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ESDRA IL MOSÈ DEL GIUDAISMO PROFETIZZA IL CRISTO
di Alessandro Conti Puorger

IL LIBRO DI ESDRA
Presento quanto relativo al libro di Esdra dell'Antico Testamento (A.T.) del canone Cristiano, libro che nella Bibbia masoretica o Tanach ebraica e nella Bibbia dei LXX è unito a quello di Neemia; i due libri, infatti, hanno carattere d'opera unica, continuazione delle Cronache (poi diviso in due libri nell'A.T.), forse della stessa mano, testi tutti che gli specialisti ritengono editi nella soluzione finale nel III secolo a.C..
Perché questo mio interessamento?
Esdra segna la nascita ufficiale del giudaismo solo latente nell'esilio e n'afferma e salvaguardia la tradizione religiosa.
È Esdra, considerato come un secondo Mosè, che coordina, integra e sistema in un corpo organico le Sacre Scritture e fa da cerniera tra scritti più antichi e scritti apocalittici ed i rabbini farisei.
Il Libro di Esdra in 10 capitoli si divide in due parti:
  • la prima parte, dal capitolo 1 al 6, riguarda il ritorno dei reduci e la ricostruzione del Tempio;
  • la seconda parte, dal capitolo 7 al 10, riguarda l'attività di Esdra.
I vari capitoli trattano:
  • il 1°, editto di Ciro, re di Persia, nel primo anno del suo regno (538 a.C.) che concesse il ritorno a Gerusalemme dei Giudei con doni e con gli arredi asportati a suo tempo dagli Assiri di Nabucodonosor per ricostruire il Tempio di Gerusalemme;
  • il 2°, la lista dei reduci, 42360 e 7337 schiavi e 200 cantori (in Neemia 7);
  • il 3°, ricostruzione del Tempio e la ripresa del culto;
  • il 4°, ostruzione dei samaritani durante i regni di Ciro, Serse e Artaserse;
  • il 5°, negli anni 520-515 a.C. su invito dei profeti Aggeo e Zaccaria, Zorobabele riprese la costruzione del Tempio nel frattempo sospesa;
  • il 6°, la ricostruzione è portata a termine per la Pasqua del 515 a.C.;
  • il 7°, nel settimo anno del regno Artaserse I Longimano (458 a.C.) il re favorì la partenza di Esdra con chi volesse aggregarsi del popolo dei Giudei con le offerte volontarie che avrebbe reperito incaricato, a spese del tesoro reale, di recarsi a Gerusalemme per fare una inchiesta da parte dello stesso re sull'osservanza della legge di Dio e per amministrare la giustizia;
  • l'8°, partenza e arrivo a Gerusalemme di Esdra con un gruppo di Ebrei, circa 5000, con una marcia di quattro mesi;
  • il 9° e il 10° attività religiosa in particolare per evitare matrimoni misti per conservare la purezza delle tradizioni; fece cioè abbandonare agli ebrei le mogli prese tra i gentili. (A Gerusalemme trovarono molti Giudei, che erano arrivati prima sotto la guida di Zorobabele e avevano sposato donne fuori non ebree. Esdra li indusse a promettere di divorziare da quelle mogli.)
Nella seconda parte dal capitolo 7 al 10 appare la figura di Esdra, i brani 4,6 - 6,18 e 7,11-26 quando Esdra riceve l'incarico è in aramaico e dal versetto 7,27 al 9,15 Esdra parla in prima persona.
Nei capitoli 8 e 9 del libro di Neemia riappare Esdra che per vari giorni a partire da Rosh Hashanah nei giorni sacri del mese di Tishri legge e spiega la Torah in una festa delle capanne dopo la ricostruzione da parte di Neemia delle mura di Gerusalemme già distrutte da Nabucodonosor.
Nel ventiquattresimo giorno, dopo la fine delle feste, fu tenuta una solenne riunione di confessione e d'espiazione per i peccati dei padri e fu rinnovato il patto della Torah, data da Dio a Mosè: fu il giorno della nascita del giudaismo.
Gli esegeti hanno trovato varie imprecisione nei tempi come se i libri avessero avuto rimaneggiamenti da parte di cronisti successivi onde l'edizione finale dei libri fu fissata nel III secolo a.C..
In Esdra 4, 5-7, infatti, sono citati in breve spazio Ciro il Grande (559-529 a.C.), fondatore dell'impero persiano, Dario I (522-486 a.C.), che l'organizzò in Satrapie, Serse (486-465 a.C.) che fu sconfitto a Salamina dai Greci ed Artaserse I Longimano (465-424 a.C.), sotto il cui regno probabilmente operarono il sacerdote Esdra e il governatore Neemia.
Alcuni identificano l'Artaserse di Esdra 7,1 con Artaserse II Mnemone (404-358 a.C.), ma è in contrasto con la contemporaneo operare di Esdra con Neemia.

ESDRA E LA FORMAZIONE DEI TESTI DELLE SACRE SCRITTURE
Esdra, 'ezrà' "aiuto" dal radicale ebraico "aiutare", quindi aiutante.
Il libro sostiene che era un Levita, 16° discendente d'Aronne, sommo sacerdote, come evidenza in 7,1 (famiglia longeva considerati solo16 discendenti tra il XIII e il V a.C.).
"Esdra... era uno scriba abile nella legge di Mosè, data dal Signore Dio d'Israele..." (Esdra 7,6a) già evidentemente impiegato come segretari, nell'amministrazione reale specializzato nella trascrizione e spiegazione della Legge, ne divenne l'interprete ufficiale nel suo tempo con inserimenti e completamenti come si arguisce da:
  • "Esdra si era dedicato con tutto il cuore a studiare la legge del Signore e a praticarla e ad insegnare in Israele la legge e il diritto." (Esdra 7,10)
  • "Esdra sacerdote, scriba esperto nei comandi del Signore e nei suoi statuti dati a Israele." (Esdra 7,11)
Per ben due volte è sottolineato che:
  • "la mano del Signore suo Dio era su di lui..." (Esdra 7,6b)
  • "la mano benevola del suo Dio era con lui..." (Esdra 7,9b)
Come Mosè è il condottiero, autore di legislazione e legislatore dell'ebraismo Esdra del pare levita lo è del giudaismo.
Questi attua nella forma finale l'idea di Mosè del popolo eletto, del Tempio e della Legge con l'aggiunta dell'istituto della sinagoga, l'ambito dove si studiavano e celebravano le Sacre Scritture.
Ad Esdra la tradizione fa risalire con la "prima sinagoga" l'interpretare la Torah come costituzione della comunità, attualizzandola ed integrandola con carattere giuridico, così alla Torah scritta s'aggiunsero le "halakah" ed alla Torah orale fu riconosciuta la stessa forza vincolante, vedi: "Il giudaismo e la Torah orale" paragrafo in "Tensione dell'ebraismo ad una Bibbia segreta".
Sostiene la tradizione ebraica che Ezra istituì una Assemblea dei Sapienti da lui stesso diretta, che proseguì e di cui è traccia nel I secolo d.C. ancora col Sinedrio.
Le sinagoghe, nate nell'esilio a Babilonia, come istituzione fissa furono da Esdra introdotte in Giudea.
Vi era la lettura della Torah il lunedì, il giovedì e il sabato pomeriggio.
Servivano da scuola e luogo di riunione settimanale ed ebbero la forza di formare la "chiesa" del santo resto d'Israele, speranza e germoglio dei profeti.
Notizie "storiche" sugli ebrei si attingono soprattutto dalla Bibbia ebraica principalmente nel libro della Genesi che li fa risalire ad Abramo un arameo errante, uscito da Ur dei Caldei.
Poche sono le notizie storiche sugli ebrei del periodo mitico tra il 1750 a.C., epoca di Abramo, e il 1000 a.C., epoca di Davide.
Per la storia ufficiale facevano parte di un gruppo etnico gli "hapiru", predoni e mercenari (Lettera di Shulgi e nelle Lettere di Tell el-Amarna).
Riporto alcune notizie già nel citato articolo sul come si è arrivati agli attuali testi della Bibbia ebraica.
I racconti della Torah, attribuita a Mosè e alla sua scuola nel XIII secolo a.C., nella versione originari, scritti non di certo con la scrittura ebraica attuale, rielaborati e arricchiti e comunque del tutto perduti, nel 2° libro dei Re si legge:

"Il sommo sacerdote Chelkia disse allo scriba Safàn: Ho trovato nel tempio il libro della legge. Chelkia diede il libro a Safàn, che lo lesse. Lo scriba Safàn quindi andò dal re e gli riferì: I tuoi servitori hanno versato il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato agli esecutori dei lavori, addetti al tempio. Inoltre lo scriba Safàn riferì al re: Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro. Safàn lo lesse davanti al re. Udite le parole del libro della legge, il re si lacerò le vesti. Egli e noi perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole di questo libro e nelle loro azioni non si sono ispirati a quanto è stato scritto per noi." (2Re 22,8-13)

Cioè Giosia (640-609 a.C.) ritrovò la legge di Mosé?
Parrebbe doversi concludere che il testo biblico "originale" 550 anni dopo la morte di Mosè fu ritrovato nel Tempio.
Il Tempio fu costruito sotto Salomone circa nel 965 a.C. e la Legge fu ritrovata dopo 320 anni.
Il 2° libro dei Re semplicemente forse intende dire che i predecessori di Gelosia l'avevano in pratica dimenticata completamente.
I libri della Torah possono, però, contenere pagine scritte in tempi antichi a Mosè riferiti e vogliono far credere a tale asserzione, infatti:
  • "Mosè scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figli di Levi, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, e a tutti gli anziani d'Israele." (Deuteronomio 31,9)
  • "Mosè scrisse quel giorno questo canto e l'insegnò agli Israeliti." (Deuteronomio 31,22)
  • "Quando Mosè ebbe finito di scrivere su un libro tutte le parole di questa legge, ordinò ai leviti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore: Prendete questo libro della legge e mettetelo a fianco dell'arca dell'alleanza del Signore vostro Dio; vi rimanga come testimonio contro di te." (Deuteronomio 31,24-26)
  • "Il Signore disse a Mosè: Scrivi questo per ricordo nel libro e mettilo negli orecchi di Giosuè..." (Esodo 17,14)
  • "Mosè scrisse tutte le parole del Signore..." (Esodo 24,4a)
  • "Quindi (Mosè) prese il libro dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo." (Esodo 24,7a)
Per assicurare la continuità della legge al dopo Mosè, nel libro di Giosuè è dichiarato:
  • "Giosuè scrisse una copia della legge." (Giosuè 8,32)
  • "Giosuè scrisse queste cose nel libro della legge." (Giosuè 24,26)
La letteratura rabbinica "Baba Batra" (14b, 15a) fa risalire:
  • la Torah (Genesi 1,1 - Deuteronomio 34,4) a Mosè (che scrisse anche il libro di Giobbe, vissuto al tempo di Mosè - Rabbi Levi ben Lachma);
  • a Giosuè gli ultimi otto versetti della Torah e il suo libro (Deuteronomio 34,5 - Giosuè 24,28) che dopo la morte avrebbe portato a termine Eleasar, figlio d'Aronne, e suo figlio Pinchas (Giosuè 24,29-33);
  • Samuele scrisse, Giudici e Rut e il suo libro (Giudici - 1Samuele 28,2);
  • finito dal veggente Gad e dal profeta Nathan (1Samuele 28,3 - 2Samuele 24,25);
  • i due libri dei Re sarebbero stati redatti da Geremia;
  • Ezechia e il suo collegio scrissero Isaia, dato che il profeta fu assassinato e non avrebbe potuto scrivere il suo libro (Ascensione di Isaia 5,2 - Jebamot 49b - Sanhedrin 103b), nonché i Proverbi, il Cantico dei Cantici e il Qoelet; Proverbi 25,1;
  • Geremia scrisse il suo libro e le Lamentazioni, ma gli uomini della Grande Congregazione scrissero i 12 profeti minori, (Abot 1,1) ed i libri sorti fuori del paese (Challa IV,8 - Gittin 8a) Daniele ed Ester;
  • David scrisse i salmi; ma anche con parti da altri;
  • Esdra scrisse il suo libro e la genealogia delle Cronache, salvo la propria e Neemia avrebbe completato l'opera.
Sui libri del canone ebraico gli studiosi del settore ritengono che:
  • molti si sono formati con vari apporti;
  • il Pentateuco (tra questi il Genesi è il più recente), come ci è pervenuto, sia stato scritto in epoca posteriore ai fatti e non da Mosè;
  • secondo gli studi più aggiornati, sarebbero un mosaico di testi e documenti, un composto desunto da varie fonti ed adattato da più redattori alla somma di conoscenze precipue al tempo in cui la o le fusioni furono operate, piuttosto che a quelle in cui si svolsero i fatti;
  • dal complesso di tale antologia integrata e guidata, trapela un pensiero unitario, perché unitaria è la motivazione che ha condotto alla scelta dei brani ed alla forma ed ai contenuti di quelli storici.
È opinione diffusa che ci fu una raccolta organizzata di testi antichi verso il VI secolo a.C. ed il nucleo della Bibbia fu ("Indagine Storico-Critica dell'A.T." di Edward Lipinsky) costituito dal seguente grande ciclo:
  • Deuteronomio, giustifica storicamente la dottrina dell'elezione d'Israele, delinea la costituzione teocratica e raccoglie ciò che attiene all'opera di Mosè;
  • Libro di Giosuè, racconta l'istallarsi del popolo eletto in palestina;
  • Libro dei Giudici, enumera la lunga serie delle apostasie e dei ritorni a Dio;
  • Libri di Samuele, narrano l'inizio della crisi della teocrazia con il re Saul fino all'accettazione dell'idea di un sovrano con Davide;
  • Libri dei Re, che descrivono la decadenza di quest'ideale, iniziata già con Salomone, conclusasi col rigetto da parte di Dio del proprio popolo per mancanze di fedeltà.
Si tratterebbe di una raccolta curata in più tempi dai re d'Israele e poi di Giuda, come suggerisce il Deuteronomio (17,18): "...quando uno di questi (Re) s'insedierà sul trono regale, scriverà per suo uso in un libro una copia di questa legge secondo l'esemplare dei sacerdoti leviti."
Per i libri del Pentateuco, Gabriele Mandel, (archeologo, già docente del Politecnico di Torino) sostiene ("Salomone". SugarCo Edizioni): "...accennano a Mosè in questo senso, escludendo che ne sia l'autore per il fatto stesso che non parla in prima persona né s'identifica come estensore diretto. Trattano Mosè come un personaggio storico del passato, e parlano della terra di Canaan come si sarebbe potuto fare solo dopo la conquista."
Per contro non sono libri di storia in senso stretto, perché questa si propone di stabilire che cosa gli uomini abbiano fatto e in quali rapporti reciproci stiano le loro azioni; invece la Torah, educa al pensiero che alle azioni umane ed al loro concatenamento presiede un potere unico superiore che le dirige a fini determinati.
Il Pentateuco o Torah, e tutti i libri cosiddetti storici, a differenza della storia, spesso tralasciano nomi, date ed ignorano fatti che non abbiano un particolare significato, ed in quelli sui cui si sofferma, lo fa per attirare attenzione e per far meditare.
La Torah, per gli eventi contenuti riguarda gli eventi ebraico-egizio-cananei del XIII-XII secolo a.C., periodo dilatato poi dal Genesi, in modo mitico, a tempi preistorici fino alla creazione del mondo.
Il quadro storico è il seguente:
  • il nomadismo al tempo degli Hyksos nel XVII secolo a.C. di alcune famiglie d'Israele verso il delta orientale del Nilo;
  • con la cacciata dei "pastori" gli ebrei si trovano coinvolti;
  • l'oppressione e la schiavitù egiziana fu più dura sotto i Ramseti;
  • tale oppressione ai tempi di Merenpthah, successore di Ramsete II, causa l'insurrezione degli Ebrei, favorita forse da una guerra con i libici che provocò un disordine pubblico (vedi: "La risurrezione dei primogeniti");
  • avviene l'esodo, la rivelazione della Legge, la vita di 40 anni nel deserto, formativa del popolo.
Durante tale ampio periodo inizia e si conclude, con Mosè profeta-inviato, la prima battaglia tra Iahwèh ed il mondo degli idoli, rappresentati dal Faraone e da Edom, e la proclamazione del Dio unico contro il mondo pagano (storicamente iniziò con il faraone eretico Achenaton).
L'A.T. al riguardo parla di 430 anni di permanenza degli Ebrei in Egitto prima dell'evento esodo, cioè prima del faraone Merenpthah, perciò Giuseppe era vice faraone nel XVII secolo a.C., cioè nel periodo intermedio 1785-1575 a.C., XIII-XVII, dinastie che sono riferite a governatori hyksos, re pastori.
Tra l'altro in "La civiltà egizia", di Alan Gardiner (Einaudi 1971), nel capitolo VII si legge che, furono trovati degli scarabei di tale periodo con inciso il nome di Ya'hob-her che "è difficile non accettare l'opinione comune che ricordassero il nome del patriarca Giacobbe", padre di Giuseppe.
La critica del XX secolo converge poi nel ritenere che il Pentateuco è la conseguenza dalla fusione di quattro stesure principali:
  1. La Raccolta Yahvista (per il nome con cui è chiamato Dio) opera di compilatori del regno di Giuda della stessa corte di Gerusalemme, dalla creazione del mondo al regno di Salomone. (Gli studiosi M. North, G. von Rad, R. de Vaux e A.Weiser suppongono che le fonti yahviste siano state scritte nel X secolo a.C.; G. Fohrer le ritiene degli anni 850-800 a.C., pur non escludendo il periodo di re Amasia 796-781 a.C., data che preferita anche A. Jepsen e S. Mowinckel.)
  2. La Raccolta Elohista (ove Dio è chiamato Elohim) fu compilata ad Efraim dopo la precedente ed andava dalla storia d'Abramo alla morte di Saul; fu forse compilata nel Regno d'Israele, riferita concordemente al periodo di re Geroboamo II (783-743 a.C.).
  3. Nel Documento Deuteronomico, si avverte la rielaborazione in opera unica di testi di Leggi precedenti (forse per volere di re Geroboamo II) per adattarle alla nuova sistemazione sociale del popolo ebraico, da nomade a sedentario e da un governo di sceicchi a centralizzato con casta di sacerdoti organizzata e commerci e transazioni artigianali. (Per A. Alt, - 1953 - è opera di scrittori del Nord sopravvissuti alla distruzione del Regno d'Israele - 722 a.C. - e fuggiti nel Regno di Giuda, dove uno scriba avrebbe ritoccato il testo nella seconda metà del VII secolo a.C.) È ritenuto che delle suddette raccolte il clero di Gerusalemme procedette ad un'unificazione e ad una generale revisione, che il sommo sacerdote Chelchia presentò al Re Giosia, e forse in ciò sta il "ritrovamento del libro della legge " (2 Re 23,25) nel Tempio (2Re 22,8-10) al tempo (622 a.C.) di Giosia; ciò comportò una riforma religiosa che si estese alla Samaria e fu seguita della prima redazione dei libri di Giosuè, Giudici, Samuele, Re in cui furono raccolti e rielaborati i più antichi archivi regali.
  4. Nel Documento sacerdotale, somma di scritti d'autori diversi, redatto all'epoca dell'esilio in ambiente sacerdotale (586-538 a.C.) dei quali, secondo i critici, il sacerdote e scriba Esdra sul finire del V secolo a.C. diede una prima integrazione coordinata; si legge, infatti, in "Historia Ecclesiastica", V,8 d'Eusebio di Cesarea che riporta "Adversus Haereses", III, I.15 di Ireneo di Lione (135-200 d.C.): "...quando le Scritture furono distrutte nella cattività del popolo sotto Nabucodonosor e i Giudei tornarono nella loro terra dopo settanta anni, allora, all'epoca di Artaserse re dei Persiani, Egli ispirò Esdra, sacerdote della tribù di Levi a riscrivere a memoria tutti i detti dei profeti passati e di ricostruire per il popolo la Legge data tramite Mosè."
Ebbero anche influssi scritti circolanti nelle epoche precedenti in Babilonia e dintorni come il Libro di Yasher, le Profezie di Ahiza, gli Atti di David, gli Atti di Mosé, i Libri dell'Eden dei quali poco o nulla sappiamo.
Vari temi biblici della Genesi dei racconti e delle impostazioni descrittive paiono avere accostamenti con i miti dei popoli incontrati in esilio di provenienza quali l'Enuma Elish, l'epos di Marduk; il poema di Gilgamesh, Caino e Abele ricalca la vicenda avestica di Manu e Yimae unita al poema cananeo di Aqat e Daniel.
Molteplici sono gli accostamenti trovati per altri scritti biblici come:
  • Mosé salvato dalle acque con la storia mitica di Sargon I il Grande;
  • David e Golia riecheggia la storia egizia di Sinuhe;
  • varie leggi del Deuteronomio si trovano nel Codice di Hammurabi e di Hatti;
  • i Proverbi riecheggiano i detti del saggio egizio Amenope;
  • alcuni Salmi sono simili dall'Inno ad Aton di Akhenaton;
  • il Cantico dei Cantici ha echi della Canzone di Tammuz ed Ishtar;
  • il libro di Giobbe ha paralleli col poemetto babilonese Ludlul Bel Nimeqi i.
Queste fonti e molte altre non note erano ancora circolanti nel Medioriente ed oltre fino ad epoca del ritorno dall'esilio e in base al credo d'Israele che si stava sviluppando evidentemente furono interpretate, rivisitate, digerite e inglobate con le opportune modifiche.
Esdra nel V sec a.C. giunse a Gerusalemme in veste di incaricato del re di Persia col titolo di safar, governatore in aramaico.
Si ebbe allora il compimento, vale a dire la stesura del Pentateuco qual è giunto sino a noi, dopo la scissione fra Giudei e Samaritani in data non definita tra il 432 e il 332 a C..
Di questo ultimo periodo sono, infatti, i libri di Esdra e di Neemia, cui fecero seguito quelli delle Cronache; nello stesso tempo in forma autonoma si erano sviluppati i libri dei profeti e didattici.
Questa è la stesura dei libri della Bibbia che si è mantenuta inalterata fino ad oggi anche grazie all'opera dei Masoreti.
I sacerdoti prima del tempo di Esdra avevano il totale controllo sulla lettura della raccolta delle Scritture, ma dopo Esdra ogni giudeo tramite le sinagoghe e la lettura pubblica della Torah l'ebbe a disposizione e molti si accinsero alla loro copiatura e nacque la verifica da parte degli scribi per l'omologazione delle "copie conformi" premessa all'opera successiva dei masoreti.
Anche la scrittura "quadrata ebraica" per la tradizione fu introdotta Esdra.

ESDRA E LA DECRIPTAZIONE
Esdra è entrato nell'immaginario d'Israele che gli ha attribuiti libri definiti apocrifi, tra cui il Secondo (dicitura protestante), Terzo (dicitura pre-tridentina) o Quarto Libro di Esdra (dicitura pre-tridentina) scritto in greco di origine cristiano- giudaica del II secolo d.C..
Esdra fa un viaggio di in paradiso per chiedere a Dio il perché del peccato dell'uomo, e dell'inferno.
Nel viaggio è accompagnato da Michele e Gabriele ed all'inferno vede l'Anticristo.
Questo libro contiene rivelazioni escatologiche fatte da Iahvèh in persona associando così Esdra ad Adamo, Enoc e Mosè che parlarono col Signore.
Considerata quale idea avevano gli Israeliti di Esdra come fondatore del giudaismo, nuovo Mosè che si accinse a proporre a tutto il popolo un testo unificato rifacentesi però ad un "prototipo" antico, ho considerato possibile che il testo del libro di Esdra sia dotato di due livelli di lettura, l'esplicito che racconta la sua storia e un secondo che abbia come l'antico una lettura "geroglifica" ove ogni lettera ha una sua propria valenza di immagini e consenta così anche l'ulteriore lettura.
Ciò è in linea con "Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraiche" ove presentai l'idea di testi nascosti nelle pagine in ebraico della Bibbia svelabili da una lettura degli ideogrammi delle singole lettere e col sezionare i gruppi di lettere adiacenti in modo diverso per ottenere altre parole non contemplate nel testo così come tradizionalmente tradotto.
Regole e significati delle lettere li ho inseriti in "Parlano le lettere" e con tale metodo ho decriptato il 75% del testo biblico del canone ebraico ed ho avuto modo di verificare che i testi conseguibili dalla decriptazione dei libri dei "Profeti" sono veri e propri protovangeli che annunziano l'evento "Messia".
Gli autori del N.T., peraltro, sono convinti ed asseriscono che tutti i profeti hanno parlato del Cristo.
Ho così provato a decriptare il libro di Esdra e già il primo versetto del cap.1 apre una finestra che rende curiosi di andare oltre.
Riporto il versetto Esdra 1,1 secondo la traduzione C.E.I, il testo ebraico della Bibbia masoretica, la decriptazione giustificata con le mie regole e il testo finale ottenuto.

Esdra 1,1 - "Nell'anno primo del regno di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola che il Signore aveva detto per bocca di Geremia, il Signore destò lo spirito di Ciro re di Persia, il quale fece passare questo ordine in tutto il suo regno, anche con lettera."





Esdra 1,1 - "E da casa la Luce degli angeli - per finire dai fratelli completamente il serpente con la rettitudine - si recò d'un corpo vestito (). Per l'espiazione piena in cammino dal serpente si recò . Alla fine per aiutare dentro il corpo il Signore in un vivente il soffio fu a lanciare () della vita . Fu al mondo ad entrare per agire . Fu in un corpo del Signore a venire () lo Spirito . L'Agnello accese un vivente . In cammino il Verbo un corpo riempì , a portarsi fu tra gli Ebrei . A versargli gli recò nel cuore la rettitudine perché () il serpente ad ardere () alla fine portasse e dal cammino dei viventi dentro la piaga () finisse di distruggere la vita nei corpi ."

Esdra 1,1 - "E da casa la Luce degli angeli - per finire dai fratelli completamente il serpente con la rettitudine - si recò d'un corpo vestito. Per l' espiazione piena in cammino dal serpente si recò. Alla fine per aiutare dentro il corpo il Signore in un vivente il soffio fu a lanciare della vita. Fu al mondo ad entrare per agire. Fu in un corpo del Signore a venire lo Spirito. L'Agnello accese un vivente. In cammino il Verbo un corpo riempì, a portarsi fu tra gli Ebrei. A versargli gli recò nel cuore la rettitudine perché il serpente ad ardere alla fine portasse e dal cammino dei viventi dentro la piaga finisse di distruggere la vita nei corpi."

