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SALMO 68 - LA GLORIOSA EPOPEA DI ISRAELE
Il Salmo 68, attribuito dal primo versetto del Salmo stesso a Davide, "Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. Canto" è alquanto lungo, perché formato da 36 versetti.
Il testo secondo la traduzione C.E.I. è il seguente:
Salmo 68,1 - Al maestro del coro. Di Davide. Salmo. Canto.
Salmo 68,2 - Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
Salmo 68,3 - Come si disperde il fumo, tu li disperdi; come fonde la cera di fronte al fuoco, periscano gli empi davanti a Dio.
Salmo 68,4 - I giusti invece si rallegrino, esultino davanti a Dio e cantino di gioia.
Salmo 68,5 - Cantate a Dio, inneggiate al suo nome, spianate la strada a chi cavalca le nubi: "Signore" è il suo nome, gioite davanti a lui.
Salmo 68,6 - Padre degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa dimora.
Salmo 68,7 - Ai derelitti Dio fa abitare una casa, fa uscire con gioia i prigionieri; solo i ribelli abbandona in arida terra.
Salmo 68,8 - Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo, quando camminavi per il deserto,
Salmo 68,9 - la terra tremò, stillarono i cieli davanti al Dio del Sinai, davanti a Dio, il Dio di Israele.
Salmo 68,10 - Pioggia abbondante riversavi, o Dio, rinvigorivi la tua eredità esausta.
Salmo 68,11 - E il tuo popolo abitò il paese che nel tuo amore, o Dio, preparasti al misero.
Salmo 68,12 - Il Signore annunzia una notizia, le messaggere di vittoria sono grande schiera:
Salmo 68,13 - Fuggono i re, fuggono gli eserciti, anche le donne si dividono il bottino.
Salmo 68,14 - Mentre voi dormite tra gli ovili, splendono d'argento le ali della colomba,
le sue piume di riflessi d'oro.
Salmo 68,15 - Quando disperdeva i re l'Onnipotente, nevicava sullo Zalmon.
Salmo 68,16 - Monte di Dio, il monte di Basan, monte dalle alte cime, il monte di Basan.
Salmo 68,17 - Perché invidiate, o monti dalle alte cime, il monte che Dio ha scelto a sua dimora? Il Signore lo abiterà per sempre.
Salmo 68,18 - I carri di Dio sono migliaia e migliaia: il Signore viene dal Sinai nel santuario.
Salmo 68,19 - Sei salito in alto conducendo prigionieri, hai ricevuto uomini in tributo: anche i ribelli abiteranno presso il Signore Dio.
Salmo 68,20 - Benedetto il Signore sempre; ha cura di noi il Dio della salvezza.
Salmo 68,21 - Il nostro Dio è un Dio che salva; il Signore Dio libera dalla morte.
Salmo 68,22 - Sì, Dio schiaccerà il capo dei suoi nemici, la testa altera di chi percorre la via
del delitto.
Salmo 68,23 - Ha detto il Signore: Da Basan li farò tornare, li farò tornare dagli abissi del mare,
Salmo 68,24 - perché il tuo piede si bagni nel sangue, e la lingua dei tuoi cani riceva la sua parte tra i nemici.
Salmo 68,25 - Appare il tuo corteo, Dio, il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.
Salmo 68,26 - Precedono i cantori, seguono ultimi i citaredi, in mezzo le fanciulle che battono cembali.
Salmo 68,27 - Benedite Dio nelle vostre assemblee, benedite il Signore, voi della stirpe di Israele.
Salmo 68,28 - Ecco, Beniamino, il più giovane, guida i capi di Giuda nelle loro schiere, i capi di Zàbulon, i capi di Nèftali.
Salmo 68,29 - Dispiega, Dio, la tua potenza, conferma, Dio, quanto hai fatto per noi.
Salmo 68,30 - Per il tuo tempio, in Gerusalemme, a te i re porteranno doni.
Salmo 68,31 - Minaccia la belva dei canneti, il branco dei tori con i vitelli dei popoli: si prostrino portando verghe d'argento; disperdi i popoli che amano la guerra.
Salmo 68,32 - Verranno i grandi dall'Egitto, l'Etiopia tenderà le mani a Dio.
