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DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
LA SACRA SCRITTURA ANNUNCIA L'INCARNAZIONE

di Alessandro Conti Puorger
 
 

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LA TAU SULLA FRONTE DI CAINO
Mosè, o la scuola che a lui si riferiva, nel libro della Genesi mette in guardia su tali segni quando, subito dopo la creazione, racconta che proprio Dio tracciò un primo segno.
Per tale motivo, i rabbini insegnano che il VI giorno della creazione, prima del tramonto del sole, furono rivelate le lettere.
Ciò avvenne dopo che Caino uccise Abele, infatti: "Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato" (Genesi 4,15).
Lo pose per evitare vendette da parte di Adamo ed Eva e dai loro futuri figli, per ammonirli affinché evitassero di fare giustizia a modo loro nei confronti di Caino, come a dire, è sotto mia tutela... ci penso io, io stesso farò giustizia quando e come voglio a modo mio che sono la Giustizia assoluta, non spetta a voi.
In quel versetto Genesi 4,15 in ebraico la parola "segno", usata in tanti altri passi anche per definire un "miracolo", è "'ot" .

Nella Bibbia della C.E.I., traduzione in italiano del 1971-1974, la parola "segno" si trova per 160 volte, 98 nell'Antico Testamento di cui 32 nella Torah e 66 negli altri libri e 62 nel Nuovo Testamento di cui 48 nei Vangeli e 18 negli altri scritti canonici cristiani.
Quella parola in ebraico ed è costituita dalla prima e dall'ultima lettera dell'alfabeto unite tra loro dalla lettera che è anche una congiunzione, da cui il si può dedurre grazie alle lettere che "primo Portato Segno ", quindi fu la croce che è il modo di scrivere in corsivo di quella lettera.
Nell'ambito delle parole bibliche il segno, in effetti, è un miracolo, un prodigio, in quanto i segni fatti da Dio sono in sé segni prodigiosi:

  • come l'arcobaleno (Genesi 9,1) "E sarà come un segno del patto";
  • il sabato (Esodo 31,17) "Questo è un segno";
  • la nascita dell'Emmanuele (Isaia 7,11) "Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall'alto."
Questo segno, in ebraico, "'ot" , con le lettere, dice già di sé che fu "l'Unico a portargli una Taw " ossia una T, iniziale della parola Torah che poi avrebbe istruito gli uomini sul "perdono".

Di fatto non solo Dio doveva perdonargli, ma il perdono era necessario anche da parte degli uomini, in particolare dei genitori Adamo ed Eva che avevano perso un figlio; la Bibbia però non informa su eventuali sviluppi al riguardo, ma in modo indiretto dice che poi Caino ebbe una propria genealogia, quindi, trovò almeno una figlia di Eva con cui unirsi.
La tradizione, infatti, considera che questo segno, posto da Dio sulla fronte di Caino, sia una croce, corrispondente, come detto, all'ultima lettera in forma corsiva dell'alfabeto ebraico.
Quel segno Taw o Tau , nel corsivo ebraico è una , croce che certamente Caino ha portato per tutta la vita col rimorso di quanto aveva fatto, il che potenzialmente poteva essere foriero di conversione, quindi di perdono, almeno da parte di Dio.

In tale occasione Dio su "un vivente , portò il segno di fine "; cioè indicò anche che con Caino nel mondo era entrato definitivamente il morire e la morte, in ebraico "mooet" , infatti, per la Bibbia, Abele fu il primo uomo che morì.
Nel rabbino - quadrato questa lettera di croce assume la forma che si può pensare come una lettera "waw" incrociata col segno d'una testa, che è rappresentata da una lettera "resh" ebraica la quale pare proprio il profilo di una testa; onde + porta alla .


Da ciò ecco che all'idea che Dio a Caino ha recato un segno sulla testa , cioè gli ha recato la , il passo è breve; perciò la è il primo dei segni prodotto, e il "segno o croce" è il significato grafico.

C'è il seguente un Midrash: "Le 22 lettere ebraiche erano incise col fuoco sul trono di Dio. Quando il Creatore, che sempre sia benedetto, si accinse a foggiare il mondo, tutte le lettere si presentarono a Lui, una dopo l'altra, dicendo: Crea il mondo con me. Si presentò per prima l'ultima lettera dell'alfabeto, la "Taw", chiedendo: Padrone del mondo, vuoi creare il mondo con me, la lettera con cui inizia la parola Torah, la Legge che darai al popolo d'Israele? Il Signore rispose: No, perché io metterò un "taw" sulla fronte di Caino. La "Taw" uscì triste dalla sua presenza e si presentò la "Shin", ma il Signore congedò subito anche lei dicendo: Con te inizia la parola "sheqel" (menzogna). E così scartò ad una ad una tutte le lettere fino a che venne la volta della "Beth" che gli disse: Padrone del mondo, vuoi creare con me il mondo? Con una parola che inizia con me tutti gli esseri loderanno il tuo nome dicendo: Baruk ( Benedetto) il Signore in eterno. Il Signore esaudì la sua richiesta, dicendo: Benedetto chi viene nel nome del Signore e creò il mondo.
L'"Aleph" non sapeva che cosa chiedere ed era triste, ma il Signore disse: Non temere, o "Aleph", con te comincerò i comandamenti della Legge che darò al popolo d'Israele-Anokhi ha-Shem Elohekha, "Io sono il Signore Dio tuo (Esodo 20,2)
".

