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DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
I GEROGLIFICI EBRAICI
DEL LIBRO DI DANIELE

di Alessandro Conti Puorger
 

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DANIELE 6: DANIELE NELLA FOSSA DEI LEONI
Daniele 6,0 = 5,31 "Per recare aiuto nei corpo sarà a recare la risurrezione ai viventi.
L’aiuto sarà l'Unigenito a rovesciare a casa del serpente.
Ai viventi in cammino lo porterà alla fine, per l'Unico lo spegnerà nei corpi col fuoco.
Il Figlio risorto che crocifisso sarà stato l’invierà, porterà tutti col corpo alla fine ad essere angeli."

Daniele 6,1 "La risurrezione il Verbo nei corpi verserà, simili per aiutare i corpi porterà con la risurrezione che porterà ad uscire chi versò nell'esistenza il commettere misfatti.
Ai viventi la potenza della rettitudine recherà per finire la maledizione.
I fratelli dal demonio guarirà, l'energia che c'era alle origini per i viventi riinizierà ad uscire.
Recherà un’azione che brucerà nei corpi la forza dell'impurità; sarà il serpente fuori portato, l'angelo che vi abita con la vergogna la potenza n’arderà completamente l'origine."

Daniele 6,2/3 "Su un bastone l’innalzeranno, la fede al mondo recherà, porterà il vessillo, il corpo retto sarà inviato in croce, il serpente lo finirà, uscirà dalla porta dell'esistenza, giudicato sarà, l’Unigenito i potenti imprigioneranno, il sangue con lamenti porterà, con energia sbarrato sarà per i potenti nel mondo.
L'Unico dalla tomba lo risorgerà, in giro di persona risarà l'Unigenito, Dio essendo.
Gli apostoli a stare nel mondo da casa sarà ad inviare.
La potenza ad entrare porterà agli apostoli.
Dal seno con l'acqua l’Unigenito recherà la Madre in cammino, di Dio la maledizione recherà, inizierà con gli apostoli colpi a rovesciargli."

Daniele 6,3/4 "Alla nube risarà cogli angeli (cioè risalirà in cielo), per aiutare gli apostoli saranno per il maledetto sbarrare inviati.
Gli uscirà la calamità da un morto, il succo dall'innalzato dal buco del corpo colla rettitudine sarà originato.
L'Unigenito dalla tomba risorto in giro di persona dagli apostoli sarà, per mangiarlo li verserà da casa al serpente, in aiuto sarà ad esistere lo Spirito, che sarà per il Crocefisso ad esistere nei corpi, dal Padre nel mondo lo porterà.
Ai viventi la potenza della rettitudine originerà.
Si rivedrà il Risorto stare dal sul colle; nel mondo abbatterà la morte, usciranno tutti dalla vergogna, in cammino li porterà tutti dall'Unico."

Daniele 6,4/5 "L’Unigenito aiuterà nell’esistenza gli apostoli che in giro un corpo retto saranno ad originare di fratelli, sulla risurrezione in giro del Verbo gli apostoli saranno ad iniziarli, nel mondo si porteranno e dentro in azione sarà dagli apostoli innalzato con potenza al mondo il Risorto.
La rettitudine nelle assemblee entrerà, a rinascere per gli apostoli saranno, inviati saranno il maledetto a cacciare dai viventi con la potenza della rettitudine si porteranno a finirlo, desidereranno a tutti dell'innalzato portare la risurrezione dalla tomba.
Saranno dal Crocefisso ad uscire per il serpente guai, per del maligno con gli apostoli per la potenza che uscirà del Risorto il vigore uscirà da tutti.
Una fune in aiuto sarà per i viventi uscita, dalla destra Lui l'avrà recata, così con la potenza della risurrezione ad accompagnarli si porterà.
Dalla fossa uscirà il al mondo per bruciare l'oppressione; dalla prigione gli sviati dal serpente porteranno fuori con forza."

Daniele 6,6 "L'Unigenito d'aiuto sarà agli apostoli in cammino con cose inaudite con cui Dio affliggerà il ribelle per l'impurità.
Saranno il serpente ad incontrare, col fuoco della rettitudine lo stringeranno con potenza, a sbarrare gli apostoli saranno il maledetto.
Aiuteranno gli apostoli nel mondo tutti, dall'alto uscirà potente nel mondo l'energia in campo della risurrezione.
Così la grazia dell'Unigenito innalzato recheranno nel mondo.
La forza dentro della legge di Dio nel mondo uscirà."

