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LA SPADA NEL NUOVO TESTAMENTO
La prima volta che si trova la parola spada riferita a Gesù nei Vangeli è:
- Matteo 10,34-35 - "Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada."
Lui, Gesù di Nazaret, è la spada di Dio, l'Oreb in persona, il suo corpo è la sede della manifestazione della Torah vivente.
Nella sua prima venuta inizia il combattimento, ha portato l'arma, il discorso della montagna, su quel programma ha creato una Chiesa, nata dal suo costato aperto sulla croce, ha ricevuto anche Lei nel suo cuore questa arma per combattere, e inizia il combattimento per distinguere la zizzania dal grano e preparare la conclusione degli ultimi tempi di cui parla l'Apocalisse di Giovanni.
- Luca 2 con l'episodio di Simeone a cui segue quello di Anna di Fanuele ove il testo è pieno di spunti ed in particolare colpisce:
- 25 - "...a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui...
- 34-35 - "Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima."
- 36 - "C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. ...e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme."
Questi due anziani, Simeone e Anna, sono citati solo nel Vangelo di Luca e paiono rappresentare il vecchio Israele che come una sentinella nella notte attende l'alba dell'attuarsi delle profezie sul Messia.
Il nome Simeone è
è legato al verbo "ascoltare"
,
"mi ha molto ascoltato" sottinteso Dio, e se si spezza in
+
è da leggere in modo positivo, forse del "Nome abitazione" o anche con le lettere separate e allora si ha una profezia per il fatto "Il Nome
vede
portato
da inviati
"
cioè il Simeone vede la Sacra Famiglia, cioè il Nome = Gesù, portato da inviati che nel caso specifico sono Giuseppe e Maria.
Come ho osservato in "Vangeli, profezie attuate dal Cristo" è chiara la volontà dell'evangelista di indicare in forma di profezia in modo da destare l'attenzione che il bimbo è Dio.
L'evangelista lascia una traccia per far cercare profezie che confermino quegli episodi dando l'indicazione che quella "profetessa Anna era figlia di Fanuele della tribù di Aser".
Profetessa
"nebi'ah".
Anna
"Channah" "favore, grazia".
Figlia Di Panuel
"bat Pani'el".
Tribù
"mattah".
Aser
"'Asher" "beatitudine, felicità, diritto cammino".
È un programma che letto di seguito in forma profetica dice:
"Invierà
dentro
a stare
in un primogenito
al mondo
la grazia
.
Uscirà
da una figlia
(d'Israele). In una persona
()
ci sarà
Dio
,
gli vivrà
nel cuore
.
Uscirà
il dritto cammino
".
Fanuel, quel nome m'ha incuriosito e sono andato al libro della Genesi all'episodio della lotta con l'angelo di Giacobbe allo Yabbok dove si parla di un luogo chiamato Panuel: "Giacobbe allora gli chiese: Dimmi il tuo nome. Gli rispose: Perché mi chiedi il nome? E qui lo benedisse Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuel: Perché - disse - ho visto Dio..." (Genesi 32,30-31)
Non poteva essere altrimenti, una Anna di Fanuel - e P = F come lettera ebraica - "Ha visto Dio!" e non può non benedirli.
Ho provato a decriptare col mio metodo quei due versetti della Genesi rivolgendo il pensiero a Gesù Cristo e ho trovato cenni chiari e calzanti delle due profezia di quei due incontri del Vangelo di Luca.
Incontro di Simeone, Genesi 32,30: "E vi sono illuminati che Dio è visibile (quando) si versano (Giuseppe e Maria) da casa per portare colui che è il primogenito vivo il corpo fuori in cammino. Sono appena dalla porta (del Tempio) entrati gli Inviati (Giuseppe e Maria). Per primo chi il Nome (Simeone) rettamente porta (Luca 2,25, infatti, certifica che Simeone è giusto), disse: Il Potente tra i viventi del mondo (è) con questo (bambino) uscito, il segno della luce di Dio. La potenza della risurrezione ai viventi sarà a recare. Sarà esistere; per il figlio afflitto in croce, un'asta a bruciare la madre."
Incontro di Anna, Genesi 32,31: "Portano il diletto primogenito ad essere visto per versarlo (per il riscatto del primogenito) alla casa del Nome (casa del Nome: il Tempio). In quel luogo (Anna) di Penuel, che retta è, lo vede. (Questi) è segno dell'esistenza di Dio che nel mondo è vivo, dice agli Inviati (Giuseppe e Maria): è un vivente Dio davanti a me; dalla morte salvatore della mia vita."
Questi episodi, seguiti da quello di Gesù dodicenne nel tempio coi dottori, ricevono il commento finale di Luca "Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore" (Luca 2,51).
La madre sapeva che il suo cuore sarebbe stato trafitto!
Il Vangelo di Luca con questi racconti dell'infanzia, legati alle antiche Sacre Scritture, intende proporre che Dio Padre e Madre, tramite Simeone che "mosso dallo Spirito, si recò al tempio" (Luca 2,27) e di Anna di Fanuel che "non si allontanava mai dal tempio" (Luca 2,37), entrambi avanzati negli anni, figure del vecchio Israele, riconoscono in Gesù il Messia.
I Giudeo-Cristiani del tempo di Luca, hanno trovato facilmente quella profezia grazie a quel riferimento di Panuel.
Faccio ora un salto nel Nuovo Testamento e seguo il percorso della "spada" con le altre citazioni che vi si trovano.
- Luca 21,24 - "Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti."; si realizza quanto profetizzato in Levitico 26 e in Ezechiele 21... è stata rotta l'alleanza.
- Efesini 6,17 - "...la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio."
- Ebrei 4,12 - "Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore."
- Apocalisse 1,16-18 - "Nella destra teneva sette stelle, dalla bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio e il suo volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza. Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la destra, mi disse: Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo e il Vivente. Io ero morto, ma ora vivo per sempre e ho potere sopra la morte e sopra gli inferi."
- Apocalisse 2,12 - "All'angelo della Chiesa di Pèrgamo scrivi: Così parla Colui che ha la spada affilata a due tagli..."
- Apocalisse 19,13-21 - "È avvolto in un mantello intriso di sangue e il suo nome è Verbo di Dio. Gli eserciti del cielo lo seguono su cavalli bianchi, vestiti di lino bianco e puro. Dalla bocca gli esce una spada affilata per colpire con essa le genti. Egli le governerà con scettro di ferro e pigerà nel tino il vino dell'ira furiosa del Dio onnipotente. Un nome porta scritto sul mantello e sul femore: Re dei re e Signore dei signori.
. . . . . .
Ma la bestia fu catturata e con essa il falso profeta che alla sua presenza aveva operato quei portenti con i quali aveva sedotto quanti avevan ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco, ardente di zolfo. Tutti gli altri furono uccisi dalla spada che usciva di bocca al Cavaliere; e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni."