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GEREMIA 4 - DECRIPTAZIONE
Riporto il testo della traduzione C.E.I. del 2008 del capitolo Geremia 4 formato da 31 versetti ove al versetto 2 si trova la parola verità e nel testo per due volte si trova sia "oracolo del Signore", sia "così dice il Signore", avvisi tutti di un testo interessante anche sottostante.

Geremia 4,1 - "Se vuoi davvero ritornare, Israele, a me dovrai ritornare. Se vuoi rigettare i tuoi abomini, non dovrai più vagare lontano da me.

Geremia 4,2 - Se giurerai per la vita del Signore, con verità, rettitudine e giustizia, allora le nazioni si diranno benedette in te e in te si glorieranno.

Geremia 4,3 - Infatti così dice il Signore agli uomini di Giuda e a Gerusalemme: Dissodatevi un terreno e non seminate fra le spine.

Geremia 4,4 - Circoncidetevi per il Signore, circoncidete il vostro cuore, uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme, perché la mia ira non divampi come fuoco e non bruci senza che alcuno la possa spegnere, a causa delle vostre azioni perverse.

Geremia 4,5 - Annunciatelo in Giuda, fatelo udire in Gerusalemme; suonate il corno nel paese, gridate a piena voce e dite: Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate.

Geremia 4,6 - Alzate un segnale verso Sion; cercate rifugio, non indugiate, perché io faccio venire dal settentrione una sventura e una grande rovina.

Geremia 4,7 - Il leone è balzato dalla sua boscaglia, il distruttore di nazioni si è messo in marcia, è uscito dalla sua dimora, per ridurre la tua terra a una desolazione: le tue città saranno distrutte, non vi rimarranno abitanti.

Geremia 4,8 - Per questo vestitevi di sacco, lamentatevi e alzate grida, perché non si è allontanata da noi l'ira ardente del Signore.

Geremia 4,9 - E in quel giorno - oracolo del Signore - verrà meno il coraggio del re e il coraggio dei capi; i sacerdoti saranno costernati e i profeti saranno sbigottiti.

Geremia 4,10 - Allora io dissi: Ah, Signore Dio, hai dunque del tutto ingannato questo popolo e Gerusalemme, quando dicevi: Voi avrete pace, mentre una spada giunge fino alla gola.

Geremia 4,11 - In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme: Il vento ardente delle dune soffia dal deserto verso la figlia del mio popolo, ma non per vagliare, né per mondare il grano.

Geremia 4,12 - Un vento minaccioso si alza per mio ordine. Ora, anch'io voglio pronunciare contro di loro la condanna.

Geremia 4,13 - Ecco, egli sale come nubi e come un turbine sono i suoi carri, i suoi cavalli sono più veloci delle aquile. Guai a noi! Siamo perduti!

Geremia 4,14 - Purifica il tuo cuore dalla malvagità, Gerusalemme, perché possa uscirne salva. Fino a quando abiteranno in te i tuoi pensieri d'iniquità?

Geremia 4,15 - Ecco, una voce reca la notizia da Dan, annuncia la sventura dalle montagne di Èfraim.

Geremia 4,16 - Annunciatelo alle nazioni, fatelo sapere a Gerusalemme: I nemici vengono da una terra lontana, mandano urla contro le città di Giuda.

Geremia 4,17 - Come guardiani di un campo l'hanno circondata, perché si è ribellata contro di me. Oracolo del Signore.

Geremia 4,18 - La tua condotta e le tue azioni ti hanno causato tutto ciò. Com'è amara la tua malvagità! Ora ti penetra fino al cuore.

Geremia 4,19 - Le mie viscere, le mie viscere! Sono straziato. Mi scoppia il cuore in petto, mi batte forte; non riesco più a tacere, perché ho udito il suono del corno, il grido di guerra.

Geremia 4,20 - Si annuncia un disastro dopo l'altro: tutta la terra è devastata. A un tratto sono distrutte le mie tende, in un attimo i miei padiglioni.

Geremia 4,21 - Fino a quando dovrò vedere segnali e udire il suono del corno?

Geremia 4,22 - Stolto è il mio popolo: non mi conosce, sono figli insipienti, senza intelligenza; sono esperti nel fare il male, ma non sanno compiere il bene.