Si profila così un racconto a tappeto sul Messia come si trovano nella Torah.
Ho così proceduto con il suddetto criterio alla decriptazione dei 10 capitoli di Esdra di cui riporto di seguito solo il risultato ottenuto.
In Appendice per comodità del lettore riporto il testo C.E.I di quei capitoli.

ESDRA CAPITOLO 1 - DECRIPTATO
Esdra 1,1 - E da casa la Luce degli angeli - per finire dai fratelli completamente il serpente con la rettitudine - si recò d'un corpo vestito. Per l' espiazione piena in cammino dal serpente si recò. Alla fine per aiutare dentro il corpo il Signore in un vivente il soffio fu a lanciare della vita. Fu al mondo ad entrare per agire. Fu in un corpo del Signore a venire lo Spirito. L'Agnello accese un vivente. In cammino il Verbo un corpo riempì, a portarsi fu tra gli Ebrei. A versargli gli recò nel cuore la rettitudine perché il serpente ad ardere alla fine portasse e dal cammino dei viventi dentro la piaga finisse di distruggere la vita nei corpi.

Esdra 1,2 - Così nel mondo l'Unico a vivere nel corpo la rettitudine in un povero vivente in cammino soffiò. In un corpo in una capanna il Potente a vivere dal regno entrò in terra in dono. Dal serpente fu il Signore con la maledizione. Fu ad uscire dal cielo per la portata perversità che alle origini col soffio versò alla conoscenza il serpente (per cui) fu nei cuori l'energia a recare. Finalmente il Potente si portò nel Tempio, dentro fu in un corpo a portarsi per bruciare il serpente nei viventi. In una Donna nel corpo dentro il Signore per aiutare entrò.

Esdra 1,3 - I viventi erano dentro ad anelare che la piaga del serpente che agisce dalla vita portasse ad essere fuori dall'esistenza Dio, che al mondo fosse a portarsi in azione tra i viventi e si portasse a spazzare il serpente. Il Potente fu di un povero a guizzare nella matrice. Dell'Unico il Principe dentro fu in Giudea si portò, fu un figlio a venire in una casa che era stata scelta. Il Signore con la maledizione fu in Israele per la perversità delle origini ad entrare. Dio al mondo fu a vivere. Il beato dentro fu in un corpo a portarsi; accese la potenza in un vivente.

Esdra 1,4 - Portò della rettitudine la potenza per uscire l'angelo (ribelle) dalla carne dei viventi. In tutti entrò la putredine della morte. Nelle donne nel corpo della perversità originò il germoglio. Nei viventi fu l'energia della distruzione a portare. Al mondo recò l'Unico l'energia in dono nei viventi riversandola in un vivente. E dentro della rettitudine la pienezza gli soffiò recandola dentro a profusione. E dentro un corpo la rettitudine recò che il fuoco porterà dentro al bestiale. L'azione dai viventi uscirà dell'essere impuro. La morte repentina dentro sarà a finirlo, ad uscire il maledetto sarà dai viventi. L'Unigenito la risurrezione dei corpi dentro lancerà che porterà a bruciare il serpente nei viventi.

Esdra 1,5 - E sarà a risorgere a portare i corpi l'Unigenito. I risorti sarà dal mondo al Padre a recare tutti. Del serpente sarà la perversità sbarrata nel mondo e dentro dell'angelo che è nei viventi ad abitare spengerà l'energia, sarà dai viventi portato fuori il serpente e sarà nei viventi in cammino la potenza a rientrare. La rovina dai corpi uscirà con la maledizione, sarà nei viventi a rivenire lo Spirito che riporterà la potenza dall'alto. E in tutti nel cuore l'angelo recherà alla fine, l'Unico in tutti risarà finalmente. Del Signore sarà la felicità dentro a riesistere, nei corpi riporterà la pace.

Esdra 1,6 - E tutti per tornare saranno dentro al Crocifisso. Saranno i viventi nel petto a versarsi. Li riporterà a casa. Aiutati saranno ad entrare i viventi. Da dentro i maligno con la rettitudine avrà fatto perire, da dentro colpito uscirà, dentro lo mangerà la rettitudine portata che a bruciare recherà dentro il bestiale. E dentro i viventi alle delizie porterà tutti nel cuore alla conoscenza del Potente, la sposa uscirà del Crocifisso in dono.

Esdra 1,7 - Ed entrerà vivo il serpente così in una fornace bruciante, la perversità giù sarà delle origini a venire del maligno, dentro sarà finita dal Signore. L'Unigenito risorgendo i corpi fuori porterà a scendere la forza originaria dell'angelo che dentro portavano. Così per l'aiuto dell'angelo scenderà il verme che è nei corpi. Ed a bruciare la potenza nei viventi porterà, le forze finiranno del drago. Nei viventi dentro da tempio Dio ad entrare sarà a riportarsi.

Esdra 1,8 - E fu a portarsi giù nell'esistenza l'Unigenito, nella matrice rettamente si portò di un povero vivente in cammino. Per far frutto la riempì l'Altissimo, nel sangue la segnò, nel corpo la legge divina le entrò, tesorieri li portò ad essere in pienezza del Verbo. La mente/corpo con la parola l'illuminò. L'illuminazione giù nel mente entrò da un angelo. Una luce fu di Dio con forte splendore ad entrare.

Esdra 1,9 - Si portò Dio al mondo in un vivente, in pienezza soffiò nel corpo della Madre che raccolse l'amore potente che fu a profonderLe. La Luce potente pose l'Unico a scorrerle nel corpo, l'agnello tenero fu dal trono per strappar via il serpente soffiato nella Madre. Racchiuso il potente soffio fu un uomo alla luce alla vista al mondo a portare, (dopo) dieci (mesi lunari) fu in vita.

Esdra 1,10 - Così il Verbo si portò in un corpo a stare. Questi entrò il vivere felice in dono ai viventi. La rettitudine il Verbo portò in un corpo a stare. La rettitudine con cui ha riempito il Verbo a salvare dall'angelo sarà i viventi. L'Unigenito in un corpo dentro agirà di un vivente, desideroso la scelleratezza bruciare dai corpi, uscirà il maligno che è nei viventi. In un fratello col corpo fu a vivere di Dio il Verbo.

Esdra 1,11 - Così in cammino del Potente fu la Parola in questi ad uscire nel mese del prodotto. La rettitudine in pienezza del Verbo si chiuse in un vivente. A bere Dio con la bocca fu dalla Madre. Si portò nel primogenito nel corpo dentro in azione a vivere l'Unigenito. Si portò al segno (tempo) al mondo dalla sposa, dall'alto entrò ad accendersi una luce in una stalla. Alla vista dei viventi del mondo dall'alto si portò un segno. Uscirono in cammino a portarsi potenti (Magi?) fuori che vivevano a Babilonia dal potente di Gerusalemme (Erode?).

ESDRA CAPITOLO 2 - DECRIPTATO
Esdra 2,1 - E di Dio al mondo il Figlio fu ad entrare in un vivente, per punire entrò nel mondo; per l'agire il serpente, nell'acqua bollente nel fuoco dentro sarà ad entrare. Per la superbia del serpente uscì da Donna dal corpo nel mondo a rivelarsi, all'angelo a casa portò la rettitudine in aiuto per l'andare in rovina portasse al verme del serpente. Spengerà dentro il serpente nei cuori, a consumare lo porterà, la forza per ritornare ha portato. Al serpente sarà nei corpi a portare il fuoco perché portò nell'esistenza la perversità, per sbarrarlo entrò in un uomo; il serpente alla rovina nei corpi porterà.

Esdra 2,2 - L'Unigenito Principe nel corpo dentro l'Unico portò in azione in un vivente. Questi nel corpo dentro ad abitare la potenza in Gesù inviò, a chiudersi in un vivente fu ad entrare. Con la risurrezione dei corpi sarà ad uscire il cattivo serpente che fu, entrando nei viventi, a calpestare la rettitudine che stava dentro del Potente. Brucerà l'angelo (ribelle) nei viventi, lo distruggerà nella moltitudine dei popoli il Misericordioso. Dentro per esaudire dei viventi gli scritti in un uomo fu per agire a porsi in un corpo Dio.

Esdra 2,3 - Dentro inviato fu il Verbo nel corpo in azione per la distruzione del serpente il cui soffio fu nei viventi. Tra i viventi l'Unigenito entrò nel settimo (giorno) a stare dai viventi, per rinnovare fu la vita.

Esdra 2,4 - Dentro l'angelo sarà a giudicare l'esistenza nel mondo per il delitto, la desolazione l'Unigenito porterà a finire, la resurrezione dentro in azione sarà nei viventi e brucerà l'angelo che vi è a vivere.

Esdra 2,5 - A casa dell'angelo fu l'Unigenito nel corpo a macchinare azioni tra i viventi desiderando di finirne il veleno bruciandolo al mondo portandogli il fuoco per le preghiere dei viventi.

Esdra 2,6 - Il Figlio fu in una grotta in vita portato. Del padre nel cuore l'energia fu in Gesù ad essere portata. Dal Padre Dio il Verbo fu per salvare i viventi inviato al mondo ai viventi. L'Unico portò un segno e una luce d'angeli fu dei viventi alla vista che sorgeva nel corpo.

Esdra 2,7 - Sulla casa angeli furono veduti, c'erano perché di Dio il Verbo tra i viventi veniva a stare alla Madre stretto. Ai viventi in dono la Madre portò l'Unigenito nel corpo dentro alla vista del mondo.

Esdra 2,8 - Dentro gli angeli furono di Questi il segno a portare. Venne la luce alla vista dei viventi; dell'Unigenito recava il segno. L'Unico nel corpo per le preghiere dei viventi lo portò a chiudersi per salvarli.

Esdra 2,9 - In una casa un angelo c'era puro a dimorare. Alla vista dei viventi che desideravano un segno portò; una luce pose.

Esdra 2,10 - Sulla casa degli inviati (di Giuseppe e Maria) in cui era il Figlio fu la luce ad illuminare i viventi. L'Unigenito portato in una bella forma, dentro alla vista fu con la Madre che a portare alla luce un angelo fu in vita.

Esdra 2,11 - In una casa il frutto abitò. Fu alla luce il Nome dell'Unico portato. Il segno si vide del fuoco che nel corpo fu per strappare il serpente bruciandolo nel mondo.

Esdra 2,12 - Da dentro l'angelo spazzerà con la fiocina in mano di Dio il Verbo dai viventi. A venire fu da Madre in azione per lottare con forza per strapparne via l'energia che è nei viventi.

Esdra 2,13 - A casa dell'inviato (Giuseppe) fu il Signore a stare sulla biada. Con la luce la meraviglia l'Unico porta ad indicare che sorge un dono per i viventi. Si portano per la luce le pecore (evidentemente con i pastori).

Esdra 2,14 - Dentro il frutto nel cammino portò a stare Dio. Il Verbo fu dalle midolla dei viventi a sorgere. Fu in un vivente a portarsi la Luce per illuminare il mondo.

Esdra 2,15 - A casa dell'angelo fu l'Unigenito per giudicarne le insidie. In azione tra i viventi si portò per finirne il veleno che ha posto. Gli porta un insidia in azione nel mondo.

Esdra 2,16 - Dentro inviata fu dall'Unico la carità in un corpo. La potenza fu in un petto a versarsi. Fu al mondo la salvezza ad esistere per i viventi, li porterà nell'ottavo (giorno) fuori.

Esdra 2,17 - A casa l'angelo (per cui) sono nel fango a stare al terzo (giorno) dalla vita l'Unigenito porterà la fine. La risurrezione dei corpi sarà ai viventi a recare. Dai risorti il serpente per il fuoco uscirà.

Esdra 2,18 - Dentro inviato fu a stare portandosi nel corpo al mondo in un vivente l'Unigenito per la perversità ardere dell'angelo; sarà nei viventi ad agire con la risurrezione dei corpi.

Esdra 2,19 - Dentro l'energia sarà nelle tombe ad accendere la vita nei viventi l'Unigenito. Tutti saranno i viventi ad essere per l'azione risorti i corpi; strappera via il serpente. Risorti usciranno.

Esdra 2,20 - Il Figlio sarà per gli uomini la salvezza. Saranno i viventi riportati dalle tombe. Vivi, risorti usciranno.

Esdra 2,21 - Il Figlio fu a Betlemme in vita da primogenito ad uscire per operare. Il corpo fu dalla Madre recato tranquillo alla luce nel mondo.

Esdra 2,22 - In un uomo fu inviato il cuore del Verbo nel mondo. Si chiuse per salvare l'esistenza dei viventi. E la luce per illuminarli uscì. (illuminazione = risurrezione)

Esdra 2,23 - Un uomo spazzerà l'angelo. La fine gli porterà con la purezza che all'origine uscì per l'azione bruciante che fu ai viventi a recare. Con la risurrezione dai viventi l'angelo (ribelle) uscirà.

Esdra 2,24 - Il Figlio spazzerà da questi la morte che dall'origine nei corpi dentro in azione è. Strappata via con l'angelo sarà dai viventi.

Esdra 2,25 - Il Figlio diletto fu per finire il nemico a stare tra i viventi in un villaggio del mondo e nella si portò per finirlo nel settimo (giorno) dei viventi. L'Unigenito portato agli afflitti dall'Unico nel corpo per le preghiere i viventi riporterà (a Lui) nel terzo giorno (L'uomo creato nel sesto giorno ritornerà al Padre nell'ottavo; quindi nel terzo giorno della loro creazione) dal mondo.

Esdra 2,26 - Per il Figlio sarà ad uscire il verme della perversità che per la superbia agisce da bruciante desolazione; porterà la fine dell'azione con la risurrezione che nei corpi ci sarà. Ai viventi porterà l'Unigenito nelle tombe l'aiuto.

Esdra 2,27 - Dall'Unigenito per l'energia della risurrezione risarà nei viventi la rettitudine. Nei viventi la pienezza della vita delle origini rientrerà. L'azione della risurrezione nei corpi sarà ai viventi a portare a rinnovare l'esistenza della vita.

Esdra 2,28 - Negli uomini sarà dentro la forza a finire della maledizione. E fuori dalle rovine vivi verranno in azione con luminosi corpi nell'esistenza i viventi che porteranno una luce potente i risorti fuori.

Esdra 2,29 - A casa i figli dentro riporterà dal mondo; salvati i viventi porterà di nuovo a stare in vita.

Esdra 2,30 - Dentro l'angelo che c'era nei viventi con la superbia sarà stato bruciato. I viventi dall'Unico entreranno nell'assemblea salvati; sarà stato a strapparlo via il fuoco entrato.

Esdra 2,31 - Su a casa gli angeli saranno a vedere, saranno perché fratelli col corpo di Dio (in quanto) il Verbo tra i viventi venne a stare alla Madre stretto. I viventi in dono vivi porterà all'Unico nel corpo dentro alla vista dal mondo.

Esdra 2,32 - Dentro l'angelo sarà stato sterminato con anatema per i delitti. La distruzione l'Unigenito gli avrà portato per la scelleratezza. Bruciato nei corpi sarà stato nei viventi.

Esdra 2,33 - Figli saranno, al rinascere, dell'Uno. Sarà stato l'essere impuro per la malvagità portato a bruciare. Dentro, i popoli all'Unico porterà al termine a vedere. Risorti col corpo saranno i viventi portati nell'assemblea dei salvati.

Esdra 2,34 - Dentro con gli angeli saranno a stare col corpo a dilettarsi del Potente alla luce i viventi. L'Unigenito si porterà in forma bella dentro alla vista con cui fu in vita a riportarsi dalla tomba per salvarli.

Esdra 2,35 - Da casa fuggitivo l'angelo alle origini uscì per i delitti. Il bruciante segno della maledizione col soffio fu ai viventi a recare. Nel sesto (giorno) dall'Unico si portò alla fine. Riporterà nel terzo (giorno) a ristare i viventi.

Esdra 2,36 - Uscirà per la rettitudine che rientrerà l'angelo (ribelle) che sta nei viventi. Il Figlio fu con forza a sbarrare la rovina del mondo, con potenza dentro sarà a finirlo Gesù. La salvezza ai viventi che la desideravano alla fine del settimo (giorno) sarà ai viventi recata. Con la risurrezione il serpente brucerà nel mondo.

Esdra 2,37 - Dentro con gli angeli saranno dall'Unico a vivere col corpo. Dio avrà soffiato nelle tombe ai viventi della risurrezione la forza. Salvati dall'angelo (ribelle) saranno i viventi.

Esdra 2,38 - Dentro con gli angeli saranno al Volto alla luce nell'assemblea portati alla vista del Potente. Col Verbo a vivere verranno a stare a vivere dall'Unico col corpo, per le preghiere i viventi riporterà dall'esilio a vederlo dal mondo.

Esdra 2,39 - Figli saranno nell'assemblea col corpo i viventi di Dio al Volto portati la luce dentro a vedere. Uscire lo vedranno risorto col corpo.

Esdra 2,40 - Dal mondo accompagnati saranno i viventi dal Figlio. Sarà Gesù a portarli. A precederli fu da Dio. Dal Potente il Figlio fu allo splendore portato a stare dal mondo Risorto. Per le preghiere ai viventi lo riporterà l'Unico col corpo da casa alla vista del mondo.

Esdra 2,41 - Uscirà dai viventi l'insidiatore. Risarà tra i viventi il Figlio, sarà l'Unigenito a farlo perire. I viventi con l'Unigenito usciranno per l'azione della risurrezione dei corpi che sarà stata ai viventi portata. Risorti i viventi tra gli angeli entreranno.

Esdra 2,42 - Per il Figlio sarà ad uscire il cattivo che sta nei viventi che dentro l'energia fu del delitto a portare nel vivere. Dentro all'angelo che c'è dalle origini nei cuori delle moltitudini ad inviare sarà dal cuore la potenza, nei viventi l'energia dentro inviata lo spazzerà. A rovesciare porterà da dentro il Figlio ad essere il peccato dai cuori per cui alle origini da casa inviati furono in schiavitù. Uscirà la vergogna che agli inizi entrò col delitto che vi ripose, porterà la salvezza.

Esdra 2,43 - Ad uscire l'angelo alla fine sarà tra i lamenti dai viventi, dentro inviato sarà a stare giù per essere imprigionato; dell'Unigenito dentro inviata sarà nella prigione il fuoco. E il soffio del Padre inviato risarà nei cuori dentro che all'origine (l'angelo) portò a finire.

Esdra 2,44 - Per il Figlio diletto la pienezza di figli ci risarà. A riempirlo saranno. Dalle rovine del mondo al Padre ad inviarli sarà. Riscattati li porterà dagli angeli.

Esdra 2,45 - Dentro l'energia sarà a purificarli nel mondo, col Figlio saranno ad uscire in alto i figli; saranno dall'oppressione portati a casa.

Esdra 2,46 - Ad abitare con gli angeli saranno dal mondo in alto i figli, rivestiti saranno stati dal Figlio che fu la grazia ad inviargli.

Esdra 2,47 - A casa con gli angeli saranno nella gloria i figli col Figlio che sarà stato a trarre le moltitudini da lampada. Dall'Unico saranno ad entrare.

Esdra 2,48 - I figli lanciati su saranno stati dagli angeli dal Figlio, saranno puri recati per l'aiuto dal Padre. L'angelo (ribelle) sarà stato tratto fuori dai viventi.

Esdra 2,49 - Da dentro l'angelo spazzerà da questi l'Unigenito. Per il Figlio a Pasqua dentro il frutto della pienezza riesisterà.

Esdra 2,50 - Figli saranno all'Unico intorno con gli angeli ad entrare. Il Figlio sarà stato nel seno a portare l'energia a stare nei viventi. Dentro l'energia che c'è negli angeli fu a riempirli con la forza della vita.

Esdra 2,51 - Dentro il frutto versò a casa portandolo nel ventre, inviato fu nell'assemblea, a versare lo portò il Verbo Unigenito. Dentro con gli angeli a dimorare nell'assemblea li portò col corpo.

Esdra 2,52 - Il Figlio sarà a casa alla protezione a portare tutti i figli; saranno stati i viventi nella vita aiutati, del Padre l'energia sarà stato a chiudergli nei corpi il Risorto Unigenito.

Esdra 2,53 - A casa con gli angeli saranno dentro col corpo. Dalla speranza alla pienezza dentro li invierà. Saranno in circolo ammaestrati dal Padre, angeli saranno puri nell'assemblea.

Esdra 2,54 - Dentro figli su gli saranno nel seno, angeli saranno a chiudersi nel (suo) cuore, saranno a parlare con l'Unico.

Esdra 2,55 - Dentro con gli angeli saranno a servirlo, saranno nella pace ad entrare, figli saranno a riempirgli il cuore, saranno dentro inviati a stare dal mondo (come) le Scritture indicano. Dentro l'energia sarà stata a fruttificare avrà portato l'aiuto dell'Unigenito.

Esdra 2,56 - Il Figlio sarà ad aiutarli nel mondo. Dentro la consolazione nel corpo sperata porterà con l'energia dentro. Dall'angelo che li affligge li libererà.

Esdra 2,57 - Dentro dell'angelo sarà giudicata l'esistenza nel mondo che dentro l'energia fu del peccato nei cuori ad inviare. Sarà dal Verbo distrutto. Rientrerà il decoro nei viventi, figli risaranno. Inviati saranno dall'Unico a vivere l'esistenza.

Esdra 2,58 - Tutti dal mondo per dono saranno i viventi portati a casa. L'angelo spazzato da solo sarà stato dalla resurrezione perché fuoco per il serpente di distruzione l'Unigenito porterà nelle tombe. Salvati saranno, strappato via l'angelo, risaranno in vita.

Esdra 2,59 - E per il maledetto che entrò la perversità furono i viventi tra i morti perché il serpente strappò il vigore da tutti. La distruzione della rettitudine nei corpi recò dentro, dell'Unico sbarrò l'energia alle origini, l'amarezza portò, il rifiuto fu al matrimonio, il cammino fu sbarrato dentro, fu finita del Padre la purezza, portò il seme nei viventi, iniziò nei viventi a porre nei corpi la maledizione della vita.

Esdra 2,60 - Da casa inviato fu per liberarli a stare nel mondo il Figlio. Per amore si portò dentro a stare nel mondo a casa di un inviato che era puro. Si recò per aiutare. Alla Donna ad accendere la vita l'Unigenito portò l'indicazione. Racchiusosi nella Madre, in dono strapperà via l'angelo che è nei viventi.

Esdra 2,61 - E da Madre il Figlio fu ad uscire per il sacerdote essere dei viventi. A casa dell'inviato (Giuseppe) fu dal grembo ad essere al mondo il Figlio. Fu ad uscire della speranza giù in una casa il frutto arcano del Potente. Fu da Donna un corpo a guizzare, versò dal chiuso in vita il Figlio. Gli angeli si portarono ad indicare che dentro il corpo questi era entrato. Rivelarono che dell'Eterno era stato da Donna portato il diletto Unigenito dall'alto il Nome in un vivente.

Esdra 2,62 - Dio entrò in una casa per versare ai simili la rettitudine per finire dentro i viventi del mondo i morti che sono nelle tombe posti e col rifiuto all'angelo i viventi su desiderassero riportarsi. Sarà a riscattare i popoli dall'angelo, al mondo per spengerlo l'energia entrò.

Esdra 2,63 - E fu ad iniziare per l'essere ribelle la fine. Una rete da Dio uscì in vita da Donna col corpo al serpente. Dall'Unico fu con l'Unigenito la rettitudine potente recata ai viventi con la santità. Uscì un santo a stare tra i viventi per agire aiutandoli. Con la conoscenza i viventi aiuterà. Con la rettitudine uscirà all'angelo il rifiuto e dai corpi sarà a reciderlo. La purezza risarà nei viventi.

Esdra 2,64 - Tutti entreranno in una Chiesa di retti fratelli per l'aiuto dell'Unigenito. Le moltitudini al nemico a casa gli porterà dell'Unico la maledizione. Il Verbo sarà i viventi a risorgere, (ma) al serpente la distruzione dell'Unico gli scenderà. Finirà bruciato dalla risurrezione che ci sarà per i viventi.

Esdra 2,65 - A vivere del Potente dentro per aiutare il Servo fu al mondo tra i viventi; lo recò l'Unico. Ai viventi nel mondo indicò:
- che era entrato in un vivente Dio per uscire dall'esilio del tempo,
- di Dio il Verbo era per salvare dal serpente a cui la distruzione per l'Unico gli porterà alla fine con la risurrezione,
- che con potenza lo brucerà, sarà strappata via da dentro l'azione della perversità, il serpente uscirà dai viventi, macerato dai corpi sarà,
- i viventi porterà a salvare, i corpi sazierà di purezza che riverrà a stare nei viventi.

Esdra 2,66 - Di pienezza li porterà a riempire. Saranno ad uscire i vivente nel settimo (giorno) all'Unico li porterà tutti, bruciato il serpente col fuoco sarà dai viventi a cui porterà ad accendere la risurrezione che entrerà col soffio nei corpi. Per l'aiuto saranno a riuscire vive le centinaia tutte che erano state in vita dai quattro (angoli del mondo) saranno i viventi a riportarsi dalle tombe, vivi risorti usciranno.

Esdra 2,67 - Retribuiti saranno nel mondo i viventi per l'insidiare che agì in vita dalle origini. Ed alla fine del vivere il dono ai viventi recherà e dalla prigione salvati usciranno, in prigione il ribelle sarà stato da vivo bruciato dal fuoco. Ne finirà Dio col soffio la forza della vita nel settimo (giorno) nei viventi. L'Unigenito si riporterà alla fine recando in azione la risurrezione dei corpi a stare nei viventi.

Esdra 2,68 - E i viventi con i corpi delle origini per la risurrezione saranno a riuscire. Dal Padre li riporterà tutti. Dentro a casa porterà i popoli dal Potente. Dentro sarà stata finita la forza della perversità delle origini dalla risurrezione nelle moltitudini. Sarà nei corpi riportata la pace, uscirà da tutti l'impurità da dentro, riporterà la potenza dentro l'esistenza, sarà da tutti ad uscire la maledizione, sarà dai viventi il serpente ad uscire dai popoli, sarà l'essere impuro per azione potente nei viventi arso dall'energia recata.

Esdra 2,69 - Nel pianto in prigione l'angelo con tutti (gli altri) angeli (ribelli) porterà. I serpenti all'origine portatisi scenderanno dai corpi. Usciti gli angeli, fuori li colpirà, usciranno (loro) solo fiaccati, (mentre) ai viventi porterà energia. Saranno salvate dalla risurrezione le moltitudini. L'Unigenito le porterà tutte. Le condurrà da Dio al volto ed al trono. Al volto inviati saranno i viventi nell'assemblea dei salvati, tutte le migliaia porteranno tuniche di lino bianche per la rettitudine entrata. Angeli saranno i viventi. A vivere dall'Unico entreranno.

