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VANGELI E PROTOVANGELI...

 
NELLA GLORIA, SANSONE - PICCOLO SOLE
ANNUNCIA IL MESSIA

di Alessandro Conti Puorger
 

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NASCITA DI SANSONE - GIUDICI 13
Giudici 13,1 - Gli Israeliti tornarono a fare quello che è male agli occhi del Signore e il Signore li consegnò nelle mani dei Filistei per quaranta anni.

Giudici 13,2 - C'era allora un uomo di Sorea, della tribù dei Daniti, chiamato Manòach; sua moglie era sterile e non aveva avuto figli.

Giudici 13,3 - L'angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio.

Giudici 13,4 - Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro.

Giudici 13,5 - Poiché, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio fin dal seno materno; egli comincerà a salvare Israele dalle mani dei Filistei.

Giudici 13,6 - La donna andò a dire al marito: Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l'aspetto di un angelo di Dio, un aspetto maestoso. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome,

Giudici 13,7 - ma mi ha detto: Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte.

Giudici 13,8 - Allora Manòach pregò il Signore e disse: Perdona, mio Signore, l'uomo di Dio mandato da te venga di nuovo da noi e c'insegni quello che dobbiamo fare per il nascituro.

Giudici 13,9 - Dio ascoltò la preghiera di Manòach e l'angelo di Dio tornò ancora dalla donna, mentre stava nel campo; ma Manòach, suo marito, non era con lei.

Giudici 13,10 - La donna corse in fretta a informare il marito e gli disse: Ecco, mi è apparso quel l'uomo che venne da me l'altro giorno.

Giudici 13,11 - Manòach si alzò, seguì la moglie e, giunto da quel l'uomo, gli disse: Sei tu l'uomo che ha parlato a questa donna? Quegli rispose: Sono io.

Giudici 13,12 - Manòach gli disse: Quando la tua parola si sarà avverata, quale sarà la norma da seguire per il bambino e che cosa dovrà fare?

Giudici 13,13 - L'angelo del Signore rispose a Manòach: Si astenga la donna da quanto le ho detto:

Giudici 13,14 - non mangi nessun prodotto della vigna, né beva vino o bevanda inebriante e non mangi nulla d'impuro; osservi quanto le ho comandato.

Giudici 13,15 - Manòach disse all'angelo del Signore: Permettici di trattenerti e di prepararti un capretto!

Giudici 13,16 - L'angelo del Signore rispose a Manòach: Anche se tu mi trattenessi, non mangerei il tuo cibo; ma se vuoi fare un olocausto, offrilo al Signore. Manòach non sapeva che quello era l'angelo del Signore.

Giudici 13,17 - Manòach disse all'angelo del Signore: Come ti chiami, perché ti rendiamo onore quando si sarà avverata la tua parola?

Giudici 13,18 - L'angelo del Signore gli rispose: Perché mi chiedi il mio nome? Esso è misterioso.

Giudici 13,19 - Manòach prese il capretto e l'offerta e sulla pietra li offrì in olocausto al Signore che opera cose misteriose. Manòach e la moglie stavano guardando:

Giudici 13,20 - mentre la fiamma saliva dall'altare al cielo, l'angelo del Signore salì con la fiamma dell'altare. Manòach e la moglie, che stavano guardando, si gettarono allora con la faccia a terra

Giudici 13,21 - e l'angelo del Signore non apparve più né a Manòach né alla moglie. Allora Manòach comprese che quello era l'angelo del Signore.

Giudici 13,22 - Manòach disse alla moglie: Moriremo certamente, perché abbiamo visto Dio.

Giudici 13,23 - Ma sua moglie gli disse: Se il Signore avesse voluto farci morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l'olocausto e l'offerta, non ci avrebbe mostrato tutte queste cose né ci avrebbe fatto udire proprio ora cose come queste.

Giudici 13,24 - E la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse.

Giudici 13,25 - Lo spirito del Signore cominciò ad agire su di lui quando era nell'Accampamento di Dan, fra Sorea ed Estaòl.

Tutto il capitolo riguarda la nascita prodigiosa di Sansone da una madre sterile.

Alla stregua di Isacco (Genesi 18), Samuele (1Samuele 1) e Giovanni Battista (Luca 1), Sansone, per diretto intervento divino, nasce come figlio tanto desiderato da una donna sterile.
Del resto anche Gesù, detto il nazareno, nascerà da madre "sterile" di fatto per mancanza di rapporti.
Un evento del genere con l'intervento di angeli e profezie di profeti è segno di vocazione particolare, di un consacrato destinato ad essere un pilastro importante della storia della salvezza.
Nel caso di Sansone un angelo, apparirà sia alla madre che al padre.
Questo doppio annuncio dai Vangeli è registrato che avvenne anche per la nascita di Gesù, infatti, un angelo fece l'annuncio sia a Maria, sua madre (Luca 1,26-38) e in sogno parlò con Giuseppe promesso sposo di Maria (Matteo 1,20-25).
Nel caso della nascita di Sansone, come poi accadra per il Giovanni Battista, l'angelo chiese che il nascituro fosse cresciuto e si conservasse da nazireo di Dio.

Il comando di Numeri 6 sul nazireato, presenta regole precise:

  • poteva essere un voto temporaneo o per tutta la vita;
  • occorreva astenersi dal vino e dall'uva e da bevande inebrianti;
  • occorreva non avvicinarsi a cadaveri.
In effetti, l'angelo però, parla dei primi due precetti, ma del terzo nulla dice.
Se si confronta, infatti, la storia di Sansone, considerato quanti Filistei ha ucciso, come ebbe ad avvicinare il cadavere di un leone e come toccò ossa di un asino morto, per la sua consacrazione avrebbe avuto bisogno di radersi in continuità i capelli (Numeri 6,6-10).
Il libro dei Numeri precisa che di fatto il nazireo "porta sul capo il segno della sua consacrazione a Dio". (Numeri 6,8)
In effetti, una lettura delle lettere ebraiche di "nazir" col metodo dei segni fornisce la seguente idea: "l'energia su questi è in testa "; il che manifesta il particolare pregio della lettura dei singoli segni delle parole ebraiche, capace di dare chiarimenti ai testi biblici.
Alla richiesta di Manoah, il padre di Sansone, di conoscere il nome "L'angelo del Signore gli rispose: Perché mi chiedi il mio nome? Esso è misterioso." (Giudici 1,18)
Questo versetto mi ha colpito e lo riporto com'è scritto in ebraico.




Ho provato a decriptarlo con i miei criteri ed ho ottenuto:

Giudici 13,18 - Per riportare a stare la primitiva vita nei corpi il Potente si portò tra i viventi . La potenza originata dalla rettitudine fu al mondo a recare . Nel mondo del serpente a vivere entrò . Per questi uscirà alla fine la distruzione ( = ). Il Potente il serpente brucerà nei viventi con la forza che porterà Lui ; una meraviglia sarà .

Giudici 13,18 - Per riportare a stare la primitiva vita nei corpi il Potente si portò tra i viventi. La potenza originata dalla rettitudine fu al mondo a recare. Nel mondo del serpente a vivere entrò. Per questi uscirà alla fine la distruzione. Il Potente il serpente brucerà nei viventi con la forza che porterà Lui; una meraviglia sarà.

Quel "Esso è misterioso" mi dice:
Lui il Verbo del Potente Unico è .
Lui è il soggetto del racconto interno.
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