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LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA...

 
GLI ESPLORATORI DELLA TERRA PROMESSA

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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IL RITIRO DI GIOSUÈ »
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GIOSUÈ A SICHEM »
GIOSUÈ 14 - TESTO C.E.I. E DECRIPTAZIONE »

GIOSUÈ 15 - TESTO C.E.I. E DECRIPTAZIONE
Testo C.E.I.
Giosuè 15,1 - Il territorio toccato in sorte alla tribù dei figli di Giuda, secondo i loro casati, si estendeva fino ai confini di Edom, dal deserto di Sin verso il Negheb, all'estremo meridione.

Giosuè 15,2 - Il loro confine a mezzogiorno cominciava dalla parte estrema del Mar Morto, dalla punta rivolta verso mezzogiorno,

Giosuè 15,3 - poi procedeva a meridione della salita di Akrabbìm, passava per Sin e risaliva a meridione di Kades-Barnea; passava poi da Chesron, saliva ad Addar e girava verso Karkà;

Giosuè 15,4 - passava poi da Asmon e raggiungeva il torrente d'Egitto e faceva capo al mare. Questo era il loro confine meridionale.

Giosuè 15,5 - A oriente il confine era costituito dal Mar Morto fino alla foce del Giordano. Dal lato settentrionale il confine partiva dalla lingua di mare presso la foce del Giordano,

Giosuè 15,6 - saliva a Bet-Cogla e passava a settentrione di Bet-Araba e saliva al sasso di Boan, figlio di Ruben.

Giosuè 15,7 - Poi il confine saliva a Debir, per la valle di Acor e, a settentrione, girava verso Gàlgala, che è di fronte alla salita di Adummìm, a mezzogiorno del torrente; passava poi alle acque di En-Semes e faceva capo a En-Roghel.

Giosuè 15,8 - Saliva poi la valle di Ben-Innòm sul versante meridionale dei Gebusei, cioè di Gerusalemme; poi il confine saliva sulla vetta della montagna che domina la valle di Innòm a occidente ed è all'estremità della valle dei Refaìm, a settentrione.

Giosuè 15,9 - Poi il confine piegava dalla vetta della montagna verso la fonte delle acque di Neftòach e usciva al monte Efron; piegava poi verso Baalà, che è Kiriat-Iearìm.

Giosuè 15,10 - Indi il confine girava da Baalà, a occidente, verso il monte Seir, passava sul pendio settentrionale del monte Iearìm, cioè Chesalòn, scendeva a Bet-Semes e passava per Timna.

Giosuè 15,11 - Poi il confine raggiungeva il pendio settentrionale di Ekron, quindi piegava verso Siccaròn, passava per il monte Baalà, raggiungeva Iabneèl e terminava al mare.

Giosuè 15,12 - Il confine occidentale era il Mare Grande. Questo era nel complesso il territorio dei figli di Giuda, secondo i loro casati.

Giosuè 15,13 - A Caleb, figlio di Iefunnè, fu data una parte in mezzo ai figli di Giuda, secondo l'ordine del Signore a Giosuè: fu data Kiriat-Arbà, padre di Anak, cioè Ebron.

Giosuè 15,14 - Caleb scacciò di là i tre figli di Anak: Sesài, Achimàn e Talmài, nati da Anak.

Giosuè 15,15 - Di là passò ad assalire gli abitanti di Debir, che prima si chiamava Kiriat-Sefer.

Giosuè 15,16 - Disse allora Caleb: A chi colpirà Kiriat-Sefer e la prenderà, io darò in moglie mia figlia Acsa.

Giosuè 15,17 - La prese Otnièl, figlio di Kenaz, fratello di Caleb; a lui diede in moglie sua figlia Acsa.

Giosuè 15,18 - Ora, mentre andava dal marito, ella lo convinse a chiedere a suo padre un campo. Scese dall'asino e Caleb le disse: Che hai?

Giosuè 15,19 - Ella rispose: Concedimi un favore; poiché tu mi hai dato una terra arida, dammi anche qualche fonte d'acqua. Egli le donò la sorgente superiore e la sorgente inferiore.

Giosuè 15,20 - Questa fu l'eredità della tribù dei figli di Giuda, secondo i loro casati.