Esdra 2,70 - E sarà stata la risurrezione dentro a recare entrando la rettitudine. Rientrando l'energia sarà la vita a riportare. Rientrerà la potenza e risaranno vivi, portati a vivere da angeli usciranno i popoli. Si porteranno fuori con il succo dei corpi. Saranno i viventi portati simili alla vista con i corpi che erano in vita a portare. Riusciranno (con corpi) ridati in dono essendo dai viventi lo stolto ad essere uscito i viventi riporteranno tutti la rettitudine, con l'originaria potenza dentro si vedranno i corpi ad essere fuori in vita.
(Cioè con la risurrezione uscirà il succo dei corpi, si riconosceranno essendo simili i corpi a quelli che avevano in vita, ma dotati della potenza che all'origine avevano perduto.)

ESDRA CAPITOLO 3 - DECRIPTATO
Esdra 3,1 - E dall'affliggere si vedranno entrare dall'Uno risorti, usciti dall'esilio, dalle rovine, portati dal Figlio saranno a stare risorti con i corpi. Dio a casa a vedere col corpo saranno i viventi condotti. Saranno all'Unico intorno dal Verbo portati dal mondo i popoli. Così gli uomini fratelli per aiuto di Dio saranno a saziarsi di pace.

Esdra 3,2 - E saranno riversati vivi da Gesù il Figlio che sarà a portarli giusti e fratelli. Sarà a portarli fuori retti dal mondo. Angeli saranno i viventi anche gli stranieri a casa ad abitare dal Potente da figli. Per le preghiere alla fine saranno da Dio portati all'originaria vita. E si recò per stare a casa dall'angelo l'Unigenito. In croce i viventi lo sacrificarono. Dio al mondo fu in Israele dal serpente ad uscire. Innalzato lo portò in croce. Con azione potente fu un'asta all'innalzato a portare al Crocefisso. Come scritto dentro la Toràh il Crocifisso vivo risorto riuscì. Per uomo al mondo uscì la maledizione che c'era per i viventi.

Esdra 3,3 - E fu così che fu l'angelo che portò nel mondo i viventi a ucciderlo innalzandolo. Dalla piaga portatagli dall'angelo il Crocifisso portò la rettitudine che stava dentro. Dall'Unigenito fu acqua ad uscire. Dall'innalzato fu ad uscirgli la Madre dal seno che tra i viventi fu ad entrare in terra. E il Crocifisso la portò per aiutare l'azione del Potente che si era portato in olocausto portandosi in croce. Per il serpente sarà una calamità che l'innalzato gli recò dalla croce. Dal cuore versò corpo, lo portò al serpente di sera.

Esdra 3,4 - E fu visto risorto riportarsi, rivenne dalla tomba camminando, fu ad uscire con i fori da cui la rettitudine portò il Crocifisso, come scritto portò (quando) innalzato in croce. Fu a riportarsi dalla Madre a casa. Fu a portarla ai viventi dentro alla prova per far frutti, sulla rettitudine i viventi illuminare, parlando dell'amore, dall'aiuto dentro un corpo/Chiesa sarà a portare di viventi che a casa un giorno riporterà.

Esdra 3,5 - A portare di fratelli un corpo furono i retti apostoli all'innalzato in croce. Con la purezza furono uno sbarramento a portare al serpente. Nelle assemblee l'aiuto della risurrezione sono con la parola a tutti i viventi a recare. In azione la mano sono del Signore uscita ai viventi con la santità. Sono a recidere la vergogna del drago. Con l'aiuto del Figlio gli impedimenti cacciano via in fretta le forze della perversità.

Esdra 3,6 - La Madre fu a portare in vita fratelli liberi dall'Unico illuminati che escono dall'esilio. Dalle rovine escono dell'ammalare portato dal serpente. Escono per l'azione potente portata dal Crocifisso che nell'azione li accompagna. La fine del serpente il Signore porterà nel mondo l'esistenza del maligno, la perversità con il rifiuto sarà in pienezza sbarrato.

Esdra 3,7 - E fu il Crocifisso agli apostoli a recare la rettitudine in pienezza soffiandone il vigore. Giù dentro fu alla Madre a recare la potenza il Carpentiere. Sarà la Madre a portare di viventi all'Unigenito la sposa. E li salverà il Crocefisso, dal mondo li porterà nell'ottavo (giorno). Il serpente giù giudicato sarà stato. Reciso giù dai corpi sarà stato dei viventi con una fiammata forte dell'Unigenito; per l'azione scenderà in un fiume questi di acque bollenti. L'energia entrerà nei cuori. Figli di Dio saranno i viventi. Sarà il soffio a recare l'Unigenito della rettitudine nei corpi. Risorti saranno portati dall'energia. In una fornace di fuoco vivrà il serpente. Il perdono pieno dell'Altissimo uscirà per i viventi.

Esdra 3,8 - Li porterà a casa risorti con gli angeli dal mondo. Entreranno rinnovati a stare nel Crocifisso. Nel cuore porterà l'Unigenito i viventi. All'Unico nel cuore saranno tutti ad entrare. Da Dio entreranno a stare i viventi. Dal Potente nella Gerusalemme che dentro nuova si apre luminosa (dove) inviati saranno dal mondo. All'assemblea accompagnerà questi con i corpi dentro a casa potenti i figli alla luce di Dio tutti. Sarà Dio a portarli. Gesù il Figlio sarà a portarli su. Dalla polvere riporterà nella carne i fratelli che saranno riusciti in vita. Usciranno retti dal mondo, angeli saranno i viventi. Vi avrà riportato ad entrare la potenza. E sarà di viventi portata la sposa a casa dall'Unico. Saranno (così) i viventi vivi ad uscire dall'esilio alla (nuova) Gerusalemme. E saranno i popoli in forza dell'aiuto portato a venire dal Potente recati a stare vivi a vivere da figli. Si vedranno principi essere a vivere nella luce. Tra gli angeli entreranno. E vivranno in alto per l'entrata potenza nel sangue. Per sempre nella pienezza per la rettitudine che a segnare dentro fu dalla croce il Signore.

Esdra 3,9 - E saranno al rifugio da Gesù i figli ad essere portati. Condurrà i fratelli a stare per l'esistenza. Al cospetto saranno di Dio. Il Figlio sarà a portare i figli. Saranno da Iahwèh per l'aiuto ad entrare retti fratelli liberati per l'energia scesa nelle tombe, innalzati a vedere la luce, usciti dal mondo con gli angeli entrati a casa. Dentro saranno nel Crocifisso ad entrare. Da Dio usciranno a stare i viventi, dentro con gli angeli saranno per grazia. Per amore figli saranno ad entrare i viventi. Portati saranno dell'Unico nell'assemblea. Saranno ad entrare vivi. Entreranno dal Potente a stare i viventi.

Esdra 3,10 - E sarà in un buco l'essere impuro dentro inviato che stava nei viventi, verrà a starvi il maligno. La perversità porterà a spazzare dai viventi. Fu in aiuto a portarsi al mondo, con la rettitudine uscita invierà nell'acqua bollente il serpente dentro. Nell'infuocato mare dentro al suono della tromba si porterà la fine. Ed entrerà il serpente nel mare dentro tra i lamenti con la congregazione (dei suoi seguaci). Dentro la contesa col serpente finirà. Sarà dalla vita il serpente ad uscire per il potente rifiuto del Crocifisso. Dal Signore con azione potente sarà a bloccare l'esistenza dell'essere impuro. Sarà nel sangue il serpente così ad essere bruciato nei corpi da Dio.

Esdra 3,11 - E saranno a cantare recando dentro lodi, portati dentro l'assemblea, condotti per aiuto del Crocifisso che dal serpente sarà dal mondo a portarli fuori retti. Saranno nel cuore portati dentro così a stare dal Potente. Per sempre per bontà portati in alto. Da Israele porterà la sposa dei popoli, uscirà un corpo/Chiesa che sarà alla vista recato dal Crocifisso. Giubilante entrerà nella gloria. Entrerà a casa lodando il Potente Signore che in alto dal mondo la portò alla pienezza dentro; era il Crocifisso il Signore.

Esdra 3,12 - E nel corpo dentro saranno i viventi a vivere usciti così dal mondo. Tra gli angeli saranno i viventi portati fuori. La potenza riportata sarà stata a cambiarli. Con l'Unigenito risorti saranno ad entrare dal Padre. Li porterà il Crocifisso ad entrare questi ricreati. Saranno a vivere beati alla vista portati dell'Unico, tutti entreranno. Dentro sarà il Crocifisso ad uscire alla vista simile, con gli apostoli dentro sarà intorno che aiuto gli portarono. Questi uscirono per il mondo da casa dov'erano col Crocifisso dentro in azione a stare. Inviati furono per il mondo a vivere. Dentro la rettitudine furono per i viventi dentro a versare del Potente, nel cammino aiuto portarono. Al Potente recarono le moltitudini. Furono di viventi dentro per il Crocifisso un corpo/Chiesa a portare con l'agire nel mondo. Dentro della risurrezione in vita dalla tomba, per cui la potenza rientra nei corpi, furono per i viventi la voce.

Esdra 3,13 - E dall'Unigenito furono gli apostoli ad uscire alla vista con la Madre dalla piaga che c'era nel corpo che furono con l'acqua versarsi; portati al serpente dal Crocifisso. Un corpo recò alla vista il Crocefisso nel mondo. Risorto in vita dalla tomba uscì. Il Potente a versargli reco la potenza. A casa dagli apostoli fu, rientrò alla vista con le piaghe. Fu ad entrare in azione la Madre tra i viventi. Un corpo/Chiesa fu coll'agire ad esistere di uomini. Il corpo/Chiesa portarono coll'ascolto nel mondo in cammino. Uno sbarramento portarono al serpente nel mondo. Recarono al mondo la voce gli apostoli della risurrezione. I viventi sentirono che l'Eterno la potenza in un vivente nel corpo dalla tomba portò a riversarsi.

ESDRA CAPITOLO 4 - DECRIPTATO
Esdra 4,1 - E furono ad illuminare i viventi. Con l'ascolto portarono ad alzare/far crescere un corpo che era dal Signore aiutato. Per il mondo portarono figli ad essere i viventi. Degli apostoli la rettitudine fu dentro l'energia. Per la forza usciva la superbia del serpente. Costruivano nel mondo il tempio del Signore Dio d'Israele.

Esdra 4,2 - E affliggevano con la risurrezione portata all'Unigenito il serpente (anche tra) gli stranieri (dove) dentro abitavano. Li accompagna Dio. Una Chiesa/corpo per l'Unigenito Risorto è uscita che al Padre porterà tutti. Ed è l'Unigenito a vivere nel corpo, reca bocconi delicati (tramite) gli apostoli ai figli che escono tra i popoli. Anelano così che siano per la (loro) rettitudine retti i viventi. Gli apostoli in giro portano del Risorto al serpente della maledizione la forza con la rettitudine della vita recandogli il rifiuto. Dell'Unigenito gli apostoli la grazia portano. Dell'ucciso sono la Madre. Nei giorni l'Unigenito si spande con l'aiuto degli apostoli con viventi in cammino all'Unigenito simili. (Sono la Madre del Crocifisso perché portano nel cammino fratelli a Lui simili nello spirito.) E per il corpo il male operare esce. Dell'Unigenito Crocifisso gli apostoli recano la parola al mondo.

Esdra 4,3 - E fu per l'Unigenito dalla Madre un corpo/Chiesa potente nel mondo a vivere tra gli stranieri (dove) dentro abitava. Potente si riporterà Gesù. Si riporterà nella carne. Alla vista il Risorto risarà al mondo. Il Padre riporterà il Crocefisso potente in Israele. Il serpente l'Unigenito dal cammino reciderà. L'energia porterà nei cuori che l'angelo recherà alla fine. Dentro gli sarà completa la potenza della maledizione, sarà all'angelo con la rettitudine che sarà ad inviare ai fratelli. L'angelo porterà ad essere imprigionato. Giudicato dentro tra i lamenti il serpente sarà per la perversità che maledetto fu, sarà dalla risurrezione dei corpi da Dio afflitto, bruciato,dai corpi giù si porterà. L'angelo si porterà fuori dai viventi. La potenza della rettitudine l'arderà. Con i corpi rivestiti di rettitudine si riprodurrà la pienezza.
(2Corinzi 5,4 "In realtà quanti siamo in questo corpo, sospiriamo come sotto un peso, non volendo venire spogliati ma sopravvestiti, perché ciò che è mortale venga assorbito dalla vita.")

Esdra 4,4 - E saranno fuori a riessere in azione. Vivi riusciranno dalla terra i viventi guariti. Risaranno in vita. Lo saranno per l'aiuto che ci sarà stato. I popoli saranno nello splendore ad entrare. Li riporterà vivi da casa del serpente. Dal mondo saranno le centinaia portate tutte dei viventi nel cuore ad abitare del Crocifisso.

Esdra 4,5 - E nel foro/piaga dell'Agnello saranno i viventi. Da Dio saranno dal mondo a vivere. Saranno a portarsi a vederlo su. Saranno i viventi dal Potente ad entrare al Volto. Dal corpo sul legno del Crocifisso dalla piaga che il serpente nei giorni per la rettitudine gli recò. Nel corpo del Risorto i viventi dal Potente perdonati dal foro li porterà dell'Eterno al regno ad abitare. Saranno portati risorti i viventi dal Potente perdonati pienamente.

Esdra 4,6 - E dentro al regno i fratelli risorti porterà nel corpo. Li porterà a riposarsi. All'assemblea del Potente tutti vivi per la potenza della rettitudine li recherà il Crocefisso. La rettitudine a finire dentro avrà portato l'accusatore ad uscire. In alto ad abitare saranno col Signore, aiutandoli dal mondo li porterà a(lla nuova) Gerusalemme.

Esdra 4,7 - E dentro saranno a stare i viventi. Un fiume nel Crocifisso si chiuderà. I risorti berranno dall'Unigenito la rettitudine. Nell'arca dentro in pace gli uomini nel corpo sbarrerà tutti. Nel cuore dentro di Dio li porterà con la carne così ad abitare. La scelleratezza del serpente l'Unigenito farà bollire nel fuoco della risurrezione, alla fine verrà meno. Perdonati pienamente li porterà così tutti dentro. Uscirà l'angelo bruciato, finito per la recata rettitudine. Così il Crocifisso porterà l'origine del verme ad essere finita. Porterà degli uomini la schiera dall'Unico col corpo, a vivere saranno tutti.

Esdra 4,8 - Al Misericordioso dentro innalzerà nel cuore i popoli; i viventi porterà nel sole che c'è nel foro del Verbo nel corpo. Dall'Unico così tutti a casa porterà raccolti i fratelli. Voleranno in alto a/da Gerusalemme (partono da Gerusalemme e arrivano a Gerusalemme nuova) del Potente alla felicità nell'assemblea dei risorti a bere dall'Unico. Nel consiglio inizieranno così con gli angeli a vivere uniti.

Esdra 4,9 - L'Unico li avrà giudicati da misericordioso (dopo) per il pregare. Il serpente, che nei cuori agiva, avrà strappato via salvandoli. Sarà stato distrutto dai corpi dall'Unigenito che riporterà nella carne la rettitudine a riabitare. La vanità con l'impurità che c'era per l'angelo saranno dall'Unico portate alla polvere, in un foro le finirà tra bruciature. L'Unigenito i cuori avrà guarito. Alla pienezza risaranno delle origini per tutta la vita. Portati saranno a casa ad abitare. Potenti saranno dall'Unico a rallegrarsi. Con gli angeli saranno nella nube con Lui. Per l'eternità saranno con l'Unico.

Esdra 4,10 - E per la luce dell'Unico vedere i viventi saranno sulla nube. Sarà a uscire, a rivelarsi sarà l'Unico con intorno gli angeli col volto, col corpo alle moltitudini con cui l'Unigenito si portò (quando) fu abbattuto (con cui) fu visto portato dalla perversità in croce. Il bestiale portò dentro ad abbatterne il corpo. Si fece giudeo per essere da custode, fu a dimorare nella carne di un Ebreo, l'energia entrò in un corpo. La perversità il Retto umiliò in croce.

Esdra 4,11 - Per aiutarlo l'energia rientrò. Del Verbo il corpo risorse. In un giardino l'Unigenito gli stranieri lo crocifissero. L'Unico l'aiutò. Fu della risurrezione la potenza nella tomba a portargli. Si risollevò, si portò fuori, rifù visto potente. Dell'Unigenito il corpo crocifisso al chiudersi della sesta (ora) finì, venne meno per l'afflizione. Nel Servo fu per la rettitudine dall'Unico l'energia della risurrezione in azione, dentro il corpo rigenerò. Fuori si riportò cosi alla vista degli apostoli il Crocifisso.

Esdra 4,12 - Fu la porta essere vista con potenza aprirsi. Si portò in silenzio camminando l'Unigenito. Sbarrata era, fu ad aprirla, a portarsi dalla porta fu. E l'Unigenito, con le mani che erano state bucate dal serpente, risorto dagli apostoli con potenza si riportò il Crocifisso. Così rialzatosi fù dagli apostoli l'Unigenito. Venne a portargli la potenza. Fu col corpo a riportarsi risorto. La potenza alla Madre versò nel corpo. Il Crocifisso comandò che:
- la legge divina dell'Unico portasse dentro;
- dell'Unigenito recasse la risurrezione dalla croce;
- per il Padre di figli portasse simili un corpo/Chiesa
- sarà dell'Unigenito Risorto la sposa.
Ad accompagnare si porterà la Donna nell'esistenza. L'Unigenito sarà la vita dal cuore a recargli.

Esdra 4,13 - La rettitudine in azione con gli apostoli fu. Ad aiutarli era dall'alto Lui. Per il serpente nei viventi in cammino iniziò uno sbarramento ad esserci, riuscirono puri corpi a riesserci per il Crocifisso. L'Unigenito aiutava percuotendo dentro con gli apostoli che dell'Unigenito recavano la risurrezione. Portavano un corpo/Chiesa in cui c'erano uomini perfetti. Li accompagnava gli apostoli, ogni delizia rientrò nella casa del serpente portarono per recargli il rifiuto. Furono gli apostoli del Crocifisso figli a portare all'Unico con la parola. La purezza nei viventi in cammino ci rifù. Gli uomini escono per gli apostoli dai ceppi.

Esdra 4,14 - Così agendo gli apostoli la rettitudine del Potente versano a casa del serpente. A sbarrarne sono nei viventi il vigore. Ad uscire sono dalla prigione i viventi. La potenza della grazia dell'Unico portano. Al nemico recano la purezza nel cammino da maledizione dell'Unico. Dell'Unigenito il corpo/Chiesa è la sposa, l'energia di Dio vive nelle assemblee di questa, si vedono nascere per gli apostoli nel mondo propaggini belle. Ed alla perversità portano sbarramento coll'agire gli apostoli dell'Unigenito. Il serpente con la parola affliggono.

Esdra 4,15 - Per aiutare l'esistenza fu dentro versato un corpo/Chiesa nella prova per fruttificare nel cammino. Fu a riiniziare l'aiuto ad esistere del Padre nel mondo. L'oppressione porterà a finire nel mondo. Riaccenderà il vigore dentro. Dentro la pienezza del soffio per calpestarlo della rettitudine nel corpo/Chiesa all'angelo l'Unigenito recò. Per finire l'impurità per sempre il diletto fu in croce. L'Unico per aiutare dall'Unigenito versò un corpo/Chiesa nell'esistenza che iniziò l'essere ribelle a sbarrare. Iniziarono a recare i viventi fuori gli apostoli dai ceppi. La purezza in cammino furono gli apostoli a portare. Ed i viventi sbarrarono l'angelo, lo rifiutarono. Con la risurrezione del Crocifisso in giro a servire furono gli apostoli dentro nel cammino. E fuori figli furono portati tra i viventi sviati dal serpente, a centinaia si videro i rinati per gli apostoli ad uscire nelle città. Alla fine l'Unigenito lo fiaccherà, entreranno nelle assemblee le moltitudini tutte.

Esdra 4,16 - Nei viventi la perversità sbarrata dall'azione sarà degli apostoli. Dall'Unico per gli apostoli la grazia esce. Per la potenza della parola retta iniziò l'aiuto ad essere nel mondo. Per l'angelo nelle città per il Crocifisso iniziarono lo sbarramento finale. Indicano il Figlio Unigenito che porterà la risurrezione e i corpi saranno ad uscire, una forza brucerà l'oppressione del serpente, con potenza si porterà a finirlo versandogli la rettitudine. Rinascerà l'energia, uscirà l'ammalare. Abbattuto dentro dall'azione dalla pura energia uscirà dai corpi il maledetto dall'Uno. Guai dal Crocifisso gli saranno nel cammino.

Esdra 4,17 - La parola finale cammina dai viventi. L'Unico il delitto ha perdonato. La rettitudine delle origini riagirà. Il Potente Misericordioso per il pregare del serpente dai cuori l'agire strapperà via dai viventi. La risurrezione sarà a farlo perire nei corpi. l'Unico riporterà nella carne la rettitudine ad abitare. La desolazione dell'impurità sarà dall'esistenza finita; dentro brucerà il ribelle. Rifiutato dalla risurrezione il cattivo per la pura energia uscirà dai corpi col delitto dai viventi. E la rettitudine riagirà in tutti.

Esdra 4,18 - Per l'energia della risurrezione in tutti portata l'angelo l'Unigenito avrà trebbiato. Il vigore in tutti riporterà l'energia dell'Altissimo. Risarà l'energia delle origini nei viventi per il soffio nei corpi. Il mentitore sarà abbattuto dal sangue dov'è.

Esdra 4,19 - E nei viventi l'angelo che si è posto nei cuori per agire, dai viventi si porterà da dentro abbattuto dai corpi. E lo porterà fuori il fuoco che con vigore recherà in aiuto il Diletto. Sarà a finirlo l'Unigenito lo fiaccherà nei viventi con l'energia che sarà a recare, i morti per l'azione potente vivi le centinaia si rialzeranno. La vita con la potenza della rettitudine sarà riinviata, gli uomini perdonerà della perversità. L'essere ribelle impuro la donna segnò con l'infermità (mestruazioni) il verme fece fare cose abominevoli insinuandosi.

Esdra 4,20 - Ed nei viventi il serpente della rettitudine fu l'energia a finire vomitando il soffio che opprimeva con la perversità che portava. L'Altissimo nel corpo porterà il fuoco potente per salvare dal serpente che è i cuori ad opprimere dentro a tutti. L'azione dentro i corpi dell'energia li rigenererà, fuori si porterà per l'aiuto entrato da dentro il serpente. E si riporteranno per l'entrata potenza della rettitudine gli uomini. Saranno ad uscire dall'invecchiare portato dall'angelo.

Esdra 4,21 - La rettitudine agendo l'angelo a bruciare sarà. Cadere si vedrà dai viventi il serpente da dentro i cuori. Il rifiuto alla superbia nei corpi sarà a riiniziare. Dio l'arderà in città (a Gerusalemme) alla fine. Alla nube tutti verranno alla fine i figli dell'Unico per sempre. A vivere inviati gli saranno nel cuore i popoli. Dall'Unico saranno col Crocifisso alla luce i viventi.

Esdra 4,22 - E questi entreranno a stare con i corpi. Saranno gli angeli dal mondo portati. E risorti potenti si porteranno dal Potente i viventi. Il Servo l'innalzerà. Giudicato uscirà il serpente dalla vita. Ad entrare sarà nel fuoco il superbo a disfarsi. La maledizione l'angelo (ribelle) avrà colpito. Avrà abbattuto i Crocifisso re dall'esistenza l'angelo.

Esdra 4,23 - Dall'Unico col corpo saranno con gli angeli i viventi inviati, aiutati saranno stati dal Verbo che i corpi avrà risorto. Nel giardino (Paradiso) l'invierà il Risorto, tutti porterà ai dagli angeli sulla nube saranno nella luce. Nell'assemblea dei risorti berranno dell'Unico i viventi la potenza della rettitudine. Dell'Unico nella città verserà dal corpo vivi con i corpi. Nell'assemblea porterà i viventi ed il sole sarà pienamente del Verbo alla vista. E con i retti apostoli si porterà il Crocefisso che al mondo si portò; ai pascoli questi li avrà accompagnati dentro in fretta. Dal Potente alla Gerusalemme in alto saranno dal mondo portati. Aiutati saranno dall'Unigenito che li porterà dentro al cuore del Potente. Ed entreranno vive portate a casa dell'Unico le generazioni. Vedranno portate nell'assemblea chi è il Potente.

Esdra 4,24 - Ad abitare nella nube saranno con gli angeli dentro. L'agnello tenero il Crocifisso vedranno dentro (quello) che fu ad aiutarli in croce. Dentro c'era nel Crocifisso Dio che uscì dalla nube. Fu dentro a Gerusalemme portato dalla perversità in croce dentro da agnello tenero Unigenito. L'Eterno risorse. Dagli apostoli l'indicazione del Crocifisso col corpo segnato fu. Saranno con gli angeli con potenza nel regno le generazioni ad essere portate col vestito della rettitudine dal Verbo col corpo alla pienezza.

ESDRA CAPITOLO 5 - DECRIPTATO
Esdra 5,1 - E nel mondo la fine dell'angelo (avverrà quando) dentro ci sarà una festa. Sarà con gli angeli dentro a riessere l'Unigenito per la perversità colpire. Così col corpo sarà a riuscire a casa del cattivo impuro per incontrarlo. Dentro gli saranno guai dall'Unigenito. L'Altissimo nello splendore sarà dalla nube ad essere dentro. Il Signore per sbarrarlo si porterà dentro a Gerusalemme. Dentro la risurrezione ai viventi da maledizione con la rettitudine di Dio agirà sul serpente. Il Signore l'invierà.

Esdra 5,2 - Dentro l'Unigenito in aiuto l'eistenza pura ai viventi porterà e questa alle moltitudini dentro i cuori i corpi risorgendo Dio segnerà. Sarà la maledizione a portargli Gesù che dentro in croce fu portato (pur essendo) giusto. E con il risorto corpo sarà a riportarsi perché il Figlio Unigenito dentro c'era nel Crocifisso di Dio. Al mondo l'Unigenito a sbarrarlo sarà dentro. Risarà col corpo a portarsi risorto. Con potente vita si riporterà alla vista dei viventi, fuori portò gli apostoli da profeti a stare nel mondo, ad aiutarlo cominciarono nel mondo. L'Unigenito i viventi in pienezza vedranno giudicare il serpente per la perversità che inviò.

