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DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
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di Alessandro Conti Puorger
 
 

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GIOSUÈ 9 - DECRIPTAZIONE
I primi due versetti del capitolo 9 decriptati tutti di seguito secondo le regole di decriptazione danno subito l'intonazione al racconto sul Messia.
Li presento con la dimostrazione della decriptazione.

Giosuè 9,1 - Quando udirono questi fatti, tutti i re della parte occidentale del Giordano, della zona montuosa, della Sefela e di tutto il litorale del Mare Grande verso il Libano - gli Ittiti, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei, i Gebusei





E fu al mondo ad esistere della rettitudine la luce . Dal seno () di una sposa a vivere in cammino fu in un vivente dell'Unico il principe . In una casa ebrea nel mondo scese . Inviato dentro ad entrare nel corpo si portò , in una casa alla luce il Volto del Potente uscì e con il pianto () vigoroso parlò al mondo . Fu tra i viventi ad uscire in cammino per l'essere impuro () il rifiuto del Potente . Per reciderlo uscirà dal cuore del Figlio che entrò per strapparlo via () dall'esistenza . Lo portò al mondo l'Unico dal ribelle . Uscirono sul luogo alla vista angeli , furono in campo aperto a parlare dell'arcano , questi furono al mondo ad annunciare () che era a portarsi al mondo , ad entrare era in una casa , si portava in pienezza all'esistenza .

Giosuè 9,2 - si allearono per far guerra contro Giosuè e Israele sotto un unico comando.




E fu alla fine a versarsi , nel fango si portò , fu l'Uno ( = ) a recarlo dal serpente al mondo per la guerra . In azione dai viventi , Gesù si recò in azione per strapparlo ( = ) dai corpi . In una famiglia ntrò per i fratelli aiutare .

Si comprende come da questo primo risultato grande sia stata la curiosità di decriptare l'intero capitolo di cui in primo luogo presento il testo dell'ultima traduzione C.E.I..

Giosuè 9,1 - Quando udirono questi fatti, tutti i re della parte occidentale del Giordano, della zona montuosa, della Sefela e di tutto il litorale del Mare Grande verso il Libano - gli Ittiti, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei, i Gebusei

Giosuè 9,2 - si allearono per far guerra contro Giosuè e Israele sotto un unico comando.

Giosuè 9,3 - Gli abitanti di Gabaon, invece, quando ebbero sentito ciò che Giosuè aveva fatto a Gerico e ad Ai,

Giosuè 9,4 - ricorsero da parte loro a un'astuzia: andarono a rifornirsi di provviste, presero sacchi sdruciti per i loro asini, otri di vino consunti, rotti e rappezzati,

Giosuè 9,5 - calzarono sandali strappati e ricuciti, e vestirono abiti logori. Tutto il pane della loro provvigione era secco e sbriciolato.

Giosuè 9,6 - Andarono poi da Giosuè all'accampamento di Gàlgala e dissero a lui e agli Israeliti: Veniamo da una terra lontana; stringete con noi un patto.

Giosuè 9,7 - La gente d'Israele rispose a quegli Evei: Ma forse voi abitate in mezzo a noi: come potremmo allora stringere un patto con voi?

Giosuè 9,8 - Risposero a Giosuè: Noi siamo tuoi servi! e Giosuè chiese loro: Chi siete e da dove venite?

Giosuè 9,9 - Gli risposero: I tuoi servi vengono da una terra molto lontana, per la fama del Signore, tuo Dio, perché ne abbiamo sentito parlare, come di quanto ha fatto in Egitto,

Giosuè 9,10 - di quanto ha fatto ai due re degli Amorrei al di là del Giordano, a Sicon, re di Chesbon, e a Og, re di Basan, ad Astaròt.

Giosuè 9,11 - I nostri anziani e tutti gli abitanti della nostra terra ci hanno detto:Rifornitevi di provviste per il cammino, andate loro incontro e dite loro: noi siamo vostri servi; stringete dunque un patto con noi.

Giosuè 9,12 - Questo è il nostro pane: caldo noi lo prendemmo come provvista dalle nostre case nel giorno in cui uscimmo per venire da voi e ora eccolo secco e ridotto in briciole.

Giosuè 9,13 - Questi otri di vino, che noi riempimmo nuovi, eccoli rotti. Questi nostri vestiti e i nostri sandali sono consumati dal lunghissimo cammino.

Giosuè 9,14 - Allora la gente prese in consegna le loro provviste senza consultare l'oracolo del Signore.

Giosuè 9,15 - Giosuè fece pace con loro, stringendo con loro il patto di lasciarli in vita. Giurarono a loro favore anche i capi della comunità.

Giosuè 9,16 - Tre giorni dopo che ebbero stretto il patto con loro, gli Israeliti vennero a sapere che quelli erano loro vicini e abitavano in mezzo a loro.

Giosuè 9,17 - Allora gli Israeliti partirono e il terzo giorno entrarono nelle loro città: le loro città erano Gabaon, Chefirà, Beeròt e Kiriat-Iearìm.

Giosuè 9,18 - Gli Israeliti non li attaccarono, perché i capi della comunità avevano loro giurato per il Signore, Dio d'Israele. Ma tutta la comunità mormorò contro i capi.

Giosuè 9,19 - Allora tutti i capi dissero all'intera comunità: Noi stessi abbiamo loro giurato per il Signore, Dio d'Israele. E dunque non li possiamo colpire.

Giosuè 9,20 - Ma facciamo loro così: li lasceremo in vita, perché non ci piombi addosso un castigo per il giuramento che abbiamo loro prestato.

Giosuè 9,21 - Vivano pure - aggiunsero i capi - ma siano tagliatori di legna e portatori d'acqua per tutta la comunità. Dopo che i capi ebbero parlato loro,

Giosuè 9,22 - Giosuè chiamò quelli di Gàbaon e parlò loro dicendo: Perché ci avete ingannato, dicendo di abitare molto lontano, mentre abitate in mezzo a noi?

Giosuè 9,23 - Maledetti! Voi non cesserete d'essere schiavi: tagliatori di legna e portatori d'acqua per il tempio del mio Dio.

Giosuè 9,24 - Risposero a Giosuè: Ai tuoi servi era stato riferito più volte quanto il Signore, tuo Dio, aveva ordinato a Mosè, suo servo, di dare cioè a voi tutta la terra e di distruggere dinanzi a voi tutti i suoi abitanti. Allora, avendo molta paura di voi per le nostre vite, ci comportammo così.

Giosuè 9,25 - Ora eccoci nelle tue mani: fà di noi come sembra buono e giusto ai tuoi occhi.

Giosuè 9,26 - Giosuè li trattò in questo modo: li salvò dalla mano degli Israeliti, che non li uccisero;

Giosuè 9,27 - ma da quel giorno, fino ad oggi, Giosuè li rese tagliatori di legna e portatori d'acqua per la comunità e per l'altare del Signore, nel luogo che egli avrebbe scelto.

Ed ecco la decriptazione di Giosuè 9.

Giosuè 9,1 - E fu al mondo ad esistere della rettitudine la luce. Dal seno di una sposa a vivere in cammino fu in un vivente dell'Unico il principe. In una casa ebrea nel mondo scese. Inviato dentro ad entrare nel corpo si portò. In una casa alla luce il Volto del Potente uscì e con il pianto vigoroso parlò al mondo. Fu tra i viventi ad uscire in cammino per l'essere impuro il rifiuto del Potente. Per reciderlo uscirà dal cuore del Figlio che entrò per strapparlo via dall'esistenza. Lo portò al mondo l'Unico dal ribelle. Uscirono sul luogo alla vista angeli, furono in campo aperto a parlare dell'arcano, questi furono al mondo ad annunciare che era a portarsi al mondo, ad entrare era in una casa, si portava in pienezza all'esistenza.

Giosuè 9,2 - E fu alla fine a versarsi, nel fango si portò, fu l'Uno a recarlo dal serpente al mondo per la guerra. In azione dai viventi, Gesù si recò in azione per strapparlo dai corpi. In una famiglia entrò per i fratelli aiutare.

Giosuè 9,3 - E fu una stella (luce) dentro ad essere per i viandanti (in cammino) sulla casa in vista portata dagli angeli. Alla luce dai viventi si portava in azione l'Unigenito. Il segno l'Unico accendeva ai pastori, sorgeva nel mondo Gesù, guizzato era nel corpo, fu l'annuncio portato. Il Potente alla vista era.

