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ATTESA DEL MESSIA...

 
LO SCETTRO DI DIO, IL BASTONE DI MOSÈ E IL MESSIA

di Alessandro Conti Puorger
 
 

LA GUERRA CONTRO IL DIO DI QUESTO MONDO
Scienza, ragione e fede concordano sul fatto che prima dell'uomo sulla terra c'erano già varie forme di vita.
Il racconto biblico, peraltro, propone che quando l'uomo fu fatto insediare dal Creatore sulla terra fu insidiato da un essere nemico che insinuò pensieri contro Dio e contro la verità.
La presenza di un tale subdolo suggeritore implica che l'autore biblico riteneva la terra già "regno" di satana, un angelo ribelle, caduto dal cielo coi suoi seguaci, rifugiatisi proprio in questo mondo.
Il che fornisce un'ulteriore angolatura al perché l'uomo fu posto nel "Gan Eden", il giardino terrestre, preparato ad hoc, separato dalla steppa "shadoeh" dove viveva il demonio "shad" , col fine di costituire un avamposto in terra del regno celeste in cui l'uomo poi sarebbe stato fatto entrare.
Al riguardo, gradualmente portano a tale idea questi miei precedenti articoli:
Quel tale angelo, detto satana "shatan" , accusatore, mentitore, nemico, non voluto nel giardino, v'era entrato con inganno, apparendo come il serpente "nachash" di Genesi 3,1 per spargere seme "zoerà'" di discordia.
Ciò ha molta attinenza con la parabola della zizzania: "...i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo." (Matteo 13,27s)
Si parla così di "mysterium inequitatis", il mistero del male nel mondo, come pure è un mistero il perché Dio l'abbia consentito.
Al riguardo Beato Giovanni Paolo II ebbe a dire: "Non dimentichiamo però che il peccato in se stesso è un mistero di iniquità, il cui inizio nella storia, e anche il successivo sviluppo, non possono essere compresi appieno senza riferimento al mistero di Dio-Creatore, e in particolare del Creatore degli esseri che sono fatti a immagine e somiglianza di lui. Le parole del Vaticano II già riportate, dicono che il mistero del male e del peccato, il "mysterium iniquitatis", non può essere compreso senza riferimento al mistero della redenzione, al "mysterium paschale" di Gesù Cristo..." (mercoledì 10-12-1986)
L'uomo si trovò così chiamato ad essere coinvolto in una lotta che, in effetti, era iniziata in cielo prima di lui.
È implicito che era possibile che potesse incappare nella morte provocata dal nemico, ma sarebbe comunque fuggito dal maligno per tornare, dopo il turno di militanza in terra, nel regno di provenienza, quello dei cieli, infatti "...impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile." (Matteo 19,26)
Era perciò assodato che il Signore l'avrebbe guardato con occhio benevolo, pronto ad operare con grande misericordia, in quanto l'Essere Supremo conosceva bene gli antefatti e avrebbe operato di conseguenza salvando l'uomo se fosse rimasto sconfitto nei tentativi di colonizzazione.
L'uomo però liberamente poteva scegliere d'essere l'alleato di Dio in terra o no, ma i progenitori propesero per il no.
Questo fu il peccato originale, credere che Dio operasse verso l'uomo in modo volutamente ingannevole e che non amasse veramente l'uomo.
Tale modo di vedere le cose assume più autorevole concretezza col fatto che la caduta degli angeli ed il regno in terra del maligno sono realtà che la Chiesa Cattolica prende in considerazione ai punti dal 391 al 395 del Catechismo.
Nella voce tentatrice del serpente di Genesi 3, che provocò la scelta di disobbedienza della prima coppia e che si riverberò sull'umanità tutta intera, la Scrittura e la Tradizione della Chiesa intravedono, infatti, l'espressione di un angelo caduto - satana, il diavolo, il divisore - capo di schiere angeliche create da Dio naturalmente buone, ma da sé trasformatisi in malvagie in quanto con libera scelta hanno rifiutato Dio.
Quel peccato è radicale ed irrevocabile, cioè dopo la caduta non v'è possibilità col loro pentimento di rientrare nel suo Regno, come non v'è possibilità di pentimento per gli uomini dopo la morte.
Questa realtà è il motore della storia di salvezza preparata da Dio per l'uomo che con la risurrezione di suo Figlio rende palese che "tutto concorre al bene di coloro che amano Dio" (Romani 8,28) onde quella dei nostri progenitori fu una "felice colpa", felix culpa come s'esprime l'Exultet pasquale del Rito romano.

Le lettere ebraiche di:
  • serpente hanno come valore somma ( = 300) + ( = 8) + ( = 50) = 358;
  • satana hanno come valore somma ( = 50) + ( = 9) + ( = 300) = 359.
Quanto apparve ad Eva in Genesi 3, in effetti, era satana = 359 che s'era degradato dell'Unico = 1 e aveva preso la forma di serpente = 358.

Il mistero del "seme di satana" "zoera' leshatan" dà luogo al numero diabolico:

= ( = 50) + ( = 9) + ( = 300) + ( = 30) + ( = 70) + ( = 200) + ( = 7) = 666.

Il Vangelo di Giovanni al riguardo di satana commenta "...il diavolo... è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui... è menzognero e padre della menzogna." (Giovanni 8,44)

Seguendo tale pensiero allo stesso numero somma di 666 si perviene pure con:
  • "il demonio padre del primo serpente "

    = ( = 4) + ( = 300) = 304
    = ( = 2) + ( = 1) + ( = 1) = 4
    = ( = 300) + ( = 8) + ( = 50) = 358
  • "il maligno , il primo mentitore "

    = ( = 10) + ( = 30) + ( = ) + ( = 5) = 65
    = ( = 200) + ( = 100) + ( = 300) + ( = 1) = 601
Che satana regnasse e che ancora signoreggia è assodato, pur se è in essere il combattimento coi seguaci di Gesù Cristo che hanno ricevuto il suo Spirito.
Nell'Apocalisse si trova: "All'angelo della Chiesa di Pèrgamo scrivi: Così parla Colui che ha la spada affilata a due tagli: So che abiti dove satana ha il suo trono..." (Apocalisse 2,12s)
Lui, il demonio, infatti, è:
  • "il principe di questo mondo", chiamato così ben tre volte nel Vangelo di Giovanni 12,31; 14,30; 16,11;
  • "il dio di questo mondo" come lo definisce San Paolo in 2Corinzi 4,4;
  • "l'Anticristo" (1Giovanni 4,3)
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