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PARABOLA DELLA ZIZZANIA
Si trova in Matteo 13, in prosecuzione a quella del seminatore, in Marco 4,30-32 e in Luca13,18-20.
Questa parabola della zizzania, come quella del seminatore, è prima raccontata da Gesù (Matteo 13,24-30) e poi, in casa, spiegata ai soli discepoli (Matteo 13,36-43).
Il termine zizzania pur essendo d'origine semitica non si trova nel testo della Bibbia ebraica detto Antico Testamento.
La parabola prende spunto da un dolo che nell'antichità evidentemente era in uso, quello che per causare del male a un avversario si seminava erbaccia cattiva e invasiva nel suo campo.
(Nel diritto romano - Corpus iuris civilis, Digesta IX,2,27,14 raccolta del 533 d.C. di pareri e sentenze di antichi giuristi romani detta anche "Pandectae" di Giustiniano I - è discusso il caso di chi semini del loglio o della gramigna nel campo di un altro per contaminarne la semina: "Et ideo Celsus quaerit, si lolium aut avenam in segetem alienam inieceris, quo eam tu inquinares, non solum quod vi aut clam dominum posse agere vel, si locatus fundus sit, colonum, sed et in factum agendum, et si colonus eam exercuit, cavere eum debere amplius non agi, scilicet ne dominus amplius inquietet: nam alia quaedam species damni est ipsum quid corrumpere et mutare, ut lex Aquilia locum habeat, alia nulla ipsius mutatione applicare aliud, cuius molesta separatio sit.")
Nella parola zizzania traslitterabile in ebraico
in cui si riconosce il radicale ZNH
,
la radice di "prostituzione", quindi di prostituirsi ed essere infedele, disonorarsi, corrompersi, quindi un degenerarsi.
La zizzania era, infatti, un grano degenerato, imbastardito, come se ci fosse stata un'azione demoniaca, "colpito
dall'angelo (ribelle)
entrato
".
Pare che corrisponda al "lolium temulentum", dal latino "temulentus" ubriaco, perché ubriacante, un'erba diffusissima nell'antichità, simile al grano nel primo stadio della crescita e solo quando sono in spiga il loglio e il grano sono distinguibili tra loro per le foglie più sottili dell'infestante e se s'ingerisce farina di grano contaminato da questo essendo i chicchi del loglio simili a quelli del frumento si subisce come una ubriacatura dalle farine contaminate da funghi del genere Claviceps, produttori di alcaloidi tossici che provocano emicranie, vertigini, vomito e annebbiamenti della vista.
La zizzania allora fa presente che assieme al buon seme seminato nel campo del mondo da Gesù-Parola spunta comunque l'infedeltà causata dalle tentazioni del "principe del mondo", onde zizzania
"colpito
dal prostituirsi
()
è
il campo
"
e "colpirà
il prostituirsi
()
IaH
,
cioè IHWH".
Assicura il Signore che vi sarà un giudizio finale in cui sarà scelto ciò che è buono e il resto sarà bruciato.