Giosuè 9,4 - A portarsi fu in azione, simile in cammino ad un vivente. L'Unigenito tra i viventi uscì, a casa del nemico per vivere al mondo si portò e fu del Potente la rettitudine a recare e fu giù dal cuore a lanciarla. E fu a versarsi nella prigione per portare il fuoco per il (ri)sorgere. La distruzione in vita per la guerra gli recò in un corpo. Fu al mondo dalla Madre portato bello in mano, e al termine fu ad esistere un angelo a casa del serpente che fu dalla madre portato. E vivo a casa versato alla vista fu dalla Madre portato nell'angustia nel corpo fu un vivente.

Giosuè 9,5 - E inviato dall'alto si portò nel mondo abitato e finalmente portò dai viventi il Cuore del Potente, l'Unigenito lo recò confinato dentro un corpo. Per manifestarne la forza fu al mondo in vita portando il fuoco al serpente con la morte, a casa al serpente recherà la fine. L'Altissimo fu al mondo in vita a portarsi per completarlo, si chiuse in un vivente, giù fu nel sangue, fu dentro ad accendere nell'esistenza un essere puro, ad aiutare sarà i viventi.

Giosuè 9,6 - E fu in cammino a portare al primo serpente Gesù la maledizione. Per i viventi la grazia uscì al mondo, a manifestarsi nell'esilio fu. Iniziò nelle amarezze a portarsi l'Unigenito, dal serpente fu a portare per giuramento in un uomo la rettitudine, in silenzio in terra in un corpo da un seno uscì in una casa in un primogenito ad abitare. Si portò nel tempo ad uscire l'Agnello, recò il Potente il frutto nel corpo ad esistere completamente.

Giosuè 9,7 - E fu l'Unigenito dalla Madre a saziarsi. Agli uomini fu una luce alla vista dal Potente, di Dio uscì l'annuncio che era nel corpo all'esistenza, in una casa versato. Dalle moltitudini fu a venire ad abitare ed iniziò a stare dagli afflitti. L'Agnello si portò in cammino per l'Alleanza.

Giosuè 9,8 - E fu ad iniziare per i viventi saziare Dio stando al mondo alla luce per agire da servo. Fu dagli afflitti per guidarli ai pascoli. E fu l'Unigenito a vivere nel corpo, Dio fu ad entrare a vivere in Gesù, dai viventi fu a venire a vivere; e a centinaia furono gli angeli ad indicarne la casa (dove) l'Unico lo portava.

Giosuè 9,9 - E fu per (ri)parlare portarsi Dio che fu a portarsi dai viventi in terra. In un corpo a chiudersi si portò, si versò, entrò in un vivente, dalla nube in una casa l'Unigenito si portò in azione, solo fu con la rettitudine, per il serpente la devastazione sarà per la perversità, la maledizione gli sarà così con bruciature per il fuoco che dal seno invierà, porterà ad ardere nei viventi il peccare. E verrà nella prigione bruciato il male, la risurrezione entrerà dentro i viventi, a rialzarsi i corpi saranno in vita.

Giosuè 9,10 - E verranno tutti felici a rivedere la luce al mondo. Dal Potente rinnovati saranno i viventi, potenti come erano al mondo prima di essere ribelli. Saranno dall'Unigenito liberati. Dentro si vedrà la purità rientrare per stare nei corpi. Giudicato il serpente in una buca sarà. A chiudere porterà l'angelo che dai viventi in cammino con frode portò la potenza del peccare. Lo retribuirà, tra i lamenti dentro chi l'odiava brucerà. Le menti dentro vedranno luminosa Toràh completa.

Giosuè 9,11 - E fu alle origini in un vivente nel corpo a portarsi il primo serpente. Fu ad abitare questi in Caino, fu l'energia a recare e in tutti gli abitanti fu in terra l'angelo (ribelle) col portarsi. Il serpente iniziò le vite nei corpi ad abbattere, nelle tombe li portò, dentro furono fiaccati, dei viventi fu giù a sbarrare al mondo il nascere, a fiaccare portò la potenza, la rettitudine recò il serpente ad abbattere, nei corpi venne dei viventi a recare la prima ribellione, nella vita la maledizione fu ad entrare, i viventi videro dentro sbarrata essere così la vita, gemiti energici portarono e dal tempo uscì la rettitudine, i corpi segnò e del serpente il frutto nei corpi fu completo.

