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L'EBRAISMO ANTICO
COPERTO DAL GIUDAISMO

di Alessandro Conti Puorger
 

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APPENDICE - DECRIPTAZIONE DI GIUDICI 3
Il testo integrale della ultima traduzione in italiano della C.E.I. di questo capitolo 3 del libro dei Giudici è il seguente:

Giudici 3,1 - Queste sono le nazioni che il Signore lasciò sussistere, allo scopo di mettere alla prova per mezzo loro Israele, cioè quanti non avevano visto tutte le guerre di Canaan.

Giudici 3,2 - Ciò avvenne soltanto per istruire le nuove generazioni degli Israeliti, per insegnare loro la guerra, perché prima non l'avevano mai conosciuta:

Giudici 3,3 - i cinque prìncipi dei Filistei, tutti i Cananei, quelli di Sidone e gli Evei che abitavano le montagne del Libano, dal monte Baal-Ermon fino all'ingresso di Camat.

Giudici 3,4 - Queste nazioni servirono a mettere Israele alla prova, per vedere se Israele avrebbe obbedito ai comandi che il Signore aveva dato ai loro padri per mezzo di Mosè.

Giudici 3,5 - Così gli Israeliti abitarono in mezzo ai Cananei, agli Ittiti, agli Amorrei, ai Perizziti, agli Evei e ai Gebusei;

Giudici 3,6 - ne presero in moglie le figlie, fecero sposare le proprie figlie con i loro figli e servirono i loro dèi.

Giudici 3,7 - Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore; dimenticarono il Signore, loro Dio, e servirono i Baal e le Asere.

Giudici 3,8 - L'ira del Signore si accese contro Israele e li consegnò nelle mani di Cusan-Risatàim, re di Aram Naharàim; gli Israeliti furono servi di Cusan-Risatàim per otto anni.

Giudici 3,9 - Poi gli Israeliti gridarono al Signore e il Signore fece sorgere per loro un salvatore, Otnièl, figlio di Kenaz, fratello minore di Caleb, e li salvò.

Giudici 3,10 - Lo spirito del Signore fu su di lui ed egli fu giudice d'Israele. Uscì a combattere e il Signore gli consegnò nelle mani Cusan-Risatàim, re di Aram; la sua mano fu potente contro Cusan-Risatàim.

Giudici 3,11 - La terra rimase tranquilla per quaranta anni, poi Otnièl, figlio di Kenaz, morì.

Giudici 3,12 - Gli Israeliti ripresero a fare ciò che è male agli occhi del Signore; il Signore rese forte Eglon, re di Moab, contro Israele, perché facevano ciò che è male agli occhi del Signore.

Giudici 3,13 - Eglon radunò intorno a sé gli Ammoniti e gli Amaleciti, fece una spedizione contro Israele, lo batté e occuparono la città delle palme.

Giudici 3,14 - Gli Israeliti furono servi di Eglon, re di Moab, per diciotto anni.

Giudici 3,15 - Poi gridarono al Signore ed egli fece sorgere per loro un salvatore, Eud, figlio di Ghera, Beniaminita, che era mancino. Gli Israeliti mandarono per mezzo di lui un tributo a Eglon, re di Moab.

Giudici 3,16 - Eud si fece una spada a due tagli, lunga un gomed, e se la cinse sotto la veste, al fianco destro.

Giudici 3,17 - Poi presentò il tributo a Eglon, re di Moab, che era un uomo molto grasso.

Giudici 3,18 - Finita la presentazione del tributo, ripartì con la gente che l'aveva portato.

Giudici 3,19 - Ma egli, dal luogo detto Idoli, che è presso Gàlgala, tornò indietro e disse: O re, ho una cosa da dirti in segreto. Il re disse: Silenzio! e quanti stavano con lui uscirono.

Giudici 3,20 - Allora Eud si accostò al re che stava seduto al piano di sopra, riservato a lui solo, per la frescura, e gli disse: una parola di Dio per te. Quegli si alzò dal suo seggio.

