IL GIUSTO CAMMINO DELLA VERITÀ
di Alessandro Conti Puorger
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CENNI STORICI SULLA "VIA CRUCIS"
La "Via Crucis", nel senso attuale del termine, risale al Medio Evo inoltrato.
Il frate domenicano, Rinaldo di Monte Crucis, nel suo "Liber peregrinationis" afferma attorno al 1294 di essere salito al Santo Sepolcro "per viam, per quam ascendit Christus, baiulans sibi crucem", e ne descrive le varie "stationes": il palazzo di Erode, il Litostrato, dove Gesù fu condannato a morte, il luogo dove incontrò le donne di Gerusalemme, il punto in cui Simone di Cirene prese su di sé la croce del Signore...
Il soggetto delle stazioni era vario perché si univano fatti scritti nei Vangeli con altri narrati da scritti cristiani definiti apocrifi, quali le tre cadute di Gesù sotto la croce, l'incontro di Gesù con la madre, l'incontro con la Veronica.
Questa stazione evidentemente trova radice nell'apocrifo Vangelo di Nicodemo, scritto in greco nel II secolo e pervenuto in più redazioni ove l'emorroissa citata dai Vangeli sinottici, nell'apocrifo in copto e in latino compare col nome di Veronica, (Traslitterato dal greco "Berenike" - Berenice - "porta" "Bere" "vittoria" "nike") quale teste a favore nel processo a Gesù, nome che evidentemente ha invitato a suggerire il pensiero di Vera-Icona, radice del racconto nel medioevo del famoso lino che asciugò il volto di Cristo lungo la via Dolorosa e in cui la sua immagine rimase impresso e che alcuni identificano col volto della sindone.
Nel secolo XV, purtuttavia, regnava ancora la più grande diversità nella scelta delle stazioni, nel loro numero e ordine.
La "Via Crucis", nella forma attuale, con le stesse quattordici stazioni, disposte nel medesimo ordine che usano ancora oggi i francescani, è attestata in Spagna nella prima metà del XVII secolo.
Qui sopra è riportato in rosso schematicamente il percorso attuale della Via Crucis a Gerusalemme secondo lo schema francescano.
Le stazioni X-XIV si trovano all'interno della Basilica del S. Sepolcro.
Il numero XV indica il luogo della Risurrezione.
Nelle Chiese della cristianità del mondo s'impiantavano sulle pareti quadri o tavole in pietra con immagini ad hoc per segnare il percorso della processione interna che intendeva riportare il modello del pellegrinaggio che il penitente, impedito dalla situazione storica, avrebbe inteso fare a Gerusalemme.
Il rito passò in Sardegna, allora sotto il dominio spagnolo, e poi in Italia.
San Leonardo da Porto Maurizio (+ 1751), frate minore, instancabile missionario lo promulgò e in Italia eresse oltre 572 "Via Crucis", tra cui famosa è quella nel Colosseo, eretta su richiesta di Benedetto XIV a ricordo dell'Anno Santo 1750.
Fu allora che l'interno del Colosseo fu consacrato alla passione di Cristo e alla memoria dei martiri con 14 edicole per le stazioni tradizionali con al centro una grande croce e da allora divenne meta di riti di Via Crucis, ma dopo il 1870 con l'unità d'Italia le edicole e la croce furono rimosse.
A Colli a Volturno c'è un'antica chiesa che pare risalire al XV secolo, guarda caso dedicata a
San Leonardo, protettore dei carcerati, sulla cui facciata è incastonata una pietra, che non si sa di quale epoca sia, che rappresenta un labirinto che avvolge il luogo della crocifissione a Gerusalemme.
Labirinto di San Lorenzo ai Colli Volturno
Queste sono le stazioni del rito "francescano":
- Gesù è flagellato, deriso e condannato a morte.
- Gesù è caricato della croce.
- Gesù cade per la prima volta.
- Gesù incontra Maria sua Madre.
- Gesù è aiutato a portare la croce da Simone di Cirene.
- La Veronica asciuga il volto di Gesù.
- Gesù cade per la seconda volta.
- Gesù incontra le donne di Gerusalemme.
- Gesù cade per la terza volta.
- Gesù è spogliato delle vesti.
- Gesù è inchiodato sulla croce.
- Gesù muore in croce.
- Gesù è deposto dalla croce.
- Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro.
Tale Via Crucis segue proprio l'origine del rito, tutto e soltanto incentrato lungo la Via Dolorosa, con partenza dalla Torre Antonia.
Nel 1926, in previsione della Conciliazione tra lo Stato e la Chiesa, la croce fu ricollocata di lato nel Colosseo.
Nel 1959 Giovanni XXIII per il Venerdì Santo vi compì il rito della Via Crucis e dal 1964 Paolo VI la riprese annualmente e da allora la Rai trasmise in diretta la processione in Eurovisione, mentre in Mondovisione a colori lo fu dal 1977.
Le meditazioni furono scelte da testi biblici o da quelli dei Padri della Chiesa e poi anche di altri commentatori.
La prima Via Crucis presieduta da Giovanni Paolo II, nel 1979, fu accompagnata da meditazione su testi di discorsi di Paolo VI.
Nell'anno 1991 furono inserite solo stazioni "bibliche", cioè di fatti ricordati dai Vangeli, dove non figurano le stazioni prive di un preciso riferimento biblico, quali le tre cadute del Signore (III, VII e IX), l'incontro di Gesù con la Madre (IV) e con la Veronica (VI), ma sono presenti l'agonia di Gesù nell'orto degli ulivi (I), l'arresto di Gesù (II), la condanna del Sinedrio (III), il rinnegamento di Pietro (IV), che precedono la condanna di Pilato che diviene la V stazione, e vengono introdotte la promessa del paradiso al Buon Ladrone (XI), la presenza della Madre e del Discepolo presso la Croce (XIII).
La Via Crucis "biblica" in definitiva ha le seguenti stazioni:
- Gesù nell'orto degli ulivi.
- Gesù, tradito da Giuda, è arrestato.
- Gesù è condannato dal sinedrio.
- Gesù è rinnegato da Pietro.
- Gesù è giudicato da Pilato.
- Gesù è flagellato e coronato di spine.
- Gesù è caricato della croce.
- Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la croce.
- Gesù incontra le donne di Gerusalemme.
- Gesù è crocifisso.
- Gesù promette il suo regno al buon ladrone.
- Gesù in croce, la madre e il discepolo.
- Gesù muore sulla croce.
- Gesù è deposto nel sepolcro.
Il percorso vero e proprio lungo la Via Dolorosa parte così dalla stazione n 5.
Nel seguito dell'articolo commenterò, ovviamente in modo non esaustivo, le varie stazioni, attingendo da cose note, ma anche da pensieri nuovi e di quelli che nel corso degli anni ho travasato nei miei numerosi articoli in questo mio Sito che non sempre citerò.