Esdra 5,3 - Dentro rientrerà al tempo stabilito. L'Unigenito venire si vedrà con potenza. Sarà nel mondo a portarsi con gli angeli il Crocifisso. Il drago sarà il Verbo a strappare via. Si vedrà da dentro del corpo l'energia per rigenerare uscirgli e la risurrezione completa alle moltitudini portare che colpirà l'angelo. Sarà a recare la rettitudine che l'angelo porterà a finire. Dall'operare temerariamente riporterà onesti (come) alle origini i viventi, nei corpi sarà a finire nei viventi la vita dell'angelo, riaccenderà la vita potente che anelavano, nei cuori agirà la vita che dentro c'è nel Crocifisso. Dal Signore uscirà dal cuore l'energia desiderata. La felicità riinvierà il Signore nel mondo. Per la potenza della risurrezione da tutti il serpente uscirà.

Esdra 5,4 - L'Unico punirà così l'angelo nei viventi. (Questi) iniziò alle origini ad essere ribelle (perciò) gli inviò la maledizione. Ai viventi in vita inviò l'Unico il Figlio nella desolazione del mondo. Completamente in un uomo fu l'Unigenito a sbarrarsi. Fu per aiutare inviato nel mondo a casa dell'angelo. Fu ad inviarlo il Padre all'angelo che opprimeva.

Esdra 5,5 - Ed in azione fu dall'angelo Dio nel mondo ad entrare in vita per la perversità finire. Dall'alto in esilio il Signore a sbarrarsi fu in un corpo. Il Padre per amore la potenza recò ad entrare in un vivente. Portò l'Eterno il cuore in azione. A vivere Dio per aiutare in un corpo fu a portarsi. In dono al mondo la rettitudine si recò dalla nube nell'esistenza. Fu l'indicazione ad essere su una casa. Portò un angelo inviato una illuminazione. L'indicazione portò ad un inviato (Giuseppe) che con il primogenito vedrà nascere un angelo nel mondo.

Esdra 5,6 - Il Verbo in un povero in cammino inviò l'Unico. Da pellegrino finalmente dalla nube fu mandato per finire il drago. Fu in una grotta dall'aldilà inviato ad entrare in un corpo nel mondo. Ed alla luce finalmente in un corpo dentro si portò questi. Da un inviato fu a portarsi; dall'onesto a cui aveva recato l'indicazione. Al mondo il Verbo nel corpo in una capanna fu da primogenito. Per aiutare fu in una casa Ebrea un angelo partorito. Si vide nascere. Un corpo fu portato da vestito per la rettitudine dell'Unigenito.

Esdra 5,7 - Un decreto li aveva mandati e salirono (verso Gerusalemme) portandosi in campo aperto a stare. E così aiutati dagli angeli al retto indicarono dov'era una casa da abitare. Dal cammino si portarono, entrati nacque. Il corpo fu portato alla luce del Re. Da una donna guizzò in vita il primogenito; il retto potente Unigenito.

Esdra 5,8 - Fu per aiutare a stare dall'alto Lui, il Potente Re, l'Unigenito che la mano è dell'Unico. Questi con la potente energia di Dio fu al mondo, si portò nel sangue. Per sbarrare l'angelo fu tutta la maledizione a casa ad esistergli finalmente. Di Dio entrò l'Unigenito in un corpo ad abitare, desideroso che la perversità originata nei viventi finisse dentro con l'angelo che l'originò. Il Padre l'invio per il capovolgimento, portò l'Unigenito ad agire in un uomo. Alla luce in vita in una casa di retti scelti il Potente fu l'Unigenito a recare in azione. Dentro fu la legge divina dell'Unico per aiutare con la rettitudine unite per far perire nei corpi l'angelo. L'Unico in un uomo per servire l'Unigenito portò. In un vivente scese il vigore, dentro fu un'aiuto ad esistere nel mondo per i viventi.

Esdra 5,9 - L'Unigenito d'aiuto sarà perdonando per il Potente. L'inviò Dio nell'esilio l'Unigenito al maledetto con la rettitudine. Un onesto vivente per la prima volta con l'Unigenito visse nel corpo. L'energia di Dio entrò tra i viventi. In un vivente l'anima del Potente così visse. Il Cuore in azione in un vivente dentro ci fu. Completa del Signore entrò la potenza in un vivente. Nel Figlio che era stato al mondo portato dalla donna nel corpo l'energia del Signore entrò, guizzò alla luce un essere perfetto nel mondo.

Esdra 5,10 - E dell'Unico il Verbo, alla luce in un vivente entrò, tutti del mondo salverà dal maledetto angelo. Di Dio al mondo la parola uscì per portarne la conoscenza. E per l'oppressione lo punirà. La rettitudine completamente dentro accenderà nei viventi che camminano. La creazione ad aiutare sarà a ricreare con la risurrezione che entrerà nei viventi.

Esdra 5,11 - Si portò così l'energia in un vivente. L'ira tutta in cammino in un vivente dell'Unico al mondo completamente fu dentro a portarsi. L'energia di Dio visse in un vivente nel corpo a cui l'Unico inviò la grazia. L'Unigenito entrò in un vivente per portarsi da servo. E al mondo fu per aiutare nell'esistenza Dio ad uscire dai cieli per portarsi sotto. L'Unico portò dentro il Figlio nel Tempio. Dalla nube fu Lui dentro inviato nel mondo. In un vivente si versò nel sangue completamente per sbarrare l'angelo nel mondo, per ardere l'angelo che opprime con l'errore. Con l'energia che portò tra i viventi in cammino il serpente sarà bruciato nei corpi da Dio nelle moltitudini. Da dentro l'angelo ad uscire sarà portato dal fuoco. Da tutti il serpente uscirà.

Esdra 5,12 - Del Potente entrò l'energia in un vivente. Inviata per aiutare fu nel mondo in un corpo. In cammino Questi portò il Padre al mondo per finire l'angelo maledetto. Dio uscì dal cielo, fu ad entrare dentro al mondo, dai viventi si portò a casa, fu l'aiuto inviato dentro per recare la rettitudine. Per aiutare degli angeli scese in un corpo il Re dentro a casa del serpente. Così nei ceppi fu l'Unigenito a portarsi, ad abitare fu completamente nel mondo, per battere l'angelo entrò, di nascosto al mondo si portò in azione. A vivere entrò nel mondo in cammino di notte. Dentro una casa guizzò.

Esdra 5,13 - La purità che vive dentro brucerà l'angelo. Finiranno le tombe per l'aiuto entrato con la potenza così recata. I corpi risorgeranno in vita potenti come alla origini per l'aiuto che ci sarà stato dentro. Dentro il serpente arderà nei corpi risorgendo i viventi. Il serpente afflitto dal fuoco vivo che nei cuori dei viventi agirà dentro sarà finito. Il maledetto dall'origine giudicato uscirà per la potenza dentro inviata dall'Unico.

Esdra 5,14 - E con ira ricuserà dall'esistenza l'Unigenito con mano forte dentro dov'era finito il maledetto. Dalla nube fu per aiutare ad entrare dentro al mondo portandosi dal trono. Il Verbo dalla nube fu inviato dentro per recare la rettitudine in aiuto, con l'energia giù col corpo nel mondo per trar fuori dai viventi l'angelo che ad entrare fu in tutti all'origine. A sbarrarlo sarà in un pozzo (dove) porterà a bruciare il serpente vivo ed uscirà dall'esistenza disfatto, nei viventi riporterà la potenza a rientrare. Erano in prigione sbarrati a stare dentro nella casa del serpente nel mondo, l'angelo il soffio rovesciava, nel mondo i viventi aveva portato in una fornace infuocata vivevano, il serpente affliggeva i viventi, lamenti furono da tutti all'Unico che un aiuto fosse dentro la casa del serpente a portare. All'esistenza nel mondo fu dentro a portarsi per il serpente bruciare, si portò in esilio giù nel corpo. La risurrezione in un vivente entrò, per aiutare fu il Verbo a chiudersi nel mondo, la risurrezione in un vivente entrò.

Esdra 5,15 - Si portò l'Unigenito a vivere nel corpo dal serpente nel mondo. Dio al mondo per ricusarlo fu di Donna il primogenito. Da quando il serpente i fratelli segnò, nel mondo i viventi portò dentro ad entrare per stare in una prigione sbarrata, fu dentro ai corpi a portare il delitto. Le matrici portò dentro ad essere segnate dalla maledizione con cui l'Unico fu a segnarlo. (Perciò) il Figlio Unigenito dall'alto venne in un corpo ad entrare.

Esdra 5,16 - L'Unigenito per sbarrare nell'esistenza l'angelo col fuoco della risurrezione a casa gli scese col corpo. Con l'aiuto della rettitudine venne dall'Unico ad essere al mondo. Dentro una Donna per starvi l'Unigenito si sbarrò. Fu nel Tempio Dio ad entrare. L'Unigenito il 'basta' dentro fu col corpo a recare col fuoco dal serpente in vita. E un vivente inviato dall'Unico a punirlo si portò. L'Eterno la rettitudine in azione inviò in un uomo. Dentro inviò l'Unigenito. E il 'no' al delitto fu in un vivente.

Esdra 5,17 - Si portò la rettitudine in azione dall'angelo nel mondo. L'inviò l'Eterno in un vivente in cammino dell'Unigenito il cuore, (in cui come fosse) un tempio dentro si versò. Nel corpo dentro ad abitare fu completamente dal giardino (dove) questi era; dalla nube fu in un vivente in cammino a venire. Un vivente entrò con il 'basta' dentro la casa abitata dal serpente nel mondo. All'angelo guai completi saranno per la mano forte di un vivente che l'energia della rettitudine porta nel corpo che brucerà nei viventi il serpente con la rettitudine. L'Unico pose nel cuore in azione in un vivente la potente vita del Figlio Unigenito. Dentro fu completa la maledizione delle origini sbarrata con la rettitudine; dentro fu in un corpo recata per bruciare il serpente che nei viventi il male recò. La purezza che il serpente affliggerà in azione nacque. Inviato al mondo fu della risurrezione il vigore. In azione dal serpente sarà l'energia dell'Unigenito.

ESDRA CAPITOLO 6 - DECRIPTATO
Esdra 6,1 - Dentro l'Unigenito per sbarrare nell'esistenza l'impurità un corpo fu a portare da vestito alla rettitudine. In una donna a vivere il cuore in un vivente portò. Dentro lo versò in un corpo e abitò nel tempio. La pienezza del frutto fu dell'Unico per proteggere l'esistenza di chi cammina. L'energia in questi era dell'Unigenito. In un vivente entrò per strappar via l'opprimere del drago fuori da dentro (dove) abita consumandolo.

Esdra 6,2 - Si portò al mondo per riaccendere completamente il vigore dentro ai fratelli. Un uomo il Padre dentro fu a lanciare alla fine dalla nube, fu in cammino ad inviarlo da questi. Era l'Unigenito che ai viventi in aiuto fu inviato finalmente dall'Unico. Ai viventi rivelò che l'Uno al mondo lo portava. Un onesto così da segno era ad abitare a casa della superbia. A fiaccare col corpo si portò l'angelo nel mondo.

Esdra 6,3 - Dentro una luce d'angeli indicò che dall'Uno usciva in cammino portandosi in un povero a vivere il potente retto Unigenito. Così portò un corpo da vestito la rettitudine. In una Donna visse il cuore per agire in un vivente in cui dentro fu completamente Dio ad entrare. Il padre (Giuseppe) era un povero, perché la casa era stata scelta dall'Unico. Fu ad indicargli che il Figlio Unigenito verrà nel corpo a sbarrarsi, sarà per aiutare dentro chi vive, l'impurità dentro dalla vita rifiuterà. E dalla donna (di questi) si porterà ad entrare per essere alla prova portandosi a casa del serpente per una forte luce recare ai viventi nel mondo. Dall'Unigenito la Madre fu con un angelo ad illuminarla. Le indicò che Le sarà inviato il soffio completo con cui sarà ad entrare l'Unigenito nella Madre a stare. Con l'angelo luminoso l'indicazione Le fu inviata.

Esdra 6,4 - Offertosi spontaneamente così fu inviato ad aiutare nell'esistenza dal Padre. L'energia in cammino con potenza alla fine del serpente finirà la malvagità, la sbarrerà con l'aiuto dentro della rettitudine. La mano forte dell'Unico agirà nella prigione. La legge divina porterà per l'angelo punire. L'Unico un vivente inviò dentro dall'esistenza pura in cammino venne a stare nel mondo dentro.

Esdra 6,5 - Si portò dell'Unico il Verbo per ricusare dall'esistenza in casa dove sta confinato il maledetto. Dall'Unigenito con mano forte sbarrerà nel mondo dentro la perversità con la rettitudine. Per far perire l'Unigenito in punizione dentro si portò, così per l'aiuto l'angelo giù dai corpi uscirà tratto fuori dai viventi per l'energia che entrerà a ristare in tutti. Dell'Unigenito l'aiuto sarà dentro a stare, nei corpi recherà la risurrezione, il serpente dai viventi porterà fuori, sarà disfatto nei cuori, la corruzione uscirà completamente dall'esistenza. E a casa li riporterà ad abitare, portati saranno dal mondo tutti fuori saranno retti potenti nella nube a stare dentro nella Gerusalemme del Potente (in cielo) verranno col corpo portati da sotto, a casa saranno alla fine di Dio a rientrare con l'Unigenito.

Esdra 6,6 - Così in azione inviato per finire il drago fu in una grotta. Si sentirono sull'abitazione canti, partorito, alla luce finalmente col corpo dentro si portò. Questi lamenti portò così all'angelo per la portata vanità. Bello il Verbo col corpo nella capanna fu un primogenito. Alla porta furono della casa a scendere dalla campagna angeli. Partorito uscì il corpo dal grembo, fu un angelo al mondo portato e la manna alla fine per i viventi uscì.

Esdra 6,7 - Sorge dentro una voce per ascoltare dentro con forza la legge divina. In una casa fu finalmente Dio ad entrare per iniziare ad aiutare con la rettitudine. In una grotta il Signore per aiutare fu nel corpo in esilio in Giuda. Fu del Padre a stare completa la maledizione con l'Unigenito per fiaccare nell'esistenza a casa l'angelo (ribelle). Portò all'angelo il rifiuto completo col corpo nel mondo.

Esdra 6,8 - Ed a casa dell'angelo fu posto il Cuore in azione della Parola. La forza fu completa per servire a recare. L'energia in azione per salvare dentro fu ad esistere. La perversità sbarrata sarà dall'Unigenito. Dio la vergogna dentro dell'angelo vuole che sia finita. La maledizione delle origini per fiaccarlo gli recherà. Un vivente che ad ucciderlo in un buco sarà. Un vivente il serpente affliggerà con mano forte. In un vivente la legge divina agirà dentro al corpo, un fiume uscirà dall'Unigenito dal foro. Il soffio dal corpo all'angelo l'Unigenito invierà. La vertigine completa gli verrà e la fede risarà ad entrare dentro per Dio negli uomini che risaranno con l'Unigenito a riiniziare il cammino. Sbarrato sarà col rifiuto che guizzerà da dentro il cuore al serpente dall'Unigenito.

Esdra 6,9 - E tra i viventi del mondo si chiuse. La luce della grazia portò il Figlio. Fu della Toràh l'energia ad essere portata in aiuto. L'Agnello fu a rifiutare il ribelle. Fu l'energia del Potente dall'alto portata. Per l'angelo il rifiuto del Potente uscì dal cielo. La grazia nel cuore fu inviata di un vivente col vigore. Per imprigionare l'essere ribelle si portò il Messia a casa dei viventi. L'Unigenito all'essere ribelle per spengerne l'energia fu dalla nube a stare dentro un corpo. Portò il delitto ai viventi, per la perversità iniziarono i morti ed entrò il disfacimento nella vita. Un giorno dentro si portò tra i viventi per aiutarli. Fu il rifiuto al delitto a portare.

Esdra 6,10 - La mano fu il Potente al mondo a recare. Un angelo in un vivente entrò. A versare nel corpo dentro fu l'energia. Angeli furono ad annunciare che la grazia potente di Dio usciva dal cielo per portarsi a vivere giù dal serpente che opprime. La potenza a vivere rifù tra i viventi in cammino. L'Unico portò il Figlio che si recò al mondo a stare.

Esdra 6,11 - E la vita degli angeli fu in dono ad un vivente. Nel cuore gli dimorava la forza della rettitudine. La potenza in un uomo sbarrata fu. Fu nella prigione del nemico il Verbo per finirlo dal cammino della vita. Il Signore al mondo fu crocifisso dall'angelo, un foro gli aprì sul legno, la vita l'angelo dentro fu a finirgli con perversità. Questa ad abbattere fu il Verbo. Fu al Crocifisso la vita nella tomba l'Unico a risollevargli che fu a riportarsi a casa. Fu il Crocifisso a rientrare dagli apostoli portandosi con potenza. E furono del Crocifisso alla vista a casa le mani. Lo videro rinato per l'energia rientrata.

Esdra 6,12 - Ed il maledetto l'Unigenito a sbarrare è con il fuoco della rettitudine. L'anima del Crocifisso con la Madre uscì. Fu a vivere tra gli stranieri. Un sposa tra i viventi in cammino porterà tra i popoli. Aiuto è nell'esistenza del Risorto che con vigore è ad aiutarla nel mondo. La potenza entrò dal Risorto negli apostoli a stare, di Dio racchiudono dentro la fiamma. Sono per il Crocifisso il maledetto dalle origini a fiaccare. Sbarrato è a casa da un forte corpo che porta la risurrezione. Del Potente la Madre unita agli apostoli dell'Unigenito in giro l'esistenza portano del Risorto. Sorgono uomini in cui l'amore agisce della Madre dell'Unigenito in pienezza, fa frutti belli nell'esistenza per il Crocifisso che serve.

Esdra 6,13 - L'Unigenito aiutato fu dagli apostoli che ai confini tutti inviati furono, con la parola nelle assemblee. Gli sviati dentro al corpo per gli apostoli entrarono. Nel corpo ad entrare illuminati dal Crocifisso le moltitudini portarono questi. E la rettitudine gli apostoli portano del Crocifisso nel mondo e la potenza versano dentro ai rinati che sono per l'illuminazione del Potente Uno. Nel corpo sono portati vestiti della potente rettitudine che affligge l'angelo. A centinaia li aggregano al corpo gli apostoli. L'Unico a servire li portano.
(Questo corpo è ovviamente la Chiesa, i rinati sono i battezzati. Atti 2,41 "Allora coloro che accolsero la parola furono barrezzati e quel giorno si unirono a loro circa tremila persone." Atti 2,48 "Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.")

Esdra 6,14 - E la risurrezione dentro che ci fu del Signore ad aiutare che è al Padre figli a portare. Nei viventi scende del Potente la vita inviata dentro dagli apostoli; dentro li portano a venire in festa. Dell'esistenza l'energia dentro è dell'Unigenito ad entrare in questi. L'Agnello sono nel mondo a mangiare che l'eternità li reca a desiderare dentro di abitare e la risurrezione che rende perfetti porti. La vita degli angeli nel cuore agisce dei viventi, di Dio entra la rettitudine. Dio la recò ai viventi dal cuore in azione dalla piaga, portò da corpo di simili per aiutare un corpo che fosse a recare della risurrezione la luce. Nelle assemblee illuminano del Crocifisso Unigenito la parola del perdono in pienezza.

Esdra 6,15 - E la risurrezione fu giù ad essere sentita dentro con forza ai confini del mondo per l'aiuto degli apostoli che uscirono. Sentirono che una mano c'è che riportò ad un morto la potenza. Dalla Croce riuscì potente, rifù il corpo dalla tomba dell'Unigenito. In giro per aiutare fù nel mondo con forza dell'Unigenito la risurrezione con gli apostoli ai confini ad illuminare tutti. Del Potente il regno in giro furono a portare. Risorti i viventi a cammineranno con l'Unigenito.

Esdra 6,16 - Ed a servire portò da casa gli apostoli che stavano in Israele con la rettitudine nel mondo, inviati furono un corpo a portare ad esistere per l'Unigenito. E la risurrezione dell'Unigenito alle moltitudini gli apostoli furono a rivelare. Portarono con tutti fratelli gli apostoli così completo un tempio di Dio nel mondo. Del Signore entrò dentro la gioia.

Esdra 6,17 - E nel mondo si versa un corpo che dentro porta il vigore. La casa del tesoro di Dio nel mondo in cui il Signore entra. Il segno che un corpo c'è di angeli tra i viventi iniziò nel mondo. Con l'aiuto di (questo) retto corpo saranno angeli i viventi a venire dall'opprimere che dall'origini per il ribelle angelo che insidiò agisce nei viventi. Dell'origine della perversità giù il soffio sarà dai corpi spazzato in questi in forza degli apostoli in cui il vigore nei cuori sta dell'Unigenito. L'azione potente del maligno che brucia nei corpi Dio finirà nel corpo/Chiesa che si vedrà di risorti con la potente vita di figli, in cui accesa dentro i cuori sarà la rettitudine di Dio.

Esdra 6,18 - E nel mondo a vomitare i viventi porteranno, con la rettitudine entrata, l'angelo che alle origini dentro il soffio potente il cammino segnò con la perversità; un cesso fu ad iniziare dentro la vita, nell'ammalare rovesciò tutti nel mondo. Ma all'angelo dall'alto agì a casa la forza della legge divina, Dio al mondo iniziò a sbarrarlo. Fu dentro al corpo per riportare la pace come è scritto nel libro di Mosè.

Esdra 6,19 - E fu per operare a portarsi. Il Figlio fu ad entrare nell'esilio del mondo. Venne il Verbo a riempire un grembo. L'Unigenito in un corpo dentro in azione uscì; al decimo guizzò dei mesi (dopo i 10 mesi lunari di gestazione). Lo partorì una donna che portò un angelo.

Esdra 6,20 - Così fu al mondo la carità ad entrare nel corpo. Si portò al mondo da sacerdote a stare dai viventi. Ed al mondo ad accompagnare fu alla vita retta. I fratelli per aiutarli con la rettitudine la potenza dal cuori fuori la portò. Un corpo fu ai viventi a recare. Fu ad uccidere portato in campo aperto a Pasqua. Guizzò la rettitudine dal cuore. Gli apostoli furono ad uscire in cammino a portare per il Potente alla perversità il rifiuto nella vita. Uscirono con la Madre per il mondo. A spengere l'angelo furono, a reciderlo fuori dai viventi.

Esdra 6,21 - E saranno all'Unigenito una sposa a portare dentro gli apostoli nell'esistenza con la rettitudine di Dio. Dal risorto da casa acque bollenti uscirono per l'orgoglio del serpente nel mondo. Una sposa per gli apostoli dentro libera di viventi dall'impurità tra tutti i popoli fu ad uscire in terra per Dio. Di viventi nacque un corpo di risorti. Per il serpente fu una calamità, la maledizione gli fu nell'esistenza per la risorto corpo/Chiesa di Dio.

Esdra 6,22 - E sarà in azione il Risorto a riportarsi al mondo in cammino dai viventi. Giù si riporterà il Crocifisso nel settimo (giorno) alla fine dei giorni. Per i viventi dentro la risurrezione in vita nelle tombe entrerà. La rettitudine, forza della risurrezione, nelle midolla dei viventi il Signore porterà. Entrerà in un buco dentro il serpente che abita i viventi. La potenza della rettitudine dell'Unigenito a bruciare porterà il male. Il serpente che sarà uscito dai viventi dal Potente rinchiuso nei ceppi sarà sbarrato. Saranno dal mondo ad abitare dagli angeli tutti. Dentro saranno nel Crocifisso, in cui Dio entrato era a vivere. In Dio ad entrare saranno. Saranno i risorti alla vista del Potente.

ESDRA CAPITOLO 7 - DECRIPTATO
Esdra 7,1 - E dall'Unigenito i chiusi nel corpo usciranno. Da api entreranno in Dio, entreranno ad abitare nel Regno dell'Unico. A bollire il demonio finito dall'Unigenito. I viventi cammineranno nel Verbo nel corpo dal foro. Vedranno questi col corpo il Padre. Angeli risorti col corpo saranno ad entrare. Figli si vedranno questi essere entrati nel Figlio sul (monte) calvo (quando) erano nel mondo.

Esdra 7,2 - A casa con gli angeli nella pace ad abitare. L'angelo che l'insidiava sarà stato abbattuto. Figli con l'Unico vivranno nel cuore portati dentro.

Esdra 7,3 - A casa angeli dell'Unico vivi col corpo saranno ad entrare dentro. Con gli angeli si vedranno gli stranieri essere entrati, figli (in quanto) l'essere ribelle sarà stato portato alla fine.

Esdra 7,4 - Dal Figlio a spuntare saranno fuori, figli si vedranno questi essere, da dentro l'angelo che li abitava vomitato.

Esdra 7,5 - Dentro inviò il Padre Gesù, il Figlio, il Verbo. Sarà l'angelo a chiudere in un buco. Figli di Dio si vedranno per Questi le moltitudini, l'invierà all'Unico rigenerate dall'energia uscita che avrà spento l'angelo, entrando dell'Unigenito nei corpi la risurrezione.

Esdra 7,6 - Fuori li porterà l'Unigenito, li aiuterà, all'Unico innalzerà i viventi a casa ad abitare, li accompagnerà e accoglierà le moltitudini. Ad entrare saranno nel corpo dentro al Crocifisso che li porterà con corpi tutti salvati. Beati tra gli angeli tutti l'invierà il Signore. Dio fuori sarà a portarli da Israele e saranno da tutti gli angeli accompagnati ad entrare nel regno ad abitare. Saranno dalla porta ad entrare i portati dal mondo. Dio dal mondo sarà stato a portarli in alto e retti di cuore li verserà, nella luce alla fine li porterà.

Esdra 7,7 - E saranno a vedere il Potente portati i viventi. Figli saranno a stare da risorti alla vista. Ad accompagnare i viventi dagli angeli dal mondo il Sacerdote sarà stato. I viventi porterà fuori, potenti li ricondurrà. Saranno i viventi recati fuori vivi dall'insidiatore che sarà stato dai viventi portato fuori per la risurrezione che avrà agito nei corpi. Sarà stato dalla vita portato fuori l'angelo. Finirà l'opprimere che c'era in vita. Dio nei corpi sarà a riportare la pace. Dentro rinnovati completamente dalla risurrezione, a casa, l'innalzerà nella luce. Nell'assemblea dei risorti attorno tutti all'Unico entreranno nel Regno.

Esdra 7,8 - E saranno a casa dell'Unico a stare a saziarsi della luce del Potente i viventi dentro l'assemblea.Dalla porta il Risorto entrerà, il sole è che ad illuminarli sarà. Ad entrare sarà la Donna con gli apostoli del Crocifisso; entrerà con il Risorto. Dentro sarà visto che è il Crocefisso il Potente Re.