Giudici 3,21 - Allora Eud, allungata la mano sinistra, trasse la spada dal suo fianco e gliela piantò nel ventre.

Giudici 3,22 - Anche l'elsa entrò con la lama; il grasso si richiuse intorno alla lama. Eud, senza estrargli la spada dal ventre, uscì dalla finestra,

Giudici 3,23 - passò nel portico, dopo aver chiuso i battenti del piano di sopra e aver tirato il chiavistello.

Giudici 3,24 - Quando fu uscito, vennero i servi, i quali guardarono e videro che i battenti del piano di sopra erano sprangati; pensarono: Certo attende ai suoi bisogni nel camerino della stanza fresca.

Giudici 3,25 - Aspettarono fino a essere inquieti, ma quegli non apriva i battenti del piano di sopra. Allora presero la chiave, aprirono, ed ecco che il loro signore era steso per terra, morto.

Giudici 3,26 - Mentre essi indugiavano, Eud era fuggito e, dopo aver oltrepassato gli Idoli, si era messo in salvo nella Seirà.

Giudici 3,27 - Appena arrivato là, suonò il corno sulle montagne di Èfraim e gli Israeliti scesero con lui dalle montagne ed egli si mise alla loro testa.

Giudici 3,28 - Disse loro: Seguitemi, perché il Signore vi ha consegnato nelle mani i Moabiti, vostri nemici. Quelli scesero dopo di lui, occuparono i guadi del Giordano in direzione di Moab, e non lasciarono passare nessuno.

Giudici 3,29 - In quella circostanza sconfissero circa diecimila Moabiti, tutti robusti e valorosi; non ne scampò neppure uno.

Giudici 3,30 - Così in quel giorno Moab fu umiliato sotto la mano d'Israele e la terra rimase tranquilla per ottanta anni.

Giudici 3,31 - Dopo di lui ci fu Samgar, figlio di Anat. Egli sconfisse seicento Filistei con un pungolo da buoi; anch'egli salvò Israele.

Si nota uno sforzo perché l'intero testo risulti di 31 versetti, numero che evoca + + + l'Unico che è fu e sarà .
L'intero capitolo, infatti è composito formato da:

  • un commento iniziale, dalla storia succinta del giudice "Otnièl, figlio di Kenaz, fratello minore di Caleb";
  • della storia arricchita di particolare di "Eud, figlio di Ghera, Beniaminita";
  • un cenno minimo su un altro giudice minore "Samgar, figlio di Anat".
La decriptazione del primo versetto che presento come esempio ci porta ad una premessa che richiede la venuta di un salvatore.

Giudici 3,1 - "Queste sono le nazioni che il Signore risparmiò allo scopo di mettere alla prova Israele per mezzo loro, cioè quanti non avevano visto le guerre di Canaan."




"Portò il maledetto nel mondo l'orgoglio () a stare nei viventi all'origine ; un fuoco nel corpo entrò per l'angelo (ribelle) che fu per vivere a portarsi nel mondo . Da serpe l'angelo vestito dentro i viventi venne () per essere libero () da Dio . Per primo finì la rettitudine il serpente nella donna (), nei corpi per il serpente la calamità del peccare () venne (). Iniziò a finire in tutti i viventi il vigore . La morte così inviò in azione l'angelo ."

La decriptazione tutta di seguito è la seguente.

Giudici 3,1 - Portò il maledetto nel mondo l'orgoglio a stare nei viventi all'origine; un fuoco nel corpo entrò per l'angelo (ribelle) che fu per vivere a portarsi nel mondo. Da serpe l'angelo vestito dentro i viventi venne per essere libero da Dio. Per primo finì la rettitudine il serpente nella donna; nei corpi per il serpente la calamità del peccare venne. Iniziò a finire in tutti i viventi il vigore. La morte così inviò in azione l'angelo.

