ed hanno esposto i loro corpi per non servire e per non adorare alcun altro dio che il loro Dio."
3,96(29) "Perciò io decreto che chiunque, a qualsiasi popolo, nazione o lingua appartenga, proferirà offesa contro il Dio di Sadrach, Mesach e Abdengo, sia tagliato a pezzi e la sua casa sia ridotta a un mucchio di rovine, poiché nessun altro dio può in tal maniera liberare."
3,97(30) "Da allora il re promosse Sadrach, Mesach e Abdengo a cariche pubbliche nella provincia di Babilonia."
3,98(31) "Il re Nabucodonosor a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano in tutta la terra: Pace e prosperità!"
3,99(32) "M'è parso opportuno rendervi noti i prodigi e le meraviglie che il Dio altissimo ha fatto per me."
3,100(33) "Quanto sono grandi i suoi prodigi e quanto straordinarie le sue meraviglie! Il suo regno è un regno eterno e il suo dominio di generazione in generazione."

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