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RICERCHE DI VERITÀ...

 
ATTORNO AL SANTUARIO VICINO ALL'OREB,
LA MONTAGNA DI DIO

di Alessandro Conti Puorger
 

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NUMERI 20 - TESTO C.E.I. »

NUMERI 20 - DECRIPTAZIONE
Numeri 20,1 - E fu da casa l'Unico a portare dentro un angelo, fu in Israele dalla sposa alla vista. Dalla porta entrò dalla Madre per parlare che giù l'energia dentro le si chiudeva per aiutare, l'illuminò che avrebbe partorito l'Unigenito. Ed una luce si portò d'angeli e fu la Luce dentro al mondo alla vista dei viventi, una casa santa portava ad indicare. Un uomo sorgeva in vita da Maria ed al segno/tempo si versò dentro un corpo il Nome.

Numeri 20,2 - Ed il rifiuto nell'esistenza a vivere fu in un vivente per il serpente. L'Eterno al mondo si portò, fu a versarsi al mondo, il Potente si portò dall'alto, per i viventi una luce fuori si portò, dall'alto dell'Unigenito entrò in un corpo l'energia.

Numeri 20,3 - E fu nel corpo dentro ad entrare tra la gente, alla vista dei viventi in vita alla luce uscì e fu l'Unigenito a vivere nel corpo affinché il rifiuto all'essere ribelle si portasse. E dal serpente si recò in cammino recandosi in una misera casa per morire per i fratelli nell'opprimere che porta il serpente; in una persona fu il Signore.

Numeri 20,4 - Ed il Potente in un vivente entrò, nel mondo ad abitare venne dai viventi, venne a versarsi al mondo dal serpente, il Signore Dio uscì dalla Madre, per aiutare dentro un corpo entrò. Questi uscì perché si portasse un segno luminoso ai viventi, l'Unico l'inviò per la grazia portare e per le preghiere; in un corpo abitò.

Numeri 20,5 - Si portò dal serpente. A vivere entrò nel mondo. Per finire l'angelo si portò a vivere nell'angustia in cui stava la Madre. Una fiamma fu dall'Unico a venire per rifiutare il serpente. Al mondo nella putredine si portò, la Madre lo partorì, alla vista uscì. In questa entrò la potenza dell'Unigenito, nella Madre sorse il seme ed al segno/tempo iniziò i lamenti a portare all'angelo in persona. E il verme che portò ad abitare nei viventi sarà nei viventi annullato. Al serpente risorgendo dalla croce gli porterà la fine.

Numeri 20,6 - E fu della casa l'Unigenito dalla Madre alla luce uscire da primogenito. Uscirono canti perché la Parola dagli angeli era uscita per versarsi al mondo, del Potente le migliaia tutte dell'assemblea con (tutto) lo splendore ai viventi portò l'Eterno e furono la Parola ad accompagnare che dall'alto in persona era entrata in un vivente a portarsi. Fu nel corpo l'Unigenito, la gloria del Signore Dio era entrata in un vivente.

Numeri 20,7 - E fu la Parola ad essere nel mondo per portare in campo la maledizione per salvare dal serpente che dalle origini vive nei corpi.

Numeri 20,8 - Si versò, si chiuse l'Unigenito alla fine nel mondo, in un vivente nel cuore entrò, e in campo convocato venne dall'Eterno. Uscì dall'Unico alla fine Lui , entrò in un corpo l'energia dell'Unigenito, completa fu la rettitudine a portare dentro al corpo con la purezza. Di Dio entrò in pienezza la potenza per agire. Dal serpente la rovina inviata fu al mondo, la Madre la recò in dono ai viventi, nei giorni si portò affinché la perversità giù venuta dal serpente uscisse dal vivere dei viventi. Acque bollenti per l'angelo si apriranno, calpesterà il peccare, nel fuoco lo verserà a stare alla fine, l'Unigenito lo finirà dal mondo per sempre , di lui finirà dentro l'azione che c'è nei corpi dei viventi.

Numeri 20,9 - E fu a versarsi nella prigione, per salvare venne i viventi per amore, nel mondo visse il Potente. In persona fu il Signore per affliggere il rettile che portò la perversità.

