|
|
SAN GIUSEPPE...
L'ACQUA DI MIRIAM
di Alessandro Conti Puorger
parti precedenti:
COME IN CIELO COSÌ IN TERRA »
IL NOME MIRIAM »
TORNIAMO ALLE ACQUE DI MARA »
I TRE FRATELLI »
IL POZZO DI MIRIAM »
UNA TAPPA DELL'ESODO »
NUMERI 12 - DECRIPTAZIONE
Il fatto del nome di Maria, ripetuto più volte nel testo di questo capitolo 12 dei Numeri e l'idea della lebbra, sempre considerata indotta come avviso dalla divinità, tenuto poi presente, come verificato innumerevoli volte, che nelle pagine della Torah c'è sempre un testo nascosto relativo al Messia, mi ha indotto a pensare di decriptarlo.
A questo poi si aggiunge il pensiero che le lettere ebraiche
"sera'" di lebbra, prese con riferimento all'incarnazione del Signore, guidano il pensiero a considerare che la divinità "scende
in un corpo
in azione
"
e attua così la buona notizia e gli eventi dei Vangeli.
Lo spirito Santo di Dio, infatti, scende nelle acque della vergine Maria e si fa uomo con un corpo di sangue e di carne.
Inoltre quando il testo del versetto 12,1 dice per due volte, anche se non serviva, della donna Kushita ritengo che sia un avviso per cercare bene nel testo e per "donna Kuscita" scrive
:
"in una donna
del mondo
la rettitudine
avrebbe posto
."
Tra l'altro, "Maria era lebbrosa, bianca come la neve" dice Numeri 12,10 e "Madonna della Neve" è uno degli appellativi con cui la Chiesa Cattolica venera la vergine Maria, madre di Dio in ricordo della tradizione per il miracolo della neve che sarebbe avvenuto a Roma il 5 agosto del 352 onde, in memoria, sarebbe stata eretta la prima basilica di Santa Maria Maggiore.
Di Maria, infatti, si canta: "Bella tu sei qual sole, bianca più della luna e le stelle più belle non son belle al par di te".
Il testo ebraico dei versetti Numeri 15,15-16 relativi alla sosta del popolo nell'accampamento, in attesa che Miriam fosse guarita dalla lebbra, ben si presta, come si può verificare, a profetizzare la venuta a Betlemme di Maria di Nazaret col suo sposo, San Giuseppe, per il censimento, quando non trovò posto in albergo e dette alla luce Gesù in una stalla fuori della città.
Il testo dell'ultima traduzione della C.E.I. dei 16 versetti di Numeri 12 sono riportati nel precedente paragrafo.
Presento la dimostrazione della decriptazione del primo versetto col relativo testo ebraico indicando come si perviene a un testo nascosto; poi presento la decriptazione, tutta di seguito, dell'intero capitolo.
Numeri 12,1 - Maria e Aronne parlarono contro Mosè, a causa della donna etiope che aveva preso. Infatti, aveva sposato una donna etiope.
Numeri 12,1 - Portò
l'indicazione
:
la Parola
da Maria
avrebbe portato
l'Unico
a partorire
().
Un angelo
in casa
da vivente
luminoso
entrò
.
Dall'alto
della nube
portò
l'indicazione
a entrare
in una donna
.
Nel mondo
la rettitudine
avrebbe posto
in una donna
().
Nel corpo
il Potente
l'avrebbe versata
di nascosto
.
La rettitudine
fu
l'Unico
ad accenderle
.
Entrò
con la rettitudine
il fuoco
che sarà
a finire
il serpente
rovesciandolo
nella tomba
.
Quindi, di seguito, si trova il tutto in pulito.
Numeri 12,1 - Portò l'indicazione: la Parola da Maria avrebbe portata l'Unico a partorire. Un angelo in casa da vivente luminoso entrò. Dall'alto della nube portò l'indicazione a entrare in una donna. Nel mondo la rettitudine avrebbe posto in una donna. Nel corpo il Potente l'avrebbe versata di nascosto. La rettitudine fu l'Unico ad accenderle. Entrò con la rettitudine il fuoco che sarà a finire il serpente rovesciandolo nella tomba.
Numeri 12,2 - Portato fu da primogenito a viverle nel corpo e lo partorì. Versò il primogenito in una retta famiglia/casa ove viveva. Una luce entrò con la Parola del Signore nel mondo. Il "no" in cammino in un vivente dentro per l'angelo (ribelle) portò. La Parola che recò fu ad accenderla in seno il Signore.
Numeri 12,3 - Ed al mondo per gli uomini salvare da misero si portò a vivere. Di un uomo nella sposa entrò l'Unigenito per aiutare i viventi. L'Unigenito per bruciare il cattivo serpente di persona fu al mondo. In un uomo entrò.
Numeri 12,4 - E fu a iniziare per il ribelle una calamità improvvisa che Dio in un vivente per bruciare la perversità da maledizione delle origini entrasse in un corpo. Per rifiutare il serpente da Maria scese l'Unigenito per portare il fuoco al serpente per bruciarne l'oppressione. La Madre di Dio lo splendore ai viventi portò. L'eternità recherà. Sarà giù dell'origine a riportare nel terzo l'integrità.