Giosuè 15,21 - Le città poste all'estremità della tribù dei figli di Giuda, lungo il confine di Edom, nel Negheb, erano: Kabseèl, Eder, Iagur,

Giosuè 15,22 - Kina, Dimonà, Adadà,

Giosuè 15,23 - Kedes, Asor-Itnàn,

Giosuè 15,24 - Zif, Telem, Bealòt,

Giosuè 15,25 - Asor-Adattà, Keriòt-Chesron, cioè Asor,

Giosuè 15,26 - Amam, Sema, Moladà,

Giosuè 15,27 - Casar-Gaddà, Chesmon, Bet-Pelet,

Giosuè 15,28 - Casar-Sual, Bersabea e le sue dipendenze,

Giosuè 15,29 - Baalà, Iim, Esem,

Giosuè 15,30 - Eltolàd, Chesil, Corma,

Giosuè 15,31 - Siklag, Madmannà, Sansannà,

Giosuè 15,32 - Lebaòt, Silchìm, En-Rimmon: in tutto ventinove città e i loro villaggi.

Giosuè 15,33 - Nella Sefela: Estaòl, Sorea, Asna,

Giosuè 15,34 - Zanòach, En-Gannìm, Tappùach, Enam,

Giosuè 15,35 - Iarmut, Adullàm, Soco, Azekà,

Giosuè 15,36 - Saaràim, Aditàim, Ghederà e Ghederotàim: quattordici città e i loro villaggi;

Giosuè 15,37 - Senan, Adasà, Migdal-Gad,

Giosuè 15,38 - Dileàn, Mispa, Iokteèl,

Giosuè 15,39 - Lachis, Boskat, Eglon,

Giosuè 15,40 - Cabbon, Lacmas, Chitlis,

Giosuè 15,41 - Ghederòt, Bet-Dagon, Naamà e Makkedà: sedici città e i loro villaggi;

Giosuè 15,42 - Libna, Eter, Asan,

Giosuè 15,43 - Iftach, Asna, Nesib,

Giosuè 15,44 - Keila, Aczib e Maresà: nove città e i loro villaggi;

Giosuè 15,45 - Ekron, le città del suo distretto e i suoi villaggi;

Giosuè 15,46 - da Ekron fino al mare, tutte le città vicine ad Asdod e i loro villaggi;

Giosuè 15,47 - Asdod, le città del suo distretto e i suoi villaggi; Gaza, le città del suo distretto e i suoi villaggi fino al torrente d'Egitto e al Mare Grande, che serve da confine.

Giosuè 15,48 - Sulle montagne: Samir, Iattir, Soco,

Giosuè 15,49 - Danna, Kiriat-Sannà, cioè Debir,

Giosuè 15,50 - Anab, Estemòa, Anìm,

Giosuè 15,51 - Gosen, Colòn e Ghilo: undici città e i loro villaggi.

Giosuè 15,52 - Arab, Duma, Esan,

Giosuè 15,53 - Ianum, Bet-Tappùach, Afekà,

Giosuè 15,54 - Cumta, Kiriat-Arbà, cioè Ebron, e Sior: nove città e i loro villaggi.

Giosuè 15,55 - Maon, Carmel, Zif, Iutta,

Giosuè 15,56 - Izreèl, Iokdeàm, Zanòach,

Giosuè 15,57 - Kain, Gàbaa e Timna: dieci città e i loro villaggi.

Giosuè 15,58 - Calcul, Bet-Sur, Ghedor,

Giosuè 15,59 - Maaràt, Bet-Anòt e Eltekòn: sei città e i loro villaggi. (Tekòa, Èfrata, cioè Betlemme, Peor, Etam, Culon, Tatam, Sores, Carem, Gallìm, Beter, Manàcat: undici città e i loro villaggi. Questo è omesso dal testo ebraico.)

Giosuè 15,60 - Kiriat-Baal, cioè Kiriat-Iearìm, e Rabbà: due città e i loro villaggi.

Giosuè 15,61 - Nel deserto: Bet-Araba, Middin, Secacà,

Giosuè 15,62 - Nibsan, la città del sale e Engaddi: sei città e i loro villaggi.

Giosuè 15,63 - Quanto ai Gebusei che abitavano in Gerusalemme, i figli di Giuda non riuscirono a scacciarli; così i Gebusei abitano a Gerusalemme insieme con i figli di Giuda ancora oggi.