Numeri 20,10 - E fu per abbattere dal mondo il serpente a portarsi a vivere per bruciare la perversità che alle origini entrò nei corpi per l'angelo che venne a versarsi nel mondo. Il rifiuto al serpente in una persona fu ad uscire, a calpestare per il peccare sarà l'Unigenito l'essere ribelle, dal serpente il mondo salverà i viventi in cui il peccato alle origini entrò. Per Maria entrò nella vita l'energia nel mondo, in pienezza il Potente agì. Da Questi fuori l'energia si portò giù, era Dio! La rettitudine in un vivente a vivere fu per la Madre.

Numeri 20,11 - E fu dal corpo della Madre per salvare a venire la forza. All'essere impuro portò la forza della rettitudine. Con l'Unigenito finalmente uscì in pienezza la potenza in azione. Dentro un vivente nel cuore entrò ed il Verbo ad agire in vita fu in un vivente. E fu giù l'Unigenito a portarsi in un vivente. Per cambiare dentro è la morte con la risurrezione. Completo entrerà in azione l'aiuto, fuori porterà da dentro l'azione che c'è del verme.

Numeri 20,12 - E fu alle origini il ribelle al mondo a portarsi. Entrò il maledetto nei viventi, vi accese la perversità, per l'Unico il rifiuto entrò nei corpi, l'angelo spazzò con energia la potenza alle origini entrata, la fede finì nei viventi, da dentro fu del Potente ad uscire il santo, ad inviare fu il serpente rovine. Inviato il Figlio fu con la rettitudine di Dio in cammino, l'energia del Potente venne dentro ad essere con l'Unigenito riportata. Venne convocato, entrò questi nel mondo, Dio entrò in terra, da una Donna il corpo donato fu. Il Potente entrò in un vivente.

Numeri 20,13 - Ed entrò a vivere nel mondo, in un vivente fu, dal ribelle a casa fu, una donna dal corpo un corpo da dentro portò, il Figlio fu in Israele a venire. Il Signore a riportare fu la santità dentro un vivente.

Numeri 20,14 - E fu acceso il vigore in un vivente, alla luce uscì la pienezza della rettitudine a stare in un vivente con la santità di Dio. In un vivente in cammino l'Unigenito per aiuto portare visse dentro al mondo. Dell'Unico visse nel corpo di un fratello la forza della rettitudine, in Israele venne a stare per aiutare nel tempo; venne dalla sposa. Alla fine il rifiuto uscì da una donna con il corpo, la contesa venne all'angelo (ribelle) a portare.

Numeri 20,15 - Ed a scendere lo portò il Padre. Totale fu all'angelo a portare la contesa col corpo. Sarà nei viventi la perversità dell'angelo a bruciare dentro, abiterà nell'angustia nei giorni con la Madre (dove) era a vivere. Dal corpo dentro fu la Madre a portarlo, fu nel corpo di un fanciullo l'energia a recare, dai viventi il nemico sarà a recidere, per il Padre la fine era all'angelo a recare.

Numeri 20,16 - Ed all'angelo giù in azione si versò la maledizione del Signore, portò a stare un fuoco nel seno, una voce energica portò e fu riacceso il vigore in un vivente, il rifiuto con la rettitudine gli portò. E giù ad incontrare si portò la Madre nell'angustia, fu a vivere portato al mondo, l'angelo uscì ad incontrare, la grazia gli portò a casa la santità in azione, fu nel corpo a versare giù nel mondo in cammino il prodotto della rettitudine.

Numeri 20,17 - L'energia in azione dentro ad un corpo nel mondo inviò il Padre con l'Unigenito dentro la terrà, prigione dell'angelo. In azione la purità a casa del demonio entrò per riportare dentro, così nel corpo circonciso di un uomo alla fine entrò a vivere. Fu dentro l'Unigenito in un corpo in giro per spengere il serpente nei viventi con la rettitudine, l'energia in cammino per il rifiuto gli invierà, dal cuore gli uscirà dalla parte destra recherà della risurrezione dei viventi, con i corpi nell'eternità felici li invierà nell'aldilà in alto dal Potente retti.

Numeri 20,18 - E saranno a riiniziare a vivere col corpo, da Dio saranno portati sulla nube ed alla pienezza tutti dell'aldilà dentro saranno in persona. Dentro si chiuderanno nel corpo, abiteranno nell'Unigenito che su di Dio li verserà alla vista tutti retti.

