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UN GIUDICE GIUSTO
Cosa si chiede ad un giudice se non di essere giusto?
È questa la premessa necessaria che deve avere un giudice in un giudizio.
Questi è tenuto a controllare le due parti, accusa e difesa, e pronunciarsi con equità.
Abramo alle querce di Mamre a Ebron nel parlare col Signore della decisione di distruggere Sodoma ebbe a dirgli: "Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?" (Genesi 18,25b)
L'esigenza di un giudice giusto è invocata dai profeti e fa risuonare i Salmi:
- Salmo 7,11s - "La mia difesa è nel Signore, egli salva i retti di cuore. Dio è giudice giusto, ogni giorno si accende il suo sdegno."
- Salmo 9,4s - "Mentre i miei nemici retrocedono, davanti a te inciampano e periscono, perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa; siedi in trono giudice giusto."
- Geremia 11,20 - "Ora, Signore degli eserciti, giusto giudice, che scruti il cuore e la mente".
Non si regge un processo con una pubblica accusa che prima ha istigato al delitto e poi accusa il reo.
Il giudice giusto non può accettare una situazione del genere.
Eppure, in Satana vi sono i due aspetti.
Si presentava angelo di luce, perfetto, idoneo ad accusare i delitti e i peccati degli ingiusti, ma di nascosto è tentatore al male che istiga e gode della caduta di chi poi è accusato.
Subdolamente odia il progetto di Dio e vuole dimostrare l'errore di creare l'uomo libero nella carne, perché non potrà mai essere come un angelo.
L'assioma di Satana però è: tutti gli uomini sono peccatori, quindi, colpevoli.
Nel libro di Giobbe così è presentato!
Su questo tema entra addirittura in contrasto col Signore che ritiene Giobbe un retto di cuore.
Scava scava, prova e riprova, prima o poi chiunque cadrà in qualche laccio che il diavolo gli tende, così scatterà la prova della colpevolezza.
Siccome anche nell'uomo più retto una qualche ombra si troverà, a Satana non poteva essere imputato altro che... un eccesso di zelo.
Come provare che Satana era ingiusto?
Il libro di Giobbe dà in tal senso un'apertura.
IHWH stesso provvederà a mettere a posto le cose e restaurerà Giobbe nelle condizioni di prima e nei beni toltegli su suggerimento di Satana.
Verrà a parlare con Giobbe, poi infine interverrà a suo favore e metterà a posto ogni cosa.
È questo un avviso che i tentativi di Satana saranno rintuzzati da Lui stesso.
Il libro di Giobbe suggerisce perciò l'idea di trovare un "giusto assoluto" che faccia da cavia e Satana cadrà nel tranello.
Il Signore stesso, allora, si farà uomo.
Si sottoporrà a ciò che sopportano gli uomini, alle tentazioni di Satana e al giudizio di questo suo mondo dove la fa da padrone.
La morte in croce di Gesù come empio, benché giusto, fu annullata dalla risurrezione ed è la prova palmare davanti agli uomini ed a tutta l'assemblea 'Elohim, agli angeli e dei santi, della colpevolezza e della giusta destituzione di Satana.
Vediamo come si può anche leggere il versetto seguente con le regole della decriptazione.
Giobbe 2,2 - Il Signore chiese a Satana: Da dove vieni? Satana rispose al Signore: Dalla terra, che ho percorso in lungo e in largo.
Porterà
ad esistere
dell'Unico
al ribelle
la calamità
della maledizione
.
L'accusa
()
terribile
a colpirlo
gli uscirà
alla fine
in casa
,
l'Unigenito
gliela recherà
(quando) sarà
oppresso
da satana
.
L'Unigenito
in croce
sarà
dalla perversità
portato
.
Risarà
per l'Unico
a vivere
.
Col corpo
vivo
risorto
,
per amore
dentro
la terra
si riporterà
.
Dai viventi
del mondo
alla fine
uscirà
il serpente
spento
.
E ancora...
Giobbe 2,7 - Satana si ritirò dalla presenza del Signore e colpì Giobbe con una piaga maligna, dalla pianta dei piedi alla cima del capo.
Ed
è
giù
dall'Unico
ad uscire
l'accusa
(),
in vita
venuta
()
persona
().
S'è
il Signore
portato
per essere
pur retto
uno
in croce
osteggiato
,
con vergogna
(
=
)
nella tomba
oppresso
()
dal cattivo
In un vivente
in un villaggio
a rivelarsi
()
si portò
l'Eterno
per rovesciare
nella polvere
l'essere impuro
().
Si veda poi come è calzante la decriptazione dell'intero capitolo 2 di Giobbe riportata in Appendice B.
Su tale questione di rendere colpevole Satana con la crocifissione del Figlio di Dio è in linea anche la decriptazione del versetto 7 del capitolo 9 di Giobbe che riporto interamente decriptato in Appendice D.
Giobbe 9,7 - Uscì per l'Unigenito l'amarezza al serpente.
Dal chiuso del corpo forato ha portato il 'no' a chi fu a colpirlo nel corpo, per renderlo colpevole per l'Eterno.
La rettitudine recò, così da dentro ai giorni lo strapperà via dai viventi.
Cosa può fare allora l'uomo?
Attendere nella preghiera e nella perseveranza attiva del bene e nell'annuncio della Sua morte e della sua risurrezione, il ritorno di Gesù, vale a dire la venuta finale del Messia che combatterà e vincerà l'ultima battaglia contro il male.
Ecco che ora, infatti, è guerra aperta.
Questo è l'annuncio dell'Apocalisse di Giovanni (3,10s): "Poiché hai osservato con costanza la mia parola, anch'io ti preserverò nell'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra. Verrò presto. Tieni saldo quello che hai, perché nessuno ti tolga la corona."
Al riguardo non è da dimenticare la seguente parabola di Gesù:
"Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: C'era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c'era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi. E il Signore soggiunse: Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?" (Luca 18,1-8)
San Paolo che tanto ha operato nel campo del Vangelo, conferma la saldezza di questa attesa con: "Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione." (2Timoteo 4,8)