Decriptazione
Giosuè 15,1 - Portata fu al mondo la forza per allontanare dai corpi il serpente. Del Potente la la vita nel cuore entrò del Figlio che sarà l'esistenza della perversità a sbarrare nel mondo del serpente. Per liberare in una grotta in un vivente Dio al superbo portò il rifiuto. In silenzio vestito di purezza, giù inviato lo splendore, dentro entra nella putredine. Giù uscì alla fine la destra (di Dio).

Giosuè 15,2 - Portata fu al mondo ad esistere la potenza. Entrò nella Madre in cammino il prodotto. L'energia dall'alto della vita si versò giù. Ad uscire fu in vita. Entrò in un vivente il vigore. A vivere dagli angeli uscì il Potente alla luce. L'energia al mondo in persona uscì inviata in cammino dentro al mondo.

Giosuè 15,3 - E fu giù di Dio l'Amen in cammino per disfare il male operare dal mondo. Per sradicarlo da casa fu tra i viventi a portarsi dall'aldilà. Giù dagli angeli uscì. Si portò dall'alto. Uscì un vivente con lo splendore dentro, con la potenza della santità dentro al corpo. Dell'angelo il peccare per l'agire fuggirà giù dai corpi e ad abitare dall'alto entrerà la magnificenza nel mondo e l'angelo capovolgerà, l'abbatterà dai corpi, lo verserà con l'agire fuori.

Giosuè 15,4 - Ed in azione dentro un corpo l'albero della vita si portò. Per i lamenti si portò a stare giù per scontrarsi nella prigione col serpente. A vivere giù in un corpo fu dalla Madre portato al mondo. Fu ad uscire alla fine giù col desiderio di finirlo dal mondo. Dall'alto si portò dal serpente, fu in vita per colpirlo nell'esistenza, fu ad uscire in cammino. A vivere dal superbo si portò con la potenza dell'energia a camminargli in casa.

Giosuè 15,5 - E a scorrere dentro portò la potenza a versare nel sangue. Ad uscire fu dalla Madre. Entrò in un vivente il vigore dell'Eterno. Si versò giù, uscì nel mondo la forza. In un corpo si sbarrò, abitò nel cammino il prodotto del Potente. Il Verbo venne giù. Il soffio portò dell'energia nel mondo a vivere. La potenza simile ad un angelo entrò a stare in un vivente. Dalla vita taglierà fuori, con forza calpesterà l'angelo (ribelle).

Giosuè 15,6 - Ed in azione la potenza entrò nel mondo, in cammino da casa la portò, in un cuore fu completamente a chiuderla, a rivelarla la portò tra gli Ebrei. Per la lite il Verbo la portò. Per finire dentro l'esistenza completamente dal mondo del nemico. Da dentro la perversità con cui agisce il serpente uscirà dal mondo. Al superbo porterà il rifiuto. Da casa inviò dentro al mondo l'energia, Il Figlio nel corpo l'Unico recò a casa dell'angelo (ribelle).

Giosuè 15,7 - Ed alla vista il Potente uscì nel mondo. In cammino dentro si portò. Nacque dentro ad un corpo, uscì da un seno, in un vivente versò per l'azione la rettitudine. E nel corpo si portò giù il Verbo e dall'angelo (ribelle) uscì di persona. Dio uscì a rivelargli in cammino il rifiuto. Con il fuoco nel corpo ucciderà nella prigione il serpente per il male operare che entrò nell'uomo. Fu dai viventi l'Unigenito per bruciare il verme dell'angelo superbo. La potenza inviò nella prigione del serpente ed in azione dentro un corpo uscì in cammino il frutto di Dio. In un vivente fu per agire a stare lo spirito. In un simile fu a portarsi alla fine giù. Venne, fu a portarsi Dio alla vista. Fu una lampada a rivelarlo.

Giosuè 15,8 - Portatosi dall'alto nel mondo aprirà le fosse e la potenza a scorrere sarà dentro inviata. Uscirà l'angelo (ribelle) dai viventi; Dio con la rettitudine ne finirà il soffio, uscirà la forza che calpestava l'esistenza dei viventi. L'energia nelle fosse entrerà, saranno guai. Nei corpi si porterà il fuoco del Potente, nei viventi si porterà per l'azione, guizzerà fuori, all'aperto scorrerà, da dentro si recherà al serpente. Da Dio si vedrà il fuoco uscire, entrerà nei corpi; l'origine brucerà del cattivo serpente. Il soffio inviato sarà a scorrere sarà fuori, l'energia della vita sarà nei viventi a rientrare delle origini, risorgerà i corpi da dentro, li riverserà su fuori. Per l'azione dalla putredine guariti saranno, dai viventi giù il soffio porterà dell'angelo fuori.

