parti precedenti:
DELLA FESTA DI CAPO DELL'ANNO »
LA FESTA DI YOM KIPPUR »
LA FESTA DI SUCCOT O DEI TABERNACOLI »
LA FESTA DELLE CAPANNE E IL MESSIA
La festa pare avere proprio uno stretto collegamento con l'attesa messianica che i Vangeli sanciscono compiuta in Gesù di Nazaret.
Il perché è forse il desiderio del ritorno di tempi mitici, del regno di Davide proiettato in un'instaurazione eterna col rinnovamento dell'alleanza in un Regno universale, perché al tempo del Messia tutti i gentili giungeranno a riconoscere l'unico vero Dio e per i rabbini Succot è una festa che si rivolge anche ai gentili.
Nel Tempio venivano offerti in sacrificio settanta tori per le (ritenute) settanta nazioni del mondo che nell'era messianica tutte saliranno a Gerusalemme a celebrare sukkot per affermare la loro fede in Dio a guida del mondo.
Dice così il profeta Isaia: "Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà eretto sulla cima dei monti e sarà più alto dei colli; ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno: Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra le genti e sarà arbitro fra molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell'arte della guerra." (Is. 2,2-4)
È importante ricordare che ognuna delle sette sere di Sukkot, a turno sono invitati nella capanna idealmente come ospiti personaggi biblici (ushpizin in aramaico) Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè, Aronne, Elia, Davide ... sette pastori fedeli, ma se non si invita anche dei poveri alla mensa gli ospiti spirituali se ne vanno sdegnati per mancanza d'ospitalità.
L'ultimo ospite è Davide, simbolo del re Messia.
Il profeta Zaccaria, con chiaro riferimento a ta festa nel Capitolo 14 propone:
- 1 - Ecco, viene un giorno per il Signore;
- 5 - Verrà allora il Signore mio Dio e con lui tutti i suoi santi;
- 8 - In quel giorno acque vive sgorgheranno da Gerusalemme;
- 9 - Il Signore sarà re di tutta la terra;
- 16 - Allora fra tutte le genti che avranno combattuto contro Gerusalemme, i superstiti andranno ogni anno per adorare il re, il Signore degli eserciti, e per celebrare la solennità delle capanne.
Il Salmo 128 della processione solenne in cui l'ottavo giorno, gli Ebrei si muovevano attorno all'altare col lulab e l'etrog fa chiaro richiamo a questa festa e al Messia: "Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo in esso. Dona, Signore, la tua salvezza, dona, Signore, la vittoria! Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Vi benediciamo dalla casa del Signore. Dio, il Signore è nostra luce. Ordinate il corteo con rami frondosi fino ai lati dell'altare. Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto. Celebrate il Signore, perché è buono: perché eterna è la sua misericordia." (Sal. 118,24-29)
La comunità ebraica ed il singolo fedele, così, chiamati a fare bilancio, fatta penitenza, confessati i peccati, perdonati, fanno festa ed abitano nelle capanne come giusti riportatati nel paradiso terrestre.
Il profeta Isaia pensa ai tempi messianici quando dice: "Ma infine in noi sarà infuso uno spirito dall'alto; allora il deserto diventerà un giardino e il giardino sarà considerato una selva. Nel deserto prenderà dimora il diritto e la giustizia regnerà nel giardino. Effetto della giustizia sarà la pace, frutto del diritto una perenne sicurezza. Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni
tranquille, in luoghi sicuri." (Isaia 32,15-18)
Quelle abitazioni tranquille sono gli skenai
,
le capanne di rami, i tabernacoli, le sukkot della festa delle capanne, segno delle dimore dei giusti nei tempi messianici.