|
|
DECRIPTAZIONE BIBBIA...
LA LIBERTÀ È UN CAMMINO
di Alessandro Conti Puorger
parti precedenti:
PENSIERI IN LIBERTÀ »
L'ESSERE LIBERO »
LIBERTÀ NEL CLASSICISMO »
NELLE SACRE SCRITTURE GIUDEO-CRISTIANE »
LA TORAH, VIA VERSO LA LIBERTÀ »
PASSARE AL SERVIZIO DI DIO È ANDARE VERSO LA LIBERTÀ
Abramo, Mosè, e così... Maria e gli apostoli sono, infatti, tutti definiti servi di Dio e Gesù stesso è il servo di IHWH e il suo popolo è l'Israele di Dio e: "Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l'Israele di Dio." (Galati 6,15s)
Essendo Dio il creatore e padrone del creato l'essere liberi se non passa attraverso di Lui implica una negazione del suo regnare e di conseguenza comunque il servire un pensiero negativo che porta alla non esistenza.
Certo è che non siamo soli nel mondo e la libertà assoluta di ciascuno confliggerebbe con quella degli altri, e sappiamo bene che è proprio così, se non sussistesse sopra a tutti il servizio comune a Dio che è "amore"; infatti, una società nella quale ognuno è libero di fare ciò che vuole non è una società libera.
La libertà, vista come assenza d'oppressione è già qualcosa, ma non risolve i problemi della società ed individuali, se non è associata ad un agire basato sui valori che ci fanno ad immagine e somiglianza dell'unico Padre.
Una società libera ha bisogno di leggi giuste e non sono sufficienti democrazie ed elezioni politiche, ma occorre aver anche l'illuminazione di sottoporsi alla legge del Signore che aiuta col suo Spirito.
Solo se i valori della legge divina sono "scolpiti" "charut" e "liberi" "cherut" nelle menti e nei cuori si può raggiungere una libertà collettiva senza sacrificare quella individuale.
Allora servire l'Unico vero Signore con la sottomissione alla volontà del Solo padrone del mondo rende liberi dai falsi dèi, in sintesi allegorizzati ed unificati nella figura del "Faraone", che schiavizzano l'umanità costringendola ai lavori forzati.
"Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli." (Matteo 7,21)
Si tratta di passare dalla servitù del proprio Faraone personale al servizio del Signore che ha ascoltato il lamento del proprio popolo oppresso e ha deciso di liberarlo rimanendo fedele alle sue promesse (Esodo 3,7-10) separandolo dagli altri popoli: "Ora, se vorrete ascoltare la mia voce a custodirete la mia Alleanza, voi sarete per me la proprietà fra tutti i popoli perché mia è tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa." (Esodo 19,5-6)
La Torah ha in sé il seme della legge di vita, di giustizia e di amore e della carità verso il prossimo, raccomanda di non portare odio o rancore al prossimo o al nemico, di rispettarne la proprietà e di aiutarlo, il rispetto e la protezione dell'orfano e dello straniero e di chi è senza protezione.
In definitiva Dio prende il suo popolo dalla schiavitù, lo porta in un lungo cammino il cui scopo finale è la vera libertà.
In definitiva la libertà è il risultato di un lungo percorso al cospetto di Dio.
vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo
invia questa notizia ad un amico
Copyright © 2015 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
|
|
Tutti gli articoli di
DECRIPTAZIONE BIBBIA...
|
|
|
|
|