Numeri 20,19 - E saranno dall'Unigenito i viventi nel corpo portati da Dio e li condurrà a casa dagli angeli a stare. Saranno risorti con i corpi, dell'origine nei cuori dei viventi la pienezza della potenza rientrerà. Riinviato per agire il vigore, li porterà dall'Unico a vivere i giorni. Tra gli angeli alla luce tutti entreranno, ad incontrarlo saranno portati i viventi nel nido della colomba finalmente. Dal Crocifisso saranno dalla piaga del corpo i viventi col corpo versati all'Unico. Saranno angeli per l'aiuto con la purità dentro a corpi. A rivelarsi sarà l'Unico, nell'aldilà entreranno.

Numeri 20,20 - E saranno dall'Unico a vivere col corpo con la potenza rivenuta, nell'aldilà portati, saranno su dall'Unigenito nella nube condotti a vivere, del Potente all'incontro tutti porterà. Dentro i popoli alla gloria porterà di casa con forte mano. Dalla prigione questi verserà fuori.

Numeri 20,21 - E saranno i viventi dall'Unico con gli angeli alla nube portati a vivere, per dono dell'Unigenito tutti saranno risorti con i corpi, da Dio nell'aldilà a casa in alto accompagnandoli li porterà a stare, da Israele a vivere nell'Altissimo li porterà.

Numeri 20,22 - E saranno la pienezza a vedere i viventi del Santo portati, saranno a casa dell'Unico e figli saranno a stare nella luce alla vista del Potente. La sposa della comunità rigenerata gli entrerà nel corpo.

Numeri 20,23 - Portati saranno dall'originaria amarezza che c'è nel mondo fuori, Dio salvati li porterà. Il rifiuto dall'Unigenito uscirà dai corpi per l'angelo, dentro la rigenerazione entrerà nei corpi, in alto in cammino il prodotto della terra sulla nube porterà alla pienezza a vivere col corpo.

Numeri 20,24 - Saranno accolti dall'Unico, entreranno con canti di Dio alla vista i viventi, saranno portati alla retta esistenza. Il serpente nemico, dall'Unico maledetto in terra, l'Unigenito brucerà nei corpi, l'angelo finito completamente sarà dai cuori, tra i lamenti sarà bruciato nei corpi il primo serpente. Dell'azione del serpente l'Unigenito brucerà il verme nei corpi, risarà la purezza delle origini in tutti, il soffio ci risarà del Potente nei viventi, a cambiarli sarà dentro entrando.

Numeri 20,25 - Versati nell'assemblea verranno dell'Unico, rigenerati per l'energia portata a venire da Dio. Alla vista questi delle moltitudini degli angeli porterà. Dal mondo innalzati all'Unico dal Crocifisso i viventi, sul monte dal mondo gli entrarono nel corpo.

Numeri 20,26 - E nel mondo la superbia dai cuori venne alle origini ad entrare nei corpi con l'angelo. Per l'Unigenito finirà la perfidia che fu portata, uscirà dai cuori con la risurrezione che alla fine nei viventi verrà. Di Dio l'aiuto il Figlio porterà e riinizierà ad entrare nei corpi l'energia che c'era all'origine, la pienezza del soffio riporterà i morti, li risorgerà in vita.

Numeri 20,27 - E saranno a veder la luce i viventi risorti dal mondo a casa dell'Unico. Del rettile avrà portata fuori l'esistente perversità. E saranno in alto portati, la maledizione dai corpi uscita, rientrerà nei corpo la potenza. Dalle rovine dell'angelo saranno tutti ad uscire per sempre fuori.

Numeri 20,28 - E belli, illuminati nei cuori, vivi, risorti, usciranno. Verrà delle origini fuori dai corpi l'angelo da cui venne la perfidia ad essere portata. Ce nei sarà stata nei cuori la distruzione. La purezza riverrà di Dio in questi in azione nei corpi che figli li riporterà e saranno dai morti per l'Unigenito ad uscire con i corpi angeli per la risurrezione. I viventi ricreerà la risurrezione entrando, il rigenerare porterà, sarà per l'aiuto il verme bruciato da Lui che con potente azione colpirà il verme che tra i lamenti uscirà dai corpi.

Numeri 20,29 - E sarà col corpo l'Unigenito a portare la sposa nell'eternità dal mondo. Retta sarà in cammino portata alla vista dell'Unico. Entrerà tra i canti e sarà a casa così condotta dell'Unico alla fine dall'Unigenito. Dal mondo col corpo l'invierà il terzo che è per i viventi il giorno. (Cioè l'ottavo in quanto creati nel sesto e nell'eternità nell'ottavo; il giorno eterno.) Così nel cuore saranno tutti retti in Dio.

a.contipuorger@gmail.com


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