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RICERCHE DI VERITÀ...

 
INVESTIGHIAMO SUL PECCATO ORIGINALE

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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POTERE NEL NOME DI DIO E IL FALSO PROFETA
La fede crede che solo di Dio è la benedizione.
La maledizione, di fatto, fu una sola, la prima contro il serpente e tutte le altre volte sempre quando le manifestazioni rendono chiara l'azione demoniaca.
Solo nel Nome di Dio c'è potere.
Nulla si può attuare che non venga da Lui, infatti, "...sei tu il Signore, il Dio d'ogni potere e d'ogni forza..." (Giuditta 9,14)
Dio è Trinità e solo da Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo possono venir delegati poteri.
Il Figlio, co-eterno al Padre al momento opportuno è venuto sulla terra come uomo vero, morì per i nostri peccati e fu risorto per la nostra giustificazione e, al momento della Sua Ascensione ai cieli, disse: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo". (Matteo 28,18-20)
Avendo Gesù Cristo ogni potere il Vangelo di Giovanni precisa:

  • 14,13-14 "Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò... Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò."
  • 15,5 "...senza di me non potete far nulla!"
  • 15,16 "Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda."
Il nome di Gesù è potente, perché è il Cristo, l'unto da Dio Trinità, infatti, "Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato." (Marco 9,37) I Vangeli mettono in evidenza che nel nome di Gesù Cristo i suoi apostoli compiono miracoli:
  • "...Pietro gli disse: Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!" (Atti 3,6)
  • "la cosa sia nota a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi sano e salvo." (Atti 4,10)
Non solo gli apostoli, ma anche altri possono compiere miracoli nel nome di Gesù, infatti: "Giovanni gli disse: Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri. Ma Gesù disse: Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa." (Marco 9,39-41)

Certo, occorre però che credano in Lui, infatti, dice: "...quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno". (Marco 16,17s)
Il battesimo che scaccia i demoni e dà una natura nuova si compie nel nome completo della SS.Trinità.
È come una prima risurrezione perché ci rende beati e santi agli occhi di Dio "in Nome del Padre, in Nome del Figlio e nel Nome dello Spirito Santo".
Ci è stato riaperto l'accesso all'albero della vita, infatti: "Beati e santi quelli che prendono parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potere la seconda morte, ma saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per mille anni. Quando i mille anni saranno compiuti, Satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni che stanno ai quattro angoli della terra, Gog e Magòg, e radunarle per la guerra: il loro numero è come la sabbia del mare. Salirono fino alla superficie della terra e assediarono l'accampamento dei santi e la città amata. Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò. E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli." (Apocalisse 20,6-10)

Da questo ultimo brano si ricava che anche la parte negativa, che s'oppone a Dio ed ai suoi disegni, si presenta in forma trinitaria, il diavolo e tutti i suoi demoni, il drago, la bestia e il falso profeta.
Mentre lo Spirito Santo, terza persona della SS.Trinità, invade di spirito profetico, lo spirito demoniaco è la terza personalizzazione del male che riempie e propone il falso profeta, che altri non è che un grande mago come il serpente antico che altri non era che il padre dei divinatori: "Poi dalla bocca del drago e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta vidi uscire tre spiriti impuri, simili a rane: sono infatti spiriti di demoni che operano prodigi e vanno a radunare i re di tutta la terra per la guerra del grande giorno di Dio, l'Onnipotente." (Apocalisse 16,13s)

Gesù ci fa rientrare nel regno della benedizione: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo." (Matteo 25,34)
La fede fa compiere i più grandi atti che il mondo considera magia.
Gesù per insegnarci ciò compì questo atto: "La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. E gli disse: Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti. E i discepoli l'udirono." (Marco 11,12-14), ma la questione ebbe un seguito, quando accade che: "La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato. Gesù allora disse loro." (Marco 11,20-22)
Gesù allora disse loro: "Abbiate fede in Dio! In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato." (Marco 11,22-24)
Egualmente nel Vangelo di Luca accade che: "Gli apostoli dissero al Signore: Aumenta la nostra fede! Il Signore rispose: Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe." (Luca 17,5-6)
Il Nuovo Testamento mette in evidenza la differenza sostanziale tra stregoni e stregoneria, in greco "farmakèia", sortilegio, incantesimo, magia che sono forma di idolatria: "...le opere della carne sono manifeste e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sette, invidie, ubriachezze, gozzoviglie, ed altre simili cose; circa le quali io vi prevengo, come già vi ho prevenuti, che quelli che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio". (Galati 5,19-21)

