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VANGELI E PROTOVANGELI...

 
NELLA GLORIA, SANSONE - PICCOLO SOLE
ANNUNCIA IL MESSIA

di Alessandro Conti Puorger
 

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IL MATRIMONIO DI SANSONE - GIUDICI 14
Giudici 14,1 - Sansone scese a Timna, e a Timna vide una donna tra le figlie dei Filistei.

Giudici 14,2 - Tornato a casa, disse al padre e alla madre: Ho visto a Timna una donna, una figlia dei Filistei; prendetemela in moglie.

Giudici 14,3 - Suo padre e sua madre gli dissero: Non c'è una donna tra le figlie dei tuoi fratelli e in tutto il nostro popolo, perché tu vada a prenderti una moglie tra i Filistei non circoncisi? Ma Sansone rispose al padre: Prendimi quella, perché mi piace.

Giudici 14,4 - Suo padre e sua madre non sapevano che questo veniva dal Signore, il quale cercava un motivo di scontro con i Filistei. In quel tempo i Filistei dominavano Israele.

Giudici 14,5 - Sansone scese con il padre e con la madre a Timna; quando furono giunti alle vigne di Timna, ecco un leoncello venirgli incontro ruggendo.

Giudici 14,6 - Lo spirito del Signore irruppe su di lui, ed egli, senza niente in mano, squarciò il leone come si squarcia un capretto. Ma di ciò che aveva fatto non disse nulla al padre e alla madre.

Giudici 14,7 - Scese dunque, parlò alla donna e questa gli piacque.

Giudici 14,8 - Dopo qualche tempo tornò per prenderla e uscì dalla strada per vedere la carcassa del leone: ecco, nel corpo del leone c'era uno sciame d'api e del miele.

Giudici 14,9 - Egli ne prese nel cavo delle mani e si mise a mangiarlo camminando. Quand'ebbe raggiunto il padre e la madre, ne diede loro ed essi ne mangiarono; ma non disse loro che aveva preso il miele dal corpo del leone.

Giudici 14,10 - Suo padre scese dunque da quella donna e Sansone fece là un banchetto, perché così usavano fare i giovani.

Giudici 14,11 - Quando lo ebbero visto, presero trenta compagni perché stessero con lui.

Giudici 14,12 - Sansone disse loro: Voglio proporvi un enigma. Se voi me lo spiegate entro i sette giorni del banchetto e se l'indovinate, vi darò trenta tuniche e trenta mute di vesti;

Giudici 14,13 - ma se non sarete capaci di spiegarmelo (enigma), darete trenta tuniche e trenta mute di vesti a me.

Giudici 14,14 - Quelli gli risposero: Proponi l'enigma e noi lo ascolteremo. Egli disse loro: Da colui che mangia è uscito quel che si mangia e dal forte è uscito il dolce.
Per tre giorni quelli non riuscirono a spiegare l'enigma.

Giudici 14,15 - Al quarto giorno dissero alla moglie di Sansone: Induci tuo marito a spiegarti l'enigma; se no, daremo fuoco a te e alla casa di tuo padre. Ci avete invitati qui per spogliarci?

Giudici 14,16 - La moglie di Sansone si mise a piangergli intorno e a dirgli: Tu hai per me solo odio e non mi ami; hai proposto un enigma ai figli del mio popolo e non me l'hai spiegato! Le disse: Ecco, non l'ho spiegato neanche a mio padre e a mia madre e dovrei spiegarlo a te?

Giudici 14,17 - Ella continuò a piangergli intorno durante i sette giorni del banchetto. Il settimo giorno Sansone glielo spiegò, perché lo tormentava, e lei spiegò l'enigma ai figli del suo popolo.

Giudici 14,18 - Gli uomini della città, il settimo giorno, prima che tramontasse il sole, dissero a Sansone: Che c'è di più dolce del miele? Che c'è di più forte del leone? Rispose loro: Se non aveste arato con la mia giovenca, non avreste sciolto il mio enigma.

Giudici 14,19 - Allora lo spirito del Signore irruppe su di lui ed egli scese ad Àscalon; vi uccise trenta uomini, prese le loro spoglie e diede le mute di vesti a quelli che avevano spiegato l'enigma. Poi, acceso d'ira, risalì alla casa di suo padre,

Giudici 14,20 - e la moglie di Sansone fu data al compagno che gli aveva fatto da amico di nozze.

