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LA VALLE DI GIOSAFAT
Questa ultima sconfitta dei popoli nemici, ottenuta per intervento divino, goduta dal re Giosafat e dal suo popolo, ha certamente contribuito ad accendere l'immaginazione.
Una vallata piena di cadaveri di nemici, per di più senza colpo ferire, opera indubbiamente del Signore in difesa del suo popolo.
Appena il popolo s'è affidato solo a Lui e non ha chiesto l'intervento d'altri alleati, beh, è intervenuto.
Questa, assieme ad altre imprese del genere, memorabili, hanno influenzato la tradizione ebraica e hanno fomentato accenni dei suoi profeti che hanno mosso la cosiddetta letteratura escatologica apocalittica.
I popoli che si radunano per combattere il popolo di Dio è divenuto, infatti, un tema apocalittico dominante.
I primi cenni di popoli contro la terra promessa si trova già ai tempi di Abramo col l'attacco dei 4 re lontani per sottomettere le città del sud della valle del Giordano.
Ricordo solo alcuni accenni dell'Apocalisse su cosa propone alla fine:
- "Il sesto angelo versò la sua coppa sopra il grande fiume Eufrate e le sue acque furono prosciugate per preparare il passaggio ai re dell'oriente. Poi dalla bocca del drago e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta vidi uscire tre spiriti impuri, simili a rane: sono infatti spiriti di demoni che operano prodigi e vanno a radunare i re di tutta la terra per la guerra del grande giorno di Dio, l'Onnipotente." (Apocalisse 16,12-14)
- "Satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni che stanno ai quattro angoli della terra, Gog e Magòg, e radunarle per la guerra: il loro numero è come la sabbia del mare. Salirono fino alla superficie della terra e assediarono l'accampamento dei santi e la città amata. Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò." (Apocalisse 20,7-9)
Un avvenimento del genere caratterizzerà il tempo finale ove il Messia con tutti i suoi angeli combatterà e vincerà definitivamente gli eserciti del male.
Nei racconti biblici varie sono le vittorie riportate su popoli nemici coalizzati e la valle di Meghiddo, al centro della Palestina, una pianura incrocio di più strade importanti, è stata considerata località ideale per la battaglia finale, l'immaginifico... Harmagheddon.
Un altra località è del pari importante, ed è il luogo ove verranno giudicate le nazioni e questa è pensata essere nella valle del Cedro, tra il Monte del Tempio e il Monte degli Ulivi, uno dei posti più sacri di Gerusalemme, la più sacra di tutte le città del mondo.
Sulle pendici del monte degli Ulivi c'è il più antico cimitero ebraico ove la tradizione prevede che il Messia lancerà la resurrezione e tutti i risorti vi si convocheranno.
Questo era il luogo preferito a Gerusalemme da Gesù di Nazaret quando usciva dal Tempio ed è il luogo in cui passò la sera dopo l'ultima cena.
Questa parte della vallata è così chiamata anche valle di Giosafat, perché Dio vi giudicherà, appunto, le nazioni.
Questa è appunto la valle in cui sarà ad iniziare la risurrezione dei morti.
Nel nome Giosafat,
Iehoshafat, infatti, oltre che sottendere "il Signore
()
giudicherà
"
si può leggere anche tale evento:
- "il Signore
()
riaccenderà
con un soffio
i cuori
";
- "il Signore
()
la risurrezione
soffierà
dal cuore
".
Così dice, infatti, il profeta Gioele:
"Si affrettino e salgano, le genti alla valle di Giosafat,
poiché lì siederò per giudicare tutte le genti all'intorno.
Date mano alla falce, perché la messe è matura;
venite, pigiate, perché il torchio è pieno e i tini traboccano...
tanto grande è la loro malizia!" (Gioele 3,12s)
Questa era anche la valle del re intensamente coltivata i cui frutti andavano direttamente al re e il Re assoluto, il Re dei re è il Messia, figlio di Davide, e tutti i frutti delle nazioni andranno a Lui.