Esdra 7,9 - Così saranno a casa i fratelli liberi dall'Uno alla luce entrati alla vista, simili agli angeli. Con Lui saranno nella pienezza per l'aiuto in luogo elevato a vivere da dentro dalla casa del serpente riportati a casa dell'Unico. Dal sepolcro racchiusi, aiutati con la risurrezione ad uscire dalle tombe, vivi saranno per dono a casa con l'Unigenito. Di Dio alla Gerusalemme così saranno alle porte. Dio dal mondo sarà stato a portarli. Entrati nel cuore li porterà a casa. Dal mondo l'Altissimo li condurrà.

Esdra 7,10 - Per la rettitudine saranno alla vista questi col corpo dell'Unico. Dal mondo così gli sarà inviato nel cuore il prodotto delle generazioni risorte, verranno portate tutte nel corpo del Crocifisso. Il Signore avrà portato la potenza in azione, avrà bruciato il tormentatore dei viventi che sbarrato dentro sarà stato dal fuoco, nei corpi l'originario vigore a riversare portò ai viventi, dal (monte) calvo dal cuore.

Esdra 7,11 - E da Questi uscirono sparsi dal giardino per il mondo gli apostoli che la risurrezione del Crocifisso portarono da inviati. L'Unigenito risorto col corpo gli apostoli ai confini. Inviati per il mondo tra i viventi in cammino iniziarono un corpo/Chiesa. Sul Crocifisso le assemblee illuminarono, intorno indicarono Dio con forza. Un corpo iniziò ad uscire di sacerdoti per il mondo, aggregarono al corpo numerosi con la parola forte i viventi. I precetti del Crocifisso furono per il mondo a recare. La perversità a rovesciare furono nel mondo. Furono a portare in alto la rettitudine di Dio.

Esdra 7,12 - Dell'Unigenito il corpo indica nelle assemblee la risurrezione in giro (fino) ai confini. Languisce per la rettitudine nei viventi il serpente, bruciature gli iniziano. Il serpente con forza il corpo/Chiesa iniziò a spengere. Gli apostoli iniziarono con le scritture sulla legge divina dell'Unico. L'aiuto fu da Dio ad uscire dai cieli in cammino ai viventi che è a saziarli di rettitudine con l'agire degli apostoli del Crocifisso.

Esdra 7,13 - Per i viventi gli apostoli sono un dono. Con la Madre dal cuore ad agire con l'acqua, per aiutare tutti nella vita, il Crocifisso nel sacrificio spontaneo da dentro per abitare tra i viventi in cammino recò. Del Crocifisso sono la manna per i popoli. L'Unigenito ha recato così per il mondo gli apostoli. E per il mondo è a portarsi ad accompagnarli; è Dio. Dai viventi gli esce la sposa. E' il corpo/Chiesa che porta del Risorto la potente vita a cui in azione dalla piaga fu ad uscire la rettitudine. E' a sorgere il popolo/corpo di Dio.

Esdra 7,14 - Tutti versati dentro rinati sono i viventi puri per l'aiuto della Madre che con l'acqua la potenza della rettitudine dell'Unico reca, l'accende dentro nel tempo, spazza dai cuori entrando la forza che ha acceso il serpente che si era chiuso nei cuori rovesciandolo dai corpi fuori. Per l'azione potente sarà fuori portato l'essere impuro del serpente che fu nei corpi a portare il delitto nei viventi. Solo dal corpo/Chiesa di Dio esce la rettitudine che a sbarrarlo è in forza dell'aiuto dei retti.

Esdra 7,15 - E per il serpente che esce è dentro la potenza a rientrare per la rettitudine che in pienezza il Verbo reca. Lo sbarramento nel mondo solo c'è per i viventi in cammino dall'Unigenito portati. E' per l'azione il cuore portato al mondo. Sono al mondo ai confini gli apostoli l'aiuto dentro a portare. Per il serpente la maledizione con la rettitudine gli inizia a nascere, è dentro portata dal corpo/Chiesa. E l'illuminazione potente i viventi salva. Onesti escono.

Esdra 7,16 - E la sposa retta in giro con la parola porta l'aiuto.
Entrata dentro la mano è del Crocifisso nel mondo, ha accesa la rettitudine nel grembo col retto insegnare che c'è dagli apostoli sul Crocifisso, nell'intimo la potente azione nei viventi entra. Il drago sbarrano dentro, portano gli sviati viventi a desiderare la rettitudine. Entra per gli apostoli la forza dell'Unigenito negli uomini. Dono volontario sono gli apostoli che dal cuore c'è stato dal Crocifisso, da Dio uscì al mondo per i viventi aiutare. Fu da dentro (dove) stava dal corpo a portare alla luce per il serpente la Madre.

Esdra 7,17 - Così al serpente da ariete per sbarrarlo gli apostoli uscirono dall'Unigenito, in giro con la parola un corpo bello per il Crocifisso formarono. Col Padre dal trono il Verbo Unigenito aiuta gli apostoli nel mondo. La fine portano col corpo/Chiesa nell'esistenza all'impurità con la rettitudine. Nei corpi dov'è l'angelo dalle origini che di essere ribelli fu l'energia a recare ai viventi gli apostoli si portano a strappare e figli in pienezza per rettitudine ci risono. La perversità gli apostoli portano a finire, abbattendola dal corpo, il bestiale portato in azione dal serpente, nei viventi per il sacrificio dell'Unigenito sbarrato è stato. Dentro fu dal Crocifisso la maledizione anelata con l'aiuto che fu dentro nell'esistenza un corpo condotto per essere salvati.

Esdra 7,18 - Recò ai viventi nel mondo un aiuto nell'esistenza l'Altissimo. Fu la rettitudine portata dall'innalzato ai fratelli. Fu la rettitudine a stare nell'esistenza. Dal cuore da dentro (dove) abitava alla luce dall'Unigenito un corpo/Chiesa retta dal foro, col soffio. L'Unico la portò per aiutare, uscì da dentro per il mondo perché servisse con rettitudine, al male recasse completa la maledizione. Così agli uomini per servire recò gli apostoli.

Esdra 7,19 - Portò ai viventi l'Unico gli apostoli, furono l'Unigenito ad aiutare, erano con la Madre, dal Crocifisso furono ad uscire, da casa furono inviati in cammino con la potenza della parola, del Potente la grazia dentro fu completa. Al maledetto la rettitudine uscì per il delitto nei viventi abbattere. Una simile a Dio uscì, fu un corpo/la Chiesa portata per salvare.

Esdra 7,20 - E della risurrezione dell'Unigenito a ridondare l'annunciare ai confini. Un Tempio di Dio uscì per gli apostoli che ad aiutare furono. Furono con la parola potente in cammino. Del Potente la manna indicano gli apostoli a tutti di donare ai viventi che inviata dentro è dal Crocifisso. Il tesoro sono del Re Unigenito.

Esdra 7,21 - E i viventi per gli apostoli sono ad incontrare la luce/illuminazione che dalla tomba si risorge. Dalla ribellione iniziarono i viventi a camminare. Dell'Unigenito pongono nei cuori in azione la parola, tutti nel cammino per questi una nuova creazione per l'aiuto sono. Abitanti dell'aldilà gli apostoli generano distendendo la forza della rettitudine nei rinati; sono le esistente illuminate da Dio. Ferite portano all'angelo con l'agire. Tra gli stranieri dell'Unigenito sacerdoti aggregano al corpo/Chiesa. La legge divina inizia l'aiuto ad essere di Dio al mondo. Del cielo inizia la pienezza. A liberare gli apostoli iniziano con la forza del Crocifisso che nell'agire dentro li aiuta.

Esdra 7,22 - L'Eterno dal trono soffia la rettitudine. Così un retto corpo/Chiesa sono gli apostoli all'Unigenito nel mondo a recare. Porta l'Eterno la grazia nel cuore a stare negli apostoli, arde (così) nel corpo/Chiesa la forza inviata della vita dell'Unico. La perversità, che nelle azioni fa cadere i viventi, il corpo/Chiesa dentro finisce. E' l'angelo, che nei viventi originò la perversità nell'agire, sbarrato dentro con forza gli apostoli che i viventi illuminano nelle assemblee in cui a centinaia si portano. Al serpente dell'Uno è il rifiuto della rettitudine del Crocifisso in casa.

Esdra 7,23 - La rettitudine a nascere fu nei viventi. L'energia nel cuore agisce della Madre di Dio che esce dal cielo. Fu dal Crocifisso in azione da casa, per aiutarlo diligentemente. Il cuore fu finalmente di Dio nel mondo. Dal cielo l'aiuto fu del Potente ai viventi ad uscire.
Al serpente nel mondo l'Unico versò giù al soffio dall'innalzato la Madre in cammino portò con la purezza per il serpente affliggere. E da casa con gli apostoli ne portò fuori la forza.

Esdra 7,24 - E del Potente la retta Madre dai viventi uscì, per portare aiuto tra le rovine con gli apostoli. A sbarrare fu con la rettitudine il serpente. Di retti al mondo con gli apostoli fu un corpo/Chiesa a portare ad esistere l'Unigenito. Per iniziare a colpire il ribelle venne la compagna. Fu dall'Unico data in dono all'Unigenito per recare il soffio della potente vita. Dentro è segno di Dio nel mondo. Del Signore uscì la Madre con gli apostoli per aiutare nel mondo; da casa al serpente la portò e uscì nel cammino col rifiuto. Da colui che signoreggia, al serpente, amarezza dei viventi dalle origini, dall'Altissimo uscì la Madre.

Esdra 7,25 - Portano ad incontrare gli sviati stranieri con l'originario vigore della rettitudine. Negli uomini di Dio entra la rettitudine. Battuto è a casa, è fiaccato nei viventi l'angelo, da cui era stato acceso il soffio nei cuori che opprime. E la punizione è per l'impurità che fu dal serpente con la perversità; l'inviò per batterlo l'Unico col Figlio in cammino. L'Unigenito in azione in un vivente a sbarrarlo fu dentro tra gli Ebrei; (da Lui) con gli apostoli uscì un corpo/Chiesa nel mondo in cammino. Nacque tra le rovine la legge divina che fu da Dio ad uscire con la rettitudine che portò per battere nell'esistenza il serpente. Una calamità gli agì; della fine della perversità la conoscenza portano gli apostoli.

Esdra 7,26 - E così a nascere fu il rifiuto al serpente da Lui che servì aiutando in croce. Iniziò lo sbarramento nell'esistenza con la maledizione che uscì per arderlo con la legge divina dell'Unico. L'aiuto fu ad iniziare intorno con la parola. Un corpo/Chiesa gli apostoli dell'Unigenito per sbarrare l'opprimere uscì al serpente. Da Lui per gli uomini servire con la Madre gli apostoli uscirono per il mondo. L'inviò perché portassero del Crocifisso in campo all'angelo la potenza della risurrezione dei corpi che a risorgerlo portò. Entrò negli apostoli la potenza per agire, con l'energia li rinnovò, la rettitudine in pienezza fu ad abitarli. Per il rifiuto pieno portarono un corpo/Chiesa ad esistere per l'angelo.

Esdra 7,27 - Dentro con il corpo/Chiesa portata di retti dal Signore fu la maledizione ad esistere del Padre dentro completa nell'esistenza dell'angelo. E l'Unigenito risorto un corpo inviò al drago con la rettitudine per copirlo, venne a casa del serpente ad abitare nel mondo la Madre del Potente. Della rettitudine la potenza soffiata dall'Unigenito nel corpo venne dentro a stare. Dalla croce il Signore di una Donna alle moltitudini fu il corpo a portare per salvare.

Esdra 7,28 - E dall'innalzato fu al mondo dal cuore ad uscire l'amore; con un potente soffio l'energia fu ad uscire ai viventi con la potenza della rettitudine lo portò, fu a portarlo dal legno nell'esistenza e lo recò in cammino. Potente risorto col corpo fu a riuscire. Vivo per la potenza della rettitudine riuscì. In cammino a casa col corpo fu vivo a recarsi l'Unigenito dagli apostoli. Fu ad entrare il Crocifisso nell'assemblea di questi. A versarli il Crocifisso fu da casa (onde) fossero d'aiuto. Fu una calamità al primo serpente ad entrargli nella esistenza. L'innalzato era che li portava l'Unigenito.Versò da casa giù nel mondo ai viventi da Israele alla vista il dono. Furono con la parola in azione. Li accompagnò il Crocifisso dai popoli a stare.

ESDRA CAPITOLO 8 - DECRIPTATO
Esdra 8,1 - E Dio partorì una Donna. Fu per il Padre dal Crocifisso ad essere nel mondo. Con l'acqua la portò fuori. Dal Crocifisso fu dal chiuso alla luce in vita. Uscì dall'innalzato; gli stava in seno. Tra i viventi fu dentro a vivere nel cammino per portare del Crocifisso la luce che dalla tomba risorse. In giro ai confini stese i padiglioni tra i viventi. La rettitudine della vita abitò in casa del serpente.

Esdra 8,2 - Dalla Madre figli furono per il soffio forte degli apostoli nelle assemblee che in giro tra gli stranieri illuminavano i viventi. Per la Madre figli erano dell'Unico che in forza della purezza calpestavano l'angelo. Era Dio a vivere nei figli che la forza dell'essere impuro era stata scacciata dai cuori per la recata luce.

Esdra 8,3 - Tra i viventi i figli sono illuminati dai retti apostoli che sono per il mondo a vivere. Da casa inviati furono a far frutti in azione dal Risorto. Un puro corpo/Chiesa furono al mondo a recare tra i popoli portando per il mondo (l'annuncio) che il Crocefisso era stato dalla tomba risorto. Per la potenza di questi un retto corpo fu per la Madre a vivere al mondo, portato dalla quinta costola, (dove) stava la Madre.

Esdra 8,4 - In vita il Figlio rifù nella grotta recato del Padre, Dio era, al mondo portò in azione a stare il frutto degli apostoli che da stranieri vissero portandosi dai popoli. E la vita dell'Unigenito Crocifisso fu per la Madre nel mondo; un puro corpo fu a vivere.

Esdra 8,5 - La Madre a casa con gli apostoli era, il Risorto nel luogo fu ad entrare, dentro gli apostoli erano chiusi. Da questi fu Dio a portarsi alla vista, in vita si riportò il terzo (giorno), in vita l'Unico riportò il Crocifisso, riuscì il colpito agnello a riessere in vita.

Esdra 8,6 - E vivo il Figlio rifù dell'Eterno a stare dagli apostoli in piedi. Dentro l'energia fu a recargli in dono, ed in azione dai viventi li portò dalle prigioni a salvare in forza dell'acqua. Uscivano questi agnelli ad essere in vita.

Esdra 8,7 - Ed i viventi figli risaranno (come) nel tempo remoto per Gesù. Fu col carico dell'energia nel tempo il Signore in azione dalla Madre a portarsi nel settimo (giorno) a stare in vita entrando in un maschio per stare tra i viventi.

Esdra 8,8 - Ed ai viventi dentro l'energia fu dal Risorto soffiata dal cuore. Fu al mondo la dote. Il carico l'inviò alla Madre che sarà i come Dio a portare tra i popoli e nell'ottavo (giorno) saranno i viventi ad uscire. Per questa un retto corpo saranno i viventi.

Esdra 8,9 - I viventi a casa inviati saranno. Saranno portati dal Padre. Il servo sarà dal mondo a casa ad inviarli. Saranno a vivere da Dio portati. E dei popoli porterà a vivere le centinaia tutte. Saranno i viventi portati nell'ottavo (giorno) a vederlo con i risorti corpi usciranno, con puri corpi saranno i viventi.

Esdra 8,10 - Ed i viventi a casa con gli angeli saranno nel benessere in forza del Crocifisso, che figlio di Giuseppe fu per il mondo. E i popoli porterà a vivere dall'Unico, entrata della risurrezione il dono. Saranno i viventi ad entrare da Questi così, col corpo saranno a vivere.

Esdra 8,11 - Ed a vivere a casa il frutto dentro sarà, questo dall'Agnello sarà da uscire da dentro tra gli angeli ad abitare. Dentro saranno stati portati i popoli. Ed a vedere la luce col corpo saranno i viventi portati. Nell'ottavo (giorno) usciranno fuori questi dall'Agnello dov'erano a vivere.

Esdra 8,12 - E i viventi il Figlio spazzarono con la fiocina/lancia con mano forte lo portarono alla tomba, ma l'energia rinviò al Figlio, entrata si versò nel cuore, l'energia recata azione di vita riportò. Vivo l'Unigenito nel mondo si riportò in azione, risorto col corpo uscì; uscì da Questi un retto corpo/Chiesa ci fu tra i viventi.

Esdra 8,13 - Ed ai viventi da casa gli apostoli furono dal Signore ad essere versati con la Madre. Di fratelli un corpo gli apostoli furono con la Madre a portare a Dio. Al mondo il Risorto dalla morte in vita Dio era, a salvare fu dal peccare. Dio per portare la risurrezione ai viventi in azione risarà nel mondo per portare i popoli fuori salvati. A risorgere sarà i viventi del mondo. Questi con un retto corpo risaranno a vivere.

Esdra 8,14 - Ed i viventi dentro saranno inviati a stargli. Dentro i popoli si vedranno portarsi dal Crocifisso. Saranno portati da questi a casa. E l'essere impuro che agiva nella vita uscirà dai viventi per la risurrezione che dentro ad agire sarà. Nella vita entrerà di questi la rettitudine; nei corpi sarà dei viventi.

Esdra 8,15 - E l'Unigenito verserà a casa su i viventi. Da Dio entreranno. Un fiume gli uscirà. A casa delle origini da Dio Unico Lui li porterà. Li guiderà dagli angeli dal mondo. Dalla risurrezione in vita dei giorni dei viventi (il terzo giorno dopo la nascita dei viventi, poiché Adamo fu creato nel sesto giorno; cioè nell'ottavo giorno) il terzo dal mondo li porterà al Padre. Dall'opprimere dentro i popoli porterà a casa; così entreranno dagli angeli a stare i viventi. E i viventi il Figlio sarà ad accompagnarli a stare dal Potente. Dall'Unico i viventi su verranno a stare nella luce a vivere.

Esdra 8,16 - Avrà portato l'Unigenito a bruciare il serpente imprigionato nel mondo; il rifiuto potente avrà strappato di questi dai corpi la potenza. Sul focolare il serpente avrà bruciato che dal seno sarà stato fuori portato. La potenza alle origini nei cuori a finire l'energia recò il serpente (quando) ci fu la lite, ma il rifiuto potente inviò al drago. Per portare al serpente l'energia per finirlo il Potente in un maschio fu ad entrare recando la potenza per salvare dal serpente i viventi. Nel corpo di una donna fu per reciderlo dall'esistenza a portarsi a stare nel corpo. Fu a casa del serpente di Dio l'energia per finire l'angelo. Dai viventi dentro nell'opprimere fu a vivere.

Esdra 8,17 - E l'Unico portò giù l'Unigenito nel mondo desideroso di finire il male operare originato dall'essere impuro. Entrò nel corpo di una donna dentro dal trono; fu il Verbo ad essere da primogenito ad uscire da madre. La speranza dei viventi si portò da Donna ad essere in vita. Uscì la rettitudine col volto a stare nel mondo. Nel vestito dentro del corpo fu da Madre a nascere. La purità che alle origini rifiutò l'essere impuro ai fratelli sarà a riportare nel mondo dandola in dono. Fu tra i viventi ad abitare la rettitudine in pienezza del Verbo. Fu dall'Unico ad uscire per i viventi una fune. In un vivente la fiamma fu da Dio inviata, la portò per i viventi servire. Fu in un vivente nel cuore a stare completa la maledizione che all'angelo reca.

Esdra 8,18 - E fu dentro a stare in un corpo un angelo. E con la rettitudine sarà ad aiutare Dio il mondo. Fu ad abitare il Cuore portato al mondo dall'Altissimo per abitare in un uomo. Illuminò la sposa di un vivente (di Giuseppe) che dentro l'energia le sarebbe stata nelle midolla; del Potente sarà il Figlio. Il Potente portò a stare il Figlio in Israele e il Principe dentro fu nel mondo. E il Figlio fu portato. E da primogenito in vita si portò. Alla luce in vita un angelo uscì, si vide alla luce col corpo.

Esdra 8,19 - Si portò l'Unigenito completamente a chiudersi nell'esilio del mondo e venne a portarsi in Gesù. Fu ad entrare nella Madre, il Figlio fu a viverLe nel corpo. Nel corpo fu del primogenito la vita a portare. E dentro l'energia fu ad entrarLe per dieci (mesi lunari) fu a viverLe (dentro).

Esdra 8,20 - E dalla matrice (moglie) di un inviato (Giuseppe) entrò un angelo ad indicare che di un angelo sarebbe stata la Madre. L'illuminò l'angelo indicando (anche) all'inviato (della famiglia) di David che si portava al mondo la Luce. Nel corpo starà la Parola per servire tutti nel mondo, accompagnando nell'esistenza i viventi. L'energia indicata fu inviata a stare nella Madre. In vita l'Unigenito alla fine fu dalla Madre. Ed alla vista alla luce il corpo fu dei viventi. La sposa, Madre l'essere puro, da dentro recò. In una casa il Nome recò al termine.

Esdra 8,21 - Si portò l'Unigenito a riversarsi dal corpo di una Donna. A vivere giù lo portò dal seno. Del Potente uscì un angelo nel mondo. Col corpo l'Unigenito al mondo si portò. Dio uscì tutto alla vista. Angeli si portarono ad indicare che il Potente in persona era. Dio nel mondo era ad abitare. Un potente (Erode) cercava (dove) la Madre viveva. Inviati portò per via. (Altri ) retti uscirono (sono i Magi dei Vangeli) potenti (da dove) abitavano si portarono e dal potente bambino gli angeli li portarono. Recarono (questi) i potenti alla sposa ricchezze (dove) abitava.

Esdra 8,22 - Così fu dentro accesa completamente nell'esistenza di (questi) potenti che la Luce in un corpo viveva. Gli inviati usciti dal re che viveva al potente portarono la parola, che povera era la Madre. Dei potenti che lo videro stranieri, dagli angeli portati alla Madre dell'Unigenito, si riportarono per riessere a casa dentro per via. Retti erano, dire (dove) abitava al potente re non (volevano). (Questi, Erode) l'essere ribelle era che per sbarrare Dio nel mondo era stato gli inviati a recare (per accompagnare i Magi) che avevano visto il cammino per guizzare alla casa; a cercarlo furono riportati. Per incantesimo si portò un deserto alla vista a questi che si portavano e ira recò alla vista il potente. Tutti viderò ciò, a casa fu a riportarsi.

Esdra 8,23 - E nel lordume si portò a vivere nel mondo. Si reco da un inviato nella casa sulla paglia. Uscì a vivere Dio nel mondo, fu dagli angeli a recarsi dall'alto. Questi venne per stare nel tempo col corpo dal serpente ad abitare.

Esdra 8,24 - E per ucciderlo furono dal potente ad uscire, la vita del Principe furono fuori per spengere, gli inviati furono dei viventi (fino) a due anni in azione. Il Principe il Potente liberò, la casa/famiglia fu ad uscire chiudendosi in esilio, fuori si portò dal popolo (d'Israele), uscì con la Madre a vivere l'Unigenito. Di vita furono ad uscire dieci (anni) per il rientro.
(Mt. 2,16"Erode accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù...")

Esdra 8,25 - Portò l'Unico l'illuminazione che ad abbattere aveva portato quel potente dal mondo. Per il potente uscito dalla vita venne quel retto (Giuseppe) dal girare il Verbo riportò. E venne questi fuori la casa/famiglia a riportare. Venne (in quanto) del maligno uomo il corpo si portava tra i morti. Dentro rifurono dai confini. Da Dio uscì una forza; d'abitare gli entrò nella testa/mente fosse la vita di portare fuori dal regno. E consigliati furono di riportarsi. Ed il Principe fu portato, condusse con la sposa da Israele fuori l'inviato (Giuseppe); alle porte l'Unigenito stette a vivere.

Esdra 8,26 - Portata dall'Unico l'illuminazione veloci uscirono. Dall'alto ci fu l'aiuto dalla strage in pienezza a spuntarla; l'Agnello fu salvato dalla devastazione. L'Unigenito riportato ai confini nascosto/chiuso a vivere pose e dal maligno così lo tolse via vivo. Si attendò così l'Agnello. Stava con la Madre a vivere l'Unigenito. Uscì così con un retto corpo.

Esdra 8,27 - E così il Verbo col corpo stette con questi nel mondo in casa per dieci (anni). Con la Madre, non in cammino, con l'inviato fu a vivere di Dio il Verbo e con la sposa fu a guidarlo, con dignità vivevano, si alzava/cresceva in casa nel bene. L'illuminato inviato fu con la Madre il calore a portargli della legge divina; retto questi uscì in (quella) casa.

Esdra 8,28 - E per il comando di Dio uscito ai viventi di venire al santuario del Potente Iahwèh si portavano fuori tutti per essere al santuario portandosi in campo aperto. In pienezza al Verbo nel mondo a questi entrato in casa l'inviato (Giuseppe) che l'aiutava, per timore di essere fuori a portarsi all'aperto, gli negò. (Questi, l'inviato) al mondo gli era padre che scelto fu per rettitudine tra i viventi...

Esdra 8,29 - per vigilare lo portò. E per custodirlo lo portò l'Eterno. Tutto illuminata la voce recava del Potente al Verbo. Nell'inviato era dell'Onnipotente la rettitudine entrata. L'inviato era stato portato nel mondo per accompagnare nell'esistenza la Madre ed il Principe di cui era per il mondo il Padre. Ed in tutti (Giuseppe, Maria e Gesù) la potenza della rettitudine di Dio dentro era. Tra poveri il Potente viveva. Nel mondo una camera aveva portato a scegliere per Tempio il Signore.

Esdra 8,30 - E i prescelti portava per il mondo così fuori l'inviato. Erano stati con la Madre portati in campo aperto. Ad accompagnare era la Madre con l'erede del Potente per il mondo; così in giro il Verbo portava fuori questi da casa. Ed entrò tutta la forza della Parola dentro a stare nell'Unigenito con potenza. A Gerusalemme del Potente nel Tempio Dio ad entrare fu recato.

Esdra 8,31 - E partiti uscirono la Madre con l'inviato fuori alla vista con Lui da casa nel dodicesimo (anno). Dal Potente di nuovo uscirono per la prima volta (insieme) per andare a Gerusalemme e furono aiutati da Dio in campo aperto (per dove) l'inviato li portava, a rientrare furono dai confini. Fuori a salire fu l'inviato a portarli. E furono liberati dagli assalti dei nemici e dei briganti lungo il cammino.
(Giuseppe con la Madre e Gesù andarono a Gerusalemme; nei versetto 8,28 precedente sembra che per prudente timore Giuseppe non andasse.)

