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LA FESTA DI " TU B'SHEVET"
" Tu B'Shevet" a tutti gli effetti è un capo d'anno e come tale comporta l'idea di festa; è però ancora una festa minore e dura un solo giorno, ma pur se comporta presenza lavorativa è comunque festa ed in tale giorno sono evitate manifestazioni di tristezza, come le orazioni funebri.
Nel 2011, ad esempio, la festa degli alberi del 15 di "Shevet" corrispose, secondo complicati calcoli, al 20 Gennaio.
Occorre un chiarimento su perché si dica " TU B'Shevet"
.
Ogni lettera ebraica è anche un numero e il 15 sarebbe, in effetti, 10+5 = Yod-He =
,
ma tali due lettere richiamano il nome di IHWH
ed allora, per rispetto, il 15 viene espresso come 9+6 = tet+waw =
ed ecco perché quel " TU", che appunto vuol indicare il 15.
Alcuni dicono che il nome di questo mese "Shevet" si riferisce alla parola "Shabatu", derivante dagli strumenti che venivano usati per percuotere, colpire, con possibile allusione alle piogge battenti di questo mese, vale a dire delle mazze.
Le lettere ebraiche della parola "Shevat"
definiscono, infatti, le parole "tribù, verga, scettro", "bastone di comando o d'appoggio", quindi, evocano il significato di ciò che è dovuto allo scettro, al bastone di comando, al Signore, e nelle stesse lettere c'è un senso di festa perché se " Tu B'Shevet"
si scrive
-
c'è pure un "porta bene
alla tribù
",
al clan.
Ciò che si festeggia è la chiusura dell'anno di raccolto e si ringrazia per quanto ricevuto e ci si augura anche che il prodotto dell'anno successivo sia migliore e più abbondante di quello precedente.
La celebrazione del " Tu B'Shevet", nel medioevo ha subito un'evoluzione fino alla forma attuale di festeggiamento a cui hanno contribuito i cabalisti.
Nel XVI secolo Rabbi Yitzchak Luria di Safed e i suoi discepoli gettarono le basi per l'ordinamento del rito, prendendo ispirazione dal Seder di Pasqua, ma un rito vero e proprio risale agli inizi del XVIII secolo ed è documentato per la prima volta nell'opera cabalistica Chemdat Yamim, rito di cui dirò in altro paragrafo.
La festa è legata alla Terra Promessa e la si ricorda in modo particolare, perché si mangiano vari frutti, soprattutto delle 7 specie di Israele - melograno, orzo, grano, fico, uva, dattero, oliva - (Vedi Deuteronomio 8,2-11) ed altri ricordati nella Bibbia, come mandorle, pistacchi, noci, agrumi e di ogni altro tipo di frutto.
Altri modi di ricordare questo giorno sono cerimonie di piantagione d'alberi.
A ciò hanno contribuito l'opportunità di poter esercitare l'agricoltura nella terra promessa e l'influsso della cultura americana della festa dell'arbor day, nata il 10 Aprile 1872 a Nebraska City negli Stati Uniti - ideatore J. Sterling Morton.
Per educare i giovani si usa in molti luoghi anche fuori dalla terra d'Israele di piantare un albero a " Tu B'Shevet".