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IL MESSIA, IL CRISTO DEI CRISTIANI
Col mio modo di leggere le parole ebraiche dando valore alle immagini delle lettere ebraiche come icone messaggere di significati grafici intrinseci come è chiaro dal mio metodo in "Parlano le lettere" e dalle schede riportate in destra nelle pagine di questo mio sito, quel Perez ha nelle proprie lettere una lettura di una importante valenza cristologia:
"Il Verbo
in un corpo
scenderà
."
Il Vangelo di Matteo riprende quella genealogia, esalta il ripetersi di 3 volte 14 generazioni (14 che per la gimatria è il numero che corrisponde alla somma dei valori delle lettere del nome Davide) e indica in Gesù il Cristo, il Messia che era atteso.
Su ciò ho gia presentato alcune mie considerazioni in "Numeri nei Vangeli e nell'Apocalisse, annunci del Messia".
Non vi sono dubbi per l'evangelista, Gesù figlio di Maria sposa di Giuseppe è il Messia, cioè il Cristo atteso da Davide e da Abramo.
"Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares (il Perez di prima) e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn, Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo... Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò... Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo." (Matteo 1,1-16)
La genealogia di Matteo fino a Davide ricalca quella di 1Cronache 2 salvo diversa vocalizzazione di alcuni nomi che è stata mutata con le traduzioni.
In questa genealogia appaiono anche alcune donne che hanno nomi con storie particolari nella Bibbia o nella tradizione ebraica e precisamente:
- Tamar nuora di Giuda dalla quale ebbe due figli travestendosi da prostituta;
- Racab che generò Booz da Salomon (per la tradizione era la prostituta di Gerico - Giosuè 2);
- Rut sposò di Booz parente del marito morto e il libro di Rut narra che gli s'infilò sotto le coperte e lui poi la riscattò secondo la legge del levirato;
- La moglie di Uria, che commise adulterio con Davide che poi sposò;
- Maria la moglie di Giuseppe il carpentiere.
Esclusa Maria le altre quattro paiono essere tutte straniere.
Tamar una Cananea, Raab una Cananea, Ruth, una Moabita, la moglie di Uria una Hittita.
Tutte e quattro erano già precedentemente sposate.
Forse il testo ci vuol suggerire che Maria, di fatto, era già sposata da un altro?
Un voto di completa dedizione.
Il Vangelo poi preciserà... lo Spirito Santo: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo." (Matteo 1,20b)
Certo se l'evangelista voleva far fare una bella genealogia agli occhi dei moralisti doveva evitare di ricordare quei precedenti, invece, vuole proprio far notare che nel ceppo di Gesù sono riassunti Israele e popoli pagani, tutti comunque peccatori e di che tipo!
Perché?
Perché Dio viene a salvare i peccatori e s'incarna nella loro reale povera situazione morale; scende addirittura nella tomba per tirarlo fuori.
Il fatto che tutte quelle donne richiamate nella genealogia perché hanno voluto con pertinacia inserirsi per avere una discendenza legale da un ebreo fa riflettere sulla figura di Giuseppe sposo di Maria della Santa Famiglia di Nazaret.
Giuseppe è il padre legale di Gesù che lo collega alle profezie.
Anche Maria si inserisce in quella genealogia perché riceve dal marito Giuseppe la paternità legale del figlio che ha dal suo divino sposo.
Sia il Vangelo di Matteo sia quello di Luca dicono, infatti, della concezione verginale di Gesù. (Matteo 1,18-24; Luca 1,26-37; 2,1-20)
Agli occhi di un ebreo Gesù giuridicamente era figlio di Giuseppe, anche se non lo era biologicamente.
Giuseppe è un davidico e potrebbe ben vantarsi della propria genealogia, ma è costretto solo e conservarla gelosamente in silenzio nascosto come in esilio in un paese lontano dalla sua origine.
Da Nazaret Giuseppe e Maria debbono però andare a Betlemme perché Erode, facendosi forte dei romani, ha imposto un censimento.
Lo scopo occulto forse però di fatto è censire i davidici.
Infatti concomitante o poco dopo al censimento c'è il racconto dell'uccisione degli innocenti a Betlemme.
Giuseppe è un discendente dell'antico casato reale tenuto d'occhio.
Forse per questo s'era trasferito a Nazaret fuori portata di Erode.
Essendoci moti di liberazione, attendendosi così prossimo il Messia i discendenti del Re David erano infatti particolarmente sospetti.
Sotto questa angolazione ha senso il martirio degli innocenti perpetrato a Betlemme dei dividici sotto i due anni, cosicché Erode assume la veste di faraone che voleva uccidere tutti i neonati maschi ebrei.
Mi sono chiesto perché Matteo non chiama la moglie di Uria col suo nome di Betzabea.
Il nome di questa, peraltro, era noto perché messo ben evidenza nei libri del canone ebraico della Bibbia.
In 2 Samuele 11,3, infatti, si legge: "Davide mandò a informarsi chi fosse la donna. Gli fu detto: È Betsabea figlia di Eliàm, moglie di Uria l'Hittita".
La mia opinione è che il nome di Uria evoca con le lettere ebraiche significati profetici che all'autore del Vangelo interessavano più di quelle del nome Betsabea e perché voleva evocare a pieno i misfatti di Davide, adulterio e omicidio.
Aveva cioè interesse di far cogliere un elemento che direi Giovanneo, infatti: "Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo." (Giovanni 1,9)
Il nome di Uria, infatti, è
cioè "Luce
di Iah
"
che ci porta così alla luce che presentò Iah, cioè Iahwèh nel primo giorno della creazione.
Riferendo quelle lettere
all'idea della incarnazione si ha "Un primogenito
(sottinteso della moglie) recherà
nel corpo
il Signore/Iah
".
Per tutte queste donne esiste poi il comune destino di avere figli inseriti nella dinastia del Messia che però non sono non dal loro primo marito, infatti:
- Tamar, già sposa di Er figlio di Giuda, premorto, ha il figlio Perez da Giuda;
- Rahab per la tradizione fu già sposa di Giosuè ed ebbe Booz da Salmon;
- Rut era già sposa di Maclon (Rut 4,10) figlio di Elimelech di Betlemme (Rut 1,1-4), morto il marito, ebbe figli da Booz;
- Betzabea, appunto, era già moglie d'Uria, morto per disegno di Davide ebbe da questi il figlio Salomone;
- Maria "...essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo." (Matteo 1,18)
Tenendo conto di tutto ciò, quelle cinque donne oltre ad avere in comune storie particolari che manifestano una propria specifica volontà di avere un figlio nella linea delle promesse dell'alleanza di Dio con Israele, in comune hanno anche che nel proprio nome tutte hanno una lettera
.
Seguendo questa idea iniziata con Perez
"Il Verbo
in un corpo
scenderà
",
ne viene un ventaglio di avvisi tutti relativi al Verbo se quella lettera
la riferiamo a Lui, appunto, il Verbo:
- Tamar
il Verbo "Indica
che gli vivrà
nel corpo
";
- Rahab
"dal corpo
un grembo
()"
del Verbo;
- Rut
"del corpo reca indicazione" del Verbo;
- Moglie d'Uria
"Un primogenito
recherà
nel corpo
Iah
";
- Maria
il Verbo "le vivrà
nel corpo
;
sarà
la Madre
".
D'altronde Tamar in ebraico vuol dire "La palma - tamar
e: "Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano." (Salmo 92,13)
E Giuseppe della sua discendenza lo sposo di Maria era "giusto" (Matteo 1,19)
E chi è il Giusto per antonomasia se non il Messia?
Provo, allora, ad approfondire la storia di Tamar.