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L'ATTESA DELLA SALVEZZA
Nel libro del profeta Isaia il capitolo 33 è un cantico che però alcuni esperti non attribuiscono a quel profeta vissuto, nell'VIII sec. a.C., perché alcuni riferimenti sembrano richiamare ambienti mesopotamici del post esilio.
Questo cantico, di 24 versetti, è diviso in due parti:
- l'attesa della salvezza (1-16);
- il ritorno a Gerusalemme (17-24).
Per vari aspetti si può raffrontare al Salmo 68.
Il Testo della traduzione C.E.I. è il seguente:
Isaia 33,1 - Guai a te, che devasti e non sei stato devastato, che saccheggi e non sei stato saccheggiato: sarai devastato, quando avrai finito di devastare, ti saccheggeranno, quando avrai finito di saccheggiare.
Isaia 33,2 - Signore, pietà di noi, in te speriamo; sii il nostro braccio ogni mattina, nostra salvezza nel tempo dell'angoscia.
Isaia 33,3 - Al rumore della tua minaccia fuggono i popoli, quando ti levi si disperdono le nazioni.
Isaia 33,4 - Si ammucchia la preda come si ammucchiano le cavallette vi si precipita sopra come vi si precipitano le locuste.
Isaia 33,5 - Eccelso è il Signore poiché dimora lassù; egli riempie Sion di diritto e di giustizia.
Isaia 33,6 - C'è sicurezza nelle sue leggi, ricchezze salutari sono sapienza e scienza; il timore di Dio è il suo tesoro.
Isaia 33,7 - Ecco gli araldi gridano di fuori, i messaggeri di pace piangono amaramente.
Isaia 33,8 - Sono deserte le strade, non c'è chi passi per la via. Egli ha violato l'alleanza, ha respinto i testimoni, non si è curato di alcuno.
Isaia 33,9 - La terra è in lutto e piena di squallore, si scolora il Libano e intristisce; la pianura di Saron è simile a una steppa, brulli sono il Basan e il Carmelo.
Isaia 33,10 - Ora mi alzerò, dice il Signore, ora mi innalzerò, ora mi esalterò.
Isaia 33,11 - Avete concepito fieno, partorirete paglia; il mio soffio vi divorerà come fuoco.
Isaia 33,12 - I popoli saranno fornaci per calce, spini tagliati da bruciare nel fuoco.
Isaia 33,13 - Sentiranno i lontani quanto ho fatto, sapranno i vicini qual è la mia forza.
Isaia 33,14 - Hanno paura in Sion i peccatori, lo spavento si è impadronito degli empi. Chi di noi può abitare presso un fuoco divorante? Chi di noi può abitare tra fiamme perenni?
Isaia 33,15 - Chi cammina nella giustizia e parla con lealtà, chi rigetta un guadagno frutto di angherie, scuote le mani per non accettare regali, si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue e chiude gli occhi per non vedere il male:
Isaia 33,16 - costui abiterà in alto, fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio, gli sarà dato il pane, avrà l'acqua assicurata.
Isaia 33,17 - I tuoi occhi vedranno un re nel suo splendore, contempleranno un paese sconfinato.
Isaia 33,18 - Il tuo cuore si chiederà nei suoi terrori: Dov'è colui che registra? Dov'è colui che pesa il denaro? Dov'è colui che ispeziona le torri?".
Isaia 33,19 - Non vedrai più quel popolo straniero, popolo dal linguaggio oscuro, incomprensibile, dalla lingua barbara che non si capisce.
Isaia 33,20 - Guarda Sion, la città delle nostre feste! I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, dimora tranquilla, tenda che non sarà più rimossa, i suoi paletti non saranno divelti, nessuna delle sue cordicelle sarà strappata.
Isaia 33,21 - Poiché se là c'è un potente, noi abbiamo il Signore, al posto di fiumi e larghi canali; non ci passerà nave a remi né l'attraverserà naviglio più grosso.