Giudici 3,2 - Nei corpi versò il serpente in seno l'impurità. Nel tempo nelle generazioni si portò in tutte ad abitare l'angelo. Dalla rettitudine alla vanità si assuefarono i viventi. Il serpente il veleno nei corpi versò. Nelle donne nei corpi il serpente soffia energia onde ci sia della vita il rifiuto. È a sbarrare col peccare tutti.

Giudici 3,3 - Di nascosto per salvare tutti dal ribelle inviato fu il Verbo dal Potente. D'illuminare scelse chi fosse tra i viventi a portarlo. Una sposa retta da un angelo sentì che inviato le sarà per portarsi nel mondo; giù fosse ad aiutarlo.
L'angelo che fu a portarsi nel mondo. Ad annunciarle fu che sarà alla luce nella famiglia partorito del Potente il Figlio che le porterà l'energia. La vita l'entrò nel corpo ad abitare, dall'alto si chiuse nel corpo della madre l'energia dell'Eterno. La potenza dentro portò l'Unigenito a chiudere in un uomo.

Giudici 3,4 - A portarsi fu al mondo a stare per portarsi dal serpente tentatore. Per portargli la fine dentro un vivente venne in Israele in un neonato nel tempo. Ad uscire fu alla luce dal seno e venne tra i viventi giù a portarsi dalla prescelta. Il Signore da donna dal corpo giù si portò nel mondo. Venne da primogenito in una casa portato in modo puro. Dentro fu nel sangue la luce del mondo.

Giudici 3,5 - Portato il Figlio fu. Fu alla luce nel corpo Dio, ad abitare. Si portò in una casa. Riversò in un corpo dentro nel mondo la rettitudine. La inviò in un misero del mondo a chiudersi completamente. Fu a recarsi nel mondo l'Unigenito a vivere in un corpo. Fu a portarsi nel mondo il Verbo in un corpo. Questi fu a recarsi nel mondo (come) l'annuncio fu a recare. Ad entrare fu in una casa per portare la pienezza all'esistenza.

Giudici 3,6 - Portato che fu a versarsi di nascosto, portarono il primogenito sulla paglia (quando) recato al termine fu ad uscire in vita. Il Potente, per l'uscita della Parola, inviò una luce che fu ai viventi a recare che venne del Figlio a portare indicazione. Furono ad uscire per i viventi angeli ad indicarlo. Gli angeli li portò il Potente per il Figlio che era uscito in vita. A portarsi fu per servire per portare a venire della divinità l'essenza ai viventi.

Giudici 3,7 - A portarsi saranno a vedere la luce portata sulla casa ove angeli stavano. Furono la luce a vedere del Potente che l'Unigenito indicava. Dai campi aperti pastori la casa a vedere furono, ove lamenti il Signore recava. Era la luce la rettitudine ad annunciare, venuta col Signore Dio nell'esistenza dei viventi. Si portò per spazzare da dentro l'essere impuro. Venne in una casa dall'alto per stare tra i viventi e venne l'Unigenito per la liberazione portare a tutti.

Giudici 3,8 - Portato fu in una grotta dell'Unico il Verbo. Il Signore ad abitare fu in Israele per portare il cambiamento con la rettitudine. Nei viventi dentro sarà d'aiuto la rettitudine che recherà a rinnovare. L'empietà a finire sarà tra i viventi. Nei viventi, del serpente affliggerà il verme. L'energia a rigenerare sarà i viventi. Agendo dentro l'essere impuro che abita tra lamenti sarà bruciato. Nei corpi la divinità verrà per la rettitudine che porterà la risurrezione. Li invierà l'ottavo (giorno) dal mondo alla rinnovata esistenza della vita.

Giudici 3,9 - A portarla sarà Questi in azione, a rovesciare sarà dentro l'energia che sarà la forza per risorgere i corpi. La divinità di Dio sarà al mondo a recare che la perversità sarà a rovesciare dai viventi. Il Signore nei viventi porterà la risurrezione che spazzerà il serpente. Figli saranno in forza della risurrezione dei corpi che la divinità porterà. Sarà a recare il dono in azione nei viventi che verranno dal tempo angeli ad essere. Nell'Unico nel cuore puri invierà questi. Nell'Unico a vivere tutti dentro entreranno versati nel cuore. Da angeli i viventi vivi abiteranno.

