BibbiaWeb.net - di Alessandro Conti Puorger

Decriptare la Bibbia - di Alessandro Conti Puorger Autore   Contatti    Cerca      Home     
BibbiaWeb 2011  
Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraicheVangeli e Protovangeli - Clicca qui per consultareParlano le lettere
Cerca negli articoli
Consulta le rubriche
  Lettere ebraiche
    e codice Bibbia
  Decriptazione Bibbia
  Attesa del Messia
  Vangeli
    e Protovangeli
  Ricerche di verità
  Racconti
    a sfondo biblico
  San Giuseppe

Decriptare la Bibbia
  Tutti gli articoli
  Indice
     brani decriptati
  Articoli più letti

 

SAN GIUSEPPE...

 
I SOGNI NELLA TORAH E IL MIO SOGNO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

    parti precedenti:

SOGNI, PARLIAMONE! »

L'ONIROMANZIA NEL TALMUD - TRADIZIONI E MITI EBRAICI
L'oniromanzia è una divinazione, il cui responso ricade spesso nella sfera spirituale e non va confusa con l'onirologia, lo studio psicologico dei sogni.
Ogni cultura ha avuto le sue tecniche, si pensi ad esempio ad aruspici, stregoni e sciamani, ma nell'antico ebraismo, all'epoca del primo Tempio, il massimo dell'arte divinatoria era connessa con la funzione di Sommo Sacerdote.
Si dice che il suo pettorale "Hoshen Hamishpat", il pettorale del giudizio, portato sopra l'Efod, corpetto con due spalline, era formato (Esodo 28,15-30) da 12 pietre preziose incastonate (4 file su 3 colonne: sardonio, topazio, smeraldo - rubino zaffiro, diamante, opale - agata, ametista, crisolito, onice e diaspro).
Tali pietre, incise con lettere dell'alfabeto ebraico, in certi eventi alcune s'accendevano di luce speciale e portavano a conclusioni divinatorie sugli eventi importanti del popolo, per tale motivo erano dette "Urim Tumim", accesi - spenti ("Urim" da "'or", luce, e significava "accesi", e "Tumim" da "tam", e significa "spenti").
Combinate tra loro le lettere che s'accendevano fornivano la base poi da interpretare per la risposta alla domanda e gli interpellanti in genere erano i Re.
Ecco che anche in questo caso le lettere (sono anche numeri) erano usate come icone per individuare concetti legati ai sogni e ai presagi.
Dopo la distruzione del Tempio alcuni combinavano in modo diverso le lettere dei nomi divini e cercavano di ricavare responsi provocando la scelta casuale di un nome previa preghiera del tipo: "Dio, mio Signore, fa che la mia supplica possa venire davanti a Te e rispondi alle domande che Ti rivolgo; a causa dei nostri peccati, non abbiamo né un profeta, né un sacerdote, né gli Urim e Tummim, e lo Spirito divino non è più tra di noi, e questo è il motivo per cui ora domandiamo per mezzo del Tuo Nome".
Anche il popolo si rivolgeva ai sacerdoti che s'erano creati un'esperienza sull'interpretare i sogni, e forse s'erano preparati dei prontuari le cui reminescenze, per imitazione, portarono alle false idee della "smorfia".
Nelle tradizioni, nei miti e nelle leggende ebraiche effettivamente c'è la credenza consolidata che tramite certi sogni possano filtrare messaggi di Dio e si può anche essere avvertiti di accadimenti futuri.
Alcuni personaggi biblici, infatti, avevano il dono d'interpretare i sogni; basta pensare alle storie di Giuseppe figlio di Giacobbe e di Daniele.
Mosè Maimonide (1136-1204), filosofo ebreo che trovò tanto seguito nell'ebraismo, considerava alcuni episodi strani della Bibbia, come quello dell'asina parlante di Balaam in Numeri 22, come se fossero avvenuti in sogno.
La profezia poi, aspetto tanto considerato nella Bibbia, è la comunicazione di un messaggio divino dal "Ruach Qodesh", lo Spirito di Dio, a persone scelte detti profeti "nevuah" per trasmetterla al popolo. ("profeta, profeti, profetizzare o profetato" si presentano oltre 1000 volte nella Bibbia, di cui l'80% nell'Antico Testamento)
Il libro dei Numeri sui sogni dice: "Il Signore disse: Ascoltate le mie parole! Se ci sarà un vostro profeta, io, il Signore, in visione a lui mi rivelerò, in sogno parlerò con lui. Non così per il mio servo Mosè: egli è l'uomo di fiducia in tutta la mia casa. Bocca a bocca parlo con lui, in visione e non con enigmi ed egli guarda l'immagine del Signore..." (Numeri 12,6-8)
Il più grande fu Mosè a cui Dio parlò "bocca a bocca" (Numeri 12,8) e ad altri profeti apparve in sogni o visioni; videro Dio come attraverso un vetro opaco, ma Mosè lo vide attraverso un vetro più trasparente, pur se solo di spalle come dice l'episodio dell'Esodo 33,22s "...quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere".