Geremia 4,23 - Guardai la terra, ed ecco vuoto e deserto, i cieli, e non v'era luce.

Geremia 4,24 - Guardai i monti, ed ecco tremavano e tutti i colli ondeggiavano.

Geremia 4,25 - Guardai, ed ecco non c'era nessuno e tutti gli uccelli dell'aria erano volati via.

Geremia 4,26 - Guardai, ed ecco il giardino era un deserto e tutte le sue città erano state distrutte dal Signore e dalla sua ira ardente.

Geremia 4,27 - Poiché così dice il Signore: Tutta la terra sarà devastata, ma non la distruggerò completamente.

Geremia 4,28 - Pertanto la terra sarà in lutto e il cielo si oscurerà: l'ho detto e non mi pento, l'ho pensato e non ritratterò.

Geremia 4,29 - Per lo strepito di cavalieri e di arcieri tutti gli abitanti del paese sono in fuga, entrano nelle grotte, si nascondono nella folta boscaglia e salgono sulle rupi. Ogni città è abbandonata, nessuno più vi abita.

Geremia 4,30 - E tu, devastata, che cosa farai? Anche se ti vestissi di scarlatto, ti adornassi di fregi d'oro e ti facessi gli occhi grandi con il bistro, invano ti faresti bella. I tuoi amanti ti disprezzano; essi vogliono la tua vita.

Geremia 4,31 - Sento un grido come di donna nei dolori, un urlo come di donna al primo parto; è il grido della figlia di Sion, che spasima e tende le mani: Guai a me! La mia vita soccombe di fronte agli assassini."

Riporto il testo ebraico e la dimostrazione della decriptazione del versetto Geremia 4,2, poi tutta di seguito la decriptazione dell'intero capitolo.

Geremia 4,2 - Se giurerai per la vita del Signore, con verità, rettitudine e giustizia, allora le nazioni si diranno benedette in te e in te si glorieranno.



"Riporterà l'energia nel settimo segno (giorno della creazione) a richiudere nell'esistenza il Signore . dentro l'Unigenito in un uomo abiterà per salvarli (). Il Verbo per amore si portò nel fango per aiutarli , rovesciando la perversità per tutti la benedizione riportare . Da casa si portò in cammino e fu in un vivente a portarsi dentro . Fu finalmente nel mondo del serpente (ove) il serpente li portò .

Geremia 4,1 - Alle origini gli uomini simili dentro erano al principe di Dio. Belli vivevano col Signore. La divinità era in tutti accesa e dentro portavano dell'Unico gli uomini la pienezza. Erano con corpi luminosi. Per il rovesciamento portatosi, giù furono ad anelare che nelle persone fosse a riportarsi la potenza delle origini che il drago aveva portato a sbarrare.

Geremia 4,2 - Riporterà l'energia nel settimo segno (giorno della creazione) a richiudere nell'esistenza il Signore. Dentro l'Unigenito in un uomo abiterà per salvarli. Il Verbo per amore si portò nel fango per aiutarli, rovesciando la perversità per tutti la benedizione riportare. Da casa si portò in cammino e fu in un vivente a portarsi dentro. Fu finalmente nel mondo del serpente (ove) il serpente li portò.

Geremia 4,3 - La rettitudine fu per spengere per l'Unico del ribelle la perversità a guizzare in un uomo. Il Signore per aiutare nel mondo portò la potenza a stare in un corpo. Si portò per trarre fuori dai viventi l'angelo che s'era nei corpi portato e la potenza della rettitudine in un vivente inviò. Fu in un corpo a portare la divinità. Scelse per questo una compagna per portare la divinità versandola giù (onde gli) fosse Madre.

Geremia 4,4 - Per entrare dai viventi (ove) il serpente li condusse, il potente Signore si portò nel mondo, a riempire un corpo. Si portò dal nemico per il serpente portare a finire nei cuori. Nel pianto vivevano gli uomini; il Signore per aiutarli nel mondo si portò. Fu ad illuminare che dentro sarebbe stato, che si sarebbe in un corpo portato. Illuminò il Potente la Madre. Per parlarle un angelo scelse che giù l'Unigenito dalla retta Donna, di nascosto, uomo si sarebbe portato. A casa del nemico entrava, si portava per annullare la piaga del bestiale che nelle persone era col male in seno potente. Il Potente fu così in un vivente.