Giudici 3,10 - A portare la fine del mondo sarà l'Altissimo. Portatosi nel corpo per recarsi dai viventi porterà alla perversità la forza per bruciarla. Dal Verbo dal cuore verrà un forte fuoco. Si vedrà il serpente che si porterà ad uscire. La potenza della vita col vigore nei viventi rientrerà. A portare sarà la fine dell'energia onde è la perversità dentro a stare. L'essere impuro verrà arso dalla risurrezione. Per l'energia l'empio a finire sarà nei viventi. Rivivendo la potenza della rettitudine delle origini nei corpi morirà per la forza chi è impuro. L'agire della potenza della rettitudine porterà a rinnovare. I corpi risorti si vedranno di tutti riessere in vita.

Giudici 3,11 - Si porteranno nel Crocifisso i risorti a versarsi nel cuore, entreranno nell'Unigenito nel corpo. Saliranno all'Unico le moltitudini a vederlo.
Saranno i salvati tra gli angeli ad entrare e saranno i morti nel tempo tra gli angeli. Saranno nell'Unico nel cuore puri angeli questi.

Giudici 3,12 - Portati saranno nei giri dal Verbo e dentro con gli angeli staranno, saranno la luce a vedere del Potente. Per la potenza che agirà simili al Crocifisso usciranno. Nei corpi agirà la forte energia che ci sarà stata. Il Signore sarà stato a portali nel petto i versatisi che furono nel mondo ed entreranno nell'Unico tutti. L'Unigenito nel cammino li accompagnerà dagli angeli per vivere dal Potente. Retti i viventi porterà dal Padre Altissimo. Liberati dalla maledizione retti saranno per opera della distruzione che avrà finito l'entrato cattivo che dentro agiva da oppressione essendo l'essenza della perversità.

Giudici 3,13 - A recarsi fu l'Unigenito per far perire il maledetto che fu a recare alle origini in tutti dentro l'energia. Per spazzarlo in un vivente recò l'energia. Portò in azione in un vivente la potenza a versare. A recare fu la potenza della rettitudine e fu un retto a venire in Israele. A portarla fu a stare in un povero, e per venire ad agire stando in un corpo nel mondo, scelse Maria.

Giudici 3,14 - Portatosi per essere il servo si portò nel figlio a stare. Fu ad illuminarla che dal corpo Dio verrà ad agire. A rivelare si portò un angelo che il Re in vita avrebbe portato. Nel primogenito in famiglia alla luce la madre porterà. Inviato nel mondo opererà per liberarlo rinnovandolo.

Giudici 3,15 - A portarsi fu Questi in azione. A versare portò nel Figlio a stare l'essenza del principe di Dio. La divinità il Signore portò nell'obbediente madre. Del Signore la potenza entrò nella madre. Da liberatore venne il primogenito. Lo splendore nel figlio scorse. Nel corpo del primogenito figlio entrò nei giorni. Abitò in un uomo l'Unigenito nel cuore. In un corpo fu per aiutare nei giorni l'energia a recare. Portò ad esistere un fuoco potente; a chi rese colpevole ad inviarla sarà. Fu la risurrezione in un corpo con la divinità dentro a stare. L'aiuto porterà ai viventi guidandoli. La potenza in azione a rivelare porterà, invierà ai viventi la potenza. La rettitudine ai viventi riporterà che all'origine li abitava.

Giudici 3,16 - A recare fu a vedere una luce il Potente per il portarsi dell'Unigenito. Lo splendore sulla grotta ove abitavano portò. Uscì una luce con gli angeli che fu per chi in cammino. Era portatrice d'un segno che in cammino i viventi aiutava. La luce della rettitudine al mondo recata era nascosta. Chi in cammino vide il recato segno. Nel mondo viveva di sotto il Potente per i viventi aiutare. Era stato a recare l'Altissimo in un corpo la rettitudine nei giorni ad abitare.