In ambito ebraico è creduto che la profezia s'è conclusa col profeta Malachia e che da dopo la distruzione del Tempio profezie si possono trovare solo sulla bocca di folli e di bambini.
Nell'ebraismo, perciò, è consolidato che sogni di una persona rivelano la sua condizione interiore, ma occorre discernere i messaggi veri da quelli estranei che fanno da corollario nel sogno.
Nell'ebraismo, ad evitare pensieri fatalistici sui sogni, c'è l'idea che eventi o prospettiva negativi che si profilano nei sogni si possono tentare di sventare con preghiere e digiuni che alla bisogna sono ammessi pure in giorno di sabato.
In epoca rabbinica i sogni erano considerati una forma di profezia minore.
Si racconta che il rabbino Jacob di Mergève (XII-XIII secolo d.C.), per la tradizione santo e pio, dopo meditato e pregato poneva domande a Dio e, di notte, in sogno si palesava la risposta con versetti che pare trovasse scritti vicino al letto e molte di tali risposte furono riunite in un'opera intitolata "Responsa dal Cielo".
Non si può non ricordare che Freud, di nome Schlomo Sigmund, fondatore della psicanalisi legata strettamente alla interpretazione anche dei sogni, perciò anche fondatore della l'onirologia, di famiglia ebrea, attinse tante idee dalla tradizione ebraica e dalla Bibbia.
Si pensi ad esempio al riguardo che nel libro della Genesi, tra l'altro, sono narrati i sogni e le interpretazioni da parte di Giuseppe, figlio di Giacobbe, e pur se vi sono chiari riferimenti ai sogni quali espressione di volontà divina simili agli aruspici nel mondo politeista, s'intuisce che questi hanno anche certi caratteri nascosti la cui comprensione di molti aspetti è deducibile, con ragionamenti, onde, prima di passare alla necessità di chiarimento di altra natura da parte di un profeta con doni soprannaturali, c'è spazio, e qui entra in campo Freud, per uno psicanalista munito di soli dote umane.
Il nome che sarà assegnato in seguito a Giuseppe dal faraone fu "Zafnat-Pane'ach" (Genesi 41,45), significa in realtà "colui che rivela ciò che è nascosto", dall'ebraico "tsafan", nascondere, e "pa'an", mostrare; così dice Bereshit Rabbà 90; Onkelos; Rashi.

Nel Talmud i sogni sono presi in considerazione come emanazione diretta del volere divino, contenenti una verità.
Sono così una mediazione fra Dio e l'uomo che va "letta" e raccolto alla stregua del messaggio contenuto in una lettera inviata da un altro che può essere compresa da un interprete illuminato e si possono comprendere se s'attinge alla sapienza della religione e alla conoscenza delle Bibbia.
Il rabbino Ismaele sosteneva che i sogni emergono dall'interiorità con un linguaggio simbolico racchiuso nel cuore del sognatore, così aveva senso una preghiera del genere: "Signore del mondo, io sono tuo e miei sogni sono tuoi. Ho fatto un sogno e non so cosa significhi, sia che abbia sognato me stesso, sia che i miei compagni abbiano sognato me o che io abbia sognato altri, se sono buoni sogni rafforzali e consolidali perché si possano avverare..." (A. Rosenberg Weisheit des Talmud Barth Munchen 1955)
Il Talmud sostiene che un sogno è solo la sessantesima parte di una profezia, e che anche gli angeli che presiedono ai sogni possano sbagliarsi sul futuro.
Il Talmud babilonese considera poi che vi sono sogni con messaggi angelici, ma spesso anche per interventi di spiriti maligni.

vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo

  invia questa notizia ad un amico


									
Copyright © 2011 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
[Bibbia home][inizio articolo]  Tutti gli articoli di
  SAN GIUSEPPE...
[Bibbia home][inizio articolo]
 
DECRIPTARE LA BIBBIA - Le lettere del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera jod
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera kàf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera lamed
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera mèm

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera nùn
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera samek
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'ajin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera pè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera sade
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera qòf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera resh
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera s'in e shìn

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera wàw
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera zàjin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera tèt

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera bèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera ghimel
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera dalet
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Il primo e l'ultimo
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'alef
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera taw


Bibbia Home | Autore | Perché Bibbiaweb? | Contatti | Cerca | Links
info@bibbiaweb.net  
Per i contenuti tutti i diritti sono riservati ad Alessandro Conti Puorger
BibbiaWeb

Alessandro Conti Puorger Alessandro Conti Puorger
Via Eleonora d'Arborea 30 - Roma - Italy

Realizzazione EdicolaWeb Edicolaweb.net
Via S. Maria a Cintoia 14/b - Firenze, Italy