Geremia 4,5 - L'annuncio portò in una casa in Giuda. Lo portò ad una casa che era di poveri. Potente dalla Madre entrò una luce. La Madre fu a vederla e si portò a dirle che si portava per recare l'indicazione che si versava in azione per portarsi dai simili. Il Verbo in un corpo per abitare in terra versarsi nel corpo (di Lei) desiderava che Madre del potente Unigenito si portasse. E Le disse che per portarsi al mondo l'Unigenito l'avrebbe riempita, il soffio Le avrebbe portato. E l'angelo alla casa portatosi all'Unico rientrò. La divinità agì, nel corpo fu ad entrare della Madre per abitare giù nel corpo.

Geremia 4,6 - La Luce dell'Unico portò l'energia. A riempirla scese la Colomba che entrò in azione (cioè la coprì lo Spirito Santo). Fu in questa a portare la divinità che completamente per dimorare si portò così a stare dalla compagna. L'Unico inviò la rettitudine a stare nella Madre dentro onde fosse l'Unigenito a vivere giù (secondo) la parola portata dall'angelo per recare la rovina in cammino all'essere impuro del serpente.

Geremia 4,7 - Dall'alto uscì l'Unigenito, nel corpo fu ad entrare della Madre in pienezza. In una casa retta si portò che per portare il Messia era stata scelta. In cammino si portava per stare tra i viventi, inviato in giro in azione (onde) fosse lo sterco della vita con la putredine a recidere con la risurrezione che recava. La vita nella terra di tutti nella desolazione del nemico sarà con la rettitudine a finire. Giù l'opprimere dei viventi annullerà; sarà a recargli il fuoco in casa.

Geremia 4,8 - Dall'alto Questi venne di nascosto da pellegrino e il sacco fu di un vivente a riempire. Il Verbo per aiutare si portò e ad uscire fu di notte. E così fu a guizzare da una donna di nascosto che il corpo portò bello del Verbo. Il Signore dei viventi con la Madre abitò.

Geremia 4,9 - E nel mondo fu ad entrare in una famiglia/casa. Fu portato dalla Madre nel mondo Lui. Per oracolo del Signore era il padre povero, di famiglia uscita da un re. Gli (al padre = Giuseppe) portò nel cuore l'illuminazione che nel corpo s'era della matrice (della fidanzata) portata l'energia del Nome per portarsi ad entrare rettamente nel mondo. L'angelo che s'era alla Madre portato (per l'annuncio) entrò a profetizzargli che sarà quella matrice, essendo stata scelta, da Madre al mondo a portarlo.

Geremia 4,10 - Portò l'Unico a vivere alla vista del mondo l'Unigenito. Punita sarà l'esistenza della perversità. L'Unigenito con la rettitudine da inviato nel mondo brucerà chi all'origine entrò per la distruzione scelta dal serpente per agire nei viventi del mondo; per questo la perversità col serpente era stata nei corpi portata. Per trarlo fuori dai viventi, da rifiuto all'essere ribelle col fuoco che l'accompagnava, in un vivente era nel mondo. Era entrato dal serpente anelando di portargli ferite. Nel mondo la spada dell'Eterno entrava inviata al superbo.

Geremia 4,11 - Dentro al tempo del mondo entrò a stare l'Unigenito che fu dall'Unico a vivere nel corpo (onde) il serpente dai popoli uscisse colpendo la perversità del serpente che s'è nei corpi portato. Brucerà il serpente nei viventi con lo Spirito che scenderà nel mondo per illuminare. A parlare sarà ai viventi nelle case, vivrà con la parola un cammino, casa per tutti. I popoli saranno accompagnati da Dio. Gli stranieri lo porteranno in croce, ma la potenza che ha portato della divinità gli uscirà da dentro il corpo.

Geremia 4,12 - Lo Spirito in pienezza nei viventi della divinità entrò. Fu dentro a portarlo Dio che fu nel tempo a entrare. In cammino tra i viventi per incontrarli fu l'Unigenito. Insinuandola nei corpi li salverà. Il soffio nei cuori sarà ai viventi l'Unigenito a recare a tutti i viventi.

