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LA "GALILEA" NELL'ANTICO TESTAMENTO »
LA REGIONE ORIENTALE A GERUSALEMME »
ASCENSIONE »
APPARIZIONI DEL RISORTO IN GALILEA SECONDO MATTEO »
SIMBOLOGIA DEGLI UNDICI »
L'ASCENSIONE E GLI ALTRI VANGELI
Sull'evento dell'Ascensione gli altri Vangeli danno sintetici cenni:
- Marco 16,19 - "Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio", ma non parla della Pentecoste.
- Giovanni 20,17 - "Gesù le disse (a Maria Madalena): Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli, e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro."
Chiaramente al riguardo s'esprimerà poi il Vangelo di Giovanni riportando queste parole di Gesù: "Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato... Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch'essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo." (Giovanni 17,20-24
Sono queste parole che danno implicitamente per scontato l'evento dell'Ascensione
Non solo; per il Vangelo di Giovanni anche l'evento di una prima Pentecoste con la discesa dello Spirito Santo per gli Undici soltanto avviene nello stesso giorno della Risurrezione: "La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: Pace a voi!... Detto questo, soffiò e disse loro: Ricevete lo Spirito Santo." (Giovanni 20,19-22)
Scorrendo attentamente i Vangeli non si può non notare comunque l'esistenza di due tradizioni sulle visioni del Risorto:
- in Giudea, nella "galilea" di Gerusalemme da parte di Luca;
- Giovanni, non nega nessuno dei Vangeli precedenti e riporta visioni del Risorto a Gerusalemme sul monte Sion nel Cenacolo, e poi anche una in Galilea storica con l'episodio della pesca miracolosa a Tabga;
- Matteo, di cui ho detto e su cui tornerò e che pare indicarne una nella Galilea storica terra dell'inizio evangelizzazione e, in tal caso, il santo monte è da intendersi quello, sopra Tabga, detto delle "beatitudini";
- di Marco che pare intendere entrambe.
Marco, infatti, nel suo Vangelo scrive:
- Marco 14,28 - che Gesù disse: "Ma, dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea".
- Marco 16,7 - "Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto".
Quella Galilea però può essere interpretata anche come la "galilea" di Gerusalemme tanto più che quel Vangelo riporta una versione delle apparizioni del Risorto che non è in tutti i manoscritti antichi e che comunque è simile a quelle di Luca senza apparizioni nella Galilea storica, bensì solo a Gerusalemme.
Torno, infine, a quel testo finale 28,16-19 del Vangelo di Matteo ove salta agli occhi una differenza con quanto riferiscono gli Atti, relativamente all'Ascensione, come ci fosse un'altra separata manifestazione in Galilea solo per gli Undici apostoli.
Eppure non è da mettere in dubbio che l'Ascensione avvenne a Gerusalemme e dagli stessi Atti si viene a conoscere che furono in tanti i testimoni della risurrezione.
Gesù secondo Luca aveva detto a tutti i presenti nel cenacolo, che poi a Pentecoste furono 120, di non allontanarsi da Gerusalemme (Atti 1,4).
Non è poi da dimenticare l'episodio della nomina dell'apostolo Mattia in sostituzione di Giuda in Atti 1,21-26, ove è confermato che non furono solo gli Undici i testimoni della risurrezione, infatti, là Pietro dice: "Bisogna dunque che, tra coloro che sono stati con noi per tutto il tempo nel quale il Signore Gesù ha vissuto fra noi, cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo, uno divenga testimone, insieme a noi, della sua risurrezione."
San Paolo riferisce poi in 1Corinzi 15,3-8 di una manifestazione di Cristo Risorto a più di cinquecento fratelli, evento che ben si può associare con l'evento dell'Ascensione narrato nel libro degli Atti: "Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto."
Li è chiaro il riferimento non agli Undici, ma ai Dodici.
Quindi l'incontro in Galilea di Matteo sarebbe un incontro successivo alla Pentecoste; infatti vi si parla di battezzare anche nello Spirito Santo come se fosse già stato donato agli apostoli.
Il battesimo nello Spirito Santo è, infatti, un battesimo amministrato da Gesù a coloro che credono nel suo nome.
Grazie a questo battesimo il cristiano viene rivestito di potenza dall'alto esattamente come lo furono i primi discepoli del Signore quando - pochi giorni dopo che Gesù fu assunto in cielo - furono battezzati con lo Spirito Santo nella città di Gerusalemme il giorno di Pentecoste.
Chi è battezzato con lo Spirito Santo viene riempito da tale Spirito Santo e comincia a parlare un'altra lingua secondo che lo Spirito gli dà di esprimersi, esattamente come avvenne ai primi discepoli il giorno di Pentecoste.
Parlerà la lingua di Dio e dell'amore e sarà compreso da tutti anche se stranieri.
alla salvezza dai propri peccati e alla rigenerazione o nuova nascita.
Quindi questo battesimo riveste di potenza e mette in grado di pregare e benedire Dio e di intercedere anche per gli altri.
Nella descrizione del ritrovamento della tomba vuota da parte di donne che seguivano Gesù, Maria Maddalena, Giovanna, Maria madre di Giacomo e altre, il Vangelo di Luca riporta: Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno. Ed esse si ricordarono delle sue parole." (Luca 24,1-8)
Benché sia sinottico con Matteo, Luca che non vuole parlare di apparizioni in Galilea storica, modifica il versetto Marco 16,7 "Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto" in "Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea" ed omette Marco14,28 "Ma, dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea".