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RICERCHE DI VERITÀ...

 
I CHERUBINI ANNUNCIANO
LA VENUTA DELL'AGNELLO

di Alessandro Conti Puorger
 

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SALMO 99 E ISAIA 6,1-8 - DECRIPTAZIONE
È il Salmo 99 un inno alla regalità di Dio.

Salmo 99,1 - Il Signore regna: tremino i popoli. Siede in trono sui cherubini: si scuota la terra.
Salmo 99,2 - Grande è il Signore in Sion, eccelso sopra tutti i popoli.
Salmo 99,3 - Lodino il tuo nome grande e terribile. Egli è santo!
Salmo 99,4 - Forza del re è amare il diritto. Tu hai stabilito ciò che è retto; diritto e giustizia hai operato in Giacobbe.
Salmo 99,5 - Esaltate il Signore, nostro Dio, prostratevi allo sgabello dei suoi piedi. Egli è santo!
Salmo 99,6 - Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti, Samuele tra quanti invocavano il suo nome: invocavano il Signore ed egli rispondeva.
Salmo 99,7 - Parlava loro da una colonna di nubi: custodivano i suoi insegnamenti e il precetto che aveva loro dato.
Salmo 99,8 - Signore, nostro Dio, tu li esaudivi, eri per loro un Dio che perdona, pur castigando i loro peccati.
Salmo 99,9 - Esaltate il Signore, nostro Dio, prostratevi davanti alla sua santa montagna, perché santo è il Signore, nostro Dio!

Dio è re giusto e santo.
Nei nove versetti per ben tre volte è dichiarato Santo.
Dal primo versetto in cui si parla dei Cherubini, di cui poi presento la dimostrazione, il termine Cherubini serve per dire di Lui, il Cristo, che nasce in una famiglia del mondo e si propone come "l'Agnello" come peraltro nella decriptazione del Salmo 80.
Questa parola richiama tutto l'immaginario che evoca nella Bibbia, quale:

  • Genesi 22,7-8 - "Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: Padre mio! Rispose: Eccomi, figlio mio. Riprese: Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov'è l'agnello per l'olocausto? Abramo rispose: Dio stesso provvederà l'agnello per l'olocausto, figlio mio!"
  • Esodo 12,5 - "Il vostro agnello sia senza difetto..."
  • Levitico 14,21 "...un agnello come sacrificio di riparazione..."
  • Isaia 11,6 - "Il lupo dimorerà insieme con l'agnello..."
  • Isaia 53,7 - "...era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori."
Quel tre volte "Santo" ci porta ad un'altra visione, questa volta di Isaia, in cui appaiono degli angeli, che sono definiti "Serafini".

"Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Proclamavano l'uno all'altro, dicendo: Santo, santo, santo il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria. Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo. E dissi: Ohimé! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti. Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e disse: Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua colpa e il tuo peccato è espiato. Poi io udii la voce del Signore che diceva:Chi manderò e chi andrà per noi? E io risposi: Eccomi, manda me!" (Isaia 6,1-8)

È interessante la descrizione di questi angeli, gli "sharef" , in ebraico "gli ardenti".
Hanno 6 ali e hanno anche le mani.
Quel particolare, che con due ali si coprono la faccia, richiama l'idea della recita della preghiera dello "shemà" che l'ebreo pronuncia coprendosi gli occhi che inizia con: "Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze." (Deuteronomio 6,4-5)
Con tutto il tuo cuor intendesi con tutta la mente e tutti i sentimenti.
Con tutta l'anima è con tutta la propria vita, quindi con tutto il corpo.
E le forze sono rappresentate le braccia e le mani che agiscono.
Ed ecco che questi esseri hanno proprio due ali destinate alla testa, due al corpo, e due per le braccia, come a dire che tutte le proprietà personali sono dedicate a Dio al massimo grado.


Un ardente


Questi pensieri fanno venire alla mente il martirio di Rabbi Akiva.
Secondo il Talmud (Bavlì, Berachot 61b), per provare ad eliminare l'Ebraismo, il governo Romano proibì ai Maestri Ebrei di insegnare la Torah, ma Rabbi Akiva si rifiutò di seguire questo decreto e fu catturato e condannato a morte sul rogo nel 137 d.C..
Lo legarono e per farlo soffrire di più gli misero delle spugne impregnate d'acqua tra gli indumenti e le avvolsero con un rotolo della Torah.
Mentre ardeva come un serafino, il Rabbino sorrideva e recitava le preghiere.
Ai discepoli sbalorditi, Rabbi Akiva disse: "Per tutta la vita mi sono tormentato a causa del verso: 'Amerai il Signore tuo Dio con tutta l'anima'", e mi sono sempre chiesto quando sarei stato capace di adempiere questo precetto, ed ora che finalmente posso adempierlo, non dovrei farlo?"
Recitò così lo Shemà: " Shemà' Yisrael, Hashem 'Elohenu Hashem 'echad" e morì mentre pronunciava l'ultima parola e si sentì una voce dal Cielo che proclamò: "Tu sei beato Akiva, il tuo respiro si è spento con 'Echad. Tu sei beato Akiva, avrai una parte nel Mondo Avvenire."
Questo modo di morire è una lettura del termine Serafino "sharef" , infatti, "arde il corpo per la Parola ".