(Coè nell'ottavo giorno, il terzo dalla creazione dell'uomo creato nel sesto)
Numeri 12,5 - E scese il Signore ad abitare tra il popolo per portare la conoscenza. L'angelo (ribelle) inviò il Verbo in croce. Dalla tomba riuscì nello splendore e fu a versarsi alla vista. In quel primo rientrò nel corpo l'energia e rivisse. Col corpo fu ai viventi a riportarsi. Fu giù l'Unico a portargli della risurrezione l'energia onde fu a rientrargli la vita.
Numeri 12,6 - E sarà quel primo ai viventi dal corpo la risurrezione in seno a recare. L'energia dell'Unico a insinuarsi nei corpi sarà. Dell'Unico la vita ci risarà. Dal mondo saranno a uscire angeli. Dentro ci risarà l'originaria rettitudine che vi viveva. Col Signore a casa si vedranno entrare. A Dio saranno portati. Verranno condotti alla conoscenza sognata. E le centinaia la Parola a casa condurrà.
Numeri 12,7 - Il rifiuto con la rettitudine dell'angelo (ribelle) a servire è. Salva chi nel mondo abita. Tutti gli abitanti saranno alla fine con gli angeli. Dall'Unico a vivere con gli angeli dal mondo li porterà Lui.
Numeri 12,8 - Col Verbo entreranno in Dio. Nel Verbo dal mondo sulla nube ad abitare le moltitudini condurrà e i viventi lo vedranno. Li porterà dal Potente Padre a vivere. Sarà per mano tutti a condurre integri. Invierà tutti il Signore a stargli in casa. Sarà nel cuore a portare i viventi. Li aiuterà a portarli in alto. Nell'Unigenito saranno nel corpo a venire a vivere rinati. Dentro le moltitudini nel Servo saranno ad abitare. I viventi risorti vi entreranno.
Numeri 12,9 - Portati saranno nell'assemblea a vedere il volto del Signore. Vivi li porterà a stare dal Potente tra i retti.
Numeri 12,10 - Ma nel mondo si vedrà l'angelo (ribelle) inviato in un buco. Sul verme agirà il "no" uscito dal Potente. Per la perversità tra lamenti l'essere ribelle nell'acqua bollente scenderà. Il male finirà, la rettitudine brucerà il serpente. I popoli pagani saranno dal Verbo inviati all'Unico. Li rigenererà con l'energia della divinità. L'essere ribelle sarà dai viventi portato ad uscire. Entreranno tra gli angeli dalle angustie del tempo.
Numeri 12,11 - I portati saranno l'Unico da vivi a vedere col corpo bello perché risorti. Entreranno a casa a stare col Signore. Sarà da Dio l'energia a venire da luce per tutti. Nell'Altissimo abiteranno, chiusi nel cuore. Verranno felici ad abitare con Dio, tra gli angeli portati e saranno beati nell'assemblea stretti dall'amore; l'incontreranno.
Numeri 12,12 - Da Dio l'energia venne nel mondo. Fu per la rettitudine un vivente crocefisso per primo a risorgere. (Poi) le moltitudini su verranno portate a vivere per misericordia. Quel primo i viventi condurrà e saranno in quel primo tutti a chiudersi. Su saranno a casa dentro al risorto corpo portati.
Numeri 12,13 - A portarsi sarà giù in azione, verserà ai viventi la risurrezione, rientrerà la divinità che era uscita, si porterà a rientrare la potenza che all'origine viveva nei corpi. Dal maledetto angelo (gli uomini) l'Unico guarirà; invierà l'originario vigore.
Numeri 12,14 - E sarà l'origine dell'essere ribelli, da cui fu la perversità nel mondo da maledizione nei viventi, bruciato da Lui. Da dentro sarà a uscire; sarà dai corpi vomitato. Dai corpi si rovescerà da dentro il soffio dell'angelo per la forza entrata; uscirà per il rifiuto. Alla fine tutti i salvati che abitano nel tempo saranno a rivivere, saranno dai morti i racchiusi - isolati a risorgere; nel settimo (dei giorni) saranno vivi. Nelle midolla si riporterà a scendere la potenza della vita per grazia di Lui. Le strettezze del corpo finiranno. L'Unico la pienezza soffierà.
Numeri 12,15 - Si portava dai confini in giro in pellegrinaggio Maria, fuori di un accampamento. Alla luce dentro al tempo nei giorni dei viventi portò fuori alla vista vivo a guizzare il primogenito. Gli angeli intorno per vedere l'Eterno uscirono. Iniziò a riempire il Verbo di vita un corpo, fu un vivente.
Numeri 12,16 - Si portò l'Unigenito in una grotta. Gli angeli intorno alla vista si portarono fuori, li videro i viventi, della Madre del luogo chiuso portarono l'indicazione, li portarono (dove) si accampavano. E dentro viveva la Parola glorificata dagli angeli.
vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo
invia questa notizia ad un amico
Copyright © 2017 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
|
|
Tutti gli articoli di
SAN GIUSEPPE...
|
|
|
|
|