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VANGELI E PROTOVANGELI...

 
VANGELI, PROFEZIE ATTUATE DAL CRISTO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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15 - LA CROCE E IL POZZO
Nel Capitolo 2 della Genesi (2,4b-8) si legge:

"Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata - perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno (non c’era uomo) lavorava il suolo e faceva salire dalla terra (l’acqua) dei canali per irrigare tutto il suolo - allora il Signore Dio plasmò l’uomo con la polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato."

Leggo con il sistema delle lettere figurate:

"perché il Signore Dio non aveva fatto piovere"


  • :              Vaso è
  • :             che la potenza origina
  • :     fuori la vita dal cuore lancia (-IRH radicale di lancia tirare-con forza dal corpo esce , il participio è arciere)
  • :         l’esistenza fuori porta ; nel mondo
  • :     di Dio entra la forza vitale .

"Vaso è che la potenza origina, fuori la vita dal cuore lancia, l’esistenza fuori porta; nel mondo di Dio entra la forza vitale."

Pare la descrizione dell’orcio di vita NUT di cui abbiamo parlato che emette energia nel giardino.
Questa vita è come un’acqua speciale quella del giardino dell'Eden che s’immagina sgorgare direttamente dal cuore del Signore.
Giovanni e la sua scuola che avranno letto così con i segni quelle parole, con l’evento del Cristo crocifisso hanno fatto evidentemente un passo avanti.
Giovanni, dopo la morte in croce di Gesù, di cui è stato testimone, ha rivisitato le parole ebraiche della Genesi "Perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra" quale profezia su Gesù ed ha letto in luogo di vaso, un retto o rettitudine:
  • :              un retto fu
  • :             dal contrario (di = Dio, cioè il nemico, l’opposto nella realtà un Romano usato da strumento del demonio)
  • :     aperto , l’acqua (oltre al sangue) dal cuore colpito da lancia ( - IRH lanciare)
  • :         fu ad uscire ; porto nel mondo
  • :      la divinità ad entrare per stare nella Madre

"Il Retto fu dal contrario aperto; l’acqua dal cuore colpito di lancia fu ad uscire. Portò nel mondo la divinità ad entrare per stare nella Madre."

Ed in Giovanni (19,34s) si trova:

"Uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue ed acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera ed egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate."

e questo evangelista è l’unico che cita la presenza della Madre sotto la croce con l’episodio della consegna al discepolo che Egli amava con: "Questa è la tua madre." (Gv. 19,27)

Sono così dimostrate molte cose.
La lettera ebraica è proprio un cuore e/o un pozzo, un vaso particolare da cui esce l’energia di Dio.
La buona notizia di Gesù Cristo - nascita, vita storica, morte e risurrezione - illuminò i segni della Genesi rendendoli compiuti in Lui.
Abbiamo cioè testé constatato che Lui veramente ha fatto piovere sangue e acqua sulla terra rendendo compiute quelle parole:

"perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno (non c’era uomo ) lavorava () il suolo ( ) e faceva salire dalla terra (l’acqua) dei canali per irrigare tutto il suolo" (Gen. 2,5b.6 - Vedi Capitolo V.11.1)

Gv. 19,5 "Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: Ecco l’uomo."

Non c’era uomo che la lavorasse, e si legge:
"porterà prima sangue l’Unigenito per l’oppressione ()", e con altra lettura "ma l’Unigenito aiuterà con l’acqua dell’Unico che sarà ad inviare ".

Finalmente quest’uomo s’è trovato "Ecco l’uomo" è proprio "bastonato uomo " ed anche "si porta l’Unigenito rosso " per il sangue della flagellazione che fu terribile.
È proprio a portarsi l’Adamo pensato da Dio "All’Unico simile ()", e pensando al lavorare "del potente il servo " quello che ha "lavorato la terra ", da cui viene l’Adamah la donna per eccellenza, la nuova Madre che da "Adamo esce " dalla quale verranno "all’Unigenito simili ".

