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LA NUOVA GERUSALEMME
La Chiesa di Gerusalemme nacque dal costato di Cristo ed è la nuova Eva da cui nasce l'Israele di Dio, vale a dire è la comunità che ha accettato la sua alleanza, quella che il Signore ha sposato con l'atto scritto della nuova Torah, il discorso della montagna, che altro non è che la "ketubah" di quel patto matrimoniale.
Lo dice chiaramente il profeta Isaia:
"Poiché tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome;
tuo redentore è il Santo di Israele, è chiamato Dio di tutta la terra." (Isaia 54,5)
La descrizione di questa nuova madre è come quella di una città: "Afflitta, percossa dal turbine, sconsolata, ecco io pongo sulla malachite le tue pietre e sugli zaffiri le tue fondamenta. Farò di rubini la tua merlatura, le tue porte saranno di carbonchi, tutta la tua cinta sarà di pietre preziose." (Isaia 54,11s)
Questa descrizione sarà poi ripresa dal libro dell'Apocalisse appunto per presentare la nuova Gerusalemme.
Tale profezia propone la constatazione che "Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore, grande sarà la prosperità dei tuoi figli" (Isaia 54,13)
- Apocalisse 3,12-13 - "Il vincitore lo porrò come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. Inciderò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che discende dal cielo, da presso il mio Dio, insieme con il mio nome nuovo. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese."
- Apocalisse 21,1-2 - "Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo."
C'è inoltre la profezia: "...Chi ti attacca cadrà contro di te" (Isaia 54,15) ripresa nel Vangelo di Matteo: "E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa." (Matteo 16,18)
I cristiani, peraltro, hanno accolto il pane del suo corpo e il calice del vino della "...nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi" (Luca 22,20) e hanno avuto il mandato "...di fare questo in memoria di me" (Luca 22,19) e fanno parte del popolo santo di Dio:
"Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce; voi, che un tempo eravate non popolo, ora invece siete il popolo di Dio; voi, un tempo esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia."(1Pietro 2,9s)