Esdra 8,32 - Portò l'inviato dentro l'Unigenito a Gerusalemme e da angeli illuminati dentro dal cielo furono a vivere per tre (giorni) dall'entrata.

Esdra 8,33 - E dentro dei giorni uscito il quarto l'inviato alla luce/all'alba veloce uscì. Così girò per il Verbo portare fuori. Questi fuori di casa si portava con tutti (gli altri). Con la Madre dentro il tempio di Dio entrarono, dov'era ad abitare l'Altissimo alla porta. D'inganno si portavano ad indicare il Figlio o che di testa fosse uscito. Entrati; tra i sacerdoti si portò alla vista. Vivo si portava. E con Eleazaro il Figlio parlava, con forza guidava, pienezze portava a sentire di vita, usciva per i viventi che si erano portati (ad ascoltare) un dono. Il Figlio Gesù si portava da angelo recato dall'Eterno. Era (come) rientrato a casa tra gli angeli. Dentro ad abitare riera nel mondo Levi vivente.
(Gesù discute con i dottori nel Tempio)

Esdra 8,34 - Dentro un vivente le scritture abitavano vive, l'illuminava con voce potente tutte ed era lo scritto tutto fuori a scorrergli dal cuore. Il turbamento ad entrare era dell'Unico.

Esdra 8,35 - Rientrò a casa l'Unigenito a stare a vivere. (Giuseppe e Maria) uscirono illuminati dentro di chi era il Figlio. Furono a rientrare in esilio. Usciti dalla città, a casa si riportarono. Si sentivano accompagnati tutti dal Potente Dio che nel mondo stava. Erano state illuminate le menti che di Dio il Verbo col corpo era vivo, da dodici anni lo vedevano camminare. Il leone vedevano del Potente, il principe era un uomo da guardare. Era stata alla Madre portata l'illuminazione che la pecora era dell'Agnello. Era stata la Madre illuminata di pregare (in quanto) sarebbe stato stappato via da dentro d'agire nel mondo in sorte gli era per il peccato finire, rinnovati sarebbero stati i viventi che si vedranno liberati. Per tutti olocausto del Potente sarà per la perversità.(Luca 2,31 "Partì con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua Madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.)

Esdra 8,36 - E furono ai confini ad abitare portati e venne la legge divina a stare nel mondo tra i viventi in cammino. L'Unigenito di nascosto/chiuso del demonio nel corpo di una persona era. La parola ardeva del Verbo. Nascosto si portava e in tutto serviva nel mondo l'inviato. Il corpo si portava a diventare alto. E venne alla vista dei viventi a portarsi da primogenito completamente. Il tempio nel mondo in cui Dio entrò era un vivente.

ESDRA CAPITOLO 9 - DECRIPTATO
Esdra 9,1 - E così tutto si portava a segno (da parte) di Dio nel mondo, l'energia in cammino per la distruzione del serpente era in campo, sorta in un corpo era in pienezza. Viveva in un corpo il rifiuto per l'angelo, dentro un povero si portava nel mondo, agirà per strappare dai corpi la maledizione che portò nel mondo con la rettitudine entrata. Inviato è in un vivente portatosi al mondo per accompagnare nell'esistenza i viventi. Da un seno a vivere è uscito l'Unigenito, in un corpo sceso per portarsi all'oppressione, alla fine da fune sarà con cui usciranno i viventi in cammino. Dall'angelo afflitto, entrerà nella tomba dalla croce in cui sarà entrato il Verbo. Nel corpo colpito sarà stato aperto con forza dentro da un bastone un foro. Ed uscirà in azione la Madre con gli apostoli che saranno fuori ai viventi ad uscire per il Padre. Sarà ad uscire di viventi su un corpo/Chiesa forte. E nel mondo per l'Unigenito amarezza (al serpente) sarà.

Esdra 9,2 - Per la rettitudine sarà l'energia della risurrezione l'Unigenito a riportare in vita. A casa dagli apostoli il Crocifisso sarà a riuscire vivo potente. Per il mondo, per recidere da dentro gli apostoli saranno ad uscire con la Madre portandosi fuori dalle sviate moltitudini e una stirpe uscirà santa. Dentro tra i popoli saranno ad uscire. Per l'Unigenito un corpo/Chiesa si alzerà ed il Crocefisso porterà un forte aiuto. Nel mondo è la risurrezione dei corpi con forza ai viventi recata; usciranno in giro in cammino gli apostoli, con l'acqua usciranno, saranno ai confini del mondo. (Dove) abita il male operare del mondo colpiranno. Genereranno all'Unigenito simili gli apostoli nel mondo.

Esdra 9,3 - E la rettitudine si accenderà nel seno. Sarà a rivenire per l'aiuto la purità nel mondo. Per questi uscirà abbattuto il male. Alla fine sarà a venire la perfidia che fu portata nei viventi in azione a stare per il serpente che fu a recarsi alle origini. L'amarezza dai cuori uscirà. Salvato dal nemico il corpo/Chiesa dell'Unigenito risorto sarà e in questo ricreati saranno. Porterà all'Unigenito risorto dentro la Madre nel mondo simili a vivere i viventi.

Esdra 9,4 - A riportarsi Dio sarà. Sarà l'Unico in giro il Verbo a riportare. Con la rettitudine il serpente in un buco sbarrerà da solo. Da dentro dei corpi sarà della maledizione ad uscire la forza. Saranno risorti i corpi da Dio. Per l'azione potente la perfidia uscirà con l'orgoglio del serpente. Lui dell'angelo l'esistenza sarà a bruciare dentro. Salvati saranno i viventi. Nel seno li sbarrerà. Con potenza i viventi guiderà alla fine fuori del nemico da casa.

Esdra 9,5 - Ed a casa i viventi guiderà il Crocifisso. Entrargli si vedranno i corpi dentro, vi si riverseranno i morti che risaranno vivi tutti per l'azione dell'energia che il Crocefisso sarà stato a portare. Nel ventre col corpo si vedranno stargli dentro scorrergli, sbarrati gli saranno nel seno a stare. Dal Potente saranno portati dall'Unigenito. Così nel corpo si vedranno dal mondo innalzati. Alla benedizione saranno portati dalla polvere, con la risurrezione usciti retti, in faccia saranno di Dio a stare. La perversità del maledetto uscirà dall'esistenza.

Esdra 9,6 - E dall'Unigenito l'essere ribelle maledetto sarà nei viventi bruciato completamente. Sarà portato per l'inganno tra i morti. Sarà il serpente ad uscire dai corpi dov'è a vivere. La maledizione ad uscire sarà dalle persone dall'esistenza per Dio in forza della rettitudine. Bruciature per i delitti dal Crocifisso saranno all'angelo portate. Nei corpi dentro (dove) il serpente portò il gli entrerà nei corpi per l'Unigenito il fuoco. E del peccare finirà l'energia. Li porterà alla gloria; entreranno nell'eternità dal Potente in cielo.

Esdra 9,7 - Dai viventi nei giorni il Padre con il Crocifisso sarà a rifiutare l'angelo, la grazia porterà dentro per la colpa nel mondo. Nella gloria uscirà dall'eternità, rientrerà un giorno nel mondo. Questi uscirà per portare dentro l'iniquità alla fine, l'opprimere portato nel cammino dal drago colpirà. Dalle origini l'angelo si chiuse per abitare nei viventi. Nel cammino l'opprimere recò. Spense l'energia che c'era. L'angelo si portò dentro, fu nel sangue, la potenza della rettitudine fu ad uscire. Iniziò i corpi giù a portare tutti dentro le tombe. Le moltitudini abitarono in prigione, recò dentro la rapina e nelle case il culto degli idoli. Il Verbo, l'angelo sarà nei viventi a spengere. Un giorno rientrerà per questo nel mondo.

Esdra 9,8 - E nel tempo rientrerà dentro tra i viventi incoronato, camminare si rivedrà vivo il Crocifisso nel mondo; finalmente la grazia uscirà per i viventi. Verrà il Signore Dio al mondo. Sarà con gli angeli a recare al serpente la distruzione, sarà nei corpi la potente energia che recherà il salvamento ed il serpente completamente finirà; la potenza che l'angelo recò sarà finita. Per l'aiuto dentro i viventi sorgeranno santi e la potenza entrata dell'Unigenito risarà nei corpi. Per l'azione saranno figli portati da Dio. Saranno angeli a portarsi per potenza. A tutti il Crocifisso l'energia avrà portato nelle midolla, sarà entrata nei viventi nel cuore. A casa il servo Crocifisso tra gli angeli li porterà.

Esdra 9,9 - Retti saranno per servire saranno i viventi, all'Unico l'invierà, nell'assemblea ad abitare li porterà, li condurrà dentro il servo Crocifisso che con energia avrà recato il rifiuto abbandonando l'angelo portandogli la maledizione per l'opprimere che reca. E saranno nel cuore innalzati a stare dagli angeli portati per benignità dal Potente Verbo. Inviati saranno i viventi potenti, retti, belli col corpo nella pienezza del Potente tutti alla fine. Dal Potente nei pascoli i viventi vivranno guizzati in alto vivi. Verranno nel tempio di Dio. Vi entreranno a stare da angeli. E porterà con potenza dal mondo i popoli, saranno aiutati a venire nell'assemblea le moltitudini. Dal Crocifisso saranno portati, li condurrà dal Potente tutti dal colle. Lodanti in cammino le generazioni a casa saranno dal mondo portate per l'aiuto dal mondo li porterà a casa a stare a saziarsi di pace.

Esdra 9,10 - E dal tempo usciranno i viventi. Dal mondo l'invierà l'Unigenito a vivere col corpo da Dio. Entreranno a stare con gli angeli. Fratelli col corpo saranno di questi. Verranno retti a stare alla vista (di Dio) con questi. Figli porterà i viventi. Su li porterà il Crocifisso a stare tra i retti.

Esdra 9,11 - Beati su portati saranno tutti a casa a stare per l'aiuto del servo. Saranno così ad entrare tra gli angeli ad abitare. Saranno dall'Unico a stare nella pienezza vivi col corpo usciti dalla terra. Dall'Unigenito risorti con i corpi verranno a vivere a casa dell'Unico. Saranno della Parola nel corpo i risorti tutti ad entrare. Per l'Unigenito dai corpi scenderà l'impurità che entrata era alle origini dentro per l'angelo. La legge divina in azione nei viventi sarà rientrata. Dalla terra li porterà tutti a casa il Crocifisso e si vedranno dentro tutti stare del mondo i viventi, dell'Unigenito risorto il corpo riempiranno. Ed usciranno i viventi col Verbo dal mondo. In Dio col Verbo entreranno dentro al cuore le centinaie tutte dei viventi.

Esdra 9,12 - E dal tempo usciranno i figli e tutti saranno retti a vivere con Dio. Il Crocifisso tutti tra gli angeli recherà. Nei cuori l'energia sarà ad entrare nei viventi. E figli tutti saranno ad uscire a vivere. Da Dio tutti risorti col corpo i figli saranno ad entrare, nei viventi si porterà la potenza. Verranno le generazioni a gioire perché le porterà nel cuore e dentro tutti in seno alla conoscenza li porterà del Potente. Da vivi il Potente i viventi vivranno, per vedere gli angeli il Crocifisso dal petto li verserà e li porterà all'Unico tutti puri, gli verranno nel cuore portati dentro. Usciranno dalla terra e fuori li porterà con i corpi risorti il Crocifisso, il Potente il Figlio che fu in vita, dall'Eterno per sempre.

Esdra 9,13 - Porterà all'Unico nell'assemblea un corpo/Chiesa che sarà la sposa che abiterà con l'Unigenito. In alto sarà recato il frutto che, da vivente, operando, dall'opprimere portò fuori. Da pastore sarà i viventi a portare a casa. L'Unigenito li avrà risorti dai morti; dagli angeli li porterà fuori nella gloria. Così saranno a venire da Dio. Ad entrare saranno ad abitare nell'assemblea dei risorti per la rettitudine del Crocifisso, perché dal cuore gli uscì. I viventi dal peccare a figli porterà, avrà inviato in tutti completamente del Potente l'energia, l'avrà recata soffiando con potenza l'esistenza nei cuori; usciranno retti questi per l'Unigenito Crocifisso.

Esdra 9,14 - Uscirà l'angelo per la risurrezione portata. L'avrà logorato il soffio nei corpi. Dai viventi giù lo porterà finito. Sarà arso il serpente. Uscirà finalmente strappato via dall'energia che dentro agirà; dai viventi sarà ad uscire l'abominevole. E per il Crocifisso uscirà la maledizione dal serpente recata. Riverrà dall'Unigenito rinviato il soffio che figli li porterà dell'Eterno per rettitudine. Il serpente uscirà senza lasciare resto né superstite.

Esdra 9,15 - Il Signore Dio al mondo fu in Israele, dal giusto venne la rettitudine con gli apostoli nella carne che l'energia portarono per il salvamento, dal mondo retti ad uscire saranno portati i viventi. Fuori questi usciranno dal mondo. Inviati ad abitare dal Potente in persona sarà così dentro il peccare finito. Sarà stato l'angelo dalle portate bruciature annullato. Dal serpente i popoli porterà liberati. Dal Verbo inviati saranno. Retti l'innalzerà questi all'Unico alla fine.

ESDRA CAPITOLO 10 - DECRIPTATO
Esdra 10,1 - E spengerà dell'insipido serpente la forza nei corpi. L'Unico recherà la rettitudine al mondo con il Crocifisso e la legge divina portata dentro a spengere porterà negli uomini l'aborto del serpente. Il soffio inviato fu dentro a stare dalla croce nel mondo. Da Dio al mondo fu a vivere un essere puro da dentro giù a recare. Dio fu a recare la Madre. Fu a sorgere dal corpo di Dio la Chiesa. Un corpo dentro di viventi iniziò ad aiutare l'Unigenito. Il dono la Madre recò con gli apostoli della risurrezione, fu ai viventi portata la forza per rinascere. Nei viventi la rettitudine fu dentro ad ardere. L'agire della Madre rigenererà gli abitanti del mondo, dentro la rettitudine entrerà.

Esdra 10,2 - E spazzavano l'angelo con la risurrezione i retti apostoli. Furono nel mondo figli ad essere in vita di Dio i viventi. Dentro gli apostoli che c'è del peccare del serpente nei viventi, che portò a stare alle origine l'amarezza, con l'agire colpiscono. Si vede che dell'Unigenito la grazia portano ai viventi. Dall'alto il frutto di Dio al mondo è dagli apostoli portato. E gli apostoli del Risorto Figlio pongono l'energia della rettitudine nel corpo, sono a recare la purezza tra i popoli che sono nel mondo. Per l'Unigenito un corpo ad alzare portano, nel tempo entra la forza della risurrezione dai viventi sperata. Per il serpente è acceso dal corpo il rifiuto. Con azione potente a colpirlo vengono.

Esdra 10,3 - Portano con l'agire del Crocifisso nel mondo l'energia della rettitudine in un corpo /Chiesa. Dentro per (questo) corpo sarà completo il rifiuto del Potente nel mondo per l'opprimere recato dal serpente. Alla perversità che giù fu all'origine in tutti l'energia ad accendere nell'esistenza dei viventi (il Potente) portò al mondo gli apostoli che recano il rinascere nei viventi. Uscì ai viventi la Madre dal legno della croce, il Signore fu a recarla fuori dal foro per aiutare. La Madre dentro tra i viventi giù recò del Crocefisso la maledizione per l'opprimere che recò e la rettitudine del Crocifisso recò in un corpo/Chiesa che al mondo fu ad operare.

Esdra 10,4 - A versare portò dalla piaga nell'esistenza l'innalzato la forza della rettitudine nel mondo. Per aiutare dentro un corpo recò l'Unigenito con gli apostoli che la grazia portarono ai popoli col vigore. Da questi la speranza a sentire della risurrezione uscì.

Esdra 10,5 - E fu versata la Madre in azione tra gli stranieri. L'Unico la recò nell'esistenza il settimo (giorno). Dell'Unigenito indica la risurrezione del corpo. Furono ad uscire ad uscire con la rettitudine nel mondo i retti apostoli. Fu la Madre in campo ad accompagnarli per stare tra i viventi. E per dal maligno liberare Dio una potenza ad operare recò, nell'oppressione per aiutare dentro un corpo/Chiesa uscì per colpire la perversità; fu con la risurrezione dentro in azione a portarsi.

Esdra 10,6 - E fu a versare dal seno questa un corpo/Chiesa per l'Unigenito. Con la parola per bocca degli apostoli fu un tempio ad uscire di Dio nel mondo. Furono ai viventi a portare nell'esistenza la potenza per affliggere il serpente. La potenza della risurrezione così dalla croce del Signore, con l'avere misericordia del Figlio di Dio fu il dono dentro portato nell'esistenza di chi cammina. Illuminavano i viventi col vigore della parola dell'Unigenito che a mangiare portavano. I viventi erano in pienezza illuminati sul Crocifisso, entrava la rettitudine a stare negli uomini, iniziava la distruzione con azione potente del male operare nel mondo, l'orgoglio del serpente usciva.

Esdra 10,7 - E furono in azione da casa dov'erano, furono un corpo a recare con la voce dentro, il Signore li aiutava. E per Gerusalemme con la potenza della rettitudine nei cuori gli apostoli furono ad uscire in giubilo. Per l'entrata potenza uscirono (da casa). A raccogliere furono un corpo, portando della risurrezione la potenza ai viventi. (Atti 2,41 "Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno si unirono a loro circa tremila persone.")

Esdra 10,8 - E la potenza della rettitudine l'Unigenito Risorto col corpo dal Potente Unico fu a casa a riportarsi. Dio al terzo segno a riuscire vivo fu; con le piaghe del legno della croce uscì. L'illuminazione alle mente fu alla Madre a recare. Ad entrare in questa versò l'energia, fu della Madre l'esistenza consacrata, una sposa dal corpo retto portasse di simili ed il mondo fossero dal nemico a liberare di viventi una Chiesa uscisse dall'esilio.

Esdra 10,9 - E fu a versare dentro i precetti a tutti gli uomini. Fu col Signore a sbarrare la perversità. Dal Figlio fu nei viventi l'energia lanciata. Recò il Risorto alla Madre la potenza nel terzo segno (giorno). Ad uscire fu la Madre, fu con l'acqua ad uscire ed iniziò a restaurare; uscì la salvezza in azione. Fu dentro con l'operare un corpo/Chiesa ad esistere tra i viventi; dentro le assemblee per l'aiuto simili reca ad essere al Risorto. Dentro porta una sposa tra i popoli pura. Il debito da dentro è per il Crocifisso ad uscire con la maledizione che c'è nei viventi. L'amarezza con l'agire e a sbarrare che c'è per il male operare nel mondo. Le parole reca la Madre nel mondo a scorrere dal cielo.

Esdra 10,10 - E fu a versare la Madre in azione tra gli stranieri un corpo/Chiesa per l'Unigenito nel mondo. La rettitudine uscì con gli apostoli che riporta la forza delle origini a vivere nei corpi, di Dio rientra la vita, riinizia la purezza i viventi a sollevare. Il Crocifisso dalla morte risorto da casa portò gli apostoli in dono ai viventi. Gli apostoli un retto corpo sono a recare per finire del serpente la perversità, in giro sono con la parola ad innalzare l'Unigenito risorto dai morti che fu a liberarli dalla maledizione.

Esdra 10,11 - Portarono a sentire del Crocifisso nel mondo ai confini gli apostoli ed lo confessavano apertamente. Per il serpente fu una calamità. La maledizione gli fu del Padre con il Crocifisso nell'esistenza per la rettitudine che ai viventi portarono in azione, di simili un corpo ad alzare portarono gli apostoli. E si portarono nel mondo dentro per liberare e a vivere tra i popoli furono ad uscire. In terra portarono la manna ad uscire gli apostoli. Ad illuminare furono i viventi nel mondo. Agli stranieri furono a recare il Crocifisso.

Esdra 10,12 - E saranno con l'agire gli apostoli a portare tutti ad entrare nella Chiesa portata nell'esistenza dall'Unigenito. I viventi saziano di speranza nel Potente per la grande onestà con le rette parole. Sono la rettitudine dell'Altissimo gli apostoli a recare. Con potenza si sentono la risurrezione portare dalla croce.

Esdra 10,13 - Del Padre la potenza nel mondo agisce con la Madre. Nel corpo/Chiesa ad abitare la recò nel mondo nel tempo in cammino. Dal cielo porta l'Unigenito a stare negli apostoli il vigore di potenti colonne. Dentro le piazze si portano del mondo. Da annunciatori escono del potente Dio. Sono a portare i viventi fratelli. All'essere impuro La rettitudine è ad entrare nelle moltitudini. Sono gli apostoli a portare al serpente ribelle la rettitudine per sbarrarlo. La purità al mondo con questi rientra.

Esdra 10,14 - Fu a sorgere, portata dagli apostoli la felicità nell'opprimere portato dal serpente. Tutti gli entrati nella Chiesa si portano tutti felici. Da dentro il nemico che era ad abitare esce. Illuminati sono i figli posti dagli apostoli per rettitudine nel corpo/Chiesa. Sono portatori del Crocifisso che è dentro Dio nel tempo a stare a vivere con i viventi. Di Questi la manna sono ai viventi a recare. Si vedono nell'acqua entrare i viventi, da questi riformati sono. A sentirsi riè il giubilare nell'esistenza. Nel corpo/Chiesa per la portata risurrezione soffia nei cuori la forza che apre l'azione che libera. Entrano illuminati a stare dentro le assemblee del corpo/Chiesa. Portano gli apostoli dell'Unigenito il soffio. Di Dio al mondo sono gli apostoli portatori ai viventi. I viventi per la manna portata dell'Eterno rinascono, la purità per questi rientra nel mondo.

Esdra 10,15 - Dell'Unigenito così sono portatori gli apostoli a tutti d'energia. Figli per l'operare escono di Dio, ne portano a stare nelle assemblee di Questi la forza. Nel mondo dal Figlio Crocifisso la speranza esce del risorgere. E dall'alto Questi verrà a portarsi a salvarli, potente in vita si riporterà un sabato. Risarà al mondo per accompagnarli. Sarà visto Questi con il corpo in vita.

Esdra 10,16 - E sarà alla vista il Risorto a portarsi. Così con gli angeli il Figlio sarà a rientrare. In cammino si porterà con potenza nel mondo. E sarà dentro per liberare a portarsi in azione. Questi si vedrà così nel mondo, bello per l'energia della risurrezione ristare vivo col corpo. Con l'Unigenito la risurrezione sarà nel mondo dal Padre portata a tutti; dal cuore sarà del Crocifisso ad iniziare. Dentro il Crocifisso i viventi riporterà tutti in vita, dentro risorti dalla morte li riporterà. Saranno i risorti dentro a riportarsi a casa. Saranno a riportarsi vivi i fratelli, liberati dalle tombe per l'aiuto della risurrezione. Uscire si sentiranno cantando. Saranno rinati, col corpo saranno a riportarsi. I risorti usciranno per l'aiuto puri.

Esdra 10,17 - E sarà della rettitudine la potenza riportata dentro in tutti gli uomini che saranno in vita a riuscire. Rientrerà per la risurrezione che sarà dentro recata l'energia. La risurrezione sarà nei viventi a riinviare la rettitudine. Nei corpi sarà a riportare il Crocifisso l'eternità. Sarà a riportare la vita l'Unigenito nei sepolcri. Rinnovati usciranno col corpo delle origini simili agli angeli.

Esdra 10,18 - E la stirpe dei viventi figli saranno ad uscire per rettitudine nel mondo. L'energia risarà nei viventi delle origini per la risurrezione nei corpi entrata. La risurrezione sarà dentro a portarsi per l'angelo da fuoco. Sarà nei viventi l'angelo per la rettitudine che nei corpi sarà riportata a finire. I viventi figli saranno. Gesù il Figlio sarà stato a portarli ad essere giusti. E fratelli sarà a portare i viventi per l'azione della risurrezione che sarà la perversità all'origine recata dal serpente a spazzare. Questi nei corpi gli portera ad esistere la contesa e in cammino liberi saranno ad uscire.

Esdra 10,19 - E sarà a finire l'energia portata a ristare nel sangue dal serpente, la perversità giù sarà dagli uomini, sarà a rientrare la vita delle origini del cielo. Guai il serpente giù incontrerà. Per azione del Potente di peccare finirà nei viventi.

Esdra 10,20 - E i viventi figli saranno dell'Unico vivi col corpo per la grazia che inviata sarà. E questi a casa aiutati saranno ad entrare.

Esdra 10,21 - E i viventi a casa con gli angeli saranno nell'assemblea. Nel corpo i viventi in seno del Risorto che dal mondo li porterà a Dio. Saranno fuori portati dal Risorto in seno. Saranno dal mondo portati a stare nell'assemblea. Saranno da Dio portati a vederlo. Con Questi saranno ad uscire.

Esdra 10,22 - Ed i viventi a casa inviati saranno dal Verbo, i risorti chiusi porterà nel corpo, di Dio saranno portati alla vista, saranno con gli angeli a stare, saranno in seno al Risorto, saranno ad uscire per stare ad ascoltare Dio. Per dono di Dio saranno portati questi a casa. Alle porte li condurrà di Dio; a vederlo i risorti usciranno.

Esdra 10,23 - E i viventi dagli angeli dal mondo li accompagnerà a stare. Vivi saranno portati questi a casa alla porta. E dal Risorto dal seno saranno portati a versare. Dal Potente saranno ad uscire da Lui. Versati dal Potente saranno dal cuore dell'Unigenito liberati. Saranno ad uscire dal Signore. Dalla porta ad entrare li porterà. Di Dio saranno alla vista questi col corpo.

Esdra 10,24 - Porterà i viventi dall'angelo ad uscire vivi. Dall'insidiatore saranno a vivere da Dio, saranno per dono alla casa portati a vivere. Dall'angelo del mondo cattivo saranno stati salvati perché li porterà nel cuore del Potente a vivere. E nella luce saranno.

Esdra 10,25 - Ed i viventi saranno liberi in Dio a vivere. Dal Figlio che è il Verbo dal corpo si vedranno liberare i viventi che saranno ad uscire. Portati saranno da Questi; saranno dal mondo condotti. Dal Re saranno ad uscire. E vivi alla destra si porteranno di Dio. Si vedrà Questi col corpo portarsi. Il Re era che fuori si portò; dentro inviato fu al mondo.

