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LETTERE EBRAICHE E CODICE BIBBIA...

 
IL COMBATTIMENTO FINALE: GOG E MAGOG

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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EZECHIELE E APOCALISSE
Come ho premesso, Gog e Magog sono popoli che sono presentati nei libri apocalittici di Ezechiele dell'Antico Testamento e dell'Apocalisse del Nuovo Testamento.
La redazione definitiva del libro del profeta Ezechiele, secondo la maggior parte dei biblisti, è avvenuta in Giudea nel V secolo a.C., ma il testo dice di sé che contiene oracoli ricevuti da quel profeta tra il 592-571 a.C. nell'esilio babilonese.
Ezechiele era fra gli ebrei deportati dopo il primo assedio di Gerusalemme del 596 a.C. e iniziò il ministero profetico nel quinto anno dell'esilio del re Ioiachin (Ezechiele 1,2), quindi nel 593 a.C. e proseguì almeno fino alla presa di Tiro, da parte di Nabucodonosor nel 571 a.C., citata in 29,18.
Il libro ha 48 capitoli e il tema specifico del libro è quello dell'invito alla sottomissione a Dio, sempre con il suo popolo pur se in esilio, ma grazie a Lui alla fine Israele sarà vittorioso e Gerusalemme con il Tempio saranno ricostruiti.
Il libro è quindi un insieme di visioni e si può ben dire che ha carattere apocalittico.
Gog, del paese di Magog, capo supremo di popoli nemici che alla fine dei tempi s'ergeranno contro gli amici di Dio, è oggetto di profezia nei capitoli 38 e 39, rispettivamente di 23 e 29 versetti.
Il profeta Ezechiele nel capitolo 38 inizia precisando che quanto riferisce è una parola del Signore (38,1) cioè fatti che si compiranno.
Per 4 volte poi il testo ripete "così dice il Signore Dio" - versetti 3, 10, 14 e 17 - e 2 volte "oracolo del Signore Dio", versetti 18 e 21, quindi quanto dice è asseverato con forza.
Il profeta chiarisce subito che oggetto della rivelazione è proprio Gog capo di nazioni appartenenti alla stirpe di Iafet come Mesec e Tubal a cui si associano altri popoli: "La Persia, l'Etiopia e Put sono con loro, tutti con scudi ed elmi. Gomer e tutte le sue schiere, la casa di Togarmà, le estreme regioni del settentrione e tutte le loro schiere. Popoli numerosi sono con te." (38,5-6)
Mesec e Tubal, come del resto Magog, sono tutti citati come figli di Iafet in Genesi 10,2 e 1Cronache 1,5 e commerciavano con Tiro schiavi e utensili di rame.
Antichi documenti le identificano con nazioni a sud-est del mar Nero.
Gomer egualmente è figlio di Iafet, padre di Aschenaz, Rifat e Togarmà in Genesi 10,2.3 e 1Cronache 1,5-6.
Il popolo disceso da Togarmà abitava tra le città di Carchemis in Siria e Carran nell'Anatolia ove risiedeva Abramo prima di andare in Palestina.
Put invece è delle famiglie discese da Cam in Genesi 10,6 e 1Cronache 1,8.
Tutti questi popoli muoveranno in armi con i loro eserciti e si rovesceranno come un uragano contro Israele che "abita al centro della terra".
Il testo soggiunge che dice il Signor "io ti manderò sulla mia terra perché le nazioni mi conoscano quando per mezzo tuo, o Gog, manifesterò la mia santità davanti ai loro occhi." (38,16)
Quando, infatti, quei popoli raggiungeranno la terra d'Israele divamperà la collera di Dio.
Un grande terremoto, i monti franeranno, le rocce cadranno e ogni muro rovinerà al suolo, spada, peste e sangue, grandine come pietre, fuoco e zolfo saranno le manifestazioni.
Il capitolo 39 ripete "così dice il Signore Dio" - versetti 1, 17 e 25 - e ben 6 volte "oracolo del Signore Dio", versetti 5, 8, 10, 13, 20 e 29.
Con riferimento a quella guerra sarà proprio Dio che farà muovere tutti quei popoli "dagli estremi confini del settentrione", poi aggiunge "manderò un fuoco su Magòg" e "assegnerò a Gog come sepolcro un luogo famoso in Israele, la valle di Abarìm, a oriente del mare: essa chiude il passo ai viandanti. Lì sarà sepolto Gog e tutta la sua moltitudine e quel luogo si chiamerà valle della Moltitudine di Gog." (39,11)
Forse quella valle è una gola profonda e ripida sull'Arnon che chiude il passo ai viandanti sui monti Abarim nel territorio di Moab.
Prosegue poi la profezia "sul sacrificio che offro a voi, sacrificio grande, sui monti d'Israele. Mangerete carne e berrete sangue" (39,17). Profezia cristologica molto importante.
Il libro dell'Apocalisse, attribuito a San Giovanni apostolo, al capitolo 20 riprende evidentemente la visione di Ezechiele.
La visione inizia in questo modo: "E vidi un angelo che scendeva dal cielo con in mano la chiave dell'Abisso e una grande catena. Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell'Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni, dopo i quali deve essere lasciato libero per un po' di tempo." (Apocalisse 20,1-3)
L'annuncio della risurrezione nel mondo aveva creato la Chiesa di Cristo, argine contro il nemico che dopo le pesanti persecuzioni parve calmarsi e parve allegoricamente come incatenato, per lungo tempo.
Potente poi però sarà la reazione che svilupperà prima della vittoria finale di Cristo.

