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di Alessandro Conti Puorger
 
 

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APPENDICE - DECRIPTAZIONE ISAIA 66
Riporto il testo italiano della C.E.I 2008 e di seguito la decriptazione.
Isaia 66 testo C.E.I.

Isaia 66,1 - Così dice il Signore: Il cielo è il mio trono, la terra lo sgabello dei miei piedi. Quale casa mi potreste costruire? In quale luogo potrei fissare la dimora?

Isaia 66,2 - Tutte queste cose ha fatto la mia mano ed esse sono mie - oracolo del Signore. Su chi volgerò lo sguardo? Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito e su chi trema alla mia parola.

Isaia 66,3 - Uno sacrifica un giovenco e poi uccide un uomo, uno immola una pecora e poi strozza un cane, uno presenta un'offerta e poi sangue di porco, uno brucia incenso e poi venera l'iniquità. Costoro hanno scelto le loro vie, essi si dilettano dei loro abomini;

Isaia 66,4 - anch'io sceglierò la loro sventura e farò piombare su di loro ciò che temono, perché io avevo chiamato e nessuno ha risposto, avevo parlato e nessuno ha udito. Hanno fatto ciò che è male ai miei occhi, ciò che non gradisco hanno scelto.

Isaia 66,5 - Ascoltate la parola del Signore, voi che tremate alla sua parola. Hanno detto i vostri fratelli che vi odiano, che vi respingono a causa del mio nome: Mostri il Signore la sua gloria, perché possiamo vedere la vostra gioia! Ma essi saranno confusi.

Isaia 66,6 - Giunge un rumore, un frastuono dalla città, un rumore dal tempio: è la voce del Signore, che dà la ricompensa ai suoi nemici.

Isaia 66,7 - Prima di provare i dolori, ha partorito; prima che le venissero i dolori, ha dato alla luce un maschio.

Isaia 66,8 - Chi ha mai udito una cosa simile, chi ha visto cose come queste? Nasce forse una terra in un giorno, una nazione è generata forse in un istante? Eppure Sion, appena sentiti i dolori, ha partorito i figli.

Isaia 66,9 - Io che apro il grembo materno, non farò partorire? dice il Signore. Io che faccio generare, chiuderei il seno? dice il tuo Dio.

Isaia 66,10 - Rallegratevi con Gerusalemme, esultate per essa tutti voi che l'amate. Sfavillate con essa di gioia tutti voi che per essa eravate in lutto.

Isaia 66,11 - Così sarete allattati e vi sazierete al seno delle sue consolazioni; succhierete e vi delizierete al petto della sua gloria.

Isaia 66,12 - Perché così dice il Signore: Ecco, io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la pace; come un torrente in piena, la gloria delle genti. Voi sarete allattati e portati in braccio e sulle ginocchia sarete accarezzati.

Isaia 66,13 - Come una madre consola un figlio, così io vi consolerò; a Gerusalemme sarete consolati.

Isaia 66,14 - Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore, le vostre ossa saranno rigogliose come l'erba. La mano del Signore si farà conoscere ai suoi servi, ma la sua collera contro i nemici.

Isaia 66,15 - Poiché, ecco, il Signore viene con il fuoco, i suoi carri sono come un turbine, per riversare con ardore l'ira, la sua minaccia con fiamme di fuoco.

Isaia 66,16 - Con il fuoco infatti il Signore farà giustizia e con la spada su ogni uomo; molti saranno i colpiti dal Signore.

Isaia 66,17 - Coloro che si consacrano e purificano nei giardini, seguendo uno che sta in mezzo, che mangiano carne suina, cose obbrobriose e topi, insieme finiranno - oracolo del Signore -

Isaia 66,18 con le loro opere e i loro propositi. Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria.

Isaia 66,19 - Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti.

Isaia 66,20 - Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme - dice il Signore - come i figli d'Israele portano l'offerta in vasi puri nel tempio del Signore.

Isaia 66,21 - Anche tra loro mi prenderò sacerdoti leviti, dice il Signore.

Isaia 66,22 - Sì, come i nuovi cieli e la nuova terra, che io farò, dureranno per sempre davanti a me - oracolo del Signore - così dureranno la vostra discendenza e il vostro nome.

Isaia 66,23 - In ogni mese al novilunio, e al sabato di ogni settimana, verrà ognuno a prostrarsi davanti a me, dice il Signore.

Isaia 66,24 - Uscendo, vedranno i cadaveri degli uomini che si sono ribellati contro di me; poiché il loro verme non morirà, il loro fuoco non si spegnerà e saranno un abominio per tutti.

Isaia 66 - decriptazione
Isaia 66,1 - Da retti dal mondo, uniti, vivi, nel corpo del Signore entreranno in cielo. Al trono saranno portati. Agli entrati in terra; uscirà simile col corpo, a rivelarsi che è l'Unico. Questi entreranno a casa, saranno finalmente beati tutti i figli. E dal Potente, saranno condotti. Dall'Unico saranno questi a rientrare a vivere. I risorti alla dimora saranno.

Isaia 66,2 - E verrà la sposa di Dio dal mondo, sarà alla porta, sarà in vista della luce, dal deserto sarà uscita, sarà stata portata dalla prigione del serpente nel mondo. Con gli apostoli dall'Unico i viventi il Signore porterà, da Dio questi usciranno, del Padre saranno nel cuore; da Dio i miseri avrà portato tra gli angeli. La rettitudine entrata per lo Spirito portato nelle tombe i corpi avrà aiutato a reagire, li avrà ripartoriti, da figli saranno.

Isaia 66,3 - Alla luce li ha portati, "i chiusi cuori ha aperto " (il virgolettato corrisponde alla lettura delle lettere di che equivalgono alla parola grano; sono il grano del Signore "In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto" in Giovanni 12,24, ossia se il chiuso cuore non si apre...), simili (a Lui) col corpo in vita retti escono gli uomini. Questi, condotti da dentro le tombe fuori, risorti escono, si vedono portati col corpo dalla Parola tutti a casa, dal misfatto usciti per l'offerta al mondo del sangue che dal petto lanciò ai viventi. Colpito fu il corpo da un serpente, dal Figlio uscì con l'acqua la benedizione. L'Unigenito ha portato gli apostoli in cammino con la Madre, uscì la vita fuori con vigore nei corpi, si portarono da casa per via con forza, usciti dai viventi recarono dentro la luce per svegliarli. Sono riusciti in vita per l'energia della Parola che li ha risorti vivi dalle tombe; a liberati uscirono.

Isaia 66,4 - In cammino la Madre dell'Unigenito inviata è stata dal Padre "dal chiuso del corpo da dentro " (il virgolettato corrisponde alla decriptazione delle lettere che possono formare la parola spada ), dalla croce l'innalzato l'ha recato al serpente. Sono stati al mondo all'acqua portati i viventi in cammino, ha condotto i corpi alla purezza. Del Padre è stata la maledizione all'esistenza in azione inviata. Versata dal corpo dell'Unigenito dalla croce, si è portata ad annullare il peccato del mondo. La Parola in croce è stata condotta dal Potente in sacrificio di espiazione al peccare ed è stato con l'agire il fuoco condotto al mondo al male. Per le preghiere con i lamenti recati dentro l'Unigenito ha bruciato dai corpi il serpente. All'Unico dalla Parola su alla fine sono a dilettarsi portati.

Isaia 66,5 - A sorgere dai viventi, in azione recò per aiutare il Figlio. Fu la calamità che uscì con spavento ad esistere per il maledetto. La Parola portò l'Unico a vivere col corpo e i fratelli è stato così a salvare. Sorge bella l'esistenza retta della vita ai viventi. Dall'impurità sono alla rettitudine i viventi. Del Potente all'amore sorgono in vita. Sono a stare nella gloria con il Signore e inviati col corpo, per amore risorti in vita dallo spavento, così con la Madre li porta fuori a vivere. Sono a casa alla luce portati.

Isaia 66,6 - A rovesciare portò al serpente un fuoco. Desiderò inviarglielo dal seno. Fu un corpo versato, recato guizzò con l'acqua fuori, fu la sposa versata condotta. Con la potenza del Signore libererà dal serpente i viventi, dal cammino lo reciderà. Al serpente guai a casa è a recare. (E Giovanni ne fu sconvolto Giovanni 19,35: "Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.")

Isaia 66,7 - Da dentro il Cuore dall'alto della croce in vita fu dal Potente partorita, uscì da dentro dal cuore. Un corpo/popolo nell'acqua è da dentro a portare. Fratelli sparsi nel mondo e uscì ai viventi la potenza della carità al mondo dal colpito Agnello.

Isaia 66,8 - In vita è sorta dal seno la rettitudine. Questa venuta in vita è dal corpo dell'Unigenito al mondo, così la maledizione fuori è stata portata, per stringere il serpente. "In terra da casa è stata portata la Madre dai fratelli per aiutare" (1), inizieranno dalla Madre a essere generati i popoli con la Parola. "Vedranno la Madre i Fratelli alla croce così essere dolorosa" (2), in cammino i viventi sarà a generare, al mondo giù è stata portata l'energia, verranno figli (di Dio) a esistere nel mondo. (1), Giovanni 19,27 "Poi disse al discepolo: Ecco la tua madre! E da quel momento il discepolo la prese a casa sua." (2) Che una madre sotto la croce sia addolorata per la morte del figlio è normale, ma quel dolore di Maria sta ad indicare che sta per partorire nuovi figli, è un dolore profetico!

Isaia 66,9 - Al mondo dall'Unico inviata è stata la Donna, un pozzo porta per il 'no' (il fonte battesimale, è lì che si porterà prima l'acqua e poi il fuoco della risurrezione al serpente) iniziò a portarlo al serpente (dove) sarà sbarrato con forza. Inizia d'acqua l'irrigazione al mondo, l'ha portata fuori l'Unigenito. Per i viventi inizia l'energia ad esistere al mondo per recidere dalle esistenze l'impuro. Dal legno della croce gli esiste dell'Unico in vita col corpo la maledizione; fu così.

Isaia 66,10 - La risurrezione in vita nella tomba portò l'Unico al Crocefisso a Gerusalemme e camminando (questi) fu con potenza a riportarsi a casa; rientrò dalla sposa. Per amore fu al mondo risorto. Gli saranno simili tutti del mondo gli uomini. Col Padre potente saranno a vivere. Innalzati saranno dal mondo.

Isaia 66,11 - Con potenza ai viventi in azione gli apostoli tutti sono a inviare lo sperare, recano il Risorto che a casa hanno rivisto dalla croce vivo ai viventi per il maligno finire. A guidare i viventi sono al mondo col potente amore. Del Crocifisso di vita i precetti recano, al mondo del Crocifisso si vede lo splendore, indicano la Madre ai viventi. Questa è pura, dentro si reca ad aiutare il mondo.

Isaia 66,12 - Così esseri retti escono a parlare del Signore al mondo. Gli apostoli del Figlio con amore escono. Da Dio è uscito di rettitudine un fiume. Del risorto la potenza recano ai viventi. E così guidano per il Potente ad essere simili a bambini retti. Dentro si portano per aiutare i popoli, sono alla Madre/Chiesa a condurli e sono gli apostoli a versarli al segno delle acque. In alto sale la legge divina luminosa dell'Unico che portano e se ne vede il cuore; un corpo retto esiste di uomini, sorto dal loro operare, si vedono condurlo.

Isaia 66,13 - Dentro agli uomini l'Unigenito illumina le menti/teste, inizia "la vita a riportarsi completa " (Questo è già un inizio di risurrezione, infatti questo prime lettere s potevano leggere: Dentro per gli uomini inizia la resurrezione dei corpi prima dalla morte ). A guidare i viventi gli apostoli si portano, così bella degli angeli la rettitudine a esistere inizia. Consolano, retti all'acqua li portano, ai pozzi (Vedi: 66,9 dentro sono i corpi ) e bruciano i serpenti dagli uomini; l'energia racchiudono che alla vita porta. (Questo versetto nel testo corrente in ebraico mette per tre volte in evidenza il verbo consolare e il consolare nel criptato porta al battesimo: energia racchiudono le acque ; guidare () alle acque ; gli apostoli racchiudono nelle acque ; guidare () alla Madre ; energia racchiudono di vita ; guidare () alla Vita .)

Isaia 66,14 - A Portare un corpo l'Unigenito fu dalla croce. La Madre ha portato alla luce a sorgere. (È il natale della Chiesa bambina, questa madre portata da Cristo a nascere dalla croce comprende nei Vangeli la madre terrena Maria, ma è la figura della Chiesa futura onde la Madre corrisponde al gruppo degli apostoli con la madre) Dal cuore agognante l'ha portata per agire giù. Dalla morte per l'esistenza retta con le piaghe nelle mani risorse l'Unigenito. La grazia alitò a quel corpo (Vedi: Giovanni 20,19-23), la grazia ad uscire portò, degli apostoli ne recheranno la conoscenza al mondo, saranno di aiuto al Signore. Dall'Unigenito crocefisso per servire sono stati portati e questi ai popoli venuti con l'Unigenito sono, da casa si sono recati.

Isaia 66,15 - Così sono usciti gli apostoli al mondo del Signore. Dentro l'Unigenito risorto sono agli abitanti a recare. Iniziano a condursi retti, attorno recano la Parola per il mondo, la "Mercabàh" (il carro dell'evangelizzazione) con la croce sono a portare. Il serpente esce bruciato dall'esistenze. L'intimo dal veleno iniziano a liberare e in cammino al nemico per finirlo recano dentro le fiamme forti dell'Unigenito risorto.

Isaia 66,16 - Cosi è dentro iniziata la risurrezione a essere nel mondo portata, uscì con gli apostoli la luce della Parola, della carità portano l'elezione, dentro recano per l'Unigenito crocefisso la sposa. Dentro ne sorge il corpo recandovi le moltitudini e uccisa è dall'esistenze la perversità.

Isaia 66,17 - Escono uomini Santi, (quelli che) sono dalla Madre (Chiesa) portati. Esce a vivere la carità che generata è dalla Madre. La maledizione del giardino (dell'Eden) porta a finire l'Unico. Uno stretto corpo di fratelli per mano/che si aiutano dentro scelti reca la rettitudine dell'Unigenito. Il maligno, dentro bruciato, dai corpi esce. Nei porci ove si porta a entrare, a bere (fino ad affogare) giù li conducono. Fuori alla vista spenti (restano) i corpi. (I battezzati) insieme si portano a stare tra i prescelti che li hanno portati. Inviata dall'Unigenito nell'acqua è stata la perversità. (È la descrizione della profezia battesimale, realizzata poi da Gesù e riportata dai sinottici nel paese dei Geraseni o Gadareni Matteo 8,28-34; Marco 5,1-20; Luca 8,26-39.)

Isaia 66,18 - E (i demoni) dall'Unigenito uccisi sono in seno. Da illuminati sono a riuscire a vivere e chi viveva nelle tombe risorto dentro completamente è riuscito vivo (Come gli indemoniati Gadareni - Matteo 8,28 - che escono dai sepolcri). Dentro inizia nel mondo il serpente a essere rovesciato nel fango. Vengono alla sposa i popoli che si sono alla Madre portati. Uscito il serpente, rinnovati, si portano tra i prescelti e dentro desiderano portarsi a vedere di venire nella gloria a stare.