Geremia 4,13 - Entrò l'energia nel mondo della rettitudine, in azione inviata per l'angelo (ribelle) nei giorni dall'alto uscita, portata dal trono. La recò il Verbo entrato a vivere in un corpo. La rettitudine dentro portava che alla fine sarà a recandola a rovesciare il serpente nel portare (quando porterà) ai viventi l'energia della risurrezione dei corpi. Sarà nella prova a recarla da un foro, che sarà con un'asta all'Unigenito portato con forza dal serpente. All'angelo (ribelle) porterà bruciature. Al demonio giudicato la portò.

Geremia 4,14 - A purificare sarà i viventi dal male entrato nei cuori con la rettitudine che sarà nei corpi portata che brucerà il serpente nei viventi guizzato in seno. L'invierà dalla croce Gesù. Era in azione nel sangue del Crocifisso. Fu in croce per il serpente ad essere inviato. Versò da dentro alle moltitudini la rettitudine dalle midolla. Risorto a casa si riportò il Crocifisso (perché) dell'Unico recava l'energia della rettitudine.

Geremia 4,15 - La rettitudine fu a versare. Portò a guizzare nella Madre l'energia (onde) gli fossero simili. L'aiuto dall'angelo (ribelle) porterà a salvare i viventi, spazzandolo. L'annullerà la Madre. Li rigenererà per l'Unico col soffio irrigandoli con l'acqua.

Geremia 4,16 - Nel mondo un essere puro sarà nei corpi a portarsi. Il serpente a scappare porterà. Essendo dai viventi a uscire l'angelo (ribelle), nel mondo aperti i cieli rivedranno e l'Altissimo nei corpi porterà la pace. A germogliare sarà la vita dentro dell'Unigenito. Sarà per la Madre che la vita dell'Unigenito nei corpi scenderà. Aperte dell'essere ribelle le strette, lo sperare ci sarà che tutti tra gli angeli li porterà in alto a vedere con i corpi dove sta IHWH. Per l'aiuto uscito spereranno col Potente di vivere.

Geremia 4,17 - Così custoditi saranno dal demonio. Sarà la vita portata dall'Altissimo a rientrare nei viventi. La pienezza dentro sarà ad abitare. Retti saranno a venire, cambiati completamente per l'entrata energia dell'Unigenito che nella Madre fu nel mondo a portare a entrare.

Geremia 4,18 - Aiuta i deboli la rettitudine portata dall'innalzato. La potenza che è (propria) della rettitudine agisce. Simili a dèi escono nel cammino. In questo vengono i cattivi nell'oppressione dalle rettitudine cambiati. Così sono toccati dall'Eterno nel cuore dalla rettitudine.

Geremia 4,19 - Se la vita rovina, la Madre sentono, sono a desiderare l'annunciato: che il serpente esca vomitato. Nel corpo/popolo si portano del Crocifisso. Dal cuore è la perversità ad essere recisa; forte per il serpente dentro è il rifiuto. Fratelli di un corpo di illuminati così sono. Per lo squillo di tromba ascoltato dal Crocifisso l'opprimere della superbia è a finire. Saziati si sentono dal Crocefisso la cui vita col pane entra.

Geremia 4,20 - Fiaccata l'azione del serpente, gli illuminati dentro al corpo/Chiesa puri si vedono. La rettitudine è agli illuminati dalle mammelle ad uscire della sposa che dall'Unigenito nel corpo scende. La parola del Crocifisso, che dall'Unico reca, li salva sbarrando l'essere impuro. A stendere i padiglioni è il corpo del cammino/Chiesa nelle città; sono a sentire del Crocifisso l'esistenza.

Geremia 4,21 - Ha agito il sangue del Crocifisso. Un fiume per l'Unico ha aperto. Con l'energia, dal foro (nel costato) una Donna dal seno gli uscì. La versò per portare al Potente simili a far frutto.

Geremia 4,22 - Così è che all'Unigenito portato è un potente popolo che è a desiderare che la fine ci sia del serpente con i (relativi) guai, sbarrando il peccare. Figli essendo, dalle prove tutti sono con la Madre ad uscire vivi. Alla perversità un "no" energico dentro recano gli apostoli che sono con la Madre nel mondo. Nei viventi entra la sapienza. È per la Madre ad uscire reciso dal mondo il male e il serpente ad uscire è dai cuori. Un fiume all'Unico e per l'aiuto visto portato.