La narrazione si sviluppa in due tempi.
Sansone vuole sposare una Filistea.
Il testo giustifica ciò come spunto per l'inizio di una lite con i Filistei.
C'è quindi l'episodio del leone che viene ucciso da Sansone, preparatorio al successivo ritrovamento dell'alveare e del miele nella sua carcassa che fu ispirazione di un enigma che Sansone propose agli invitati alle nozze.
Forse il pensiero nascosto è che il leone siano i filistei e una volta eliminati si troverà il miele frutto della terra promessa.
Il racconto ha come chiave di volta un enigma.
Ho evidenziato in grassetto quella parola.
Enigma è "chidah", ma anche "spiegare" viene dallo stesso radicale per cui il termine si ripete veramente con insistenza ed induce a pensare che, appunto, anche da parte del lettore, sia da risolvere un enigma, cioè cercare un testo nascosto.
Le lettere di quella parola, infatti, comportano un invito: "un nascosto c'è , la porta aprine !"

Mi sono così chiesto cosa possa significare la comunità d'api nella carcassa del leone?
In primo luogo pensando all'idea del Messia le lettere di leone ci dicono: "l'Unico in un corpo sarà nel mondo ."
I fedeli cristiani poi nella notte di Pasqua cantano l'antico inno dell'exultet.
La celebrazione della veglia della notte di Pasqua, infatti, liturgicamente è introdotta dal rito del Lucernario, già praticato in ambito giudaico ed ereditato dalla Chiesa delle origini a partire dal IV secolo, in cui è inserito tale inno di laus o benedictio cerei, cioè di lode e benedizione del cero pasquale.
Nell'Italia meridionale, tra il X e il XIV secolo, questa formula liturgica era scritta su rotoli di pergamena, con i segni rudimentali della melodia, e con figure dipinte al contrario rispetto a testo per consentire al diacono di srotolarlo dall'ambone e lasciarlo svolgere verso il popolo permettendo così ai fedeli, come con odierne diapositive, di vedere per immagini il contenuto dell'Exultet (il più lungo è un rotolo di 5,25 metri).
In molti Exultet medioevali c'è tutta una allegoria tra ape, Chiesa, Parola, miele, cera, e cero pasquale e l'ape è una rappresentazione allegorica della Chiesa.
Unendo queste idee la decriptazione del versetto Giudici 14,8 fornisce il seguente risultato.

Giudici 14,8 - Dopo qualche tempo tornò per prenderla e uscì dalla strada per vedere la carcassa del leone: ecco, nel corpo del leone c'era uno sciame d'api e del miele.




Giudici 14,8 - Portata che sarà la risurrezione dentro ai viventi che nei giorni vivono , per il Potente li prenderà tutti , ad entrare li porterà ove fu forato il corpo . Potente alla vista si porterà il Crocifisso , verranno () i viventi in modo straordinario () nel Crocifisso ad entrare , nell'Unigenito il cui corpo sarà aperto e vi entreranno gli angeli del mondo , una comunità di api nel figlio si porterà . Era il Crocifisso nel mondo dell'Unico il corpo , del Signore () che li aiutò a casa risorgendoli .

Giudici 14,8 - Portata che sarà la risurrezione i viventi che nei giorni vivono, per il Potente li prenderà tutti, ad entrare li porterà ove fu forato il corpo. Potente alla vista si porterà il Crocifisso, verranno i viventi in modo straordinario nel Crocifisso ad entrare nell'Unigenito il cui corpo sarà aperto e vi entreranno gli angeli del mondo, una comunità di api nel figlio si porterà. Era il Crocifisso nel mondo dell'Unico il corpo, del Signore che li aiutò a casa risorgendoli.

Questo risultato conferma la possibilità nel testo di un messaggio di secondo livello.

La moglie di Sansone tanto insiste che si fa rivelare l'enigma, ma è infedele e lo svela ai Filistei.
Per pagare il pegno della scommessa Sansone uccide trenta uomini e ne depreda le spoglie.
Che dire? Un barbaro assoluto!
Pagato il dovuto se ne va indignato.
Il capitolo termina con la notazione "la moglie di Sansone fu data al compagno che gli aveva fatto da amico di nozze."

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