Esdra 10,26 - Ed a vivere da figli saranno. Alla vista saranno del Potente i viventi. Gli uomini tra gli angeli saranno ad entrare. Questi puri saranno da perversità. Saranno nell'assemblea a stare di Dio, a servirlo saranno a portarsi e saranno con i corpi dalla morte riportati per la maledizione che sarà uscita.

Esdra 10,27 - Ed i viventi figli saranno questi ad abitare dall'Unico. Di Dio saranno portati alla vista. Angeli saranno a stare da Dio nella luce dentro. Agli uomini l'angelo che entrato era portò ad esistere nei corpi la morte e questi dentro da essere impuro agì; questi sarà stato colpito dall'Unigenito.

Esdra 10,28 - E i viventi dentro inviati saranno ad abitare a casa dove sta il Signore per grazia, li guiderà dagli angeli. Saranno ad uscire questi da dentro l'esistenza del tempo; col Potente staranno.

Esdra 10,29 - I viventi in pace nel regno porterà per l'eternità a stare. Saranno a tornare (dopo) recata la distruzione al serpente, di cui sarà il verme portato a finire.

Esdra 10,30 - Ed i viventi da casa dell'angelo saranno dal Verbo strappati; vivi li porterà dal Padre per sempre con gli angeli. L'Unigenito porterà a renderli perfetti figli. Dal mondo nel seno nella luce saranno ad entrare gli uomini. Inviati saranno ad entrare dentro alla protezione di Dio e dentro con gli angeli li porterà a stare. E vivranno da angeli per la risurrezione entrata.

Esdra 10,31 - E i figli staranno nell'assemblea in alto luogo. Di Dio saranno alla vista. Questi con il corpo con cui fu risorto sarà ad uscire. (Infatti) tra i viventi in cammino fu ad uscire; risorto i viventi lo videro stare nel mondo. Il Risorto i viventi vedranno riportarsi tra gli angeli.

Esdra 10,32 - l Figlio fu dai viventi inviato dal regno. Il custode era del mondo.

Esdra 10,33 - Tra i viventi il Figlio fu dalla tomba risorto in vita dai morti; l'energia fu agli uomini dal Crocifisso ad uscire in dono. Dio era ! Per salvarli fu col corpo di un vivente a stare tra i viventi. Tra gli angeli nella luce uscì risorto. I viventi vedranno che (Lui) era.

Esdra 10,34 - I viventi dal Figlio furono a casa inviati a stare per vivere per sempre. Spazzò l'essere ribelle dai viventi e dell'Unico gli portò la maledizione.

Esdra 10,35 - Il Figlio sarà ad entrare dentro. Per mano sarà ad entrare con la sposa che ha riportato dal mondo per l'esistenza.

Esdra 10,36 - E tra gli angeli saranno ad entrare a vivere con i corpi. Dalla morte da Dio saranno risorti, saranno a casa.

Esdra 10,37 - Nei morti l'energia sarà a rientrare; gli uomini angeli saranno portati, saranno alla vista simili.

Esdra 10,38 - E a casa tra gli angeli saranno portati dentro ad abitare; saranno la Luce i viventi a vedere per l'esistenza.

Esdra 10,39 - E nella pace saranno ad entrare, li porterà in dono e nell'eternità saranno ad entrare.

Esdra 10,40 - Ed i viventi così per offerta spontanea saranno nella Luce a rallegrarsi. Col corpo saranno.

Esdra 10,41 - Vedranno questi col corpo Dio che con la risurrezione avrà riportato la potenza nei viventi, essendo stata la perversità bruciata dell'essere ribelle che era entrata.

Esdra 10,42 - Nel benessere delle origini, per il ribelle uscito, saranno riportati alla pienezza dal Verbo.

Esdra 10,43 - Ed a casa il Figlio ad abitare li porterà, saranno alla vista a stare di Dio, dai morti tutti saranno usciti per dono. In questi dentro risarà l'energia delle origini che sarà per aiutarli a riportargli. E saranno portati da Dio i figli che erano nel mondo.

Esdra 10,44 - Dalla rettitudine il rifiutò al serpente uscirà. L'angelo con la risurrezione annullerà. Risorti (però) saranno i viventi. L'energia della rettitudine nei corpi risarà portata a tutti. E saranno per la risurrezione i viventi a riuscire vivi dall'angelo che a porre porterà a stare nel fuoco. Saranno i viventi portati a casa, tra gli angeli saranno a vivere.

CONSIDERAZIONI SULLA DECRIPTAZIONE
Ho così portato a termine la decriptazione dei 10 capitoli del libro di Esdra per complessivi 290 versetti (I-11, II-70; III-13; IV-24; V-17; VI-22; VII-28; VIII-36; IX-15; X-44).
Se ne ricava un testo congruente tutto ispirato alla figura di un Messia uomo-Dio da cui si sviluppa con un lungo sviluppo anche se con parti ripetitive una storia che calza con quella della tradizione cristiana su Gesù di Nazaret.
Non mi soffermo ad esaltare il risultato che parla da solo.
Emerge come anche parti aride e poco interessanti relative ad elencazioni di oggetti, numeri, nomi, genealogie e quantità di anni come nei capitoli 2, 7 e 10 e, in minore estensione nei capitoli 1 e 8, porta a racconti comunque di secondo livello, peraltro in un certo senso li aiutano.
Particolarmente interessante è il decriptato del capitolo 8 da cui si deduce con dettagli una profezia sugli eventi raccontati nel Vangelo di Matteo al capitolo 2 sui Magi e sulla fuga in Egitto e nel Vangelo di Luca (2,41-52) sull'incontro di Gesù con i dottori del Tempio.
Si trovano anche lunghi accenni all'attività alla Chiesa e degli apostoli tra la risurrezione del Messia e il Suo ritorno.
Ritengo che di fatto sia quello il combattimento escatologico finale prima della fine dei tempi raccontato poi dall'Apocalisse con pennellate che eccitano la fantasia.
Questa Chiesa del decriptato ritengo sia proprio in visione escatologica l'estrapolato della Sinagoga, la congregazione formata in esilio e di fatto attribuita proprio ad Esdra.

APPENDICE - LIBRO DI ESDRA - TESTO C.E.I
Esdra 1,1 - Nell'anno primo del regno di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola che il Signore aveva detto per bocca di Geremia, il Signore destò lo spirito di Ciro re di Persia, il quale fece passare quest'ordine in tutto il suo regno, anche con lettera.

Esdra 1,2 - Così dice Ciro re di Persia: Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra; egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio in Gerusalemme, che è in Giudea.

Esdra 1,3 - Chi di voi proviene dal popolo di lui? Il suo Dio sia con lui; torni a Gerusalemme, che è in Giudea, e ricostruisca il tempio del Signore Dio d'Israele: egli è il Dio che dimora a Gerusalemme.

Esdra 1,4 - Ogni superstite in qualsiasi luogo sia immigrato, riceverà dalla gente di quel luogo argento e oro, beni e bestiame con offerte generose per il tempio di Dio che è in Gerusalemme.

Esdra 1,5 - Allora si misero in cammino i capifamiglia di Giuda e di Beniamino e i sacerdoti e i leviti, quanti Dio aveva animato a tornare per ricostruire il tempio del Signore in Gerusalemme.

Esdra 1,6 - Tutti i loro vicini li aiutarono validamente con oggetti d'argento e d'oro, con beni e bestiame e con oggetti preziosi, e inoltre quello che ciascuno offrì volontariamente.

Esdra 1,7 - Anche il re Ciro fece trarre fuori gli arredi del tempio, che Nabucodònosor aveva asportato da Gerusalemme e aveva deposto nel tempio del suo dio.

Esdra 1,8 - Ciro, re di Persia, li fece trarre fuori per mano di Mitridate il tesoriere, che li consegnò a Sesbassar, principe di Giuda.

Esdra 1,9 - Questo è il loro computo: Bacili d'oro: trenta; bacili d'argento: mille; coltelli: ventinove;

Esdra 1,10 - coppe d'oro: trenta, coppe d'argento di second'ordine: quattrocentodieci; altri arredi: mille.

Esdra 1,11 - Tutti gli oggetti d'oro e d'argento erano cinquemilaquattrocento. Sesbassar li riportò da Babilonia a Gerusalemme, in occasione del ritorno degli esuli.

Esdra 2,1 - Questi sono gli abitanti della provincia che ritornarono dall'esilio, i deportati che Nabucodònosor re di Babilonia aveva condotti in esilio a Babilonia. Essi tornarono a Gerusalemme e in Giudea, ognuno alla sua città;

Esdra 2,2 - vennero con Zorobabèle, Giosuè, Neemia, Seraia, Reelaia, Mardocheo, Bilsan, Mispar, Bigvai, Recun, Baana. Computo degli uomini del popolo d'Israele:

Esdra 2,3 - Figli di Paros: duemilacentosettantadue.

Esdra 2,4 - Figli di Sefatia: trecentosettantadue.

Esdra 2,5 - Figli di Arach: settecentosettantacinque.

Esdra 2,6 - Figli di Pacat-Moab, cioè i figli di Giosuè e di Ioab: duemilaottocentodieci.

Esdra 2,7 - Figli di Elam: milleduecentocinquantaquattro.

Esdra 2,8 - Figli di Zattu: novecentoquarantacinque.

Esdra 2,9 - Figli di Zaccai: settecentosessanta.

Esdra 2,10 - Figli di Bani: seicentoquarantadue.

Esdra 2,11 - Figli di Bebai: seicentoventitré.

Esdra 2,12 - Figli di Azgad: milleduecentoventidue.

Esdra 2,13 - Figli di Adonikam: seicentosettantasei.

Esdra 2,14 - Figli di Bigvai: duemilacinquantasei.

Esdra 2,15 - Figli di Adin: quattrocentocinquantaquattro.

Esdra 2,16 - Figli di Ater, cioè di Ezechia: novantotto.

Esdra 2,17 - Figli di Bezài: trecentoventitré.

Esdra 2,18 - Figli di Iora: centododici.

Esdra 2,19 - Figli di Casum: duecentoventitré.

Esdra 2,20 - Figli di Ghibbar: novantacinque.

Esdra 2,21 - Figli di Betlemme: centoventitré.

Esdra 2,22 - Uomini di Netofa: cinquantasei.

Esdra 2,23 - Uomini di Anatòt: centoventotto.

Esdra 2,24 - Figli di Azmàvet: quarantadue.

Esdra 2,25 - Figli di Kiriat-Iearìm, di Chefira e di Beeròt: settecentoquarantatré.

Esdra 2,26 - Figli di Rama e di Gheba: seicentoventuno.

Esdra 2,27 - Uomini di Micmas: centoventidue.

Esdra 2,28 - Uomini di Betel e di Ai: duecentoventitré.

Esdra 2,29 - Figli di Nebo: cinquantadue.

Esdra 2,30 - Figli di Magbis: centocinquantasei.

Esdra 2,31 - Figli di un altro Elam: milleduecentocinquantaquattro.

Esdra 2,32 - Figli di Carim: trecentoventi.

Esdra 2,33 - Figli di Lod, Cadid e Ono: settecentoventicinque.

Esdra 2,34 - Figli di Gèrico: trecentoquarantacinque.

Esdra 2,35 - Figli di Senaa: tremilaseicentotrenta.

Esdra 2,36 - I sacerdoti: Figli di Iedaia della casa di Giosuè: novecentosettantatré.

Esdra 2,37 - Figli di Immer: millecinquantadue.

Esdra 2,38 - Figli di Pascur: milleduecentoquarantasette.

Esdra 2,39 - Figli di Carìm: millediciassette.

Esdra 2,40 - I leviti: Figli di Giosuè e di Kadmiel, di Binnui e di Odavia: settantaquattro.

Esdra 2,41 - I cantori: Figli di Asaf: centoventotto.

Esdra 2,42 - I portieri: Figli di Sallùm, figli di Ater, figli di Talmon, figli di Akkub, figli di Catita, figli di Sobài: in tutto centotrentanove.

Esdra 2,43 - Gli oblati: Figli di Zica, figli di Casufa, figli di Tabbaot,

Esdra 2,44 - figli di Keros, figli di Siaà, figli di Padon,

Esdra 2,45 - figli di Lebana, figli di Cagabà, figli di Akkub,

Esdra 2,46 - figli di Cagàb, figli di Samlai, figli di Canan,

Esdra 2,47 - figli di Ghiddel, figli di Gacar, figli di Reaia,

Esdra 2,48 - figli di Rezin, figli di Nekoda, figli di Gazzam,

Esdra 2,49 - figli di Uzza, figli di Paseach, figli di Besai,

Esdra 2,50 - figli di Asna, figli di Meunim, figli dei Nefisim,

Esdra 2,51 - figli di Bakbuk, figli di Cakufa, figli di Carcur,

Esdra 2,52 - figli di Bazlut, figli di Mechida, figli di Carsa,

Esdra 2,53 - figli di Barkos, figli di Sisara, figli di Temach,

Esdra 2,54 - figli di Nesiach, figli di Catifa.

Esdra 2,55 - Figli dei servi di Salomone: Figli di Sotai, figli di Assofèret, figli di Peruda,

Esdra 2,56 - figli di Iaalà, figli di Darkon, figli di Ghiddel,

Esdra 2,57 - figli di Sefatia, figli di Cattil, figli di Pochéret Azzebàim, figli di Ami.

Esdra 2,58 - Totale degli oblati e dei figli dei servi di Salomone: trecentonovantadue.

Esdra 2,59 - I seguenti rimpatriati da Tel-Melach, Tel-Carsa, Cherub-Addàn, Immer, non potevano dimostrare se il loro casato e la loro discendenza fossero d'Israele:

Esdra 2,60 - figli di Delaia, figli di Tobia, figli di Nekodà: seicentoquarantadue.

Esdra 2,61 - Tra i sacerdoti i seguenti: figli di Cobaià, figli di Akkoz, figli di Barzillài, il quale aveva preso in moglie una delle figlie di Barzillài il Galaadita e aveva assunto il suo nome,

Esdra 2,62 - cercarono il loro registro genealogico, ma non lo trovarono; allora furono esclusi dal sacerdozio.

Esdra 2,63 - Il governatore ordinò loro che non mangiassero le cose santissime, finché non si presentasse un sacerdote con Urim e Tummim.

Esdra 2,64 - Tutta la comunità così radunata era di quarantaduemilatrecentosessanta persone;

Esdra 2,65 - inoltre vi erano i loro schiavi e le loro schiave: questi erano settemilatrecentotrentasette; poi vi erano i cantori e le cantanti: duecento.

Esdra 2,66 - I loro cavalli: settecentotrentasei. I loro muli: duecentoquarantacinque.

Esdra 2,67 - I loro cammelli: quattrocentotrentacinque. I loro asini: seimilasettecentoventi.

Esdra 2,68 - Alcuni capifamiglia al loro arrivo al tempio che è in Gerusalemme, fecero offerte volontarie per il tempio, perché fosse ripristinato nel suo stato.

Esdra 2,69 - Secondo le loro forze diedero al tesoro della fabbrica: oro: dramme sessantunmila; argento: mine cinquemila; tuniche da sacerdoti: cento.

Esdra 2,70 - Poi i sacerdoti, i leviti, alcuni del popolo, i cantori, i portieri e gli oblati si stabilirono nelle rispettive città e tutti gli Israeliti nelle loro città.

Esdra 3,1 - Giunse il settimo mese e gli Israeliti si erano ormai insediati nelle loro città. Il popolo si radunò come un solo uomo a Gerusalemme.

Esdra 3,2 - Allora Giosuè figlio di Iozadàk con i fratelli, i sacerdoti, e Zorobabele figlio di Sealtiel con i suoi fratelli, si misero al lavoro per ricostruire l'altare del Dio d'Israele, per offrirvi olocausti, come è scritto nella legge di Mosè uomo di Dio.

Esdra 3,3 - Ristabilirono l'altare al suo posto, pur angustiati dal timore delle popolazioni locali, e vi offrirono sopra olocausti al Signore, gli olocausti del mattino e della sera.

Esdra 3,4 - Celebrarono la festa delle capanne secondo il rituale e offrirono olocausti quotidiani nel numero stabilito dal regolamento per ogni giorno.

Esdra 3,5 - In seguito continuarono ad offrire l'olocausto perenne e i sacrifici dei giorni di novilunio e di tutte le solennità consacrate al Signore, più tutte le offerte volontarie al Signore.

Esdra 3,6 - Cominciarono a offrire olocausti al Signore dal primo giorno del mese settimo, benché del suo tempio non fossero ancora poste le fondamenta.

Esdra 3,7 - Allora diedero denaro ai tagliapietre e ai falegnami; e alimenti, bevande e olio alla gente di Sidòne e di Tiro, perché trasportassero il legname di cedro dal Libano per mare fino a Giaffa: ciò secondo la concessione loro fatta da Ciro re di Persia.

Esdra 3,8 - Nel secondo anno dal loro arrivo al tempio di Dio in Gerusalemme, nel secondo mese, diedero inizio ai lavori Zorobabele figlio di Sealtiel, e Giosuè figlio di Iozadàk, con gli altri fratelli sacerdoti e leviti e quanti erano tornati dall'esilio a Gerusalemme. Essi incaricarono i leviti dai vent'anni in su di dirigere i lavori del tempio.

Esdra 3,9 - Giosuè, i suoi figli e i suoi fratelli, Kadmiel, Binnui e Odavia si misero come un solo uomo a dirigere i lavoratori dell'impresa riguardante il tempio. Così pure i figli di Chenadàd con i loro figli e fratelli, leviti.

Esdra 3,10 - Quando i costruttori ebbero gettato le fondamenta del tempio, invitarono a presenziare i sacerdoti con i loro paramenti e le trombe e i leviti, figli di Asaf, con i cembali per lodare il Signore con i canti di Davide re d'Israele.

Esdra 3,11 - Essi cantavano a cori alterni lodi e ringraziamenti al Signore perché è buono, perché la sua grazia dura sempre verso Israele. Tutto il popolo faceva risuonare il grido della grande acclamazione, lodando così il Signore perché erano state gettate le fondamenta del tempio.

Esdra 3,12 - Tuttavia molti tra i sacerdoti e i leviti e i capifamiglia anziani, che avevano visto il tempio di prima, mentre si gettavano le nuove fondamenta di questo tempio sotto i loro occhi piangevano ad alta voce, ma i più continuavano ad alzare la voce con il grido dell'acclamazione e della gioia.

Esdra 3,13 - Così non si poteva distinguere il grido dell'acclamazione di gioia dal grido del pianto del popolo, perché il popolo faceva echeggiare la grande acclamazione e la voce si sentiva lontano.

Esdra 4,1 - Quando i nemici di Giuda e di Beniamino vennero a sapere che gli esuli rimpatriati stavano ricostruendo il tempio del Signore Dio d'Israele,

Esdra 4,2 - si presentarono a Zorobabele e ai capifamiglia e dissero: Vogliamo costruire anche noi insieme con voi, perché anche noi, come voi, cerchiamo il vostro Dio; a lui noi facciamo sacrifici dal tempo di Assaràddon re di Assiria, che ci ha fatti immigrare in questo paese.

Esdra 4,3 - Ma Zorobabele, Giosuè e gli altri capifamiglia d'Israele dissero loro: Non conviene che costruiamo insieme la casa del nostro Dio; ma noi soltanto la ricostruiremo al Signore Dio d'Israele, come Ciro re di Persia ci ha ordinato.

Esdra 4,4 - Allora la popolazione indigena si mise a scoraggiare il popolo dei Giudei e a molestarlo per impedirgli di costruire.

Esdra 4,5 - Inoltre sobillarono contro di loro alcuni funzionari per mandar fallito il loro piano; ciò per tutto il tempo di Ciro re di Persia fino al regno di Dario re di Persia.

Esdra 4,6 - Durante il regno di Serse, al principio del suo regno, essi presentarono una denunzia contro gli abitanti di Giuda a Gerusalemme.

Esdra 4,7 - Poi al tempo di Artaserse re di Persia, Bislam, Mitridate, Tabeèl e gli altri loro colleghi scrissero ad Artaserse re di Persia: il testo del documento era in caratteri aramaici e redatto in aramaico.

Esdra 4,8 - Recum governatore e Simsai scriba scrissero questa lettera contro Gerusalemme al re Artaserse:

Esdra 4,9 - Recum governatore e Simsai scriba e gli altri loro colleghi giudici, legati, sovrintendenti e funzionari, uomini di Uruk, di Babilonia e di Susa, cioè di Elam,

Esdra 4,10 - e degli altri popoli che il grande e illustre Asnappàr deportò e stabilì nella città di Samaria e nel resto della regione d'Oltrefiume.

Esdra 4,11 - Questa è la copia della lettera che gli mandarono. - Al re Artaserse i tuoi servi, uomini della regione d'Oltrefiume.

Esdra 4,12 - Sia reso noto al re che i Giudei, partiti da te e venuti presso di noi, a Gerusalemme, stanno ricostruendo la città ribelle e malvagia, ne rialzano le mura e ne restaurano le fondamenta.

Esdra 4,13 - Ora sia noto al re che, se questa città sarà ricostruita e saranno rialzate le sue mura, tributi, imposte e diritti di passaggio non saranno più pagati e i diritti dei re saranno lesi.

Esdra 4,14 - Ora, poiché noi mangiamo il sale della reggia e non possiamo tollerare l'insulto al re, perciò mandiamo a lui queste informazioni,

Esdra 4,15 - perché si facciano ricerche nel libro delle memorie dei tuoi padri: tu troverai in questo libro di memorie e constaterai che questa città è ribelle, causa di guai per i re e le province, e le ribellioni vi sono avvenute dai tempi antichi. Per tali ragioni questa città è stata distrutta.

Esdra 4,16 - Noi informiamo il re che, se questa città sarà ricostruita e saranno rialzate le sue mura, ben presto nella regione d'Oltrefiume non avrai più alcun possesso.

Esdra 4,17 - Il re inviò questa risposta: A Recum governatore e Simsai scriba e agli altri loro colleghi, che risiedono in Samaria e altrove nella regione d'Oltrefiume, salute! Ora:

Esdra 4,18 - il documento che mi avete mandato è stato letto davanti a me accuratamente.

Esdra 4,19 - Dietro mio ordine si sono fatte ricerche, e si è trovato che questa città fin dai tempi antichi si è sollevata contro i re e in essa sono avvenute rivolte e sedizioni.

Esdra 4,20 - A Gerusalemme vi sono stati re potenti che comandavano su tutto il territorio d'Oltrefiume; a loro si pagavano tributi, imposte e diritti di passaggio.

Esdra 4,21 - Date perciò ordine che quegli uomini interrompano i lavori e che quella città non sia ricostruita, fino a nuovo mio ordine.

Esdra 4,22 - Badate di non essere negligenti in questo, perché non ne venga maggior danno al re.

Esdra 4,23 - Appena il testo del documento del re Artaserse fu letto davanti a Recum e a Simsai scriba e ai loro colleghi, questi andarono in gran fretta a Gerusalemme dai Giudei e fecero loro interrompere i lavori con la forza delle armi.

Esdra 4,24 - Così fu sospeso il lavoro per il tempio in Gerusalemme e rimase sospeso fino all'anno secondo del regno di Dario re di Persia.

Esdra 5,1 - Ma i profeti Aggeo e Zaccaria figlio di Iddo si rivolsero ai Giudei che erano in Giuda e a Gerusalemme, profetando in nome del Dio d'Israele, che li ispirava.

Esdra 5,2 - Allora Zorobabele figlio di Sealtiel, e Giosuè figlio di Iozadàk subito ripresero a costruire il tempio di Gerusalemme; con essi erano i profeti di Dio, che li incoraggiavano.

Esdra 5,3 - In quel tempo Tatténai, governatore della regione d'Oltrefiume, Setar-Boznai e i loro colleghi vennero da loro e dissero: Chi vi ha dato ordine di ricostruire questa casa e di rialzare questa cinta di mura?

Esdra 5,4 - Chi sono e come si chiamano gli uomini che costruiscono questo edificio?

Esdra 5,5 - Ma l'occhio vigile del loro Dio era sugli anziani dei Giudei: quelli non li costrinsero a desistere dai lavori in attesa che fosse portata a Dario una interpellanza e ne venisse in risposta un decreto su questo affare.

Esdra 5,6 - Copia della lettera che Tatténai, governatore dell'Oltrefiume, Setar-Boznai e i loro colleghi, funzionari dell'Oltrefiume, mandarono al re Dario.

Esdra 5,7 - Gli mandarono un rapporto in cui era scritto: Al re Dario salute perfetta!

Esdra 5,8 - Sia noto al re che siamo andati nella provincia della Giudea, al tempio del grande Dio: esso viene ricostruito con blocchi di pietra; si mette legname nelle pareti; questo lavoro viene fatto con diligenza e progredisce nelle loro mani.

Esdra 5,9 - Allora abbiamo interrogato quegli anziani e abbiamo loro detto: Chi ha dato ordine di ricostruire questo tempio e di rialzare questa cinta di mura?

Esdra 5,10 - Inoltre abbiamo domandato i loro nomi, per farteli conoscere; così abbiamo scritto il nome degli uomini che stanno loro a capo.

Esdra 5,11 - Essi hanno risposto: Noi siamo servitori del Dio del cielo e della terra e ricostruiamo il tempio che fu costruito una volta, or sono molti anni. Un grande re d'Israele lo ha costruito e lo ha portato a termine.

Esdra 5,12 - Ma poiché i nostri padri hanno provocato all'ira il Dio del cielo, egli li ha messi nelle mani di Nabucodònosor re di Babilonia, il Caldeo, che distrusse questo tempio e deportò a Babilonia il popolo.

Esdra 5,13 - Ma nel primo anno di Ciro re di Babilonia, il re Ciro ha dato ordine di ricostruire questo tempio;

Esdra 5,14 - inoltre gli arredi del tempio, d'oro e d'argento, che Nabucodònosor aveva portato via dal tempio di Gerusalemme e trasferito al tempio di Babilonia, il re Ciro li ha fatti togliere dal tempio di Babilonia e li ha fatti consegnare a un tale di nome Sesbassar, che egli aveva costituito governatore.

Esdra 5,15 - Ciro gli disse: Prendi questi arredi, portali nel tempio di Gerusalemme e fa' in modo che il tempio sia ricostruito al suo posto.

Esdra 5,16 - Allora questo Sesbassar venne, gettò le fondamenta del tempio in Gerusalemme e da allora fino ad oggi esso è in costruzione, ma non è ancora finito.

Esdra 5,17 - Ora, se piace al re, si cerchi negli archivi del re in Babilonia se vi è un decreto emanato dal re Ciro per ricostruire questo tempio in Gerusalemme: e ci si mandi la decisione del re.

