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di Alessandro Conti Puorger
 
 

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ISAIA 49,12-26 DECRIPTAZIONE
In "Visione su Abele, il pastore gradito al Signore" ho presentato, tra l'altro, decriptato quel II Canto del Servo di Isaia 49,1-11 ed, ora, completo quella decriptazione con il resto del capitolo 49 dal versetto 12 al 26.

Testo C.E.I.
Isaia 49,12 - Ecco, questi vengono da lontano, ed ecco, quelli vengono da settentrione e da occidente e altri dalla regione di Sinìm.

Isaia 49,13 - Giubilate, o cieli, rallegrati, o terra, gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha misericordia dei suoi poveri.

Isaia 49,14 - Sion ha detto: "Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato".

Isaia 49,15 - Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai.

Isaia 49,16 - Ecco, sulle palme delle mie mani ti ho disegnato, le tue mura sono sempre davanti a me.

Isaia 49,17 - I tuoi figli accorrono, i tuoi distruttori e i tuoi devastatori si allontanano da te.

Isaia 49,18 - Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si radunano, vengono a te Com'è vero che io vivo - oracolo del Signore - ti vestirai di tutti loro come di ornamento, te ne ornerai come una sposa.

Isaia 49,19 - Poiché le tue rovine e le tue devastazioni e la tua terra desolata saranno ora troppo stretti per i tuoi abitanti, benché siano lontani i tuoi divoratori.

Isaia 49,20 - Di nuovo ti diranno agli orecchi i figli di cui fosti privata: Troppo stretto è per me questo posto; scostati, perché possa stabilirmi.

Isaia 49,21 - Tu penserai: Costoro, chi me li ha generati? Io ero priva di figli e sterile, esiliata e prigioniera, e questi, chi li ha allevati? Ecco, ero rimasta sola, e costoro dov'erano?

Isaia 49,22 - Così dice il Signore Dio: Ecco, io farò cenno con la mano alle nazioni, per i popoli isserò il mio vessillo. Riporteranno i tuoi figli in braccio, le tue figlie saranno portate sulle spalle.

Isaia 49,23 - I re saranno i tuoi tutori, le loro principesse le tue nutrici. Con la faccia a terra essi si prostreranno davanti a te, baceranno la polvere dei tuoi piedi; allora tu saprai che io sono il Signore e che non saranno delusi quanti sperano in me.

Isaia 49,24 - Si può forse strappare la preda al forte? Oppure può un prigioniero sfuggire al tiranno?

Isaia 49,25 - Eppure, dice il Signore: Anche il prigioniero sarà strappato al forte, la preda sfuggirà al tiranno. Io avverserò i tuoi avversari, io salverò i tuoi figli.

Isaia 49,26 - Farò mangiare le loro stesse carni ai tuoi oppressori, si ubriacheranno del proprio sangue come di mosto. Allora ogni uomo saprà che io sono il Signore, il tuo salvatore e il tuo redentore, il Potente di Giacobbe.

Decriptazione
Isaia 49,12 - Nel mondo per l'angelo (Lucifero) uscì la maledizione dell'amarezza. Dall'assemblea portò a vomitarlo da dentro l'Unico, ma recati dal mondo lamenti l'Unico il boccone delicato giù della Parola portò ad abitare dai viventi. (A Lucifero) fu da una Madre portata la maledizione con la vita del primogenito. Ricevettero benevolenza piena, inviata fu ai viventi.

Isaia 49,13 - Canti si portano in cielo. Portatosi in cammino è il Potente. È l'Unigenito in un corpo sceso. (Angeli) sono la Parola giù ad annunciare che partorita è stata dalla Madre. In un corpo l'energia al mondo retta esiste. La consolazione è uscita, portata in campo, si vede dai viventi portarsi e ha pietà dei suoi miseri.

Isaia 49,14 - Ha portato in una prescelta l'Unico a vivere nel corpo giù il suo Spirito (la Colomba). Si vede di Questi il Figlio. È il Signore. Ha portato dalla nube l'energia dell'Essere, la luce, la rettitudine, la grazia all'esistenza.

Isaia 49,15 - Al mondo finalmente sorse la virtù dell'Unico. Alla luce uscì in un bambino. Nel mondo vive la misericordia del Figlio. Dentro il Cuore ha inviato al mondo. In cammino vive per il maledetto alla fine bruciare con la rettitudine. La grazia al mondo reca. A scontrarsi un retto sarà col serpente delle origini. Con l'Unigenito risorge il vigore della rettitudine.

Isaia 49,16 - Al mondo l'energia per agire (contro) il serpente così con la Parola si è in vivente racchiusa. Riversata tutta è stata la virtù, portata in un uomo in cui è la retta energia da sorte per finirlo. I viventi sarà ad aiutare.

Isaia 49,17 - Ai viventi del mondo nel corpo reca il Figlio ad esistere la rettitudine. Nei viventi il distruttore sarà ad ardere nelle midolla. La lite è ad anelare. Piaghe è giù ad iniziare a recargli.