Giosuè 15,9 - Riporterà di tutti l'Unigenito i corpi fuori dalle fosse e il serpente dai viventi si vedrà bruciato uscire fuori dai corpi. Di Dio nel seno ci risarà l'energia nei viventi. Sarà dell'angelo il soffio finito e nelle tombe porterà la forza per risollevarsi. (Come) alle origini Dio ri-agirà nei corpi, saranno ad uscire i corpi dalla polvere e l'energia riporterà in tutti delle origini, nei corpi rientrerà a scorrere, dentro si riporterà nei cuori, si rialzeranno, fuori saranno riversati i corpi, sarà finita la forza del nemico che era nei viventi.

Giosuè 15,10 - E l'angelo (ribelle) in un buco entrerà, in un fossa lo porterà, perché l'idolo fuori sarà dai viventi. Uscirà da Dio fuori dal corpo il fuoco, l'azione sarà ai corpi portata, ri-agirà dentro i corpi. Dio la rettitudine completa soffierà, li rigenererà, si rivedrà nei corpi stare la vita, vivi si rialzeranno per il soffio portato, angeli usciranno fuori, risaranno per l'Unigenito retti. Nel buco il Potente porterà l'angelo (ribelle), vi scenderà dentro, sarà finito dal fuoco, liberazione porterà; si rivedranno dentro i corpi tutti vivi per l'energia entrata.
(Sul soffio dalla bocca di Dio Vedi: Giobbe 4,9; Salmo 33,6; 2Tessalonicesi 2,8)

Giosuè 15,11 - E spunteranno fuori dalle fosse per la portata potenza. Il serpente l'Unigenito con la rettitudine finirà, il soffio l'avrà strappato via, avrà portato l'angelo giù sfinito. La perversità finirà che alle origini nel corpo entrò. Nelle fosse si porterà la potenza della risurrezione. L'Agnello ne porterà l'energia. La perversità si vedrà da dentro i corpi uscire, l'idolo uscirà, bastonato sarà giù il nemico. L'angelo Dio avrà portato fuori, dall'esistenza sarà portato alla fine. La sozzura avrà portato alla fine nel mondo. Dalle fosse per la riportata potenza saranno i viventi ad uscire.

Giosuè 15,12 - A scorrer dentro si riporterà la potenza, risaranno vivi ad uscire, sarà la vita a rientrare, uscirà dal cammino l'essere impuro, la potenza li riporterà in cammino. Da dentro si porteranno guizzanti questi fuori. A scorrere dentro si riporterà nei cuori l'energia. Saranno dal Signore aiutati ad uscire dalle buche.
Dentro un fiume vivo sul Monte Calvo si chiuderà nel Crocifisso di viventi.

Giosuè 15,13 - Si porteranno camminando nel cuore del Figlio. Saranno nella persona ad entrargli, gli apostoli tutti guideranno, li verseranno dentro al Crocifisso. Portati così dentro, inviati saranno a stare nello splendore, entreranno a migliaia, saranno nel Signore, guizzeranno in Gesù, verranno nel corpo a stare del Crocifisso. L'Unico le moltitudini vedranno. Dal Padre saranno ad entrare. Lo vedranno (perché ormai) esseri puri saranno. I fratelli a casa col corpo porterà dagli angeli.

Giosuè 15,14 - E saranno con i corpi risorti. Liberi, dalla piaga nel cuore verranno al sicuro alla luce, entreranno nel Figlio a stare, entreranno per coabitare, si verseranno nell'Unigenito dalla croce risorto. In dono porterà all'Unico tutti i fratelli. Alla destra li condurrà; verranno tutti potenti a vivere, figli saranno. Dal mondo alla vista degli angeli li verserà.

Giosuè 15,15 - E saranno in alto i viventi risorti nella pienezza ad abitare. Saranno stati aiutati, dentro col corpo portati, di luce vestiti, puri, potenti, col volto di angeli. Saranno i viventi nella città indicata dalle scritture (La nuova Gerusalemme).