La visione così prosegue: "Quando i mille anni saranno compiuti, Satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni che stanno ai quattro angoli della terra, Gog e Magòg, e radunarle per la guerra: il loro numero è come la sabbia del mare. Salirono fino alla superficie della terra e assediarono l'accampamento dei santi e la città amata. Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò. E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli." (Apocalisse 20,7-10)

È da sottolineare il termine accampamento, che ci riporta alla mente gli accampamenti degli ebrei durante la fuga dall'Egitto, a indicare che non si tratta di una situazione definitiva ma provvisoria.
Il popolo di Dio è sempre in cammino e la sua patria è la città del cielo.
Dopo la caduta di Gerusalemme, e prima della discesa della Gerusalemme celeste, la città amata è provvisoria, è un accampamento.
Gog era un re nel paese di Magog con le nazioni dei fratelli tutti figli di Iafet provenienti dal settentrione, ma in definitiva si aggregheranno anche nazioni da ogni parte del mondo, in Apocalisse sono evidentemente nazioni escatologiche.
Oggi, tempo di globalizzazione, questi nemici di Dio e del suo Cristo sono in ogni dove e si fa sempre più verità quanto ha considerato Sant'Agostino al Capitolo XX del "La città di Dio" su Gog e Magog nella citazione che ho riportato nel precedente paragrafo.

Nell'Apocalisse si parla di tre guerre fra il Bene e il Male:

  • la prima è in Cielo fra gli angeli dell'Arcangelo Michele e quelli del ribelle Lucifero che diverrà il demonio o satana, lo sconfitto cacciato sulla Terra, dice infatti Apocalisse 12,7-9: "Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo. E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli."

  • Il Catechismo dice quanto segue sulla caduta degli angeli:

    391 - Dietro la scelta disobbediente dei nostri progenitori c'è una voce seduttrice, che si oppone a Dio, la quale, per invidia, li fa cadere nella morte.
    La Scrittura e la Tradizione della Chiesa vedono in questo essere un angelo caduto, chiamato Satana o diavolo. La Chiesa insegna che all'inizio era un angelo buono, creato da Dio. "Diabolus enim et alii dæmones a Deo quidem natura creati sunt boni, sed ipsi per se facti sunt mali." Il diavolo, infatti, e gli altri demoni sono stati creati da Dio naturalmente buoni, ma da se stessi si sono trasformati in malvagi.