Isaia 49,18 - A sorgere l'Unigenito s'è convertito. Lo fu per le preghiere. Inviò l'esistenza retta. La portò in un corpo. L'energia fu in una sposa. Alla madre l'energia versò dentro. Giù si recò ad abitare nel corpo di una retta madre. Dell'Unico il Figlio inizia dai viventi a stare nel mondo. Reca al mondo la rettitudine ad esistere per tutti i viventi. La rettitudine dell'Eterno è stata tutta in un cuore in dono recata. Al termine (dei 9 mesi) in fasce è vivo dalla retta sposa.

Isaia 49,19 - Così a dimorare in una casa prescelta, che era di retti, si portò la luce a vivere dagli uomini. Sarà ad ardere in terra. Partorita in pienezza d'oppressione la rettitudine fu nel tempo del mondo. Completamente alle angustie fu dei viventi. Si è portato a stare in esilio, ad abitare si portò in un corpo. Di nascosto sorge a casa del serpente che vedrà che esiste la rettitudine.

Isaia 49,20 - Al peccare il "basta" l'Unico a vivere in un corpo ha recato. Dentro un primogenito da Questi inviato ò stato con la rettitudine il Figlio che sarà a bruciare il maligno; così del nemico serpente sarà ad uscire la putredine. Gli recherà un vivente in cammino un fuoco. Esce al serpente una forza, reca quel primogenito la risurrezione dentro al mondo.

Isaia 49,21 - Reca l'Unigenito all'essere ribelle la completa distruzione in casa. Per il pianto dei viventi è in un fanciullo il Potente. È venuto la maledizione a recargli con un primogenito. L'angelo (ribelle) sarà a privare di figli. Alla perversità dell'angelo (ribelle) il Potente in un vivente reca lo sbarramento. Esce a rivelarsi, si porterà dai degeneri. Per Lui il serpente uscirà dai viventi. È il destino al serpente inviato nella carne. A finire è il serpente il, il solo che fu maledetto. Gli escono guai dal Verbo nel mondo, gli escono da un vivente.
(Agli uomini, figli degeneri, perché ormai figli del serpente "razza di vipere" accadrà che "...ha dato potere di diventare figli di Dio" Giovanni 1,12)

Isaia 49,22 - Così esce l'Unigenito dei viventi alla vista (in quanto) giudicata è stata l'esistenza della perversità. Nel mondo da inviato esce da Donna, originato da Dio, in cammino portato agli esseri viventi, un forte sbarramento si è portato ad iniziare al serpente in azione in vita. È per i viventi la luce dell'esistenza in vita inviata in pienezza, si è portata al mondo. Da casa è stato dall'Unico portato il Figlio. È stato della rettitudine in una famiglia racchiuso giù il frutto. Inviata tutta è così dall'alto la rettitudine. Finalmente col volto la grazia sorge dell'Unico inviata al mondo.

Isaia 49,23 - E fuori si sono portati i re a stare dalla Madre dell'Unigenito. I Magi si sono così portati per la stella/luce che alle menti ha recato il segno (indi) sono usciti. Dalla Madre. era vivo a nutrirsi l'indicazione era così! Dell'Unico il Verbo era vivente in terra. Fu la stella/luce l'annuncio a recare a chi cammina li ha condotti a vedere il Verbo nel corpo. Col corpo a rivelare è la rettitudine che è il vigore così a riportare. Recata è alla conoscenza completa della retta esistenza. Ad incontrare è IHWH, uscito da Donna col corpo, al serpente nemico il fuoco porta. A rovesciarlo lo porterà dall'esistenza.

Isaia 49,24 - Nel mondo sono rovesciati nelle tombe i viventi in cui a scorrere ha recato il verme il serpente. Una fune nella prigione reca quel primogenito. Con la risurrezione dentro sarà a rialzarli; d'aiuto sarà a riversarla. C'è dal Potente per i viventi amore.

Isaia 49,25 - La rettitudine per spegnere il ribelle al mondo si porta. Esce nel cammino ai viventi alla luce. A casa di chi è in cammino dentro si porta col corpo. È per rovesciare le prigioni. Riportando la vita il serpente rovescerà e dalle strette del nemico è scesa la forza per liberare. A recare inizia la finale forte contesa per affliggerlo, Ad uccidere sarà l'avversario e verrà dal Figlio ad essere afflitto l'angelo (ribelle) dalla rettitudine che è dall'Unico recata da fuoco per spazzarlo.

Isaia 49,26 - E nel mondo ricomincia la rettitudine del Potente finalmente a riesistere. Viene ai viventi riportata l'energia. Sarà la rettitudine rivenendo nella carne la vita a riportare. Di rettitudine in pienezza si vede riempito un essere di sangue. Dai viventi è sorto l'Agnello e degli angeli reca ad esistere la conoscenza. E la sposa nella carne così è ad incontrare. È il Signore! Il salvatore, che la rettitudine reca. Il Redentore dal Padre è stato col corpo in azione versato da casa.

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