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IL PERDONO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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I SALMI E IL PERDONO
Nei 150 Salmi raccolti nel libro omonimo della Bibbia numerose volte risuona la richiesta di perdono.
Proviamo a seguire in questi quella parola.
Cominciamo col Salmo 25 alfabetico di Davide ove si trova:

  • 7 - "Het. I peccati della mia giovinezza e le mie ribellioni, non li ricordare: ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore."
  • 11 - "Lamed. Per il tuo nome, Signore, perdona il mio peccato anche se grande."
  • 17-18 - "Zade. Allevia le angosce del mio cuore, liberami dagli affanni. Vedi la mia miseria e la mia pena e perdona tutti i miei peccati."
Nel Salmo 32 di Davide si legge:
  • 1 - "Beato l'uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato."
  • 5 - "Ti ho fatto conoscere il mio peccato, non ho coperto la mia colpa. Ho detto: Confesserò al Signore le mie iniquità e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato."
Il confessare è il primo atto per venire alla luce!
È fase essenziale nel processo penitenziale, non perché il Signore non conosca la situazioni di chi gli si rivolge, ma perché il peccatore così si auto costringe a prendere atto in modo serio della gravità della propria situazione invocando l'aiuto di Dio per uscirne.
Il confessare da un senso di profonda liberazione!
Prima di quell'atto di ritorno liberatorio il Salmo pone in evidenza il malessere giornaliero pesante del senso di colpa prima di confessare:
  • 3 - "Tacevo e si logoravano le mie ossa, mentre ruggivo tutto il giorno."
  • 4 - "Giorno e notte pesava su di me la tua mano, come nell'arsura estiva si inaridiva il mio vigore."
Nel Salmo 65 al versetto 4 e nel Salmo 78 al versetto 38 e nel 79,19 per perdonare è usato il verbo a ricordo del coperchio Koppoeret o propiziatorio sopra l'arca dell'alleanza e indirettamente il giorno di Kippur in cui il Sommo Sacerdote, entrando per quella sola volta durante tutto l'anno liturgico nel Santo dei Santi, invocava il Nome col Tetragramma Sacro e il perdono per i peccati di quell'anno per tutto il popolo se pentito e che avesse fatto penitenza.
  • 65,4 - "Pesano su di noi le nostre colpe, ma tu perdoni i nostri delitti."
  • 78,38 - "Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa, invece di distruggere. Molte volte trattenne la sua ira e non scatenò il suo furore."
  • 79,9 - "Aiutaci, o Dio, nostra salvezza, per la gloria del tuo nome; liberaci e perdona i nostri peccati a motivo del tuo nome."
Dal Salmo 85 si evince che di chi torna "iashubu" con "kiselah" speranza fiducia Dio dimentica i peccati:
  • 3 - "Hai perdonato la colpa del tuo popolo, hai coperto ogni loro peccato."
  • 9 - "Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annuncia la pace per il suo popolo per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia." (Salmo 85,3.9)
Dal Salmo 86,1.5 si ricava che chiunque sia che nella propria oggettiva situazione di creatura si riconosce bisognoso di tutto da parte del Creatore, perché comunque povero e misero e gli chiede di essere perdonato troverà il perdono:
  • 1 - "Signore, tendi l'orecchio, rispondimi, perché io sono povero e misero."
  • 5 - "Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi t'invoca." (Salmo 86,5)
Il Salmo 103 collega il perdono anche con la guarigione delle infermità, perché non si è ripagati secondo le colpe e addirittura questo fatto è promessa d'eternità, perché dice il Salmo che salva dalla fossa la nostra vita:
  • 3 - "Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità,"
  • 4 - "salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia,"
  • 10 - "Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe."
  • 11 - "Perché quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;"
  • 12 - "quanto dista l'oriente dall'occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe."
Abbiamo poi il Salmo 130 che fa parte dei Canti delle Ascensioni ed è ricordato col nome di "De Profundis" per le prime parole della vulgata in latino.
Questo Salmo è usato in genere nelle liturgie per i defunti, ma la sua intenzione è tutta pratica, una salita fisica vera e propria e nel contempo è escatologica.
I cantici delle ascensioni, sono i 15 Salmi che vanno 120-134 e costituiscono la preghiera "cantata" per la salita al monte Sion il quando gli Israeliti in pellegrinaggio andavano per le feste comandate dalla Torah a Gerusalemme.
Sono anche detti "salmi graduali", essendo 15, come era il numero dei gradini d'accesso al Tempio di Gerusalemme.
Sant'Agostino il Vescovo d'Ippona su tali Salmi ha scritto:
  • Questi cantici insegnano una cosa sola, fratelli miei: a salire. Ma a salire col cuore, con sentimenti buoni, nella fede, speranza e carità, nel desiderio dell'eternità e della vita che non avrà fine. È così che si sale.
  • È la voce di chi sale e canta: canta amore filiale per la Gerusalemme celeste. Verso questa sospiriamo, mentre continuiamo a salire; in lei ci allieteremo, al termine del nostro cammino!... Non contare sui tuoi piedi per salire e non temere che siano i tuoi piedi a farti allontanare: se ami Dio, sali; se ami il secolo presente, cadi. Quindi questi salmi graduali sono dei cantici d'amore e sono animati da un santo desiderio.
Sul perdono questo Salmo 130 dice:
  • Salmo 130,1 - Canto delle salite. Dal profondo a te grido, o Signore.
  • Salmo 130,2 - Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia supplica.
  • Salmo 130,3 - Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi ti può resistere?
  • Salmo 130,4 - Ma con te è il perdono: così avremo il tuo timore.
  • Salmo 130,5 - Io spero, Signore. Spera l'anima mia, attendo la sua parola.
  • Salmo 130,6 - L'anima mia è rivolta al Signore più che le sentinelle all'aurora. Più che le sentinelle l'aurora,
  • Salmo 130,7 - Israele attenda il Signore, perché con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione.
  • Salmo 130,8 - Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
Questo salmo, che è un grido di speranza nei riguardi di un evento, conclude con la fede in una promessa, quella di un riscatto.
Vi si aspetta una nuova redenzione come quella che era attesa in Egitto dagli antenati del popolo d'Israele al tempo di Mosè.
Redenzione "pedut" e redimerà, "ipeddah" sono così parole profetiche, comportano che qualcuno paghi un pegno per riscattare l'umanità dalla schiavitù del peccato e della morte e questo sarà pagato direttamente da IHWH, il Signore.
Il Signore stesso verrà presto a visitarvi!
Questa era l'attesa.