La potenza di Dio è tutta altra cosa e le arti magiche (tà perìerga) svaniscono davanti alla parola del Signore (ò lògos tou kurìou) che prevale su di esse com'è chiaro da queste due narrazioni:
  • "Ed un buon numero di quelli che avevano esercitato le arti magiche, portarono i loro libri assieme, e li arsero in presenza di tutti. E calcolatone il prezzo, trovarono che ascendeva a cinquantamila dramme d'argento". (Atti 19,19)
  • "Ed avvenne, come andavamo al luogo d'orazione, che incontrammo una certa serva, che aveva uno spirito indovino e con l'indovinare procacciava molto guadagno ai suoi padroni. Costei, messasi a seguir Paolo e noi gridava: questi uomini son servitori dell'Iddio altissimo, e vi annunziano la via della salvezza. Così fece per molti giorni; ma essendone Paolo annoiato si voltò e disse allo spirito: Io ti comando, nel nome di Gesù Cristo, che tu esca da costei. Ed esso uscì in quello istante." (Atti 16,16-18)
È così evidente che lo spirito indovino è considerato alla stregua di un demonio e viene cacciato nel nome di Gesù Cristo.

Il libro dell'Apocalisse, infatti, pronuncia la sentenza, la seconda morte:
  • "Chi sarà vincitore erediterà questi beni; io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio. Ma per i vili e gli increduli, gli abietti e gli omicidi, gli immorali, i maghi, gli idolatri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. Questa è la seconda morte." (Apocalisse 21,8)
  • "Beati coloro che lavano le loro vesti per avere diritto all'albero della vita e, attraverso le porte, entrare nella città. Fuori i cani, i maghi, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna!" (Apocalisse 22,14-15)
Concludo questo paragrafo ricordando che il libro degli Atti degli Apostoli presenta due episodi di maghi e fattucchieri che riconoscono il potere di Gesù Cristo.

Simon mago "V'era da tempo in città un tale di nome Simone, dedito alla magia, il quale mandava in visibilio la popolazione di Samarìa, spacciandosi per un gran personaggio. A lui aderivano tutti, piccoli e grandi, esclamando: Questi è la potenza di Dio, quella che è chiamata Grande. Gli davano ascolto, perché per molto tempo li aveva fatti strabiliare con le sue magie. Ma quando cominciarono a credere a Filippo, che recava la buona novella del regno di Dio e del nome di Gesù Cristo, uomini e donne si facevano battezzare. Anche Simone credette, fu battezzato e non si staccava più da Filippo. Era fuori di sé nel vedere i segni e i grandi prodigi che avvenivano. Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samarìa aveva accolto la parola di Dio e vi inviarono Pietro e Giovanni. Essi discesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo; non era infatti ancora sceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo. Simone, vedendo che lo Spirito veniva conferito con l'imposizione delle mani degli apostoli, offrì loro del denaro dicendo: Date anche a me questo potere perché a chiunque io imponga le mani, egli riceva lo Spirito Santo. Ma Pietro gli rispose: Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai osato pensare di acquistare con denaro il dono di Dio. Non v'è parte né sorte alcuna per te in questa cosa, perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio. Pèntiti dunque di questa tua iniquità e prega il Signore che ti sia perdonato questo pensiero. Ti vedo infatti chiuso in fiele amaro e in lacci d'iniquità. Rispose Simone: Pregate voi per me il Signore, perché non mi accada nulla di ciò che avete detto." (Atti 8,9-24)

Il mago Elimas "Bàrnaba e Saulo, inviati dallo Spirito Santo, discesero a Selèucia e di qui salparono verso Cipro. Giunti a Salamina cominciarono ad annunziare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei, avendo con loro anche Giovanni come aiutante. Attraversata tutta l'isola fino a Pafo, vi trovarono un tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Iesus, al seguito del proconsole Sergio Paolo, persona di senno, che aveva fatto chiamare a sé Bàrnaba e Saulo e desiderava ascoltare la parola di Dio. Ma Elimas, il mago, - ciò infatti significa il suo nome - faceva loro opposizione cercando di distogliere il proconsole dalla fede. Allora Saulo, detto anche Paolo, pieno di Spirito Santo, fissò gli occhi su di lui e disse: O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, quando cesserai di sconvolgere le vie diritte del Signore? Ecco la mano del Signore è sopra di te: sarai cieco e per un certo tempo non vedrai il sole. Di colpo piombò su di lui oscurità e tenebra, e brancolando cercava chi lo guidasse per mano. "Quando vide l'accaduto, il proconsole credette, colpito dalla dottrina del Signore." (Atti 13,5-13)

Sono questi due episodi esemplari per far comprendere come vi sia una chiara collocazione e vicinanza della magia alla superstizione ed alla maledizione mentre con la fede si rientra nella via della benedizione.

Mago, "figlio del diavolo" dice San Paolo in quel secondo brano, quindi, stirpe del serpente soggetta al peccato d'origine perché "nachash" come il primo "nachash".
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