Giudici 3,17 - Si portò il diletto in una casa. Vennero il tributo del Potente alla vista a rivelare. Si portarono gli angeli per il Re che tra i viventi si recava. Il Padre portava a vedere a chi in cammino. L'accompagnarono gli angeli. In un uomo dentro il corpo stava l'Unigenito che viveva nella nube.

Giudici 3,18 - A recare fu nel mondo a stare la rettitudine dell'Unico per liberare tutti nel mondo dal serpente. Nel mondo a versarsi in un corpo fu per abitarvi. Venne in un vivente l'energia a racchiudere. Nel mondo porterà ad esistere la risurrezione. Il vigore verrà ad agire nei viventi. Inviata la risurrezione, all'Unico sarà dal mondo i viventi a guidare.

Giudici 3,19 - Per recarsi nel mondo si portò in una donna dentro, la madre; l'energia entrò, la riempì il Verbo. Fu il Potente a stare in un vivente. Da Donna nel corpo venne a rivelarsi. In cammino il Potente si portò per essere da primogenito a viverle nel corpo. La Parola le riempì completamente il corpo. La potenza era di Dio che v'era in modo retto entrato. Il Re si portava per esserle il primogenito a vivere col corpo nel mondo. Nella madre si portò a stare giù l'Unigenito portandosi nel seno. L'Altissimo si portò nella sposa a dimorare; fu dai viventi l'Altissimo a portarsi.

Giudici 3,20 - Portò l'Unico lo splendore dentro dell'Unigenito. Dio fu a portarsi e Lui abitò in una casa che l'Altissimo aveva scelto. Per entrare tra i viventi si versò in un corpo. Uscì dell'Unico il principe che la potenza recava nel cuore. Per l'essere impuro che si portò a stare alle origini nei viventi, nel corpo l'originario splendore sbarrò. Dentro i corpi la maledizione fu a vivere, la potenza che c'era di Dio fu con la rettitudine portata per essere rovesciata dai viventi. In un vivente dall'alto uscì la rettitudine che a riempirli ricomincerà.

Giudici 3,21 - Porterà la forza per strappare dalla tomba. L'originario splendore riverrà. Sarà d'aiuto ai viventi; la divinità porterà che sarà a rovesciare le tombe. Riverranno dalle tombe i corpi da dentro vivi. L'Altissimo nel corpo la rettitudine, che nei giorni l'energia recherà, porterà. Sarà alla fine a versarla in azione nel mondo; dentro gli abiterà nel cuore l'energia che recherà.

Giudici 3,22 - A recare sarà a scorrere per i viventi nel mondo l'energia. Giù da dentro dell'Unico dal chiuso del corpo uscirà per foro. Uno straniero l'aprirà con vigore. Dall'intimo dell'Eterno uscirà la potenza. Uscirà da dentro la rettitudine che sarà il rifiuto per bruciare il serpente. Dal Verbo uscirà dal chiuso del corpo da dentro con l'acqua. Da dentro il cuore l'energia recherà e scaturirà fuori a far frutto. Il demonio per l'energia uscirà.

Giudici 3,23 - Porterà a rispuntare l'originario splendore. Rientrerà nei viventi la pienezza. Le generazioni riporterà energiche nel mondo. Portato che sarà il foro scorrerà dal corpo fuori l'aiuto potente. In croce portato crocifisso innalzato che sarà nel mondo da dentro l'eternità porterà ed invierà in azione la potenza.

Giudici 3,24 - E Lui a scaturire la portò. Per servire fu di portarla dentro a desiderare e fu dal corpo l'Unigenito a recarla. Portata fuori l'energia uscì la liberazione per tutti. La portò dalla croce fuori (quando) innalzato fu nel mondo. Invierà in azione la potenza recandola dalla croce e sarà unita con l'acqua. Dal corpo recherà dell'Unico la rettitudine ai viventi dal foro. Sarà così al mondo, che si portò l'Unigenito venuto col corpo, a rivelare sarà. Portato dentro la tomba l'aiuto nel corpo gli entrerà. Dalla putredine il corpo uscirà.

