BibbiaWeb.net - di Alessandro Conti Puorger

Decriptare la Bibbia - di Alessandro Conti Puorger Autore   Contatti    Cerca      Home     
BibbiaWeb 2017  
Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraicheRacconti a sfondo biblico - Clicca qui per consultareParlano le lettere
Cerca negli articoli
Consulta le rubriche
  Lettere ebraiche
    e codice Bibbia
  Decriptazione Bibbia
  Attesa del Messia
  Vangeli
    e Protovangeli
  Ricerche di verità
  Racconti
    a sfondo biblico
  San Giuseppe

Decriptare la Bibbia
  Tutti gli articoli
  Indice
     brani decriptati
  Articoli più letti

 

DECRIPTAZIONE BIBBIA...

 
IL CUORE DELL'UOMO

di Alessandro Conti Puorger
 
 

    parti precedenti:

UN ANIMALE RAGIONEVOLE »
IL CUORE PER GLI EGIZI »
IL SIGNORE PESA I CUORI »
SUL "CUORE", DALLA GENESI »
PARE PROPRIO CHE NON SIAMO LIBERI »
L'INCLINAZIONE BUONA E L'INCLINAZIONE CATTIVA »
OCCORRE UNA NUOVA CREAZIONE! »

INDURIRE IL CUORE
Spesso parallelo al concetto di "cuore di pietra" nella Bibbia si trova il pensiero equivalente di indurire il cuore e o la nuca o la cervice.
Il "collo duro", "indurire il collo" e "indurire la cervice" indicano, infatti, nel linguaggio biblico uno spirito ribelle e ostinato, tanto che ai nemici soggiogati si poneva il piede sul collo.
Un pensiero del genere sull'indurire l'abbiamo trovato quando abbiamo citato il versetto Deuteronomio 10,16 "Circoncidete dunque il vostro cuore ostinato e non indurite ("taqeshu" ) più la vostra nuca." ove si associano quei due concetti sul cuore e sulla nuca.
Lì, per "l'indurire" è usato il radicale e "qesh" da solo senza l' è la stoppia, la paglia, la pula, il che porta a pensare anche alla scorza dura del grano.
L'indurire la nuca o cervice si trova 6 volte nell'Antico Testamento in Deuteronomio 10,16; 2Re 17,14; Neemia 9,16-17 e 29; e in Geremia 17,23.
La nuca, parte posteriore della testa all'attaccatura con il collo, è "a'ref" e le lettere ci dicono "si vede la testa (dietro) la faccia ".

Quella parte del corpo ricorda dove gli animali da lavoro, come i buoi, portano il giogo che, nella fattispecie per l'ebreo, in senso allegorico, è la Torah che lega l'uomo al carro di Dio.
Il portare il giogo vuol dire essere docili e malleabili, quindi, utili per il lavoro che vuol fare il padrone.
Gesù stesso ricorre a una tale allegoria quando dice nel Vangelo di Matteo: "Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo, infatti, è dolce e il mio carico leggero". (Matteo 11,29s)

Nella traduzione C.E.I. 1975 della Bibbia ho trovato per 30 volte l'uso del verbo "indurire" nei vari tempi compresi aggettivi e participi e "indurimento" di cui 18 nell'Antico Testamento e 12 nel Nuovo Testamento.
Nei libri del Pentateuco o Torah, oltre quella in Deuteronomio 10,16, indurire si trova altre 2 volte, ma solo relative al cuore del faraone:

  • Pentateuco 4,21 - "Il Signore disse a Mosè: Mentre tu parti per tornare in Egitto, sappi che tu compirai alla presenza del faraone tutti i prodigi che ti ho messi in mano; ma io indurirò il suo cuore ed egli non lascerà partire il mio popolo." ove per indurire è usato il verbo ChZQ radicale usato in genere per "rafforzare, quindi rendere duro... "chiuso questi a piegarsi " il che è come vederlo stretto in vincoli .
  • Deuteronomio 7,3 - "Ma io indurirò il cuore del faraone e moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nel paese d'Egitto", ove per indurire è usato ancora il verbo QShH.
Nella fattispecie Dio pare non volere il pentimento del faraone.
Gli ebrei, infatti, traducono "Rafforzerò il suo cuore... ed egli non li lascerà andare" e si domandano: Come può il Signore punire il Faraone per il fatto che non lascerà partire gli ebrei, quando è Egli stesso a impedirglielo? Come può il Dio giusto, che ha creato l'uomo dandogli il libero arbitrio e che desidera il pentimento e non la morte privarlo del diritto di pentirsi?
Al riguardo non è da dimenticare che qui il faraone rappresenta l'incarnazione del dio Ra, cioè del male assoluto per l'ebraismo, un dio che si oppone al Dio Unico, incarnazione, quindi, di satana che ha fatto la scelta definitiva d'essere opposto a Dio.