Daniele 6,7 "Inizieranno a sbarrare con forza gli apostoli l'apostasia, la rettitudine sono dell’Unigenito a recare ai fratelli, dai demoni li guariscono, inviati sono dall'Unigenito.
Il maledetto con l'energia, la risurrezione porterà dall'alto ai viventi in cammino.
Avrà iniziato portando i retti apostoli che all'essere ribelle saranno stati inviati colla potenza al mondo, in giro saranno a recare la risurrezione del Re.
Dio con la Vergine saranno a guidarli ad essere forti."

Daniele 6,8 "L'Unigenito Crocefisso sarà in azione dal cuore a portare con la rettitudine al serpente ribelle, i viventi in cammino porterà alla fine dall'Unico alla pienezza, al giardino saranno dall'Unigenito recati i fratelli dal demonio guariti.
Dagli apostoli sarà ad iniziare ad uscire una parola forte, sarà iniziato a portarsi del Verbo l'annuncio che è finita la maledizione col risorgere, che risorto vivo in cammino col corpo dalla croce avrà versato il soffio al mondo.
Dall'Unigenito dal foro del corpo in aiuto sarà stata la rettitudine partorita all'esistenza, sarà dentro in azione dal Padre per il peccare dai viventi, ucciderà il serpente maledetto, porterà gli uomini all'eternità un giorno.
Sarà l'energia dal Crocefisso del Potente tutta ad esistere, inviata al serpente, uscirà con gli apostoli la manna della rettitudine per i viventi in cammino, sarà a finire il verme del primo serpente superbo; al leone porterà la fine l'Unigenito." (1Pt. 5,8 "Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare.")

Daniele 6,9 "La rettitudine in azione con gli apostoli vivrà in cammino, l'Unico dal Crocefisso la verserà nell'esistenza coll'acqua, dall'Unigenito dal foro del corpo uscirà per finire nei corpi la devastazione.
La rettitudine dalla croce da dentro dell'Unigenito per sbarrare con forza al serpente da maledizione uscirà, vermiglia (del colore del sangue) uscirà così la legge divina per i viventi in aiuto, sarà portata col soffio (l'ultimo respiro) dal corpo.
I ceppi saranno per il serpente a venirgli dall'Eterno Unico."

Daniele 6,10 "La sposa verserà da dentro, la partorirà, l’invierà fuori con l'acqua per il serpente affliggere, in giro sarà portata per sradicarlo.
Dalla piaga dalla croce da dentro dell'Unigenito la portò originata dal foro alla vista."

Daniele 6,11 "Porterà per aiutare gli apostoli, saranno con l'Unigenito in cammino, una mano forte ci sarà per sbarrarlo dell'Eterno, sarà il corpo (degli apostoli) un dono dalle piaghe del Crocifisso, da dentro originato dall'innalzato dal cuore sarà dalla croce ad uscire.
E la rettitudine recheranno, saranno il miele, saranno una grazia, che con potenza uscirà da dentro dell'Altissimo.
Il Crocefisso apertamente annunzieranno a Gerusalemme, e con questi la manna sarà inviata.
Il terzo rientrò a casa di giorno, dell'Unico Lui il Figlio per affliggere il serpente con la purezza della rettitudine a portare fuori sarà stato, da vivente giù il 'no’ avrà portato.
In un vivente d’aiuto, l'Unico avrà riversato nel sangue la maledizione, al mondo la sposa verserà, da dentro la partorirà. Sarà da Lui per servire i viventi una pura in aiuto per finire l'impurità."

Daniele 6,12 "Dall'Unico per aiuto saranno gli apostoli agli uomini.
Dall'Unigenito s’originerà la potenza della rettitudine, nel mondo dal corpo in cammino alla luce porterà ed uscirà dal risorto il vigore che porterà per il serpente sbarrare.
Cogli apostoli gli sarà la maledizione a casa in azione.
Uscirà per i viventi dal Crocefisso la grazia cosi lo stato primitivo per ricominciare con la potenza al mondo uscirà."