Isaia 66,19 - Portata la risurrezione dai morti è stata dentro al mondo con la vita dell'Unigenito e (questi) alla fine ha recato il fuoco potente nelle tombe, tutti risono a vivere, escono. Dalla Madre salvati sono stati. Alla vita di Dio escono in cammino portati all'esistenza gli uomini. I corpi in dono ha risorto la Parola portando la potenza e il serpente ha portato dal sangue a bruciare. Cosi si è versata la risurrezione alla fine. A finire ha portato l'invecchiare ed è stata portata l'energia fuori dell'Unico all'esistenza, sono stati (ri)partoriti. Dalle tombe riversati sono a vivere da beati. Del serpente l'Unigenito ha bruciato dai viventi il peccare. Venuto col fuoco dal seno ha portato il "no" col corpo dell'Unico. Della croce la gloria è stata portata. L'annuncio portato della gloria è stato in cammino, l'ha recato ad esistere la Madre.

Isaia 66,20 - E dal mondo a casa è stata all'Unico portata dall'Unigenito la Perfetta con i fratelli. Era ad anelare di vivere con la sposa. I popoli la Madre in vita ha guidato. La potenza è stata dal Signore dentro in pienezza recata. Riempiti sono stati i viventi e la benedizione dentro ha recato. A casa su, dentro è stato la Madre condotta, dentro ha portato frutto. Per mano sono stati i viventi condotti dentro retti nei corpi. L'Agnello, portato in croce, innalzato, li ha generati alla santità. È stato da Gerusalemme che ha originato a (ri)vivere i corpi il Signore. Retti, beati sono a casa. L'Unigenito li porta a casa con gli angeli a stare. Da Gerusalemme venne l'offerta a uscire dentro per tutti. È per amore che ha portato le moltitudini all'esistenza completa il Signore.

Isaia 66,21 - E in cammino in vita i viventi escono, a vivere con l'Unigenito che ha rovesciato le tombe. Dalla (prigionia) del serpente così escono, con energia è stato reciso. E fu ai viventi l'Unigenito da cibo a portarsi al mondo.

Isaia 66,22 - Per uno retto sono retti. Dall'Unigenito risorti, col corpo usciti in cielo dal mondo, dalle tombe sbarrate, alla luce sono i viventi portati. Dal mondo all'Unico col corpo su escono rinnovati (Tito 3,5 "...egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo"). Entrano tra i beati. Da "Io sono" alla vista della luce entrano ad abitare. Staranno i viventi con la potente Parola. Col Figlio dell'Unico vivranno. Col Signore retti con gli angeli staranno. Si vedrà in vesti di lino la stirpe retta dei viventi. L'ha portata alla luce a vivere tramite la retta Madre.

Isaia 66,23 - E dal mondo sono usciti con le vesti che sono state rinnovate. Dentro all'Uno simili ha portato i viventi per mano a dimorare tutti a casa, con il Risorto abiteranno alla fine. E sono stati a casa portati dall'Unigenito tutti con la carne dal Potente. Usciti alla luce tutti dalle tombe, portati da un colle dalla Parola con gli angeli sono. Iniziano a vivere col corpo col Signore.

Isaia 66,24 - E sono stati su all'Unico portati e col corpo dagli spiriti dei morti, dai cadaveri sono usciti gli uomini. Sono in vita, la Parola li ha risorti con l'ardore. Dentro sono retti. È stato il verme, per la purezza del Potente nei viventi rivenuta, alla morte portato e il peccare del serpente l'Unigenito ha finito con la rettitudine. Da dentro la perversità fuori è stata portata con l'abominio. Il Potente un retto cuore ha riacceso nei corpi.

a.contipuorger@gmail.com


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