Ci sono secoli e secoli di teologia legati ai semplici simboli delle lettere ed i Padri dei primi secoli paragonarono la croce ad un aratro di legno che serve appunto a lavorare la terra che è diventata rossa del Suo sangue che scende dalla croce, quindi ‘Adamà è la "rossiccia" perché l’ha irrigata.
Da lavorare , che in generale si può leggere "agire dentro con la mano " per Gesù, il servo di Iahveh, si può leggere "agì dentro per aiutare " e con una lettura profetica:

"ha agito da solo " ( bad è solo) - gli apostoli fuggirono;
"si vide tra i lini " ( bad sono anche lini) - al momento della sepoltura, ma anche alla nascita;

per sottolineare che era natio il Servo atteso Luca sottolinea "Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia." (Lc. 2,12)

Tornando alla lettera c’era l’attesa che Dio, l'Unico, il Potente in assoluto mettesse fisicamente in vista, a disposizione degli uomini, il proprio cuore misericordioso e ciò avrebbe coinciso con la definitiva vittoria sul demonio.
I patriarchi ricercavano un pozzo; i profeti, attendono acqua che zampilli dalla parte destra del tempio e c'è inequivocabilmente altrettanto ai tempi di Giovanni il Battista e dei suoi discepoli l'attesa del compimento messianico e una tensione all'acqua del Giordano che scorre a destra di Gerusalemme.
L'attesa è che tutto il popolo possa avere l'incontro faccia a faccia con Iahweh, incontro che avevano avuto come primizia, con il corpo e non solo in visione, solo Mosè ed Elia che costituirebbe il compimento per Israele della storia della salvezza che i demonio tentò d’interrompere al Capitolo 3 della Genesi. (Mosè ed Elia, infatti, sono i personaggi che colloquiano con Gesù sul Monte Tabor nell’episodio della trasfigurazione)

La promessa messianica, fu attesa e letta da generazioni e generazioni fino ai tempi di Gesù; quanti sapienti si saranno fermati ad indagare su quelle parole fatidiche per la vita dell’uomo, quando Dio "Scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino dell'Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita." (Gen. 3,24)

Per spada folgorante è scritto lahat haherb e "Il Potente uscirà per amore nel mondo all’Oreb ", così si potevano leggere quei segni fino alla venuta del Cristo, ma Giovanni che ha visto Gesù morto sulla croce ha evidentemente letto "La potenza dall’aperto cuore uscì dall’ucciso "
che in pratica è come dire "il serpente uscirà dai cuori ove entrò chiudendosi nei corpi ad abitare "; questa era la vittoria attesa di Dio sul demonio e ne prepara il compimento nel Vangelo con: "Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori." (Gv. 12,31)

Nel Vangelo di Giovanni Gesù spiegò: "Io quando sarò elevato da terra attirerò tutti a me" (Gv. 12,32); cioè Giovanni pensa alla manifestazione di Dio sull’Oreb e la collega al Cristo sul monte calvario che si manifesta al mondo come il Figlio di Dio e il Suo Cuore è a disposizione di tutti.
Sull’Oreb invece fece avvicinare solo Mosé mentre il popolo doveva stare lontano "Fisserai per il popolo un limite tutto a torno, dicendo: guardatevi dal salire sul monte e dal toccare le falde. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte." (Es. 19,12)

Su quel monte, nuovo Oreb, Gesù, Figlio del Padre , perciò pietra scelta fu incisa da un cesello , la lancia di un romano.
Successivamente Giovanni avrà potuto leggere per : "La potenza uscirà dal cuore all’apertura di una spada (o cesello) "; infatti, al momento della crocifissione cita: "Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto." (Gv. 19,37 = Zc. 12,10)

Gesù fu trafitto di lancia fuori delle mura.
Tutti gli Evangelisti citano la presenza storica accanto alla croce dei due ladroni; entrambi hanno le braccia aperte sulla croce.
Nel sinaitico un uomo che prega a braccia aperte è una H = (il che è evidenziato nei sinottici col fatto che uno de due prega con Gesù), tra questi due c'è un legno, la croce di Gesù, che è diversa dalle altre due, perché su questa c’è un profeta ed ha fatto segni miracoli e prodigi, è sofferente, è il Servo (che in egiziano è appunto un bastone ) di Iahweh (di Isaia); la scena è chiara = .
Leggevano i segni, c’erano anche discepoli di Qumran.
Effettivamente era una perversità , una calamità !
Il cuore di Gesù viene trafitto e sgorga sangue ed acqua, fu aperto da un’asta che gli entrò, ma è chiaro: fu aperto da un’asta che gli entrò !
Dopo la risurrezione rilessero con la mente quella scena della crocefissione che diceva, è Iahwèh .
Il suo cuore è un pozzo e il pensiero va a ed alla profezia: "La potenza uscirà dal cuore all’apertura d’un cesello (lancia)".

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