Daniele 6,13 "Da casa dall'Unigenito saranno gli apostoli versati alle moltitudini e li condurrà l'Unico al ribelle, l'energia verserà col sangue ai viventi in cammino, per iniziare in azione il 'no' all'apostasia.
Tra i viventi il serpente affliggeranno nel mondo.
Il rifiuto all'essere ribelle sorgerà tra gli uomini; a bloccarlo sarà la rettitudine che da no gli sarà per gli apostoli al demonio ad esistere.
Saranno in casa in azione dall'Amen con tutta la maledizione portati.
Agli uomini dall'Eterno un giorno saranno stati inviati dal colle dal Crocifisso per opprimere il serpente nel mondo con l'energia nella Madre per ucciderlo dai viventi in cammino.
Guai dal Crocefisso dal corpo vivranno al maledetto, l'orgoglio in un pozzo sarà condotto alla fine dall'Unigenito.
Negli afflitti viventi la potenza della rettitudine desidera originare nei viventi nel corpo.
Per certo l'Unigenito dai viventi il serpente finirà per l'originata rettitudine, lo bloccherà la purezza, dell'aiuto sarà portato il soffio nei corpi.
Nei ceppi sarà il serpente ne verrà l'azione sbarrata dall'Unigenito."

Daniele 6,14 "Da casa l'Unigenito per aiutare sarà apostoli ai miseri a portare, inizierà a vivere un corpo che sarà puro, dal sangue del Re originato, che a bloccare saranno la giudicata esistenza del maledetto.
Una mano forte sarà ai viventi inviata dal Figlio.
Saranno a rivelare portando il Crocefisso che dell'Unico l'aiuto era.
Saranno dalla perversità a liberare per l'Unigenito risorto che a vivere in alto risarà stato.
Anelano la potenza della rettitudine lentamente nei popoli portare nell'agire.
Il rifiuto all'essere ribelle dalla nube sarà in un corpo che il risorto dai morti porterà nel tempo.
Saranno gli apostoli il terzo (giorno) ad uscire, a casa sarà stato a riportarsi dalla Madre l'Unigenito.
Da casa in azione per il peccare finire usciranno."

Daniele 6,15 "Dell'Unigenito in aiuto saranno inviati con la parola retta ad affliggere con la rettitudine che a sbarrare sarà nei viventi il serpente per finirne il peccare che nell'agire svia.
Sarà stato dal Padre l'Unigenito risorto che in azione ad accompagnarli sarà portando nell’agire la potenza.
Giudicato è il maledetto ad ardere.
Nei viventi dentro il potente serpente bruciato sarà, di questi dentro porterà la fine.
La perversità per sempre col male operare sarà a bruciare.
Dai viventi per la risurrezione dell'Unigenito la perversità uscirà.
Ad un banchetto in giro il serpente uscirà.
Arrostito lo porterà alla fine nel mondo."

Daniele 6,16 "n casa l'Unigenito lo punirà.
Negli uomini sarà ad originare la maledizione con la rettitudine che l'ucciderà.
Simili a fanciulli in cammino l'Unigenito porterà dall'Unico i viventi col corpo ad essere dagli angeli del potente Re alla nube.
Il male operare così dall'Unigenito sbarrato sarà con la legge divina.
Di potenza rivestiti saranno portati dal Verbo nel corpo.
Dai ceppi in cui sono nella prigione del ribelle li riporterà, col risorgerli risaranno a vivere, aiutati saranno.
I viventi in cammino saranno a riuscire, riversatosi sarà nei viventi il rifiuto al serpente, la maledizione gli uscita, bruciato dall’energia sarà ad uscire."

Daniele 6,17 "Dentro la nube saranno cogli angeli i viventi in cammino con l'Unigenito, dall'Unico vivranno.
Ad inebriarsi saranno alla fine.
Saranno portati ad essere rinati dall'energia.
Sarà il primo serpente recatosi nei corpi a recidere.
In una palude sbarrato sarà.
Dall'Unigenito col corpo saranno portati tutti dall'Unico.
Si vedono angeli usciti i viventi per la potenza della rettitudine recata dall'Unigenito.
L'essere ribelle con potenza giudicato sarà stato da Dio che con la maledizione della rettitudine a sbarrarlo sarà.
L'Unigenito invierà alla fine fuori col soffio del serpente l'ammalare.
Da dentro in perpetuo fuori lo porterà dagli uomini, per liberarli l'ucciderà."

Daniele 6,18 "Portati dal mondo saranno alla fine, saranno dal Crocefisso al Padre guidati per mano, ad uscire porterà i risorti dai morti, li rialzerà il Verbo vivi, dalle fosse li strapperà, a vivere entreranno nel Regno, nell’Unico dentro si vedranno questi versati.
Tutti v’entreranno dentro.
Si vedranno in Questi versare dal Crocefisso le moltitudini dal corpo.
Figli porterà, ad entrare saranno dalla porta, saranno potenti a venire col Risorto ai pascoli su a casa li porterà dentro; alla porta tra lamenti il primo serpente."

Daniele 6,19 "Dell'Unico alla porta saranno angeli con l'Unigenito, colpito il serpente dai viventi in cammino dalla maledizione sarà stato, la sposa porterà a casa il Crocefisso, nel cuore li porterà tra canti di lode, nell’assemblea li condurrà degli angeli del Potente, dell'Unico entreranno tra gli angeli.
In alto ad oriente portati dal mondo saranno stati e per la risurrezione angeli tutti; uscirà l'impurità, finita l'iniquità sarà."

Daniele 6,20 "Dentro la nube saranno cogli angeli i viventi tra i potenti retti col Padre allo splendore del volto alla vista.
Saranno stati risorti dal Figlio, guariti, dagli spiriti dei morti usciti, nel Crocifisso dentro entreranno guizzanti per l’entrata potenza dalle fosse.
Aiutati saranno, dall'Unico nel corpo sarà a portati il Crocifisso dall'Unico; riinizierà in questi la potenza."

Daniele 6,21 "Porterà la rettitudine ai viventi, la verserà nei corpi che riusciranno potenti, la superbia del maledetto bloccata dall'energia sarà.
L'Unigenito dal cuore verserà la potenza dal legno, sarà dentro questa ad agire, abbatterà l'azione dell'angelo (ribelle) nel mondo. Nei viventi il serpente per affliggerli si recò, ed iniziò a vivere nei corpi dei nati che per l’energia operano da folli.
Giudicato sarà il primo serpente dal Servo, per giuramento l'Unigenito uscirà, sarà ad iniziare la maledizione con la rettitudine, per punirlo.
Alla fine uscirà per il Verbo del serpente l'ammalare che dentro finirà, bloccherà la paura, s’aprirà l'esistenza perfetta.
Risorti, saranno questi dentro portati dall’oppressione a vivere tra gli angeli dell’Unico.
Nel corpo saranno portati alla fine dall'Unico."

Daniele 6,22 "L'Unigenito punirà il giudicato che ha operato follemente nei popoli.
Nei viventi in cammino illanguidirà il serpente, con la parola della rettitudine.
Dio da una Vergine ad opprimerlo nella vita sarà."

Daniele 6,23 "All’origine per il serpente nel mondo ci fu il delitto.
Per perdonare l'Unico la rettitudine al mondo porterà in pienezza nel cammino per guarire i viventi.
L'Unigenito nel corpo sarà a portarsi per finirlo, dell'Unico recherà il rifiuto all'operare scellerato, e l'energia sarà in tutti a versare dentro.
A rinascere saranno per il versato sangue che avrà recato nel mondo ad esistere da innocente, recherà a rientrare ad ardere il completo vigore che finirà il serpente.
Sarà a riportare l'Unigenito il soffio dello stato primitivo, risarà la rettitudine nei viventi in cammino, di fratelli il prodotto uscirà, il Potente serviranno alla fine."

Daniele 6,24 "Dell'ingresso alla porta saranno inviati i viventi del Potente, retti, dall'Unigenito risorti, a scorrere saranno dall'Unigenito nel cuore del Padre, in alto li porterà dal mondo.
Saranno portati a rinascere per l’energia che ci sarà stata da Dio.
All'Unico, vivi col corpo guizzeranno, fuori saliranno dal mondo a vivere cogli angeli.
Dalla fossa li porterà fuori, alla pienezza li verserà, alla porta degli angeli saranno un covone splendente, a casa l'Unigenito li porterà, tutti all'eredità del potente Unico.
Usciranno risorti dall'oppressione delle tombe.
Da dentro usciti, aiutati saranno ad entrare a stare a vivere da angeli a casa con Dio del mondo i fuoriusciti."