Salmo 68,33 - Regni della terra, cantate a Dio, cantate inni al Signore;
Salmo 68,34 - egli nei cieli cavalca, nei cieli eterni, ecco, tuona con voce potente.
Salmo 68,35 - Riconoscete a Dio la sua potenza, la sua maestà su Israele, la sua potenza sopra le nubi.
Salmo 68,36 - Terribile sei, Dio, dal tuo santuario; il Dio d'Israele dà forza e vigore al suo popolo, sia benedetto Dio.
Il Salmo dopo le informazioni di prassi del primo versetto inizia col ricordare gli l'eventi della liberazione dalla schiavitù d'Egitto: "Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano", Salmo (68,2).
parole che riecheggiano il libro dei Numeri (10,35): "Quando l'arca partiva, Mosè diceva: Sorgi, Signore, e siano dispersi i tuoi nemici e fuggano da te coloro che ti odiano."
Questa invocazione assieme al 2 versetto del Salmo 68 risulta essere usata dai sacerdoti esorcisti all'inizio delle pratiche che compiono come "Benedizione in caso di maleficio":
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!
Il nostro aiuto è nel nome del Signore! Egli ha fatto Cielo e terra!
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, com'era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen!
Sorga Dio e si disperdano i suoi nemici!
Fuggano dinnanzi a Lui quelli che lo odiano.
Come si disperde il fumo Tu li disperdi.
Il salmo ricorda che Dio "cavalca le nubi" (5) vale a dire vede i problemi della terra da un'altra dimensione rispetto a quella contingente degli uomini della terra condizionata dalle loro inimicizie provocata da spirito di contesa mossi dall'orgoglio con la mira di primeggiare.
Non gli interessano i confini delle nazioni perché le nubi non si curano di questi.
È, comunque, "Padre degli orfani e difensore delle vedove" (6), ma "i ribelli abbandona in arida terra" (7) il che induce a ricordare la fine dei ribelli nel deserto (Numeri 14,32).
Il Salmo poi ricorda il tema del cammino nel deserto del "Dio del Sinai" che fa "stillare i cieli" (9), dona la manna, fa tremare la terra nella teofania della consegna della Legge e fa "Pioggia abbondante riversavi" (10) perché vi sia acqua e vita nel deserto.
La conquista della terra promessa è tratteggiata in forma poetica e sintetica con rapide pennellate "Il Signore annunzia una notizia", "messaggere di vittoria", "Fuggono i re, fuggono gli eserciti", " splendono d'argento le ali della colomba (Israele), le sue piume di riflessi d'oro" (11-14).
Ricordando il monte Zalmon (il monte ombroso), altura vicino a Sichem (Giudici 9,48) e il monte Basan a nord, tratteggia punti estremi di conquista della Palestina (15-16).
Dio, però, non sceglie quei monti alti per porvi il suo santuario, sceglie Sion: "Perché invidiate, o monti dalle alte cime, il monte che Dio ha scelto a sua dimora?" (17).
La gloria di Dio dal Sinai va al santuario con migliaia e migliaia di carri e s'insedia nel santuario di Gerusalemme (18).
"Sei salito in alto conducendo prigionieri" (18), vale a dire hai condotto gli ex prigionieri d'Egitto sul monte Sion, ma è anche profezia di salvezza finale e di una Gerusalemme celeste.
"Anche i ribelli abiteranno presso il Signore" nei tempi messianici (19).
Questi tempi sono quelli della salvezza, di vittoria sulla morte e sul male (20-22).
"Perché il tuo piede si bagni nel sangue, e la lingua dei tuoi cani riceva la sua parte tra i nemici" (24) può accennare alla morte di Acab (1 Re 21,19; 22,38) e ai tempi di Ioram e Gezabele.
Futuro radioso, corteo glorioso, (25) dopo la vittoria su Gog e Magog, dirà l'Apocalisse, i re vinti da Dio saliranno a Gerusalemme portando offerte a Dio: "Per il tuo tempio, in Gerusalemme, a te i re porteranno doni" (30).
Sarà vinta la "la belva dei canneti", il coccodrillo o il behamot o il leviatano (31).
Conclude la visione della sovranità di Dio: "Nei cieli eterni cavalca, nei cieli eterni" (34) e "Terribile sei, Dio, dal tuo santuario" (36), ma si può intuire introduzione dei popoli salvati nel santuario celeste.