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L'ORGOGLIO DI TIRO
Tiro con Sidone, fu una delle due grandi città della Fenicia.
Era sul Mediterraneo, a 40 chilometri a sud di Sidone e fu fondata secondo uno storico greco nel 2700 a.C..
Tiro assieme a Sidone, al momento della spartizione dei territori conquistati ai tempi di Giosuè (Giosuè 19,29), erano comprese nei territori di confine nord della tribù di Aser.
Era Tiro una città edificata su due grandi scogli.
Pare, infatti, che originariamente era costituita da due isole unite nel X secolo a.C., poi collegate alla terraferma da una diga fatta costruire da Alessandro Magno.
Era costruita sulla roccia, in ebraico
"sur" da cui prese in ebraico il nome di Sor
o
le cui lettere ci dicono "alza
la testa
"
e dà così l'idea di una città orgogliosa; da qui pensarla anche città adoratrice di idoli, "sir"
,
ovviamente ci corre poco.
La città era sulla costa, ma sull'isola fortificata a mezzo chilometro di fronte aveva molti depositi commerciali e cantieri navali, e una rocca dove spesso gli abitanti si rifugiavano in caso di pericolo.
Ai tempi di David e di Salomone il re di Tiro aiutò nella costruzione del palazzo e del tempio di Gerusalemme 2Samuele 24,7; 5,11; 1Re 5,1; 7,13; 9,11s; 1Cronache 22,4; 2Cronache 2,3.11-14.
Col commercio, grazie ai suoi porti, Tiro diventò molto ricca: Salmo 45,12; Isaia 23,8; Ezechiele 27,27.
Aveva, infatti, due i porti, Siconio a nord, ed Egiziano a sud, con un complesso sistema di frangiflutti e moli, con torri e bacini.
Erano questi i porti delle navi per Tarsis.
L'economia locale si basava sulla navigazione, la tintura delle stoffe, il legno, e il vetro.
Tiro è spesso condannata dai profeti Salmo 83:7; Isaia 23; Geremia 25,22; 27,3; 47,4; Ezechiele 26-29; Gioele 3,4; Amos 1,9; Zaccaria 9,2-3.
Perse parte del suo territorio in occasione della conquista della Palestina settentrionale da parte di Tiglatpileser III (733-732 a.C.) e fu inglobata nella provincia assira nel 662 a.C. con Assurbanipal.
Era Tiro una città pagana, ricca, potente e famosa per il culto orgiastico e crudele di Baal, incarnazione delle forze della natura.
Contro questa città furono rivolti gli strali dei profeti Isaia ed Ezechiele, questi nel 586 a.C., l'anno che precedette la sua caduta.