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DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
LA LIBERTÀ È UN CAMMINO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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ISAIA 48 - TESTO C.E.I. E DECRIPTAZIONE
In "La SS. Trinità di Abramo, di Isacco e di Giacobbe", colpito dai versetti Isaia 48,12-18, ove sta parlando il Figlio facendo riferimento al Padre e allo Spirito Santo, che si legano perfettamente all'itinerario che prepone la libertà totale che Dio prepara, accompagnandoli, per i propri figli.

Ivi, infatti, tra l'altro dal Signore è detto: "Ascoltami, Giacobbe, Israele che ho chiamato: Sono io, io solo, il primo e anche l'ultimo. Sì, la mia mano ha posto le fondamenta della terra, la mia destra ha disteso i cieli... Ora il Signore Dio ha mandato me insieme con il suo spirito. Dice il Signore tuo redentore, il Santo di Israele: Io sono il Signore tuo Dio che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare." (Isaia 48,12-18), presentai quei versetti decriptati desumendolo dai segni ebraici del testo in ebraico.

Il testo decriptato che riportai è il seguente: "Ad ascoltare Dio è stato! S'è in azione versato da casa ed è stato il Principe di Dio ai viventi versato alla vista. È stato da "Io sono" al mondo portato l'Unigenito, dall'Unico l'energia è stata al corpo di una Donna recata, ha inviato l'Unico il soffio, iniziò l'energia ad esistere, l'Unigenito chiuso nel corpo si portò da inviato. Inizia la Parola ad essere sbarrata. L'Essere è nei ceppi al mondo, la luce giù è dai viventi ad esistere, il Cuore in una trappola al mondo dal cielo. Versato nel corpo dell'Unigenito iniziano i lamenti, Dio è al mondo con la Madre, si è a dimorare portato, si è chiuso per l'aiuto portare.
Al mondo versato nel fango reca del Potente la rettitudine.
La Madre l'ha portato alla luce dal seno e a vivere è dentro nel mondo dei viventi.
Uscita in cammino è la mano dell'Unico per finire i principati e le potestà del mondo. Il Signore per amore portatosi è in azione alla luce del mondo. Dalle prigioni/chiusure a salvare si porta da casa dentro la casa del serpente. E la stirpe che porta la rettitudine dal demonio è con la Madre.

(Genesi 3,15b - "...questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno")

L'Unigenito inviato è stato, inizia la consolazione del Figlio finalmente ad esistere, inizia col volto a versarsi alla vista completamente, si è portato al mondo da casa. Inizia il segno che s'è portato ed in campo sceso dal serpente è, per chiudergli la strada si porta.
Versato in un corpo dentro si porta Dio, è la luce dei viventi alla vista portatasi, per questi iniziano i segni. Ha iniziato a vivere dal corpo della Donna in segreto la Parola, finalmente è dai viventi nel tempo uscita, è stata portata completamente fuori la luce ai viventi dell'Unico, l'energia è stata recata in azione tutta al mondo.
Dalla nube inviato è il Signore, a sorgere il vigore degli angeli è stato portato, lo Spirito ha recato.
Per spegnere il ribelle del mondo si porta fuori il Redentore, così per rovesciare all'impuro il fuoco che sarà a bruciargli il corpo. Dal primo serpente l'Unigenito inviato è, il Signore a scongiurare con maledizioni è così in vita perché l'aiuto alla sposa porti. Alle rovine del serpente dai viventi in giro è così con la rettitudine da solo, delicato, completamente in cammino.
Dal serpente si porta l'Unigenito al mondo, si versa di sabato. Del Potente in vita il precetto a completare è stato portato. È al mondo ad esistere la retta energia, uscita col corpo per bruciare il serpente, a portargli le piaghe. Si porta il giusto all'oppressione così a rivelare che Iah è vivente.

(Genesi 2,2 - "... nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto...")"

Presento ora sia il testo della traduzione in Italiano della C.E.I. di Isaia 48, sia che l'intera decriptazione con i criteri, regole e significati dei segni ebraici di "Parlano le lettere".

Testo C.E.I.
Isaia 48,1 - Ascoltate questo, casa di Giacobbe, voi che siete chiamati Israele e che traete origine dall'acqua di Giuda, voi che giurate nel nome del Signore e invocate il Dio d'Israele, ma senza sincerità e senza rettitudine,

Isaia 48,2 - poiché prendete il nome dalla città santa e vi appoggiate sul Dio d'Israele, che si chiama Signore degli eserciti.

Isaia 48,3 - Io avevo annunciato da tempo le cose passate; erano uscite dalla mia bocca, per farle udire. D'improvviso io ho agito e sono accadute.