I serafini eccellono nell'amore di Dio.
I cherubini eccellono nella conoscenza di Dio.
Questo è il pensiero di Dante Alighieri nell'XI Canto del Paradiso della sua Divina Commedia ove parla di San Francesco e di San Domenico posti rispettivamente tre i Serafini e i Cherubini.

"L'un fu tutto serafico in ardore;
l'altro per sapïenza in terra fue
di cherubica luce uno splendore.
" (Paradiso XI 39)

San Francesco s'è meritato il titolo di "serafico padre", cioè di uomo che arde d'amore per il Signore e San Domenico era una luce di dottrina per quelli che ascoltavano la sua predicazione.

Vediamo ora più da vicino cosa sta a significare l'ala "kanaf" di un angelo.
La rappresentazione degli angeli grafica o descrittiva con tale forma che richiama gli uccelli che volano non sta a significare che gli angeli abbiano veramente delle ali tanto è vero che spesso nella Bibbia appaiono anche come semplici uomini come ad Abramo alle querce di Mamré o a Giacobbe al torrente Iabbok.
Queste ali, al singolare "kanaf" , dal punto di vista fisico sono la base per elevarsi , mentre in termini spirituali sono qualità che consentono di volare, certamente perché quegli esseri che le posseggono hanno in sé la "retta energia del Verbo ".
I Serafini hanno appunto sei ali, in ebraico "ses canafim" e le lettere suggeriscono "esseri viventi col Verbo dimoranti nella luce o da risorti ".

Tornando a quel brano d'Isaia 6,1-8, è questi l'inizio in Isaia del testo detto "il libro dell'Emmanuele" che vari commentatori sostengono dovrebbe trovarsi all'inizio del libro di Isaia.
Si comprende come per il criptato, invece, il racconto è la continuazione di quello dei precedenti capitoli (che ho tutti decriptati) e nel contempo la descrizione di primo livello, quello esplicito, è una visione profetica che emerge dal sottostante ordito.

Ne fornisco la decriptazione.

Isaia 6,1 - Dentro il Risorto ha inviato il segno che dalla morte si esce. I viventi in cammino l'hanno visto. Questi si è al mondo riportato ed alla luce l'Unigenito esce. Inizia il segno (per tutti) che il Signore è risorto. A casa innalzato al trono dell'Unico, il corpo da vivente vi porta, di angeli una luce l'Unigenito portano ad essere simile al Potente, è portato alla pienezza. È vivente l'Unigenito crocefisso. Uscita al mondo è sposa.

Isaia 6,2 - Risorta con il corpo la Parola è viva. Vedono i viventi che l'aiuto è vivente. La vita che si vive in alto dal Potente ha portato alla luce. L'abitazione della Parola è tra i viventi, la luce per illuminare rettamente in luogo elevato è per i viventi. La parola dell'Unigenito racchiude del miele. Il segno c'è stato per i viventi che è in trono entrato. Il Verbo inviato è stato per portare il culto degli idoli ad essere dai viventi così pienamente fuori, il corpo in cammino a rivelare ha portato e dentro l'illuminazione completa c'è atata del Vivente. E' stata in azione portata la bocca della Parola.

Isaia 6,3 - E a versarsi col corpo iniziò per colpire al mondo il primo serpente. A questi al mondo lo portò l'Unico per pulire, per trebbiare, per rovesciare, per sbarrare, per portare il fuoco della santità. Il Signore sceso dentro ha iniziato a portare il segno in pienezza; la sposa in terra, alla gloria porterà.
(1Corinzi 11,7 -L'uomo/l'umanità... è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell'uomo. In Cristo Uomo e Dio si associano i due segni, la sposa, perciò è una donna di uomini.)

Isaia 6,4 - Ed è stato inviato il peccare, che ha originato la morte, fuori per la pienezza della Parola che è viva. Per i viventi la voce esce per far sgorgare il desiderio di un mondo che dentro sia completo ed i viventi del Potente Unico vedono la Luce inviata.