Giosuè 9,12 - A questi nel mondo la guerra l'angelo (ribelle) recò, l'ira giù nei cuori gettò. L'angelo portò ad iniziare ad essere doppi. Dalle figlie furono frutti ad essere portati a vivere in cui iniziò il drago a portarsi potente. Dal serpente nel cammino alla fine Dio fu la rettitudine in un vivente a portare. Nel tempo entrò nel mondo l'energia, al mondo fu in una casa, dai simili fu ad entrare, un essere puro, per aiutare, fu a vivere.

Giosuè 9,13 - E la maledizione inviata dall'Unico all'essere impuro alla fine entrò nell'esistenza. Fu dall'angelo l'Unigenito alla luce nel corpo per appassirlo. Ad abitare per il rinnovamento fu dai i viventi a portarsi da inviato nel mondo. Entrò in una scelta casa, si versò alla vista e portò di Dio ad uscire l'illuminazione che il Potente in vita si portava. L'indicazione fu da un angelo portata. Portò l'energia l'Altissimo, frutto il Potente portò nella Madre, dentro il corpo entrò, ad abitare la rettitudine in un vivente l'Unigenito sbarrò.

Giosuè 9,14 - E fu a versarsi, nella prigione si portò del mondo, in uomo, fu a vivere per la contesa, una forza nel sangue. E venne da bocca ad esistere del Signore il rifiuto, bruciante al primo serpente lo portò.

Giosuè 9,15 - E fu per spazzare il delitto ad uscire in vita Gesù. Alla luce per accompagnare i viventi si portò, fu per distruggere il serpente ad entrare in un vivente. Dentro un corpo fu completo il vigore ad esistere portato dalla purezza. E fu nel settimo (giorno) a recare il Potente al mondo la manna in dono. Con l'Unigenito fu ad entrare l'eternità nel mondo.

Giosuè 9,16 - E fu al mondo a stare con i viventi al capo del terzo ultimo (dei giorni della creazione) per i giorni l'Unigenito, a chiudersi nel corpo fu di una donna, nel corpo l'Agnello al segno/tempo si portò, un boccone delicato puro fu finalmente portato all'esistenza, alla luce da un seno. E così fu al freddo in una casa a stare con la Madre, al mondo a vivere Dio fu a portarsi e da casa vicino si portò, entrò col Vivente ad abitare la forza della vita.

Al riguardo è da dire che nella scala dei tempi che scandiscono la creazione Gesù nacque all'inizio della terza parte del giorno settimo.
Al riguardo si rimanda al paragrafo seguente "Considerazione sui giorni della creazione" nonché all'articolo "La durara della creazione".

Giosuè 9,17 - E fu in pienezza in azione a portarsi il Figlio. Fu in Israele Dio a recarsi. Fu da casa l'Unico a portarsi. Dio per il nemico fu ad entrare in un vivente in una casa. Fu portato dalla Madre, uscì dalla placenta, alla luce fu a portare alla vista il corpo. Furono ad entrare Magi alla casa a vederlo portati dagli angeli ed entrati in un villaggio fuori si portarono dentro una stalla, ma al freddo stava completamente, un favo di miele stava con la Madre.

Giosuè 9,18 - E dal serpente l'Unigenito uscì per arderlo nei viventi ove abita con l'energica forza della rettitudine. L'Unigenito in cammino fu dall'angelo il settimo (giorno della creazione e forse anche della settimana) a portarsi. Il Potente uscì dai viventi per debito, dall'Unico fu ad uscire in azione, per aiutare uscì da casa il Signore, per giuramento fu in Israele a portarsi, fu dal serpente ad abitare. Per la distruzione l'Eterno uscì dall'alto al mondo con l'energia che a bruciare sarà il terribile.

Giosuè 9,19 - E fu l'Unigenito l'amarezza a portare con la rettitudine del Potente al mondo all'angelo (ribelle). Brucianti furono guai ad esistergli per appassirlo. Tutti al mondo lo vedranno. Per aiutarli uscì ad incontrarli in prigione. Il figlio nel settimo (giorno) inviò. Portò al serpente in un vivente dentro la forza. La calamità con la maledizione fu in Israele a portargli nel tempo. Uscì il rifiuto all'angelo ed il perfetto splendore si vedrà dentro entrare tra i viventi.

Giosuè 9,20 - Per colpire l'Unico il drago in azione la risurrezione aprirà. La potenza entrò in un vivente che riporterà al mondo a vivere la desiderata purezza e da rifiuto gli sarà nell'esistenza. L'Altissimo fu dagli angeli a portarsi, si versò giù il Verbo dall'alto, entrò con la resurrezione dentro per portarsi in azione al mondo. L'Unico per liberare l'inviò per giuramento per l'angelo portare con potenza fuori dai viventi.

