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PER MOLTI O PER TUTTI
Recentemente, precisamente il 14.04.2012, SS. Benedetto XVI con una lettera ai vescovi della Germania, tra l'altro, ha precisato che nelle parole della consacrazione sul vino sarebbe da dire per come in latino nel vecchio testo del rituale: "Hic est enim calix sanguinis mei... qui pro vobis et pro multis effundetur", mentre le nuove versioni postconciliari hanno in pratica letto quel "pro multis" come un "pro omnibus" ed hanno tradotto "per tutti".
È noto che le fonti della eucaristia, sono nei Vangeli sinottici e in 1Corinzi 11:
- Matteo 26,25-28 - "Giuda, il traditore, disse: "Rabbì, sono forse io? Gli rispose: Tu l'hai detto. Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: Prendete e mangiate; questo è il mio corpo. Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati."
- Marco 14,20-24 - "Ed egli disse loro: Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Bene per quel uomo se non fosse mai nato! Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: Prendete, questo è il mio corpo. Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti."
- Luca 22,19-20 - "Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo:Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me. Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi. Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola. Il Figlio dell'uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quel uomo dal quale è tradito!"
- 1Corinzi 11,23-29 - "Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me. Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me. Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga. Perciò chiunque mangia il pane o beve al calice del Signore in modo indegno, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ciascuno, dunque, esamini se stesso e poi mangi del pane e beva dal calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna."
Il testo del vecchio rituale pertanto è conforme al testo dei Vangeli di Matteo e di Marco.
Certo, Gesù ha versato il suo sangue per tutti, ma non tutti nel proprio libero arbitrio vogliono accettare la sua salvezza, che di fatto diviene produttiva solo per molti.
Quei testi peraltro mettono tutti in evidenza che era presente Giuda il traditore che non accettò tale salvezza.
Particolarmente importante per il tema che si sta trattando nell'ambito del IV Canto del Servo di Isaia è il versetto 53,11 che recita:
"Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce (vale a dire risorgerà)
e si sazierà della sua conoscenza (vale a dire starà al cospetto di Dio);
il giusto mio servo GIUSTIFICHERÀ MOLTI,
egli si addosserà le loro iniquità."
Le lettere ebraiche sono le seguenti e d'appresso riporto la dimostrazione della mia decriptazione.
Isaia 53,11 - Dal seno
()
(della madre) in vita
la potente
anima
(cioè lo Spirito del Potente) ha portato
all'esistenza
nel corpo
dell'Unigenito
.
Nel mondo
è
il settimo
(giorno della creazione). Dentro
la conoscenza
completa
ha portato
ad esistere
.
Dal Giusto
l'insidia
(l'esca portata dall'amo, vedi: "Il midrash della pesca gloriosa") ha versato
per servire
.
È
dal Potente
per le moltitudini
nell'esistenza
la Madre
portata
.
Dal peccato
la purezza
al mondo
reca
dell'Unico
,
è
per convertire
()
al Potente
."
Ora Gesù parlava in aramaico ed i testi dei Vangeli sono in greco.
Quale fu allora la parola che usò Gesù nell'ultima cena per dedicare il versamento del suo sangue?
Tutto fa ritenere che disse, in conformità alla profezia del IV canto del Servo di IHWH di Isaia: "le rabbim"
per molti, anzi per le moltitudini.