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Nel capitolo 10 vediamo una delle conseguenze di quel patto di alleanza estorto con l'inganno agli Israeliti.
Con tale patto Israele si era vincolato a mettere a rischio la vita dei propri uomini per soccorrere Gabaon.
L'insegnamento era che ogni azione del popolo doveva avere come motore esplicito la volontà di Dio anche se il Signore si preparava a trarre da quel male un'occasione per dare gloria al Suo nome.
I Gabaoniti, pur tuttavia, rimasero sempre fedeli al patto con gli Israeliti.
Più tardi si evince dalla Bibbia che Saul sentì come proprio dovere distruggere gli ultimi residui degli antichi nemici nel territorio del suo regno, e ne fece uccidere parecchi, onde ne sarebbe venuta una disgrazia a causa delle loro maledizioni con grande carestia e siccità per tre anni; Il fatto è narrato nel secondo Samuele al capitolo 21.
Interpellato il Signore, a Davide che allora ormai regnava, fu detto che "Su Saul e sulla sua casa pesa un fatto di sangue, perché egli ha fatto morire i Gabaoniti." (2Samuele 21,2)
Allora Davide chiese ai Gabaoniti: "Che devo fare per voi? In che modo espierò, perché voi benediciate l'eredità del Signore?" (2Samuele 21,3)
La richiesta dei Gabaoniti fu la testa di sette figli di Saul, "Di quell'uomo (Saul) che ci ha distrutti e aveva fatto il piano di sterminarci, perché più non sopravvivessimo entro alcun confine d'Israele, ci siano consegnati sette uomini tra i suoi figli e noi li impiccheremo davanti al Signore in Gàbaon, sul monte del Signore". (2Samuele 21,6)
Ecco che si evince che gli Israeliti ai tempi di Giosuè dopo la vittoria sulla coalizione del sud da Galgala portarono il loro campo principale in Gabaon e quella collina divenne sacra.
Andando poi a cercare con attenzione le apparizioni del nome di Gaba e Gabaon si trova:
- 1Re 3,5 - "Salomone andò a Gabaon per offrirvi sacrifici, perché ivi sorgeva la più grande altura...", ciò prima della costruzione del Tempio a Gerusalemme;
- 2Cronache 1,3 - "Salomone si recò sull'altura di Gabaon, perché là si trovava la tenda del convegno di Dio eretta da Mosè, servo di Dio, nel deserto, l'altare di bronzo, opera di Besaleel, figlio di Uri...";
- 1Re 9,2 - "il Signore apparve a Salomone per la seconda volta, come gli era apparso in Gabaon";
- 1Cronache 16,39 - "Davide incaricò della dimora del Signore che era sull'altura di Gabaon il sacerdote Zadok...";
- 1Cronache 21,29 - "La dimora del Signore eretta da Mosè nel deserto e l'altare dell'olocausto in quel tempo stavano sull'altura di Gabaon, ma Davide non osava recarvisi a consultare Dio perché era molto spaventato di fronte alla spada dell'angelo del Signore".
Il racconto di 2Samuele precisa che Davide consegno ai Gaboniti i discendenti di Saul che furono là impiccati. "Il re risparmiò Merib-Bàal figlio di Giònata, figlio di Saul, per il giuramento che Davide e Giònata, figlio di Saul, si erano fatto davanti al Signore; ma il re prese i due figli che Rizpà figlia di Aià aveva partoriti a Saul, Armonì e Merib-Bàal e i cinque figli che Meràb figlia di Saul aveva partoriti ad Adrièl il Mecolatita figlio di Barzillài. Li consegnò ai Gabaoniti, che li impiccarono sul monte, davanti al Signore. Tutti e sette perirono insieme. Furono messi a morte nei primi giorni della mietitura, quando si cominciava a mietere l'orzo." (2Samuele 21,7-9)
Così di fatto Davide si liberò dei discendenti di Saul pur salvando la faccia!
Dei gabaoniti e gli altri amorrei ancora vivi al tempo di David e poi di Salomone, furono destinati (cioè "natan") ai servizi umili del Tempio detti quindi natinei.