Giosuè 15,16 - E saranno dall'Unico a vivere col corpo tutti a casa felici. Saranno da retti dal mondo a venire. Versati dal corpo saranno stati dal Crocifisso dal foro. Avrà fatto frutti il portarsi in cammino sbarrando la perversità dell'angelo. Alla fine dagli angeli saranno accompagnati. Verranno alla vista del trono. A casa tutti saranno del Potente la moglie.

Giosuè 15,17 - E saranno camminando dalla porta usciti dal tempo. Angeli saranno di Dio dal Figlio acquistati. Questi fratelli saranno tutti a casa portati. Saranno alla fine dagli angeli del Potente portati dall'Unigenito crocifisso a vedere il trono. A casa finalmente portati; del Potente Unico alla luce entreranno.

Giosuè 15,18 - E saranno ad entrare, saranno a casa ad abitare portati dall'Unigenito dal mondo e tutti alla pienezza saranno finalmente entrati, recati dal Potente. Dallo "sch'eol" (dal regno dei morti-dal sepolcro) i viventi verranno, dal Padre saranno ad entrare. Dal demonio fuori riportati tutti, su li guiderà, nel seno del Potente entreranno a chiudersi. I viventi porterà a saziarsi. Saranno dall'Unico vivi col corpo a guizzare. Entreranno tutti dentro a vivervi per l'entrata potenza della rettitudine.

Giosuè 15,19 - E tutti dall'Unico i viventi tra i canti finalmente entreranno. Il serpente sarà stato da dentro i corpi spento dalla rettitudine che fu dall'Unigenito dal corpo a scendere. Entrò l'energia nelle fosse. L'energia finì del drago le forze portò l'angelo (ribelle) a terminare. Da tutti uscirà il potente affliggere del serpente. Puri saranno i viventi portati. E sarà da tutti per l'energica potenza entrata a venire fuori in cammino il serpente che finalmente l'Altissimo porterà alla fine. E l'Unico a tutti rivelerà finalmente che sotto fu portato in croce.

Giosuè 15,20 - Da questi venne un rivo dalla croce di vita dal cuore al mondo; quel figlio era il Signore! Aiuterà nel mondo quella potenza; libererà dalla fossa i viventi.

Giosuè 15,21 - E sarà stato nel mondo a forza portato ad entrare il nemico nelle acque bollenti. Finirà il serpente dai viventi dai cuori uscito. Dentro inviato sarà dal Signore. Sbarrato dal mondo Dio nella fossa lo porterà e il rifiuto all'essere impuro dentro invierà. Il superbo a rovesciare nel fango Dio porterà. E per sempre nei corpi riporterà la forza ad abitare.

Giosuè 15,22 - Ed in Caino lo splendore sarà della vita a riportarsi. Dell'angelo la perversità si vedrà sbarrata per sempre fuori.

Giosuè 15,23 - Si riporterà la santità e richiuderà i precetti nei corpi; sarà la fine dell'energia dell'angelo.

Giosuè 15,24 - Questa (la santità) fu dal Verbo portata dal cuore, guizzò ai viventi portata, da dentro la recò l'innalzato (quando) lo portarono in croce.

Giosuè 15,25 - E un'asta ad aprire portò il corpo. In una tomba sbarrarono il Crocifisso fuori della città, ma fu il Crocifisso dalla tomba a risollevare il corpo. Si riportò l'energia, fuori rifù; di fratelli a sollevare portò un corpo/popolo/Chiesa.

Giosuè 15,26 - L'Unigenito vivo dai viventi si riportò risorto. Dal seno portò la vita; li portò a rinascere.

Giosuè 15,27 - E dal nascosto/chiuso si alzò un corpo in cammino per aiutare. In campo portò dalla tomba la risurrezione e frutti ci furono per il Crocifisso con la parola potente dell'amore.

Giosuè 15,28 - E per stringere il nemico il fuoco portarono alto e col dichiarare la risurrezione dentro il peccare che abitava colpirono; furono portatori del Crocifisso con forza nel mondo.

Giosuè 15,29 - Da dentro l'innalzato portò in azione una forza; era la Madre; portò l'albero della vita.

Giosuè 15,30 - E la maledizione del Crocifisso portarono al serpente impuro. Il pazzo porteranno votato allo sterminio nel mondo.

