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LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA...

 
LA SPOSA IN ESTASI
APPUNTI DI QABBALAH DI UN CRISTIANO

di Alessandro Conti Puorger
 

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DIO S'IMMEDESIMA CON L'UOMO
"Conosci te stesso e conoscerai te stesso e Dio" diceva l'Apollo di Delfo.
Beh, la mistica ebraico - cristiana parte dai due comandamenti che uniscono a questa diade di Dio con il se stesso anche l'altro:

  • "Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile. Non avere altri dèi di fronte a me." (Deuteronomio 5,6s)
  • "...amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore." (Levitico 19,18)
Tutto porta ad una identità, Io sono, il Signore ama nello stesso modo me e il mio prossimo e mi chiama a tale comunione.
L'uomo è un'estensione del divino sulla terra e da ciò deriva il comando di non uccidere il prossimo, di non derubarlo, di non dire falsa testimonianza, di non desiderare quanto gli appartiene.
È un altro me stesso, perché anche in lui c'è la stessa impronta divina.
Nella opera più famosa di Silesio, "Il Pellegrino Cherubico" (6 libri in versi) si trova: "Dio diviene ciò che io sono adesso e assume la mia umanità. Poiché io da Lui derivo il mio essere, per questo lo ha creato." (Johannes Scheffler 1624-1677 polacco, mistico e poeta cristiano, studiò filosofia e medicina all'università di Padova, da predicatore luterano, si converte al cattolicesimo e diventò Johannes Angelus Silesius, ossia "della Slesia")
Nel mondo, almeno io, ho preso i suoi vizi, tendo continuamente a cadere, quindi a decadere, ed è essenziale l'opera di redenzione del Cristo che attiva il programma di ritorno nell'intimo dei cuore e chiama ad un grande e glorioso percorso di riconquista della propria origine.
Dice, infatti, il Selenio: "Sono grande come Dio, egli è piccolo come me; Di me non può esser più alto, né io di lui più basso" e "È caro Dio a me quanto io a lui. Lo aiuto a serbare il suo essere, e lui aiuta me."

Altri pensieri del Selenio da ricordare sono:
  • "Và là dove non puoi! Guarda dove non vedi! Dov'è silenzio ascolta: è lì che parla Dio."
  • "Finché ami qualcosa, uomo, non ami nulla: Dio non è questo e quello, perciò lascia il qualcosa."
  • "Praticare l'amore è grande fatica: non solo si deve Amare, ma essere, come Dio, l'amore stesso."
Il distico che conclude il Pellegrino Cherubico: "Amico, basta ormai. Se vuoi leggere ancora, Và e diventa tu stesso la scrittura e l'Essenza!"
Ciò consolida l'idea che Dio nel mondo si palesa e si rafforza attraverso gli uomini ove ciascuno è chiamato ad una grande opera, a compiere cioè i comandamenti come dice il libro del Levitico: "Se seguirete le mie leggi, se osserverete i miei comandi e li metterete in pratica... Stabilirò la mia dimora in mezzo a voi e io non vi respingerò. Camminerò in mezzo a voi, sarò vostro Dio e voi sarete il mio popolo." (Levitico 26,3-12)
Per quel mettere in pratica, in effetti, è usato "e'ashitoem" , cioè il verbo fare, onde lo Zohar II,113a commenta. "Chiunque mette in pratica i precetti della Torah è cammini nelle Sue vie è considerato come facesse Dio nell'alto", cioè dice Dio in quel versetto del Levitico è come se aveste fatto me con loro.
Di fatto v'è una identificazione nell'ebraismo di Dio con la Torah.
Questa è però anche una differenza fondamentale col cristianesimo, Dio non è una scrittura sia pure sacra, ma si è fatto e si fa uomo.
Resta comunque che chi provoca corruzione in questo mondo tende a diminuire la Sua immagine e vale la regola opposta, chi compie un comandamento rafforza il Santo in questo mondo.

L'idea dei costruttori della torre di Babele era farsi un nome dice Genesi 11,4, ma vennero dispersi.
Davide invece fece un nome, dice così 2Samuele 8,13 "...Davide acquistò ancora fama..." che si può tradurre "fece David il Nome" e venne consolidato, come ci dice la sua storia nella Bibbia.
I primi volevano farsi un nome per se stessi il secondo invece, ci propone la Scrittura, di fatto diede gloria al Nome.
Cioè la sua fama è un derivato, ma ciò che fece in realtà fu affermare nel mondo IHWH, il Nome.
IHWH di fatto nessuno lo conosceva come tale, ma con Davide, con Gerusalemme e con i suoi Salmi e l'idea del Tempio è stato conosciuto nel mondo!
Subito dopo, nel versetto seguente - 2Samuele 8,14 - si trova, infatti, il Nome "...Il Signore salvava Davide in ogni sua impresa..." e addirittura il Nome completo Gesù il Signore!
Reciprocità totale!
Uno, David, faceva conoscere il Suo Nome sulla terra, mentre il Signore, lo salvava e non solo a lui, perché dalla sua discendenza verrà anche per noi la salvezza con Gesù .
Dio, infatti, piange nel segreto per l'uomo "Se non ascolterete, io piangerò in segreto dinanzi alla vostra superbia; il mio occhio si scioglierà in lacrime..." (Geremia 13,17), in effetti è "la mia anima piangerà in segreto" e chi ascolta sentirà il suo pianto per la nostra anima; è quel pianto ascoltato che lava dai peccati!
Man mano che desideriamo avvicinarlo e avvicinandoci si cerca di partecipare alla vita divina s'entra nel colloquio con Dio ci si rende conto che Lui interviene con partecipazione alla vita umana del soggetto che avvicina.
Ancora una volta si parla di segreto.
Quindi c'è un modo per trovare il "Padre che è nel segreto " (Matteo 6,18) pare proprio indicare il rotolo di TR e queste lettere ci ricordano la Torah, proprio in essa in modo segreto si incontra Lui.
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