Giosuè 9,21 - E a convenire di un vivente nel corpo portarsi l'Unigenito con il Potente fu. Al mondo nella Madre entrò, inviato alla luce fu da primogenito nei giorni. Per la prigionia finire si recò e fu al mondo ad essere portato chiuso/nascosto il Cuore dentro l'esistenza. L'albero dell'esistenza della vita si portò alla luce, iniziò dentro nei giorni il Re Potente, nel mondo l'Eterno entrò con la rettitudine. L'Unigenito, per liberare, in aiuto dentro il corpo si portò dal serpente nel mondo in vita. Uscì dagli angeli il dono dell'Unico ad esistere per i viventi.

Giosuè 9,22 - E nel diletto Dio entrò, a vivere. In Gesù si portò, fu per aiutare dentro il corpo. La maledizione fu ad entrare in pienezza in un vivente nel corpo perché il verme fosse a finire nei viventi. Venne dall'angelo a recargli il rifiuto. L'essere ribelle che nei corpi si chiuse porterà a vomitare, a ricusare, (ma) la grazia porterà ai viventi, così della vita la forza dentro verserà nei corpi, dentro l'energia porterà, ad abitare sarà tra i viventi.

Giosuè 9,23 - Si portò in azione alla fine al mondo dal maledetto che è nei viventi, venne a reciderlo l'Unigenito, fu l'Agnello puro così dai viventi a servirli, portò racchiuso l'amore dentro. Fu alla vista giù ad essere dalla Madre che portò alla luce in casa il primogenito, nei giorni visse il Potente, nel Tempio Dio ad entrare fu.

Giosuè 9,24 - A portarsi fu dagli afflitti, venne Gesù e fu l'Unigenito all'amarezza a recarsi. Con la rettitudine fu ad uscire in cammino dai poveri, a servire fu gli afflitti. Alla fine il beato giù si portò al mondo nell'esistenza per la perversità del primo serpente. In campo sarà così a venire a liberarli. In azione da solo si portò dal serpente a finirlo completamente dal cammino dei viventi, verrà la distruzione in terra a recargli ed il serpente uscirà devastato, riverrà la perfezione ad abitare. Sarà a rientrare in terra a vivere nelle persone la forza della rettitudine, nei viventi si riporterà l'energia che era nei corpi all'origine. I viventi che l'Unigenito libererà dall'angelo ribelle alla fine saranno dagli angeli portati a vivere, il soffio inviato sarà della rettitudine, i viventi condurrà il luogo piacevole, risorti entreranno nell'Unigenito in croce tra grida di giubilo, nel corpo gli entreranno, con Questi usciranno.

Giosuè 9,25 - E nel tempo del mondo uscirà dagli angeli il frutto. Sarà per l'aiuto da un retto la rettitudine nei cuori portata dentro e la rettitudine sarà accesa nei corpi, (ove) dentro ad agire sarà l'energia, saranno tutti nell'agire simili completamente al Potente, da angeli si porteranno ad operare.

Giosuè 9,26 - E spazzerà col fuoco il serpente entrato tra i viventi. Della rettitudine l'energia portata l'arrostirà, l'Unigenito lo porterà a finire, dalla vita dei viventi sarà sbarrato, dentro inviata sarà la forza per risorgere i corpi, il primo serpente porterà ad annullare, ucciso lo porterà nei viventi.

Giosuè 9,27 - A portare sarà la fine dell'angelo nei viventi. Per Gesù da dentro un giorno uscirà la perversità delle origini, dal chiuso dei cuori, da dentro sarà in visto scendere (quando) sarà ai viventi portata la risurrezione. Del Padre nei giorni la Parola dell'Eterno entrò. Si portò per il serpente nei viventi uccidere. Dal Signore per sempre fuori sarà portato dai viventi, uscirà colpito nel mondo dalla maledizione, riusciranno i viventi risorti, felici nell'esistenza, da dentro le tombe i corpi.

La decriptazione, come abbiamo visto, in effetti mette in evidenza il racconto del patto di alleanza che lega Dio agli uomini la cui conseguenza inevitabilmente comporta che Dio per rispettarlo integralmente decide di incarnarsi e vivere da uomo e come tale vincere l'angelo ribelle.

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