Giudici 3,25 - E rifù in vita potente a portarsi per sempre. A casa si portò simile agli angeli. Entrò dell'Unico nell'oppresso l'energia che riportò il soffio al Crocifisso nella tomba. Per l'aiuto la potenza nel Crocifisso si portò. Il Crocifisso riuscì per l'azione della potenza; il Signore era. A versare l'annuncio venne dalla madre. Il Verbo indicò che dalla tomba si riportava. Bello il Crocifisso dalla tomba si riportò. Porterà ad entrare l'energia nel mondo dell'Unico. Giudicato fu che uscisse dai viventi l'aborto che all'origine nei corpi scese, n'uscirà morto.

Giudici 3,26 - Porterà per l'Unico, di perversità giudicato nei viventi il serpente, che nei cuori agisce, l'aiuto per uscire. Puri n'usciranno i viventi del mondo che nella vita portano l'essere impuro dall'origine. Tra gli Ebrei venne il Verbo in pienezza. Fu il Potente a stare tra i viventi e fu in un vivente la potenza nel cuore ad entrare; il demonio finirà nel mondo.

Giudici 3,27 - A portarsi fu nel mondo. Fu dentro in una casa a portarsi l'Unigenito, ma portato fu in croce. Versò in azione da dentro la risurrezione. Porterà il Verbo le moltitudini a rigenerare. All'Unico il frutto dei viventi porterà. Fu nel corpo per aiutare a recarsi in azione in un vivente per recare dentro l'energia che sarà la forza per liberare dal maledetto i viventi. Per i lamenti del mondo nel corpo si portò. Dio in persona fu ad entrare in un vivente.

Giudici 3,28 - A portare fu all'origine l'essere ribelle la maledizione nei viventi nei corpi. Per l'aiuto il Verbo portare ai fratelli nel corpo fu a recare la rettitudine che è l'energia che finirà l'angelo per cui ci fu la perversità. Venne dal nemico a stare. Un retto vivente venne ai viventi recato dal Padre. Dentro fu l'aiuto con la rettitudine ai viventi a recare. Scese per portarla ai fratelli. Ad irrigarla la porterà, e sarà per la potenza della rettitudine, l'essere impuro venuto in seno, a mangiare portandolo a finire. Gli uscirà un Giordano di potenza; con l'acqua la recherà. Del Padre recherà la potenza delle origini in dono e negli uomini la potenza agirà dentro i corpi.

Giudici 3,29 - Portata che sarà la rettitudine riporterà l'originaria integrità e dal Padre da dentro il tempo usciranno entrando a stare con l'Unigenito. Retti si vedranno liberare dal Crocifisso. Da Dio per il Verbo saranno le centinaia che vi saranno di risorti, la sposa, nell'ottavo (giorno) porterà. Tutti gli uomini vivi dal condurrà dal Potente. Incontreranno i viventi il Potente che ama gli uomini.

Giudici 3,30 - Porterà tutti retti tra gli angeli i popoli e nel Padre abiteranno. Un giorno usciranno per Lui, il Crocifisso, dalle tombe. Tutti saranno aiutati dalla forza della risurrezione dei corpi che la divinità porterà. Nel Crocifisso i risorti con i corpi nel cuore entreranno. Dalla terra i risorti viventi porterà tra gli angeli per stare in una vita rinnovata.

Giudici 3,31 - L'Unigenito chiusi nel corpo sarà a portare dall'Essere i risorti viventi. In cammino le moltitudini invierà alla vista degli angeli. Tutti a portare sarà così all'Unico il Crocifisso. Meravigliosi luminosi tutti saranno i viventi risorto che il Risorto vivi condurrà al Padre. Gli uomini di vita potente vestiti entreranno a casa. Riversatisi col corpo, portatisi in Gesù, in cammino i viventi del mondo porterà all'Unico; verranno a stare liberi da Dio.

a.contipuorger@gmail.com

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