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SAN GIUSEPPE...

 
GLI SPOSI VERGINI,
FAMIGLIA ESCATOLOGICA

di Alessandro Conti Puorger
 

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IL PRIMO MATRIMONIO »
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LA TORAH E LE VERGINI »
VERGINE, FIGLIA DI SION »
LA VERGINITÀ RESTITUITA DAL BATTESIMO »
LO SPOSO GELOSO »

LA VERGINITÀ E LA FAMIGLIA DI NAZARETH
La Sacra Famiglia di Nazaret, culla dell'uomo nuovo nato per opera dello Spirito Santo, è un miracolo per il mondo.
È questa famiglia l'embrione della nuova creazione!
È formata da Maria, madre vergine, che dà la carne al figlio di Dio, Gesù, detto il Cristo, vale a dire il Messia, entrambi madre e figlio affidati a Giuseppe, sposo di Maria e padre putativo che a Gesù dà nome e titolo nella casa di David e lo innesta nella religione ebraica.
Tale famiglia ha per prerogativa la verginità che viene a costituire un interrogativo per il mondo.
Il frutto di quella famiglia, Gesù, nasce, senza mutamenti della verginità che resta permanente, grazie all'intervento, solo divino che ha operato su due "sì" quello di Maria in Luca 1,38 e quello di Giuseppe in Matteo 1,24.
Gesù è il puro, "mite e umile di cuore", rimasto vergine, autore della nuova creazione in cui coinvolge i suoi discepoli.
Di fatto i suoi discepoli sono riconosciuti utili per la nuova creazione come risulta da: "In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele". (Matteo 19,28)
Questi, di fatto, sono eredi della Sacra famiglia, costituiti come vedremo vergini per il Regno, assoluta novità del Vangelo per il mondo.
Maria è la prima ed unica donna della Bibbia che concepisce pur essendo vergine e diviene la nuova madre di un popolo vergine anche lui chiamato a concepire in sé il Cristo sposo.
San Giuseppe del pari è "padre vergine" come Maria è "madre vergine".
Quella di Giuseppe e Maria è la prima coppia in cui è annullato lo strappo del peccato originale.
Il loro matrimonio voluto e benedetto da Dio è un matrimonio verginale che pur tuttavia, mistero per il mondo, da luogo alla nascita di un figlio, il Figlio Unigenito di Dio, che infatti lo riconosce come proprio, ed è Dio stesso dà il nome tramite il suo delegato Giuseppe.
Questa coppia è effettivamente ad immagine e somiglianza di Dio.
In San Giuseppe c'è l'immagine di Dio e la somiglianza a Dio come Padre, e nella S.S. Vergine Maria l'immagine di Dio e la somiglianza a Dio come Madre.
Immagine = , spezzando = acqua e = ombra/protezione, perciò ombra nell'acqua = che specchia.
"Somiglianza" è da "sangue Esce ".
L'uno, Giuseppe, è specchio di Dio come Padre, e Maria è Madre di Dio nella carne, quindi Gesù è a Lei somigliante, perché dal suo sangue esce.
Gesù quindi nasce da nato da una coppia vergine feconda ed ad entrambi Dio ha affidato l'incarico delle Sue veci per portarlo all'età adulta.
Circa la verginità di San Giuseppe:

  • San Tommaso precisa; "perché non è scritto che abbia avuto un'altra moglie e l'infedeltà non è attribuibile al santo personaggio";
  • il Vangelo attesta che non ebbe rapporti prematrimoniali "senza che egli la conoscesse" (Matteo 1,24);
  • Maria è vergine e sposa e Lei è garante per Lui e viceversa.
  • Giovanni Paolo II conferma, "Il mistero della Chiesa, vergine e sposa, trova nel matrimonio di Maria e Giuseppe il suo simbolo". (Red.Cust 20)
P. Tarcisio Stramare in "San Giuseppe nel Mistero di Dio", così s'esprime: "Nel mistero dell'Incarnazione è stata assunta la forma umana della famiglia del Figlio di Dio, vera famiglia umana, fondata dal mistero divino. In essa Giuseppe è il padre: non è la sua una paternità derivante dalla generazione; eppure non è apparente o sostitutiva, ma possiede in pieno l'autenticità della paternità umana, della missione paterna nella famiglia. È contenuta in ciò una conseguenza dell'unione ipostatica: umanità assunta nell'unità della Persona Divina del Verbo-Figlio, Gesù Cristo. Insieme con l'assunzione dell'umanità in Cristo è anche assunto tutto ciò che è umano e in particolare la famiglia, quale prima dimensione della sua esistenza in terra. In questo contesto è assunta la paternità umana di Giuseppe."
In Giuseppe e in Maria c'è la volontà comune di compiere quella di Dio sulle proprie vite, sì che entrambi cooperano fedelmente ai piani divini, infatti, le doti di Maria sono le stesse di Giuseppe, ubbidienza, umiltà e carità e verginità.
Ora Gesù Cristo fu generato dal corpo di Maria, ma Giuseppe è il vero sposo di Maria, in altre parole il matrimonio di Giuseppe e di Maria è un vero matrimonio e, pur nel mistero, ne consegue che è volontà dello Spirito Santo che quanto viene dalla carne di Maria viene anche da Giuseppe in quanto "i due saranno una carne sola" (Genesi 2,24b), pur nella loro totale verginità.
Questo ultimo versetto del Genesi non a caso prosegue: "Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna" (Genesi 2,25); non si difendevano, perché non avevano timore essendo senza peccato.
Il mondo intero può contemplare ora il mistero della coppia perfetta, Giuseppe e Maria, in cui è vinta la concupiscenza; infatti, in loro, per grazia di Dio, non c'è timore (si rammenti il "Non temere..." detto dall'angelo di Dio ad entrambi - Luca 1,30 a Maria - Matteo 1,20 a Giuseppe).
Anche Giuseppe, a pieno titolo, partecipa all'unione ipostatica ed a tale riguardo è da tener conto del titolo dato da Pio X a Giuseppe: "Ioseph virgo pater Iesu, purissime sponse"... cioè, Giuseppe è vergine padre e Maria è vergine madre.
Questo titolo è stato tratto da S. Agostino ed il discorso seguente pare illuminante e fondamentale per colmare lo squilibrio che di fatto s'è creato tra i due Santi Sposi (Sermone 51): "Ricaviamo dunque la genealogia di Gesù da Giuseppe: Giuseppe, infatti, è padre virginale, com'è sposo vergine; poniamo il marito davanti alla sposa, secondo l'ordine della natura e la legge di Dio. Che se noi dimenticassimo Giuseppe, per non ricordare che Maria, può darsi che egli ci dica con ragione: perché mi separate dalla mia sposa? Perché non volete che la Genealogia di Gesù passi attraverso di me? Che se noi rispondiamo a Lui: perché non hai generato per mezzo della tua carne! Egli ci risponderà: e Maria ha forse generato per mezzo della sua carne? Quello che lo Spirito Santo ha in lei operato, l'ha operato per tutti e due. Giuseppe era Giusto dice il Vangelo. Giusto era lo Sposo e giusta era la Sposa. Lo Spirito Santo posandosi sulla giustizia di entrambi, ad entrambi ha dato un figlio. Ma ciò che sarebbe nato anche per il marito operò in quel sesso, al quale spettava partorirlo."
Che aggiungere?
Che è da meditare tutto per evitare di cadere tra quelli che provocano una separazione tanto da sentirci dire: L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto. (Marco 10,9)
I termini del mistero della Santa Famiglia si possono cosi riassumere:
  • Gesù, figlio di Giuseppe e di Maria vergini, nato per opera dello Spirito Santo;
  • Giuseppe, vergine padre di Gesù, sposo di Maria;
  • Maria, vergine madre di Gesù, sposa di Giuseppe.
  • la Sacra Famiglia è una famiglia di vergini.
    (Vedi: "San Giuseppe - Vergine padre" articolo in .pdf in "San Giuseppe".)
Ora, Maria, Vergine e Madre, è il modello perfetto della Chiesa che unita a Cristo, "quale vergine casta" (2Corinti 11,2) è madre d'innumerevoli figli.
La Chiesa è vergine, e come la vergine Maria si dona allo Sposo, Cristo, sì da essere il suo Corpo.
È così Madre feconda che accoglie pienamente la Vita nuova che gli esce dal fonte battesimale.
A Cristo vergine, sposo che dà la vita nuova, corrisponde la Chiesa, vergine, sposa feconda della Vita nuova della nuova creazione di cui Gesù Cristo è il primogenito.
Ciascun battezzato è membro della Chiesa ed è chiamato, a divenire, vergine per l'integrità della fede, madre perché dona la vita e sposa per l'indissolubile unione con Cristo.

Conclusione di questo discorso è che col battesimo si entra a far parte della Sacra Famiglia di Nazaret divenendo coeredi di Cristo.
La verginità è vocazione d'ogni cristiano che per alcuni diviene chiamata personale di Dio, carisma particolare che anticipa il tempo della risurrezione, vale a dire dell'entrata nel Regno dei risorti.
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