Geremia 4,23 - E l'Unigenito che era stato crocifisso sarà a rivenire in terra. Si riporterà nel mondo con gli angeli. Fuori tutti dal mondo porterà, ma dentro chi la perversità portò, il maledetto, brucerà nei viventi. Sarà nei viventi a portare l'annullamento desiderato del verme.

Geremia 4,24 - Nel corpo dell'Unigenito saranno tutti a stare. Dal mondo gli entreranno nel corpo. Saranno i viventi portati a entrare dagli angeli. Rigenerati dall'azione della risurrezione saranno i viventi e da tutti uscirà la superbia. Per il peccare finirà d'uscire, pesato, rovesciato, il serpente che l'ha recato.

Geremia 4,25 - Nei corpi i guai finiti saranno. Portata a entrare l'energia, annullato uscirà dall'uomo, per la recata rettitudine, il serpente che il peccare soffiò. Uscirà per la risurrezione dai viventi chi era a vivervi con l'impurità dell'essere impuro.

Geremia 4,26 - Si vedranno, stando nel Crocifisso, ad essere portati fuori. Gli angeli del mondo entreranno in un giardino uscendo dal deserto del nemico. Per la Colomba (lo Spirito) dal Crocifisso giù portata nei viventi le persone saranno col Signore a vivere. Di persona staranno nell'assemblea a saziarsi della bellezza al volto portati.

Geremia 4,27 - Retti saranno avendo spento l'Unigenito del ribelle la perversità. Risorti in vita i viventi del mondo, entrando del Crocifisso l'esistenza, della rettitudine la potenza entrerà. Dalla terra li porterà retti (in quanto) il serpente uscirà annullato. Dall'Unigenito si vedrà bruciato nel mondo.

Geremia 4,28 - Innalzati questi verranno dal Crocifisso al Padre potente. Usciti dalla terra li porterà al vertice. Col corpo li porterà dal mondo nei cieli a vivere in seno al Potente. In alto così staranno insinuandosi nel corpo del Crocifisso. Stando in Questi gli uomini saranno portati al Potente, per incontrarlo nell'assemblea. Vivi tutti saranno portati dal Potente. L'Unigenito all'Unico i risorti porterà a casa a vivere. I viventi tra gli angeli entreranno.

Geremia 4,29 - Della putredine portata dal serpente, il Verbo i corpi risorgendo, porterà il verme a rovesciare. Il fuoco del Crocifisso da dentro i corpi lo strapperà via da tutti. Uscita la rovina, le moltitudini all'Unico porterà a casa a vedere. Da dentro da dove erano a vivere nel pianto il Volto saranno i viventi tutti a vedere. Essendo stato il male colpito e dentro la perversità annullata per la forza portata della risurrezione, dentro ad abitare entreranno tra gli angeli gli uomini.

Geremia 4,30 - E l'Unigenito che il Crocifisso fu, da Davide dalla matrice uscì, finalmente vedranno. Risorto fu per la rettitudine che era nel Crocifisso nel cuore. Risorto che fu, una seconda volta così sarà il Crocifisso alla vista per aiutare. È l'Eterno! Sarà Questi il mondo a (ri)abitare, così sarà alla fine a rovesciare il male che è dentro con il soffio che portò della rettitudine. Agirà, per chi li opprime sarà in tutti la distruzione completa. In tutti starà il soffio che sarà ai viventi l'originaria pienezza a portare. Dentro la rettitudine agirà, la superbia che è nei viventi per l'angelo superbo con bruciature da dentro rovescerà col fuoco che reca.

Geremia 4,31 - Per la rettitudine sarà la sperata potenza col vigore a riportarsi. La potenza che uscirà della risurrezione dal seno del Crocifisso sarà a rialzare i corpi dalle tombe. Da dentro i viventi (ri)partoriti usciranno. A rovesciarla la porterà dal cuore il Crocifisso in Sion e in tutti del Crocifisso sarà il soffio nelle tombe, per tutti farà frutto il fuoco della rettitudine. Il Verbo che fu nel mondo dall'Unico portato, l'opprimere del maledetto con la forza della rettitudine spazzerà; belle le anime risaranno. Il serpente ucciso sarà nei viventi.

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