Giosuè 15,31 - E giù la voce (del Crocifisso) in cammino portano. I viventi aiutano. La vita degli angeli al mondo recano. Della pienezza il vessillo gli apostoli aprono.

Giosuè 15,32 - Ed al serpente a casa l'Unico portò il Crocifisso che recò della risurrezione il vigore. Fu la Madre a portare in azione. Fu dagli apostoli portato un corpo/popolo/Chiesa. Ai viventi recano l'energia della rettitudine; dal potente nemico sono i viventi per l'azione liberati. Sono con la Madre a recare del Crocifisso la risurrezione; il peccare chiuso, giù dai corpi è ad uscire, con l'angelo (ribelle).

Giosuè 15,33 - Da dentro il Monte Calvo guizzò fuori una Donna. Dalla croce l'Unico la recò. Ad accompagnare si portò giù i pastori: con Lui risorto gli apostoli uscirono.

Giosuè 15,34 - E questi a chi abita nelle prigioni portano a sentire che fu l'angelo nel giardino (dove) stavano agli uomini il soffio a portare; annunciarono che (fu quel angelo) la rovina ad inviare ai viventi.

Giosuè 15,35 - E nei corpi la morte portò e con l'agire sbarrò del Potente la vita. La luce portò a spegnere e si videro nei ceppi entrare.

Giosuè 15,36 - E della risurrezione nelle città recarono testimonianza. Fu il Crocifisso con forza ai viventi recato per il mondo in cammino in giro, e per chi cammina d'aiuto il corpo/popolo/Chiesa del Crocifisso è. Il seno del corpo è la Madre. Per l'Unigenito le moltitudini reagiscono. All'udire della risurrezione nel corpo/popolo/Chiesa entrano e dalla prigione del nemico sono ad uscire per gli apostoli.

Giosuè 15,37 - Il fuoco negli apostoli abita dell'Uno. Ad illuminare nel mondo si portano, con la vita lo lodano, in cammino aiutano.

Giosuè 15,38 - Si portano dai poveri, da chi è umiliato e apertamente dai viventi scendono a parlare. Il mondo portano all'obbedienza del Crocifisso Dio.

Giosuè 15,39 - In cammino sono per convertire. Scendono ad abbattere la scelleratezza. Si rivelano nel portarsi angeli.

Giosuè 15,40 - E retti dentro gli apostoli si portano con vigore nella prova e la rettitudine del Crocifisso con potenza è stata risorta.

Giosuè 15,41 - E in cammino in giro si portano ai confini. Dentro sono per il Crocifisso a moltiplicare, portano figli tra i popoli, dalla perversità, dalla putredine aiutano ad uscire. Dal nemico sono a liberare. L'illuminazione a sentire della risurrezione dei corpi al mondo recano, a dividere sono il mondo dall'angelo (ribelle).

Giosuè 15,42 - Del Potente il Figlio il mondo sente: ne crocifissero il corpo, si riportò risorto dagli apostoli.

Giosuè 15,43 - E fu dalla fossa \a riportarsi l'Unigenito, della risurrezione l'energia gli entrò e dagli apostoli rialzatosi fu a casa.

Giosuè 15,44 - E li versò in azione. Fu la potenza di Lui della rettitudine in questi. Furono da casa a portarsi dei viventi alla vista. Della risurrezione uscì a sentirsi: un corpo che era tra i morti, risorto avevano visto riportarsi dalla tomba. Su il corpo fu per la rientrata energia.

Giosuè 15,45 - Si vide versarsi un corpo/popolo/Chiesa portato dagli apostoli e il Figlio crocifisso fu al mondo portato. Le prigioni del nemico furono ad aprire.

Giosuè 15,46 - I viventi dall'oppressione nel corpo/popolo/Chiesa si portano ad abitare ed i viventi escono dalla prigioni. Con la risurrezione di (quel primo) corpo l'Altissimo li aiutò. Con l'Unigenito al demonio portano sbarramento e nei rinchiusi nelle angustie è a rientrare l'energia.

Giosuè 15,47 - La donna amata, dal Figlio in croce fu ad uscire e la portò dal chiuso giù dal corpo. Fu al mondo ad agire, questa uscì da casa con gli apostoli portata ai confini dal Signore. Giù dal corpo fu ad uscire a testimonianza a guidare perché risollevati in un corpo fossero i viventi portati. Al mondo fu dalla Madre uscire (un nuovo corpo/popolo/Chiesa) per farlo diventare grande portando nel cammino frutto.

