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RICERCHE DI VERITÀ...
LA RUGIADA LUMINOSA CHE VIENE DAL MESSIA
di Alessandro Conti Puorger
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TERRA PROMESSA, TERRA DI RUGIADA »
LA CREAZIONE PER GLI EGIZI »
RUGIADA - IMPORTANZA DELLE LETTERE »
LA "RUGIADA" E IL MESSIA »
LA RUGIADA NELLA TRADIZIONE EBRAICA »
LA RUGIADA E LA RESURREZIONE »
ISAIA 26 - DECRIPTAZIONE »
QUANDO IL SIGNORE DIO PLASMÒ L'UOMO
Nel libro della Genesi il versetto 7 è fondamentale perché in poche, ma precise parole, descrive l'atto fondante dell'umanità da parte del Creatore:
"Allora il Signore Dio plasmò l'uomo
con polvere del suolo
e soffiò nelle sue narici un alito di vita
e l'uomo divenne un essere vivente." (Genesi 2,4-7)
In "Se l'uomo viene dal cielo là torna" e in "Dalle lettere ebraiche balbettii su Dio" ho fatto notare che quel versetto del Genesi 2,7 della creazione di Adamo "allora il Signore Dio plasmò
l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito
(
NShMT Nishmat) di vita e l'uomo divenne un
(
NPSh Noepoesh) essere vivente" è l'unico di tutto l'Antico Testamento ebraico in cui vi sono i due termini Nishmat e Noepoesh per anima, delle quali la
l'hanno pure gli animali; c'è poi anche quel plasmò
che non è da dimenticare.
NPSh
"angelo
superbo
",
legato all'anima animale;
NShMT
"angelo
che il Nome (di Dio)
indica
"
e "Energia
con cui il Nome
lo segnò
".
Come se avessimo due anime e due angeli:
- l'angelo superbo... il famoso diavoletto del catechismo;
- l'angelo del Nome... l'angelo custode.
È giunto il momento però di porre attenzione a quel
"plasmò".
È questo il verbo specifico del vasaio che, con l'acqua necessaria, impasta "la polvere della terra",
per renderla plastica onde modellarla.
A questa origine terrena il libro della Sapienza annette le umane difficoltà "...perché un corpo corruttibile appesantisce l'anima e la tenda d'argilla grava la mente dai molti pensieri." (Sapienza 9,15) e San Paolo ricorda che "...noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi." (2Corinzi 4,7)
L'acqua, che Dio prese per modellare la polvere della terra per formare l'uomo, da dove proveniva?
Due versetti in dietro, poco prima nello stesso capitolo della Genesi si trova:
"...Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo, nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c'era uomo che lavorasse il suolo" (Genesi 2,5)
Il testo, così, afferma chiaramente che sulla terra non pioveva ancora, quindi, non ci poteva essere ancora acqua!
L'acqua usata, nella mente dell'autore ispirato del testo, doveva essere un'acqua speciale e non poteva che provenire direttamente dal Signore!
Prese cioè delle acque di sopra il firmamento, per parlare con i termini della creazione descritta in Genesi 1.
Ed ecco che il versetto seguente, Genesi 2,6 secondo il testo C.E.I. dice qualcosa di strano, "ma una polla d'acqua sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo", ma con precisione la nota della Bibbia di Gerusalemme evidenzia proprio che quella della "polla d'acqua" che sgorga o che sale dalla terra è una deduzione, perché il testo pare incerto.
Le esatte lettere ebraiche là usate sono
.
Invero "'ed"
è "nube, vapore", e la parola acqua non c'è e subito dopo, c'è il versetto Genesi 7 in cui Dio plasmò l'uomo: "...il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente." (Genesi 2,4-7)
Beh, se non c'era pioggia, ma c'era del vapore e c'era il sole, non resta altra possibilità che questo vapore che salì dalla terra era l'evaporare di rugiada.
E la rugiava veniva da Lui, il Signore Dio.
Quel vapore poi altri non era che la Nube
,
quella che in forma di colonna accompagnò gli Israeliti all'uscita dall'Egitto (Esodo 14,20).
In quelle lettere, lette senza vocali, s'intravede anche la "manna"
che verrà in terra al momento opportuno.
Si sta formando l'uomo
,
ed ecco che per la prima parte di questa parola viene l'aiuto da parte di Dio con quel
a cui aggiunge il suo soffio per dare la vita
.
L'accenno alla luce di Isaia della rugiada luminosa che ci ha portato al primo giorno della creazione ci dice indirettamente che di rugiada è fatto l'uomo, del vapore della Nube dove abita Dio, tanto che Abele ...il buono "svanisce" come vapore di rugiada in cielo.
Quella di cui l'uomo è formato è rugiada di risurrezione e per lui tutto dalle origini è predisposto per la vita eterna espressa poi dal salmo 133:
"È come la rugiada dell'Ermon,
che scende sui monti di Sion.
Perché là il Signore manda la benedizione,
la vita per sempre."
Sotto questo sguardo ecco che possiamo rileggere il brano nel Vangelo di Giovanni 9,4-7 del dono della vista al cieco nato ed, allora, si comprende che Gesù parla con insistenza della luce per portarci al primo giorno della creazione e poi a quello della formazione dell'uomo e del pari agisce:
"Dobbiamo compiere le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può più operare. Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo. Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: Và a lavarti nella piscina di Sìloe (che significa Inviato). Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva."
È Lui che ha creato la luce!
È Lui che con la sua acqua, la rugiada, ha dato la vita all'uomo!
La rugiada era in seno al carpentiere del mondo.
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