Con il metodo che uso per leggere in altro modo le Sacre Scritture in ebraico facendo parlare le lettere di quell'alfabeto come icone, come ho messo in evidenza in Scrutatio cristiana del Testo Masoretico della Bibbia", secondo l'intuizione in "Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraiche" e con regole e significati delle lettere di "Parlano le lettere" ho voluto scrutare questo Salmo 130.
Riporto il testo ebraico e la dimostrazione lettera per lettera solo del primo versetto e poi riporto la decriptazione tutta di seguito.

Salmo 130,1 - Canto delle salite. Dal profondo a te grido, o Signore



Salmo 130,1 - Risorti che saranno i corpi , entrerà la vita ad agire potente recata dal Crocifisso che con l'acqua dal seno () ai viventi versò . Sarà la putredine vista finire essendoci la rettitudine del Signore .

Salmo 130,1 - Risorti che saranno i corpi, entrerà la vita ad agire potente recata dal Crocifisso che con l'acqua dal seno ai viventi versò. Sarà la putredine vista finire essendoci la rettitudine del Signore.

Salmo 130,2 - Dell'Unico il giudizio sarà sui risorti in vita in vista dell'entrata nella casa sperata del Potente. Sarà per il Crocifisso ad uscire il sia. Saranno con gli angeli a entrare dall'Unico. Questi, angeli saranno per la rettitudine riversata dalla risurrezione da dentro portata dalla croce che la potenza ha portato. Del Potente col Crocifisso nell'assemblea figli saranno.

Salmo 130,3 - L'Unico nei viventi le colpe avrà portato alla fine. Da tutti con la risurrezione l'essere ribelle sarà uscito. Col Signore saranno a vivere per i giorni vi dimoreranno.

Salmo 130,4 - La rettitudine fu in azione. Dalla piaga uscì. Dal foro guizzò dal chiuso. Uscì la potenza dal seno. L'inviò il Crocifisso; portò un corpo ad originare.

Salmo 130,5 - Una corda fu dal Crocifisso ad esistere che sarà dal mondo a portarci fuori. Ci fu una speranza per tutti del mondo per il desiderio di essere portati dal Potente. Li aiuterà. Dentro il corpo li porterà ad entrare e nell'assemblea del Potente tutti staranno.

Salmo 130,6 - Per l'angelo superbo ci sarà il rifiuto col giudizio che ci sarà stato. Salvati dall'essere ribelle saranno i viventi. Il Potente dentro verserà nei corpi la risurrezione. Dei viventi i corpi saranno a rivivere. Il serpente da dentro si rovescerà dai corpi.

Salmo 130,7 - Sarà l'ammalare che c'era ad essere bruciato nei corpi dall'Unico. Per il rifiuto il serpente sarà a uscire e rientrerà la rettitudine che c'era, ri-agirà nei viventi. Dal Signore uscirà la misericordia e del mondo le moltitudini usciranno per l'azione a rivivere avendo portato il soffio dell'essere impuro a finire.

Salmo 130,8 - E Lui sarà col Verbo ad aiutarli nel mondo. Verrà in Israele ad abitare. Tutte le colpe porterà a finire dall'esistenza.

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