    392 - La Scrittura parla di un peccato di questi angeli (2 Pietro 2,4). Tale caduta consiste nell'avere, questi spiriti creati, con libera scelta, radicalmente ed irrevocabilmente rifiutato Dio e il suo Regno. Troviamo un riflesso di questa ribellione nelle parole rivolte dal tentatore ai nostri progenitori: "Diventerete come Dio (Genesi 3,5). Il diavolo è peccatore fin dal principio (1Giovanni 3,8), padre della menzogna." (Giovanni 8,44)

    393 - A far sì che il peccato degli angeli non possa essere perdonato è il carattere irrevocabile della loro scelta, e non un difetto dell'infinita misericordia divina. Non c'è possibilità di pentimento per loro dopo la caduta, come non c'è possibilità di pentimento per gli uomini dopo la morte.
  • la seconda è quella che porta alla battaglia di Armageddon (Apocalisse 16) e alla sconfitta della "Bestia che proveniva dal mare", dalla Bestia che veniva dalla terra e del "falso profeta", e dopo questa vittoria sul Male, dopo una grande tribolazione, forse le persecuzioni, Gesù (Apocalisse 19) torna trionfante su di un cavallo bianco seguito dai cavalieri degli eserciti celesti per instaurare il regno di Dio in terra e far incatenare dagli angeli Satana all'inferno per mille anni;
  • la terza guerra, trascorsi i convenzionali mille anni, precede la fine del mondo, quando Satana viene liberato e sobilla popoli disposti a seguirlo Gog e Magog i pagani avversari del cristianesimo, ma verrà definitivamente sconfitto e - chiuso per sempre nell'inferno in compagnia delle Bestie e dello pseudoprofeta.
Molti, Papia, Tertulliano, Lattanzio, e pur con qualche distinguo S. Ireneo e S. Giustino, hanno aderito ad una interpretazione alla lettera dei 1000 anni, ma questo è semplicemente un periodo lungo che in cui la Chiesa vivrà in pace liberamente la vita cristiana, tempo di santità dopo grandi tribolazioni e persecuzioni e tanti saranno i Santi grandemente onorati sulla terra che erogheranno grazie numerose da apparire realmente ancora vivi in mezzo agli uomini.

Quella seconda guerra è oscura forse il suo inizio con gli atti blasfemi di Caligola poi alle persecuzioni di Nerone fino Domiziano e si riferisce concretamente alla caduta di Gerusalemme del 70 d.C..

Ora Armaggeddon ci porta a Megiddo e al riguardo si veda il paragrafo "Meghiddo diviene un simbolo" in "La salvezza di Dio e le donne d'Israele - Debora e Giaele".
Ma cosa c'entra Meghiddo?
Forse al fatto che sotto l'impero Romano nei pressi di Meghiddo, in località "Caporcotam", venne stabilito il "castrum" della "Legio VI Ferrata", una delle due legioni che presidiarono la Palestina per circa due secoli mentre l'altra era a Gerusalemme.

Al riguardo si ricordi che per il numero della bestia 666 si pensa a un imperatore romano (Vedi: "Numeri nei Vangeli e nell'Apocalisse: Annunci del Messia").
La vittoria di Cristo, la Parola di Dio sul cavallo bianco forse si può considerare concretizzato con l'evento del riconoscimento da parte di Costantino della legittimità della religione cristiana nell'impero romano.

Circa la battaglia finale contro il male sono da tenere presente:
  • il Catechismo della Chiesa Cattolica:

    675 - Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il mistero di iniquità sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell'apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell'Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l'uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne.
  • Queste parole di San Paolo, "Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti verrà l'apostasia e si rivelerà l'uomo dell'iniquità, il figlio della perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopra ogni essere chiamato e adorato come Dio, fino a insediarsi nel tempio di Dio, pretendendo di essere Dio." (2Tessalonicesi 2,1-4)
L'anticristo non è satana, ma da questi avrà il potere di far miracoli e prodigi al fine di sviare il popolo di Dio.
Incanterà le folle e proporrà loro un culto nuovo, che sembra basato su Cristo, ma di fatto innalzerà l'uomo e la ragione.
Molti svierà e riceveranno il suo marchio, anche appartenenti alla gerarchia ecclesiastica "fino a insediarsi nel tempio di Dio".
Cristo tornerà una seconda volta e, sbaragliate le armate delle tenebre, stabilirà il Regno di Dio sulla terra per sempre.
Alla sconfitta dell'anticristo e del suo esercito seguirà la resurrezione dei morti e il giudizio universale.
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