Daniele 6,25 "A chi portò l'originario inganno, al serpente, con la rettitudine l'Unigenito recherà al mondo ad esistere la fine. Saranno portati gli uomini a stare dall'Unico.
Dio con la rettitudine a sbarrarlo sarà, da mangiare lo porteranno a pezzi e fuori sarà dalla porta.
N’è stata giudicata l'esistenza: un nulla.
Dalle fosse i corpi saranno riportati in forma bella.
In vita li riporterà l'Unigenito, l'energia porterà, l'invierà dentro, l'angelo sarà ad uscire.
Recherà il Figlio la resurrezione ad esistere al mondo che bastonerà l'angelo.
Gli recherà il rifiuto da vivente nel cuore, porterà il 'no' al male, sarà a finire la superbia delle origini per sempre.
Trebbierà il serpente che nei cuori portò il deserto.
Belli col corpo saranno portati alla fine dall'Unico tutti.
Da pellegrini i viventi saranno dal mondo condotti dagli angeli, uscirà (loro) in aiuto una fune."

Daniele 6,26 "Dentro la nube ci fu il voto, sarebbe stato portato a bruciare nei viventi il serpente, così l'Unico lo scrisse che in cammino guizzerà in azione che in vita in un vivente sarà.
L'Unigenito nel primogenito d’una Madre sarà nel corpo, la Luce inviata sarà dalla nube per sbarrarlo.
L'Unigenito col corpo sarà ad essere oppresso dentro la prigione dal male.
Originerà un fuoco al serpente in vita per arderlo e invierà a stare nel fuoco il superbo."

Daniele 6,27 "Ai viventi l'energia verserà nel sangue, la forza della risurrezione sarà nelle bare in azione, i viventi che sbarrati sono dentro tutti risorgerà, gli guizzeranno nel cuore per l'energia vivi, il serpente arderà completamente, sarà del serpente fuori portata l'energia.
Questi alle origini, in azione fu a vagare, la malattia inviò ai viventi, l'energia versò nel sangue, la maledizione entrò nel mondo.
Sbarrato sarà, giudicato per l'operare folle.
Aiutati saranno da Lui.
La maledizione che uscì dall'Unico, al mondo sarà l'Unigenito a recarla, versata sarà nella Madre.
Il Potente da una vergine sarà ad abitare.
Dal Regno uscirà, per sbarrarlo, sarà dal serpente a venire alla fine nel seno, al serpente porterà un fuoco potente dal cuore, l'invierà al mondo in azione per bloccarlo, in un buco lo porterà, lo soffierà via."

Daniele 6,28 "I viventi con la risurrezione libererà e dai viventi a scendere il serpente porterà.
Per il Servo venuto sarà ad abitare la purezza, uscita sarà l'energia che ad abitare in cielo e dal pozzo si vedranno sulla nube a per stare nella luce.
Questi un fiume alla porta degli angeli saranno, da Dio i viventi con gli angeli saranno, volando col corpo saranno portati alla fine dall'Unico."

Daniele 6,29 "Portato alla porta tra i lamenti il maledetto, giudicato nel mondo uscito arrostito in seno ai viventi con la potenza della rettitudine portata dal Crocefisso in aiuto, che ai corpi sarà a recare la risurrezione, li condurrà ad abitare nel Regno dei retti.
Li porterà col corpo allo splendore, nella pienezza staranno dell'Unico"