Giosuè 15,48 - E dentro a generare per il Nome è in abbondanza. Al Crocifisso è un corpo portato di simili per rettitudine nel mondo.

Giosuè 15,49 - E con l'aiuto degli apostoli la perversità rovescia dai corpi. È completa la pienezza per gli apostoli entrata. Nel mondo sono dell'Unico a parlare.

Giosuè 15,50 - E con l'azione gli apostoli dentro portano dell'Unigenito la risurrezione dalla croce ai viventi, a rientrare portano gli umili nella vita.

Giosuè 15,51 - E in cammino la luce gli apostoli portano nelle prigioni del serpente. L'angelo (ribelle) portano a rivelare da nemico. Sono dei viventi fratelli, tutti con l'agire liberano. La perversità chiusa giù nei corpi è ad uscire per gli apostoli.

Giosuè 15,52 - All'Unico le moltitudini portano a somiglianza dentro porta aiuto. Lui, il risorto, agisce con gli apostoli.

Giosuè 15,53 - Si porta a stare con gli apostoli. Sta con la Madre che si porta da Tempio del Crocifisso. Tutte le parole si portano ad annunciare. Dell'Unico il verbo riversano nel mondo.

Giosuè 15,54 - Ed il veleno dal cuore della perversità versano dal corpo. Furono dai confini quattro (nord, sud, est, ovest) del mondo; sono fratelli dentro al corpo a portare. Gli apostoli portano a sollevare chi è derelitto. Sono uomini illuminati. Il peccare racchiuso dal nemico è ad uscire per gli apostoli.

Giosuè 15,55 - (Dove) vive il peccato la rettitudine al verme del serpente portano per colpirlo. Per la forza della parola portata è condotto dai cuori fuori.

Giosuè 15,56 - A portare sono il seme di Dio, e sono a versarne la conoscenza tra i viventi, portano a questi il riposo.

Giosuè 15,57 - Esce da Caino del superbo l'agire con perversità. La purezza per gli apostoli rientra. Si vede nel corpo essere in seno il Risorto. Lo spirito l'ha risollevato, dal corpo/popolo/Chiesa è ad uscire l'angelo (ribelle).

Giosuè 15,58 - Chiuso il vigore portano nel cuore. Sono del Crocifisso la figura in cammino. Aiuto recano al corpo.

Giosuè 15,59 - Ed in seno al corpo del Crocifisso, condotti dentro sono gli sviati da parte degli apostoli e la fine portano della maledizione, divengono retti. Dal nemico sono liberati. Depresso giù dal corpo è al mondo l'angelo (ribelle).

Giosuè 15,60 - Rovesciati dal corpo sono finalmente gli idoli. Uscita ne è l'origine che abbatteva i corpi. Sono finiti, spazzati dal corpo. Sono dalla Madre portate a partorire le moltitudini. Ad uscire il nemico è. Liberati dal Crocefisso sono i viventi e dalla prigione, dalle angustie, sono usciti per gli apostoli.

Giosuè 15,61 - Da dentro i viventi, per la Parola che dentro c'è del Crocifisso, esce il nemico bestiale. Aiutato è a fuggire dalla rettitudine che lo spegne.

Giosuè 15,62 - Ed entra dagli apostoli dentro la luce ad abitare nelle città ove entrano con la parola nelle assemblee ed in vista è lo splendore. Per l'aiuto sono dal nemico nell'esistenza liberati. Dalla depressione si rialzano. Nel corpo sono ad entrare per gli apostoli.

Giosuè 15,63 - E viene nell'esistenza, che era calpestata, la forza che è portata della risurrezione. Dentro è (tale) forza al corpo/popolo/Chiesa portata. L'essere felici in pienezza è recato a tutti e dentro per gli apostoli sono dal Signore aiutati, esce del serpente la perversità e le menti sono illuminate. Dalla Madre portati sono alla luce, da dentro il mondo sono la casa portati a riempire e divengono figli, sono il Signore ad aiutare. Furono da dentro lanciati per portare la risurrezione del Potente ai viventi. La testimonianza è portata ai viventi del mondo che colpiti si aprono.

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