Isaia 48,4 - Poiché sapevo che tu sei ostinato e che la tua nuca è una sbarra di ferro e la tua fronte è di bronzo,

Isaia 48,5 - io te le annunciai da tempo, prima che avvenissero te le feci udire, per timore che dicessi: Il mio idolo le ha fatte, la mia statua e il simulacro da me fuso le hanno ordinate.

Isaia 48,6 - Tutto questo hai udito e visto; non vorreste testimoniarlo? Ora ti faccio udire cose nuove e segrete, che tu nemmeno sospetti.

Isaia 48,7 - Ora sono create e non da tempo; prima di oggi tu non le avevi udite, perché tu non dicessi: Già lo sapevo.

Isaia 48,8 - No, tu non le avevi mai udite né sapute né il tuo orecchio era già aperto da allora, poiché io sapevo che sei davvero perfido e che ti si chiama sleale fin dal seno materno.

Isaia 48,9 - Per il mio nome rinvierò il mio sdegno, per il mio onore lo frenerò a tuo riguardo, per non annientarti.

Isaia 48,10 - Ecco, ti ho purificato, non come argento; ti ho provato nel crogiuolo dell'afflizione.

Isaia 48,11 - Per riguardo a me, per riguardo a me lo faccio; altrimenti il mio nome verrà profanato. Non cederò ad altri la mia gloria.

Isaia 48,12 - Ascoltami, Giacobbe, Israele che ho chiamato. Sono io, io solo, il primo e anche l'ultimo.

Isaia 48,13 - Sì, la mia mano ha posto le fondamenta della terra, la mia destra ha disteso i cieli. Quando io li chiamo, tutti insieme si presentano.

Isaia 48,14 - Radunatevi, tutti voi, e ascoltatemi. Chi di essi ha predetto tali cose? Colui che il Signore predilige compirà il suo volere su Babilonia e, con il suo braccio, sui Caldei.

Isaia 48,15 - Io, io ho parlato; io l'ho chiamato, l'ho fatto venire e ho dato successo alle sue imprese.

Isaia 48,16 - Avvicinatevi a me per udire questo. Fin dal principio non ho parlato in segreto; sin da quando questo avveniva io ero là. Ora il Signore Dio ha mandato me insieme con il suo spirito.

Isaia 48,17 - Dice il Signore, tuo redentore, il Santo d'Israele: Io sono il Signore, tuo Dio, che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare.

Isaia 48,18 - Se avessi prestato attenzione ai miei comandi, il tuo benessere sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare.

Isaia 48,19 - La tua discendenza sarebbe come la sabbia e i nati dalle tue viscere come i granelli d'arena. Non sarebbe mai radiato né cancellato il suo nome davanti a me.

Isaia 48,20 - Uscite da Babilonia, fuggite dai Caldei; annunciatelo con voce di gioia, diffondetelo, fatelo giungere fino all'estremità della terra. Dite: Il Signore ha riscattato il suo servo Giacobbe.

Isaia 48,21 - Non soffrono la sete mentre li conduce per deserti; acqua dalla roccia egli fa scaturire per loro, spacca la roccia, sgorgano le acque.

Isaia 48,22 - Non c'è pace per i malvagi, dice il Signore.

Decriptazione
Isaia 48,1 - Il Nome in azione si porta, di questi inizia il segno, nel Tempio (la casa del Nome è il Tempio) si è versato dentro del Mondo. In una caverna l'Unigenito è con la Madre dentro Israele portatosi a vivere dai viventi, a stare in Giuda è sceso. L'Unico ha mandato/portato al mondo gli angeli con la stella/luce a far vedere che con la Madre in casa sorto in vita è il Signore. E dentro la divinità nel mondo, è all'esistenza il Principe, da Dio è in questi la rettitudine a stare in un corpo. L'ha mandato al serpente il Padre, la verità ha portato dal serpente.
Dell'Unico in casa la giustizia gli entra.

Isaia 48,2 - La rettitudine è in vita. Si vede stare col corpo al mondo la santità pura in un corpo che l'Unigenito reca in azione al serpente maledetto. È con la forza del fuoco il corpo di Dio d'energia pieno; dalle piaghe la recherà. Il Signore giù a casa inizia a portargli il segno che il fuoco in vita gli reca.

Isaia 48,3 - Partorito da Donna, bello puro inizia con questi al mondo a camminare la legge divina; si è portata dai viventi la Parola all'esistenza, è stata giù dall'Unico portata e sorta dai viventi è alla vista dalla Madre col volto. Finalmente l'Unigenito da un seno sorto esiste, indica che si è portato per scelta da casa per farsi incontrare.

Isaia 48,4 - Per i viventi la conoscenza completa è così all'esistenza versata dimessa. Inizia finalmente ad uscire, portata in cammino è stata la Parola. Questa a colpire il serpente in azione col corpo ad indebolirlo con la rettitudine si porta; ai vivi giù chiusi così gli angeli l'annunciano con una luce che esce.

Isaia 48,5 - Si portano per l'annuncio in cammino i viventi. L'Unico per questi in una casa bello dal corpo della Madre finalmente dentro ha portato l'Unigenito al mondo. Sorta in vita nel tempo è così la Parola inviata completamente dall'Unico a vivere. Pastori scesi alla casa sono per la vista della luce viva portata. Di faccia in pienezza sono condotti dagli angeli alla capanna. Sono scesi per portarli dalla Madre.

Isaia 48,6 - Alla luce in vita si vede finalmente al petto con tutto il desiderio l'Unigenito dalla prescelta Madre uscito al mondo. Il Potente ha portato l'Unigenito. Indica in cammino che è stato l'aiuto portato al mondo. Sorto in vita, si vede il segno che esiste l'amo che racchiude sbarrato il fuoco che reca un puro nel tempo al mondo. Ed il germoglio recato finalmente porta al serpente la calamità in azione per finirlo dai viventi.

Isaia 48,7 - In azione finalmente al mondo dagli angeli il Figlio ha portato l'Unico e dal serpente inizia a vivere l'Unigenito. Questi si porta dal serpente di persona; è la forza a recare per reciderlo. Inizia un fuoco a vivere nel tempo per i viventi. La Parola inviata ha indicato di vivere col corpo al mondo. Dagli angeli esce dell'Essere la conoscenza; completa è inviata.

Isaia 48,8 - Per retribuirlo gli inizia un fuoco a vivere. Indica maturato per la calamità il tempo che gli cammini in vita. Dai viventi l'Unico per colpire il serpente l'ira tutta ha chiuso nel mondo, inizierà a colpirlo con l'energia della rettitudine, bruciature gli saranno a conoscenza che ne segneranno l'esistenza, a casa all'orgoglio la legge divina al perfido gli porterà la Parola col fuoco in azione. In vita da dentro il seno gli rovescerà col corpo di Dio la rettitudine.

Isaia 48,9 - Per il serpente in vita la pena vivente esiste dell'Unico, inizia col corpo ad esistergli cosi l'ira che si è portata alla stoltezza, finalmente sarà l'Unigenito a raffrenare il serpente con la rettitudine. Il Cuore del Potente indica d'essere al mondo con l'Agnello che è all'oppressione.

Isaia 48,10 - Uscita dagli angeli al mondo giù col corpo la Parola ha indicato di esistere. La rettitudine porta nel cuore. Dal trono la Parola dentro una grotta indica di essere; così per il pianto si porta col corpo dai miseri.

Isaia 48,11 - Del Potente la confutazione è dal serpente a vivere da povero. Inizia ad operare alla luce nel mondo. Bruciature, guai con la retta esistenza per infiacchirlo porta per spegnere. Gli reca il basta! Per il serpente l'Unico ha chiuso in un corpo il 'no', con l'Unigenito alla fine l'ha inviato.

Qui si placca il brano Isaia 48,12-18 - decriptato che ho riportato colorato in seppia all'inizio di questo paragrafo.

Isaia 48,19 - Ed è uscito ad esistere la virtù la porta al serpente per colpire il male. Per bruciarlo giù inizia a scendere, con l'Unigenito è in vita, in azione è così a casa dei viventi per il peccare far finire. È a portare potenti guai; è stato per distruggerlo portato al serpente. Un uomo in vita a sbarrarlo col fuoco dai viventi si porta; vive dal serpente di persona l'Essere.

Isaia 48,20 - Giù l'Unico ha portato a vivere da casa, a casa del serpente, il Figlio. Ad annunciare che vive così alle mammelle è della Madre a casa. Voci di gioia a diffondere portano con la stella/luce ai viventi che si è vista. E questi inizia finalmente al mondo portarsi. Giù si è l'Unigenito recato al mondo dall'eternità. Alla fine uscito in terra ha iniziato a vivere col corpo il Redentore, il Signore. Alle caligini dell'impuro si è in azione versato da casa.

Isaia 48,21 - E dal serpente delle origini giù l'Unico porta l'Eletto a casa della desolazione ed al deserto del serpente. È dalla retta Madre in vita. È il Vivente a vivere giù portatosi col corpo. Al mondo questi si è dal potente serpente in vita portato e si è dentro versato dall'albero e col corpo portato è sgorgato in vita dagli esseri viventi.

Isaia 48,22 - Ad annullare il delitto si porta in vita. Iniziano le amarezze del Signore al serpente che dai corpi brucerà con l'ardore.

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