Isaia 33,22 - Poiché il Signore è il nostro giudice, il Signore è nostro legislatore, il Signore è nostro re; egli ci salverà.
Isaia 33,23 - Sono allentate le sue corde, non tengono più l'albero diritto, non spiegano più le vele. Allora anche i ciechi divideranno una preda enorme gli zoppi faranno un ricco bottino.
Isaia 33,24 - Nessuno degli abitanti dirà: Io sono malato. Il popolo che vi dimora è stato assolto dalle sue colpe.
In grassetto ho evidenziato alcuni aspetti espressi che lo avvicinano al Salmo 68 e che in pratica riguardano:
- il pensiero che Dio disperde i nemici;
- che abita in alto;
- che ha scelto Sion;
- araldi che gridano, in questo caso cattive notizie;
- l'idea che Dio deve sorgere;
- l'idea che Dio ci salverà;
- anche gli incapaci (nel Salmo 68 le donne) potranno fare bottino;
- non ci sarà più malattia e quindi la morte.
Secondo Isaia 33,17-22, Dio è il Re che sconfigge le potenze nemiche ed entra trionfalmente a Sion.
È quanto farà l'Agnello di Dio.
Gesù nella Sion terrena entrerà su un asinello, osannato dalla folla immane della sua entrata finale in cielo con i salvati.
Gesù non vincerà però con la forza, ma ha potere di vincere il male.
"Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!" (Giovanni 1,29)
Nella Liturgia delle Lodi si incontra questo cantico ove c'è l'annunzio di un ingresso glorioso di Dio nella storia umana: "Ora mi alzerò, dice il Signore, ora mi innalzerò, ora mi esalterò". (Isaia 33,10).
L'annuncio e per tutte le nazioni, anche ai lontani dalla sua alleanza. (Isaia 33,13).
Eppure, anche nei vicini, che abitano in Sion all'ombra della legge, c'è peccato ed empietà, ma il Signore non può tollerare ciò e col "fuoco divorante" e "fiamma perenne" (Isaia 33,14) annienterà il male.
È come l'annuncio di una Pasqua finale per tutti i popoli.
Passerà l'angelo sterminatore.
Per avere sicurezza occorre rifugiarsi in fortezza inespugnabile, in una casa ideale, in una Sion celeste, e si avrà l'abbondanza di pane e di acqua, simboli di vita. (Isaia 33,16)
In pratica è da segnare la casa coi segni dell'agnello come nella Pasqua quando passò l'angelo sterminatore.
Questa casa, fortezza inespugnabile è da segnare con sei impegni onde il credente fedele e giusto (Isaia 33,15), possa abitare, senza danni del fuoco divino:
- camminare nella giustizia;
- parlare leale e sincero, cioè essere sempre corretto;
- rigettare un guadagno frutto di angherie;
- "scuotendo le mani per non accettare regali" per evitare corruzione;
- "turarsi gli orecchi" a proposte sconvenienti;
- "chiude gli occhi per non vedere il male" per allontanare la tentazione. a rifiutare assolutamente ogni complicità con il male.
Sono impegni che comportano volontà ed è da partecipare con tutto se stesso, mente, anima e corpo con tutti i sensi.
Costui abiterà in fortezze inespugnabili e avrà abbondanza di pane e acqua, simboli di vita prospera e felice. (Isaia 33,16) immagini del battesimo (Lettera di Barnaba 11,5), e dell'Eucaristia. (Giustino Dialogo con Trifone)
Anche la decriptazione di questo cantico, che riporto in Appendice presenta la figura del Salvatore, il Cristo, figura che secondo i Vangeli verrà incarnata da Gesù di Nazaret.
Posso concludere anche con questa riprova che l'intera complesso delle Sacre Scritture canoniche ebraiche lette per decriptazione hanno un solo tema: l'epopea del Messia.