Con la lettera 'alef inizierà così proprio la rivelazione del Dio Unico, la prima lettera scritta da Dio sulle Tavole.
Leggendo, quindi, le lettere una a una il libro della Genesi c'insegna che questa lettera fu il primo segno portato da Dio Unico , a conoscenza dell'uomo.

A questo punto nasce spontanea l'idea che il racconto sul segno recato sulla fronte di Caino sia proprio un "midrash" che induce a espandere il discorso ed aprire la lettura lettera per lettera di , cioè l'Unico portò i segni , quindi, proprio Lui recò la scrittura ed è profetico sul fatto che poi Dio stesso scriverà col proprio dito le lettere sulle famose Tavole.

Il detto "scritto col dito di Dio" ricorda l'episodio del passo di Esodo 8,15 ove, dopo un miracolo compiuto da Mosè come terza piaga accadde che: "Allora i maghi dissero al faraone: È il dito di Dio! Ma il cuore del faraone si ostinò e non diede ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore."
"Dito" in ebraico è "'oesba'" e con le lettere separate in base ai loro significati come icone leggo: "l'Unico scende dentro in azione/vista ".

Questo modo di dire "il dito di Dio", peraltro, si trova in calce a vari testi sacri scritti da scribi egiziani (Vedi anche nota Bibbia di Gerusalemme in Esodo 8,15), in molti rotoli egizi detti dei morti ove, nelle dichiarazioni rese dal defunto, questi asserisce il rispetto di leggi che ricordano il decalogo come non ho bestemmiato nessun dio, non ho commesso profanazione nei Templi, non ho conosciuto quello che non è conoscibile, non ho fatto quello che gli dei abominano, non ho ucciso, non ho commesso impurità, non ho fatto male contro gli uomini, non ho fatto piangere, un rudimento del decalogo.

Gesù stesso usò il termine "dito di Dio" quando disse "Se io scaccio i demoni con il dito di Dio di conseguenza è giunto a voi il regno di Dio." (Luca 11,20) e il Vangelo di Matteo 12,8 nel parallelo a questo passo chiarisce "Ma se io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di Dio è certo giunto fra voi il regno di Dio".

La lettera Taw o Tau fu anche il segno:
  • fatto porre da Dio sulle case degli ebrei per evitar loro il flagello della morte dei primogeniti, ultima delle dieci piaghe inflitte agli egiziani per indurre l'esodo degli ebrei, infatti: "Il sangue sulle vostre case sarà il segno che voi siete dentro: io vedrò il sangue e passerò oltre, non vi sarà per voi flagello di sterminio, quando io colpirò il paese d'Egitto." (Esodo 12,13)
  • visto imprimere da Ezechiele in 9,4 sulla fronte di coloro che nella tribù di Giuda temettero Dio: "Il Signore gli disse: Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tau sulla fronte degli uomini..."
Nell'antico Egitto il dio Horus, che resuscita i morti, è rappresentato con una croce in mano, l'"ankh" , nota anche come chiave della vita e croce ansata con cui il dio provoca la risuscitazione.


Horus

Il termine ebraico per segno "'ot" tra l'altro è indicativo dell'alfabeto in quanto è formato dalla prima e dall'ultima lettera .
In quel versetto Esodo 12,13, la parola per segno, quello sugli stipiti e sull'architrave delle porte delle case degli ebrei, è egualmente "'ot", ma scritto semplicemente .

Altra freccia a favore della creazione della scrittura da parte di Dio che ha creato l'alfabeto, prima "incarnazione" della sua parola con cui ha creato il tutto e ha scritto la base della Torah, il che da valenza anche ad una lettura per lettere isolate della Torah stessa, l'ho trovata su Internet nel sito di Gabriele Levy: "Mosè ricevette la Torah da Dio sul monte Sinai circa 3300 anni fa. Il libro sacro del popolo ebraico è la Torah. La Torah è scritta in Ebraico. La prima frase della Torah è: All'inizio Dio creò il cielo e la terra".

Bereshit barà Elohimz "'et" hashamaim veet ha ares.



In questo versetto, dopo: "All'inizio Dio creò = Bereshit barà Elohim e prima della parola cielo = hashamaim" c'è "'et" = , che indica l'accusativo. La parola "'et" è composta dalle lettere , = "alef" e = "taw" che sono la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto ebraico, cioè si possono intendere come l'insieme di tutte le lettere dell'alfabeto. Un'antica interpretazione dice quindi che Dio creò prima l'alfabeto e poi il cielo e la terra. E con l'alfabeto fu scritta la Torah."

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