Esdra 6,1 - Allora il re Dario ordinò che si facessero ricerche nell'archivio, là dove si conservano i tesori a Babilonia,

Esdra 6,2 - e a Ecbàtana, la fortezza che è nella provincia di Media, si trovò un rotolo in cui era scritto: "Promemoria.

Esdra 6,3 - Nell'anno primo del re Ciro, il re Ciro prese questa decisione riguardo al tempio in Gerusalemme: la casa sia ricostruita come luogo in cui si facciano sacrifici; le sue fondamenta siano salde, la sua altezza sia di sessanta cubiti, la sua larghezza di sessanta cubiti.

Esdra 6,4 - Vi siano nei muri tre spessori di blocchi di pietra e uno di legno. La spesa sia pagata dalla reggia.

Esdra 6,5 - Inoltre gli arredi del tempio fatti d'oro e d'argento, che Nabucodònosor ha portato via dal tempio di Gerusalemme e trasferito a Babilonia, siano restituiti e rimessi al loro posto nel tempio di Gerusalemme e ricollocati nella casa di Dio".

Esdra 6,6 - "Quindi voi Tatténai, governatore d'Oltrefiume e Setar-Boznai, con i vostri colleghi funzionari residenti nell'Oltrefiume, tenetevi in disparte.

Esdra 6,7 - Lasciate che lavorino a quella casa di Dio il governatore dei Giudei e i loro anziani. Essi ricostruiscano questo tempio al suo posto.

Esdra 6,8 - Ecco i miei ordini sull'atteggiamento che dovete tenere con questi anziani dei Giudei per la ricostruzione del tempio: dalle entrate del re, cioè dalla imposta dell'Oltrefiume, saranno rimborsate puntualmente le spese a quegli uomini, senza interruzione.

Esdra 6,9 - Ciò che loro occorre, giovenchi, arieti e agnelli, per gli olocausti al Dio del cielo, come anche grano, sale, vino e olio, siano loro forniti ogni giorno senza esitazione, secondo le indicazioni dei sacerdoti di Gerusalemme,

Esdra 6,10 - perché si facciano offerte di odore soave al Dio del cielo e si preghi per la vita del re e dei suoi figli.

Esdra 6,11 - Ordino ancora: se qualcuno trasgredisce questo decreto, si tolga una trave dalla sua casa, la si rizzi ed egli vi sia impiccato. Poi la sua casa sia ridotta a letamaio.

Esdra 6,12 - Il Dio che ha fatto risiedere là il suo nome disperda qualsiasi re o popolo che presuma trasgredire il mio ordine, distruggendo questo tempio che è a Gerusalemme. Io Dario ho emanato questo ordine: sia eseguito alla lettera".

Esdra 6,13 - Allora Tatténai, governatore dell'Oltrefiume, Setar-Boznai e i loro colleghi eseguirono alla lettera quel che aveva comandato il re Dario.

Esdra 6,14 - Quanto agli anziani dei Giudei, essi continuarono a costruire e fecero progressi con l'incoraggiamento delle parole ispirate del profeta Aggeo e di Zaccaria figlio di Iddo. Portarono a compimento la costruzione secondo il comando del Dio d'Israele e secondo il decreto di Ciro, di Dario e di Artaserse re di Persia.

Esdra 6,15 - Si terminò la costruzione di questo tempio il giorno tre del mese di Adar nell'anno sesto del regno del re Dario.

Esdra 6,16 - Allora gli Israeliti, i sacerdoti, i leviti e gli altri rimpatriati celebrarono con gioia la dedicazione di questa casa di Dio;

Esdra 6,17 - offrirono per la dedicazione di questa casa di Dio cento tori, duecento arieti, quattrocento agnelli; inoltre dodici capri come sacrifici espiatori per tutto Israele, secondo il numero delle tribù d'Israele.

Esdra 6,18 - Inoltre stabilirono i sacerdoti divisi secondo le loro classi e i leviti secondo i loro turni per il servizio di Dio a Gerusalemme, come è scritto nel libro di Mosè.

Esdra 6,19 - I rimpatriati celebrarono la pasqua il quattordici del primo mese,

Esdra 6,20 - poiché i sacerdoti e i leviti si erano purificati tutti insieme come un sol uomo: tutti erano mondi. Così immolarono la pasqua per tutti i rimpatriati, per i loro fratelli sacerdoti e per se stessi.

Esdra 6,21 - Mangiarono la pasqua gli Israeliti che erano tornati dall'esilio e quanti si erano separati dalla contaminazione del popolo del paese e si erano uniti a loro per aderire al Signore Dio d'Israele.

Esdra 6,22 - Celebrarono con gioia la festa degli azzimi per sette giorni poiché il Signore li aveva colmati di gioia, avendo piegato a loro favore il cuore del re di Assiria, per rafforzare le loro mani nel lavoro per il tempio del Dio d'Israele.

Esdra 7,1 - Dopo questi avvenimenti, sotto il regno di Artaserse, re di Persia, Esdra, figlio di Seraia, figlio di Azaria, figlio di Chelkia,

Esdra 7,2 - figlio di Sallùm, figlio di Zadòk, figlio di Achitùb,

Esdra 7,3 - figlio di Amaria, figlio di Azaria, figlio di Meraiòt,

Esdra 7,4 - figlio di Zerachia, figlio di Uzzi, figlio di Bukki,

Esdra 7,5 - figlio di Abisua, figlio di Pincas, figlio di Eleàzaro, figlio di Aronne sommo sacerdote:

Esdra 7,6 - questo Esdra, partì da Babilonia. Egli era uno scriba abile nella legge di Mosè, data dal Signore Dio d'Israele e, poiché la mano del Signore suo Dio era su di lui, il re aveva aderito a ogni sua richiesta.

Esdra 7,7 - Nel settimo anno del re Artaserse anche un gruppo di Israeliti, sacerdoti, leviti, cantori, portieri e oblati partirono per Gerusalemme.

Esdra 7,8 - Egli arrivò a Gerusalemme nel quinto mese: era l'anno settimo del re.

Esdra 7,9 - Egli aveva stabilito la partenza da Babilonia per il primo giorno del primo mese e il primo del quinto mese arrivò a Gerusalemme, poiché la mano benevola del suo Dio era con lui.

Esdra 7,10 - Infatti Esdra si era dedicato con tutto il cuore a studiare la legge del Signore e a praticarla e ad insegnare in Israele la legge e il diritto.

Esdra 7,11 - Questa è la copia del documento che il re Artaserse consegnò a Esdra sacerdote, scriba esperto nei comandi del Signore e nei suoi statuti dati a Israele:

Esdra 7,12 - "Artaserse, re dei re, al sacerdote Esdra, scriba della legge del Dio del cielo, salute perfetta. Ora:

Esdra 7,13 - da me è dato questo decreto. Chiunque nel mio regno degli appartenenti al popolo d'Israele, dei sacerdoti e dei leviti ha deciso liberamente di andare a Gerusalemme, può venire con te;

Esdra 7,14 - infatti da parte del re e dei suoi sette consiglieri tu sei inviato a fare inchiesta in Giudea e a Gerusalemme intorno all'osservanza della legge del tuo Dio, che hai nelle mani,

Esdra 7,15 - e a portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri inviano come offerta volontaria per devozione al Dio d'Israele che è in Gerusalemme,

Esdra 7,16 - e tutto l'argento e l'oro che troverai in tutte le province di Babilonia insieme con le offerte volontarie che il popolo e i sacerdoti offriranno per la casa del loro Dio a Gerusalemme.

Esdra 7,17 - Perciò con questo argento ti prenderai cura di acquistare tori, arieti, agnelli e ciò che occorre per le offerte e libazioni che vi si uniscono e li offrirai sull'altare della casa del vostro Dio che è in Gerusalemme.

Esdra 7,18 - Quanto al resto dell'argento e dell'oro farete come sembrerà bene a te e ai tuoi fratelli, secondo la volontà del vostro Dio.

Esdra 7,19 - Gli arredi che ti sono stati consegnati per il culto del tuo Dio, rimettili davanti al Dio di Gerusalemme.

Esdra 7,20 - Per il resto di quanto occorre per la casa del tuo Dio e che spetta a te di procurare, lo procurerai a spese del tesoro reale.

Esdra 7,21 - Io, il re Artaserse, ordino a tutti i tesorieri dell'Oltrefiume: Tutto ciò che Esdra, sacerdote e scriba della legge del Dio del cielo, vi domanderà, dateglielo puntualmente,

Esdra 7,22 - fino a cento talenti d'argento, cento 'kor' di grano, cento 'bat' di vino, cento 'bat' di olio e sale a volontà.

Esdra 7,23 - Quanto è secondo la volontà del Dio del cielo sia fatto con precisione per la casa del Dio del cielo, perché non venga l'ira sul regno del re e dei suoi figli.

Esdra 7,24 - Vi rendiamo poi noto che non è permesso riscuotere tributi e diritti di pedaggio su tutti i sacerdoti, leviti, cantori, portieri, oblati e inservienti di questa casa di Dio.

Esdra 7,25 - Quanto a te, Esdra, con la sapienza del tuo Dio, che ti è stata data, stabilisci magistrati e giudici, ai quali sia affidata l'amministrazione della giustizia per tutto il popolo dell'Oltrefiume, cioè per quanti conoscono la legge del tuo Dio, e istruisci quelli che non la conoscono.

Esdra 7,26 - A riguardo di chiunque non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re, sia fatta prontamente giustizia o con la morte o con il bando o con ammenda in denaro o con il carcere".

Esdra 7,27 - Benedetto il Signore, Dio dei padri nostri, che ha disposto il cuore del re a glorificare la casa del Signore che è a Gerusalemme,

Esdra 7,28 - e ha volto verso di me la benevolenza del re, dei suoi consiglieri e di tutti i potenti principi reali. Allora io mi sono sentito incoraggiato, perché la mano del Signore mio Dio era su di me e ho radunato alcuni capi d'Israele, perché partissero con me.

Esdra 8,1 - Questi sono, con le loro indicazioni genealogiche, i capifamiglia che sono partiti con me da Babilonia, sotto il regno del re Artaserse.

Esdra 8,2 - dei figli di Pincas: Ghersom; dei figli di Itamar: Daniele; dei figli di Davide: Cattus

Esdra 8,3 - figlio di Secania; dei figli di Paros: Zaccaria; con lui furono registrati centocinquanta maschi;

Esdra 8,4 - dei figli di Pacat-Moab: Elioenai figlio di Zerachia, e con lui duecento maschi;

Esdra 8,5 - dei figli di Zattu: Secania figlio di Iacaziel e con lui trecento maschi;

Esdra 8,6 - dei figli di Adin: Ebed figlio di Giònata e con lui cinquanta maschi;

Esdra 8,7 - dei figli di Elam: Isaia figlio di Atalia e con lui settanta maschi;

Esdra 8,8 - dei figli di Sefatia: Zebadia figlio di Michele e con lui ottanta maschi;

Esdra 8,9 - dei figli di Ioab: Obadia figlio di Iechièl e con lui duecentodiciotto maschi;

Esdra 8,10 - dei figli di Bani: Selomìt figlio di Iosifia e con lui centosessanta maschi;

Esdra 8,11 - dei figli di Bebai: Zaccaria figlio di Bebai e con lui ventotto maschi;

Esdra 8,12 - dei figli di Azgad: Giovanni figlio di Akkatan e con lui centodieci maschi;

Esdra 8,13 - dei figli di Adonikam: gli ultimi, di cui ecco i nomi: Elifèlet, Ieièl e Semaia e con loro sessanta maschi;

Esdra 8,14 - dei figli di Bigvai: Utai figlio di Zaccur e con lui settanta maschi.

Esdra 8,15 - Io li ho radunati presso il canale che scorre verso Aava. Là siamo stati accampati per tre giorni. Ho fatto una rassegna tra il popolo e i sacerdoti e non ho trovato nessun levita.

Esdra 8,16 - Allora ho mandato a chiamare i capi Elièzer, Arièl, Semaia, Elnatàn, Iarib, Natàn, Zaccaria, Mesullàm e gli istruttori Ioiarib ed Elnatàn

Esdra 8,17 - e ho ordinato loro di andare da Iddo, capo nella località di Casifià, e ho messo loro in bocca le parole da dire a Iddo e ai suoi fratelli oblati nella località di Casifià: di mandarci cioè inservienti per il tempio del nostro Dio.

Esdra 8,18 - Poiché la mano benefica del nostro Dio era su di noi, ci hanno mandato un uomo assennato, dei figli di Macli, figlio di Levi, figlio d'Israele, cioè Serebia, con i suoi figli e fratelli: diciotto persone;

Esdra 8,19 - inoltre Casabià e con lui Isaia, dei figli di Merari suo fratello e i loro figli: venti persone.

Esdra 8,20 - Degli oblati, che Davide e i principi avevano assegnato al servizio dei leviti: duecentoventi oblati. Furono registrati per nome.

Esdra 8,21 - Là, presso il canale Aavà, ho indetto un digiuno, per umiliarci davanti al Dio nostro e implorare da lui un felice viaggio per noi, i nostri bambini e tutti i nostri averi.

Esdra 8,22 - Avevo infatti vergogna di domandare al re soldati e cavalieri per difenderci lungo il cammino da un eventuale nemico; anzi, avevamo detto al re: La mano del nostro Dio è su quanti lo cercano, per il loro bene; invece la sua potenza e la sua ira su quanti lo abbandonano.

Esdra 8,23 - Così abbiamo digiunato e implorato da Dio questo favore ed egli ci è venuto in aiuto.

Esdra 8,24 - Quindi ho scelto dodici tra i capi dei sacerdoti: Serebia e Casabià e i dieci loro fratelli con essi:

Esdra 8,25 - ho pesato loro l'argento, l'oro e gli arredi, che costituivano l'offerta per il tempio del nostro Dio fatta dal re, dai suoi consiglieri, dai suoi principi e da tutti gli Israeliti che si trovavano da quelle parti.

Esdra 8,26 - Ho pesato dunque e consegnato nelle loro mani: argento: seicentocinquanta talenti; arredi d'argento: cento, del peso di altrettanti talenti; oro: cento talenti.

Esdra 8,27 - Inoltre: coppe d'oro venti: di mille darici; vasi di bronzo pregiato e lucente: due, preziosi come l'oro.

Esdra 8,28 - Ho detto loro: "Voi siete consacrati al Signore; questi arredi sono cosa sacra; l'argento e l'oro sono offerta volontaria al Signore, Dio dei nostri padri.

Esdra 8,29 - Sorvegliateli e custoditeli, finché non possiate pesarli davanti ai capi dei sacerdoti, ai leviti e ai capifamiglia d'Israele a Gerusalemme, nelle stanze del tempio.

Esdra 8,30 - Allora i sacerdoti e i leviti presero in consegna il carico dell'argento e dell'oro e dei vasi, per portarli a Gerusalemme nel tempio del nostro Dio.

Esdra 8,31 - Il dodici del primo mese siamo partiti dal fiume Aava per andare a Gerusalemme e la mano del nostro Dio era su di noi: egli ci ha liberati dagli assalti dei nemici e dei briganti lungo il cammino.

Esdra 8,32 - Siamo arrivati a Gerusalemme e ci siamo riposati tre giorni.

Esdra 8,33 - Il quarto giorno sono stati pesati l'argento, l'oro e gli arredi nella casa del nostro Dio nelle mani del sacerdote Meremòt, figlio di Uria, con cui vi era Eleàzaro figlio di Pincas e con essi i leviti Iozabàd figlio di Giosuè e Noadia figlio di Binnui;

Esdra 8,34 - ogni cosa era secondo il numero e il peso e si mise per iscritto il peso totale. In quel tempo

Esdra 8,35 - quelli che venivano dall'esilio, cioè i deportati, vollero offrire olocausti al Dio d'Israele: tori: dodici per tutto Israele, arieti: novantasei, agnelli: settantasette, capri di espiazione: dodici, tutto come olocausto al Signore.

Esdra 8,36 - Hanno consegnato i decreti del re ai satrapi del re e al governatore dell'Oltrefiume, i quali sono venuti in aiuto al popolo e al tempio.

Esdra 9,1 - Terminate queste cose, sono venuti a trovarmi i capi per dirmi: Il popolo d'Israele, i sacerdoti e i leviti non si sono separati dalle popolazioni locali, nonostante i loro abomini, cioè dai Cananei, Hittiti, Perizziti, Gebusei, Ammoniti, Moabiti, Egiziani, Amorrei,

Esdra 9,2 - ma hanno preso in moglie le loro figlie per sé e per i loro figli: così hanno profanato la stirpe santa con le popolazioni locali; anzi i capi e i magistrati sono stati i primi a darsi a questa infedeltà.

Esdra 9,3 - Udito ciò, ho lacerato il mio vestito e il mio mantello, mi sono strappato i capelli e i peli della barba e mi sono seduto costernato.

Esdra 9,4 - Quanti tremavano per i giudizi del Dio d'Israele su questa infedeltà dei rimpatriati, si radunarono presso di me. Ma io restai seduto costernato, fino all'offerta della sera.

Esdra 9,5 - All'offerta della sera mi sono alzato dal mio stato di prostrazione e con il vestito e il mantello laceri sono caduto in ginocchio e ho steso le mani al mio Signore,

Esdra 9,6 - e ho detto: Mio Dio, sono confuso, ho vergogna di alzare, Dio mio, la faccia verso di te, poiché le nostre colpe si sono moltiplicate fin sopra la nostra testa; la nostra colpevolezza è aumentata fino al cielo.

Esdra 9,7 - Dai giorni dei nostri padri fino ad oggi noi siamo stati molto colpevoli e per le nostre colpe, noi, i nostri re e i nostri sacerdoti, siamo stati dati nelle mani dei re stranieri; siamo stati consegnati alla spada, alla prigionia, alla rapina, all'insulto fino ad oggi.

Esdra 9,8 - Ora, da poco, il nostro Dio ci ha fatto una grazia: ha liberato un resto di noi, dandoci un asilo nel suo luogo santo, e così il nostro Dio ha fatto brillare i nostri occhi e ci ha dato un po' di sollievo nella nostra schiavitù.

Esdra 9,9 - Perché noi siamo schiavi; ma nella nostra schiavitù il nostro Dio non ci ha abbandonati: ci ha resi graditi ai re di Persia; ci ha fatti rivivere, perché rialzassimo la casa del nostro Dio e restaurassimo le sue rovine e ci ha concesso di avere un riparo in Giuda e in Gerusalemme.

Esdra 9,10 - Ma ora, che dire, Dio nostro, dopo questo? Poiché abbiamo abbandonato i tuoi comandi

Esdra 9,11 - che tu avevi dato per mezzo dei tuoi servi, i profeti, dicendo: Il paese di cui voi andate a prendere il possesso è un paese immondo, per l'immondezza dei popoli indigeni, per le nefandezze di cui l'hanno colmato da un capo all'altro con le loro impurità.

Esdra 9,12 - Per questo non dovete dare le vostre figlie ai loro figli, né prendere le loro figlie per i vostri figli; non dovrete mai contribuire alla loro prosperità e al loro benessere, così diventerete forti voi e potrete mangiare i beni del paese e lasciare un'eredità ai vostri figli per sempre.

Esdra 9,13 - Dopo ciò che è venuto su di noi a causa delle nostre cattive azioni e per la nostra grande colpevolezza, benché tu, Dio nostro, ci abbia punito meno di quanto meritavano le nostre colpe e ci abbia concesso di formare questo gruppo di superstiti,

Esdra 9,14 - potremmo forse noi tornare a violare i tuoi comandi e a imparentarci con questi popoli abominevoli? Non ti adireresti contro di noi fino a sterminarci, senza lasciare resto né superstite?

Esdra 9,15 - Signore, Dio di Israele, per la tua bontà è rimasto di noi oggi un gruppo di superstiti: eccoci davanti a te con la nostra colpevolezza. Ma a causa di essa non possiamo resistere alla tua presenza!

Esdra 10,1 - Mentre Esdra pregava e faceva questa confessione piangendo, prostrato davanti alla casa di Dio, si riunì intorno a lui un'assemblea molto numerosa d'Israeliti, uomini, donne e fanciulli, e il popolo piangeva dirottamente.

Esdra 10,2 - Allora Secania, figlio di Iechièl, uno dei figli di Elam, prese la parola e disse a Esdra: Noi siamo stati infedeli verso il nostro Dio, sposando donne straniere, prese dalle popolazioni del luogo. Orbene: c'è ancora una speranza per Israele nonostante ciò.

Esdra 10,3 - Ora noi facciamo questa alleanza davanti al nostro Dio: rimanderemo tutte queste donne e i figli nati da esse, secondo il tuo consiglio, mio signore, e il consiglio di quelli che tremano davanti al comando del nostro Dio. Si farà secondo la legge!

Esdra 10,4 - Alzati, perché a te è affidato questo compito; noi saremo con te; sii forte e mettiti all'opera!

Esdra 10,5 - Allora Esdra si alzò e fece giurare ai capi dei sacerdoti e dei leviti e a tutto Israele che avrebbero agito secondo quelle parole; essi giurarono.

Esdra 10,6 - Esdra allora, alzatosi davanti alla casa di Dio, andò nella camera di Giovanni, figlio di Eliasib. Là egli passò la notte, senza prendere cibo né bere acqua, perché era in lutto a causa dell'infedeltà dei rimpatriati.

Esdra 10,7 - Poi fu fatta passare la voce in Giuda e Gerusalemme a tutti i rimpatriati che si radunassero in Gerusalemme:

Esdra 10,8 - a chiunque non fosse venuto entro tre giorni - così disponeva il consiglio dei capi e degli anziani - sarebbero stati votati allo sterminio tutti i beni ed egli stesso sarebbe stato escluso dalla comunità dei rimpatriati.

Esdra 10,9 - Allora tutti gli uomini di Giuda e di Beniamino si radunarono a Gerusalemme entro tre giorni; si era al nono mese, il venti del mese. Tutto il popolo stava nella piazza del tempio, tremante per questo evento e per gli scrosci della pioggia.

Esdra 10,10 - Allora il sacerdote Esdra si alzò e disse loro: Voi avete commesso un atto d'infedeltà, sposando donne straniere: così avete accresciuto la colpevolezza d'Israele.

Esdra 10,11 - Ma ora rendete lode al Signore, Dio dei vostri padri, e fate la sua volontà, separandovi dalle popolazioni del paese e dalle donne straniere.

Esdra 10,12 - Tutta l'assemblea rispose a gran voce: Sì, dobbiamo fare secondo la tua parola.

Esdra 10,13 - Ma il popolo è numeroso e siamo al tempo delle piogge; non è possibile restare all'aperto. D'altra parte non è lavoro di un giorno o di due, perché siamo in molti ad aver peccato in questa materia.

Esdra 10,14 - I nostri capi stiano a rappresentare tutta l'assemblea; e tutti quelli delle nostre città che hanno sposato donne straniere vengano in date determinate e accompagnati dagli anziani della rispettiva città e dai loro giudici, finché non abbiano allontanato da noi l'ira ardente del nostro Dio per questa causa.

Esdra 10,15 - Soltanto Giònata figlio di Asaèl e Iaczeia figlio di Tikva si opposero, appoggiati da Mesullàm e dal levita Sabbetài.

Esdra 10,16 - I rimpatriati fecero come era stato proposto: il sacerdote Esdra si scelse alcuni uomini, capifamiglia, uno per casato, tutti designati per nome. Essi iniziarono le sedute il primo giorno del decimo mese per esaminare la questione

Esdra 10,17 - e terminarono di esaminare tutti gli uomini che avevano sposato donne straniere il primo giorno del primo mese.

Esdra 10,18 - Tra gli appartenenti ai sacerdoti, che avevano sposato donne straniere, c'erano: dei figli di Giosuè figlio di Iozadàk e tra i suoi fratelli: Maaseia, Elièzer, Iarib e Godolia.

Esdra 10,19 - Essi hanno promesso con giuramento di rimandare le loro donne e hanno offerto un ariete in espiazione della loro colpa.

Esdra 10,20 - Dei figli di Immer: Canàni e Zebadia.

Esdra 10,21 - Dei figli di Carim: Maaseia, Elia, Semaia, Iechièl e Uzzia.

Esdra 10,22 - Dei figli di Pascur: Elioènai, Maaseia, Ismaele, Natanaele, Iozabàd ed Eleasà.

Esdra 10,23 - Degli appartenenti ai leviti: Iozabàd, Simei, Chelaia, chiamato il Chelita, Petachia, Giuda ed Elièzer.

Esdra 10,24 - Dei cantori: Eliasib. Dei portinai: Sallùm, Telem e Uri.

Esdra 10,25 - Tra gli Israeliti: dei figli di Paros: Ramia, Izzia, Malchia, Miamin, Eleàzaro, Malchia e Benaià.

Esdra 10,26 - Dei figli di Elam: Mattania, Zaccaria, Iechièl, Abdi, Ieremòt ed Elia.

Esdra 10,27 - Dei figli di Zattu: Elioenài, Eliasib, Mattania, Ieremòt, Zabad e Aziza.

Esdra 10,28 - Dei figli di Bebai: Giovanni, Anania, Zabbai e Atlai.

Esdra 10,29 - Dei figli di Bani: Mesullàm, Malluch, Adaia, Iasub, Seal e Ieramòt.

Esdra 10,30 - Dei figli di Pacat-Moab: Adna, Kelal, Benaià, Maaseia, Mattania, Bezaleèl, Binnui e Manàsse.

Esdra 10,31 - Dei figli di Carim: Elièzer, Ishshia, Malchia, Semaia, Simeone,

Esdra 10,32 - Beniamino, Malluch, Semaria.

Esdra 10,33 - Dei figli di Casum: Mattenai, Mattatta, Zabad, Elifèlet, Ieremai, Manàsse e Simei.

Esdra 10,34 - Dei figli di Bani: Maadai, Amram, Uel,

Esdra 10,35 - Benaià, Bedia, Cheluu,

Esdra 10,36 - Vania, Meremòt, Eliasib,

Esdra 10,37 - Mattenai, Iaasai.

Esdra 10,38 - Dei figli di Binnui: Simei,

Esdra 10,39 - Selemia, Natàn, Adaia.

Esdra 10,40 - Dei figli di Azzur: Sasai, Sàrai,

Esdra 10,41 - Azareèl, Selemia, Semaria,

Esdra 10,42 - Sallùm, Amaria, Giuseppe.

Esdra 10,43 - Dei figli di Nebo: Ieièl, Mattitia, Zabad, Zebina, Iaddai, Gioele, Benaià.

Esdra 10,44 - Tutti questi avevano sposato donne straniere e rimandarono le donne insieme con i figli che avevano avuti da esse.

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