TRADUZIONE CEI:
Daniele 6 - Daniele nella fossa dei leoni
6,0=5,31 "Dario il Medo ricevette il regno, all'età di circa sessantadue anni."
6,1 "Volle Dario costituire nel suo regno centoventi satrapi e ripartirli per tutte le province."
6,2/3 "A capo dei satrapi mise tre governatori, di cui uno fu Daniele, ai quali i satrapi dovevano rendere conto perché nessun danno ne subisse il re."
6,3/4 "Ora Daniele era superiore agli altri governatori e ai satrapi, perché possedeva uno spirito eccezionale, tanto che il re pensava di metterlo a capo di tutto il suo regno."
6,4/5 "Perciò tanto i governatori che i satrapi cercavano il modo di trovare qualche pretesto contro Daniele nell'amministrazione del regno . Ma non potendo trovare nessun motivo di accusa né di colpa, perché egli era fedele e non aveva niente da farsi rimproverare"
6,6 "quegli uomini allora pensarono: Non possiamo trovare altro pretesto per accusare Daniele, se non nella legge del suo Dio."
6,7 "Perciò quei governatori e i satrapi si radunarono presso il re e gli dissero: Re Dario, vivi per sempre!"
6,8 "Tutti i governatori del regno, i magistrati, i satrapi, i consiglieri e i capi sono dl parere che venga pubblicato un severo decreto del re secondo il quale chiunque da ora a trenta giorni, rivolga supplica alcuna a qualsiasi dio o uomo all'infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni."
6,9 "Ora, o re, emana il decreto e fallo mettere per iscritto, perché sia irrevocabile, come sono le leggi di Media e di Persia, che non si possono mutare."
6,10 "Allora il re Dario fece scrivere il decreto."
6,11 "Daniele, quando venne a sapere del decreto del re, si ritirò in casa. Le finestre della sua stanza si aprivano verso Gerusalemme e tre volte al giorno si metteva in ginocchio a pregare e lodava il suo Dio, come era solito fare anche prima."
6,12 "Allora quegli uomini accorsero e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio."
6,13 "Subito si recarono dal re e gli dissero riguardo al divieto del re: Non hai tu scritto un decreto che chiunque, da ora a trenta giorni, rivolga suppliche a qualsiasi dio o uomo, all'infuori di te, re, sia gettato nella fossa dei leoni? Il re rispose: Si. Il decreto è irrevocabile come lo sono le leggi dei Medi e dei Persiani."
6,14 "Ebbene - replicarono al re - Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, re, né del tuo decreto; tre volte al giorno fa le sue preghiere."
6,15 "Il re, all'udire queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole fece ogni sforzo per liberarlo."
6,16 "Ma quegli uomini si riunirono di nuovo presso il re e gli dissero: Sappi, re, che i Medi e i Persiani hanno per legge che qualunque decreto firmato dal re è irrevocabile."
6,17 "Allora il re ordinò che si prendesse Daniele e si gettasse nella fossa dei leoni. Il re rivolto a Daniele gli disse: Quel Dio che tu servi con perseveranza, ti possa salvare!"
6,18 "Poi fu portata una pietra e fu posta sopra la bocca della fossa; il re la sigillò con il suo anello e con l'anello dei suoi grandi, perché niente fosse mutato sulla sorte di Daniele."
6,19 "Quindi il re ritornò alla reggia, passò la notte digiuno, non gli fu introdotta alcuna donna e anche il sonno lo abbandonò."
6,20 "La mattina dopo il re si alzò di buon ora e sullo spuntar del giorno andò in fretta alla fossa dei leoni."
6,21 "Quando fu vicino, chiamò: Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?"
6,22 "Daniele rispose: Re, vivi per sempre."
6,23 "Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci del leone ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui; ma neppure contro di te, o re, ho commesso alcun male."
6,24 "Il re fu pieno di gioia e comandò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Appena uscito, non si riscontrò in lui lesione alcuna, poiché egli aveva confidato nel suo Dio."
6,25 "Quindi, per ordine del re, fatti venire quegli uomini che avevano accusato Daniele, furono gettati nella fossa dei leoni insieme con i figli e le mogli. Non erano ancora giunti sul fondo della fossa, che i leoni furono loro addosso e stritolarono tutte le loro ossa."
6,26 "Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano tutta la terra: Pace prosperità."
6,27 "Per mio comando viene promulgato questo decreto: In tutto l'impero a me soggetto si onori e si tema il Dio di Daniele, perché egli è il Dio vivente, che dura in eterno, il suo regno è tale che non sarà mai distrutto e il suo dominio non conosce fine."
6,28 "Egli salva e libera, fa prodigi e miracoli in cielo e in terra; egli ha liberato Daniele dalle fauci dei leoni"
6,29 "Questo Daniele prosperò durante il regno di Dario e il regno di Ciro il Persiano."

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