Isaia 6,5 - E l'Unico in vita col corpo l'Unigenito ha portato per l'esistenza del serpente; con forza così sarà a scacciarlo, la vita gli sarà finita. Così esisterà in un uomo il cuore in vita. Iniziò la luce della Parola completamente ad essere viva. L'Unico l'inviò così, fu portato alla casa e rettamente in azione nella Madre il cuore a vivere iniziò, nuda la Parola fu in vita, a lamentarsi così fu, fualla luce, a piangere fu. Iniziò il segno che al mondo il re era uscito portandosi in campo. Le schiere hanno portato il segno, il corpo l'Unigenito ha portato, sentiti sono stati i lamenti.

Isaia 6,6 - Ed è stata in azione la Parola di Dio. In un primogenito nascosto nel sangue l'ha inviata per uscire alla luce col corpo. La Parola è stata tra i viventi portata. Dentro è l'aiuto portato col corpo. Da sentinella esce in casa un vivente dal serpente per rovesciarlo. Chiuso è stato in un vivente per spiccarne il veleno. E' olocauso vivente vittima.

Isaia 6,7 - Ed è in cammino; in azione dall'alto la Parola è stata portata. E' l'Unigenito in vita col corpo uscito. Ecco al mondo lo splendore si vede, uscita dall'alto si vede la luce, la semplicità retta si porta al ribelle, al delitto la rettitudine si porta. Il peccato, la violenza totalmente espierà.

Isaia 6,8 - E per primo ad ascoltare dell'Unico completamente la voce il Signore fu per iniziare a vivere col corpo. Originato il mite fu da Donna, per il serpente chiudere portato in vita è stato. E' stato in cammino per noi portato; disse: Eccomi, manda me!

Ecco ora di seguito tutta la decriptazione dell'intero Salmo 99.

Salmo 99,1 - Il Signore dal Regno fu in un corpo in cammino. Questi si portò alla vista dei viventi nei giorni. In una illuminata casa l'Agnello recò. Dentro fu in un uomo. L'energia gli portò nel cuore. Entrò in terra.

Salmo 99,2 - Dal Signore in una casa scese la colomba (il Suo Spirito). La gloria portò nel corpo della madre. Ad entrare si portò nel primogenito. Dall'alto in una sposa si vide vivere per stare con i viventi.

Salmo 99,3 - Fu a portarsi per l'essere impuro bruciare nei viventi con la rettitudine. Scapperà l'essere impuro dal serpente recato. L'angelo (ribelle) portatosi nei corpi all'origine rovescerà l'aiuto che porterà la risurrezione di Lui.

Salmo 99,4 - Porterà la forza dal Regno per salvarli. Il Verbo, che di cuore li ama, venne della rettitudine a recare l'energia per l'angelo (ribelle) finire. Nei viventi sarà bruciato nei corpi nelle acque bollenti infuocate che il Verbo dal cuore porterà. Scenderà nella polvere del mondo. Da dentro spazzerà, rovescerà chi lo abita dalle origini. Dalla croce uscirà in azione il dono del Crocifisso.

Salmo 99,5 - In alto i viventi lo portarono. Lo fu per la perversità del maledetto che ad opprimerlo si portò, ma riuscì risorto il Crocifisso dalla tomba portato. Per l'asta del serpente gli uscì il sangue dal corpo che nel cammino la potenza fu a recare della santità di Lui.

Salmo 99,6 - Li salverà Lui. Li rigenererà con l'energia dentro della rettitudine. Uscirà l'angelo che s'era portato, ma risorgerà i viventi. Riporterà l'originaria potenza che dentro verserà nei corpi degli uomini. In vita si riporteranno. Verserà nei corpi l'originaria forza della vita divina del Signore. Porterà Lui a spazzare l'angelo dai viventi.

Salmo 99,7 - A casa i popoli porterà alla conoscenza degli angeli. Inviati saranno dalla Parola. In Dio saranno ad entrare i viventi risorti a vivere con i corpi per l'eternità. Tutti saranno portati, ma nella tomba rovescerà l'angelo (ribelle), il dragone serpente che nei viventi si portò.

Salmo 99,8 - Sarà per la perversità il maledetto ad essere ricusato. Alla fine uscirà dall'azione l'angelo. Saranno integri per Dio. Perdonati n'usciranno l'esistenze. Sarà in tutti la potenza a rientrare nei viventi. Ed innocenti in seno del Potente innalzati saranno. Accompagnerà il Crocifisso i viventi.

Salmo 99,9 - A saziarsi i viventi di vita li condurrà il Signore. Di Dio ad entrare saranno nei pascoli. Si porterà luminoso il Crocifisso che dalla tomba si riportò e li condurrà dal Potente. Entreranno con i corpi nel santuario e così saranno santi. Il Signore Dio dal mondo sarà tra gli angeli a portarli.

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