Del resto dice uno dei proverbi "Beato l'uomo che teme sempre, chi indurisce il cuore cadrà nel male", ma nel caso specifico il faraone era già il rappresentante del male; non a caso il male in ebraico è "r'a" con lo stesso suono del nome del dio Ra.
Quel "io indurirò" da parte di Dio, è da considerare come se fosse: farò vedere quanto egli è indurito e i prodigi che compirò.

In merito San Paolo nella lettera ai Romani scrive: "Dice infatti la Scrittura al faraone: Ti ho fatto sorgere per manifestare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato in tutta la terra. Dio quindi ha misericordia verso chi vuole e rende ostinato chi vuole." (Romani 9,17-18)

Dio è giusto e misericordioso, ma non si deve abusare della sua longanimità e occorre che ogni uomo si ricordi sempre di temerlo senza sfidare appunto la sua ira.
Si trova nell'Antico Testamento che il pensiero dell'indurire il cuore oltre quelle 3 volte della Torah (di cui 2 del libro dell'Esodo che riguardano il faraone) si trova altre 6 volte, precisamente in:
  • Deuteronomio 15,7 - "Se vi sarà in mezzo a te qualche tuo fratello che sia bisognoso in una delle tue città del paese che il Signore tuo Dio ti dà, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso..."
  • Salmo 95,7.8 - "Se ascoltaste oggi la sua voce! Non indurite il cuore come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto..."
  • Proverbi 28,14 - "Beato l'uomo che teme sempre, chi indurisce il cuore cadrà nel male."
  • Isaia 64,17 - "Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità."
  • Ezechiele 2,4 - "Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito. Tu dirai loro: Dice il Signore Dio."
  • Zaccaria 7,12 - "Indurirono il cuore come un diamante per non udire la legge e le parole che il Signore degli eserciti rivolgeva loro mediante il suo spirito, per mezzo dei profeti del passato. Così si accese un grande sdegno da parte del Signore degli eserciti."
Un particolare commento merita la nota citazione del Salmo 95,7-8: "Se ascoltaste oggi la sua voce! Non indurite il cuore..."
(Vedi:. "Ritorno al Sinai").

È questo versetto a ricordare un momento fondamentale.
Tutto ciò iniziò in questo modo: "Mosè salì verso Dio, e il Signore lo chiamò dal monte, dicendo: Questo dirai alla casa di Giacobbe e annuncerai agli Israeliti: Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all'Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatto venire fino a me. Ora, se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me una proprietà particolare tra tutti i popoli; mia infatti è tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa." (Esodo 19,3-6)

Le Dieci Parole, "'aseret hadevarim" che nel cristianesimo sono chiamati "i Dieci Comandamenti o Decalogo", furono date a Mosè mentre il popolo percepiva i tuoni, i lampi, il suono del corno e vedeva il monte fumante, quindi, il popolo fu preso da tremore e si tenne lontano, ma il patto non fu ancora sancito.
Evidentemente il popolo non era ancora pronto ad ascoltare!
Aveva visto e udito, ma non aveva ancora interiorizzato!

Eppure quelle dieci parole, furono date: "Al terzo mese dall'uscita degli Israeliti dalla terra d'Egitto, nello (in questo) stesso giorno, essi arrivarono al deserto del Sinai. Levate le tende da Refidìm, giunsero al deserto del Sinai, dove si accamparono; Israele si accampò davanti al monte." (Esodo 19,1s)

In effetti, nella traduzione in italiano manca una parola che nel testo ebraico c'è e tale parola è un "questo" a cui l'ebraismo annette grande importanza.
Viene al riguardo argomentato in Sinagoga o dovunque si è: "in questo stesso giorno", "bayòm hazèh", vale a dire proprio oggi, in questo giorno, mentre siamo qui a leggere, anche noi che leggiamo arriviamo al Sinai e riceviamo la "Torah".

Il Talmud presenta tale pensiero quando chiede: "Perché non si dice in quel giorno? Affinché si considerino le parole della Torah come se fossero date oggi e sembrino sempre nuove." (Midrash ian-kumà 7,13; Talmud Bera khot 63b Rashi)

Tale modo di considerare pare essere accolto, appunto, dal Salmo 95,7s col proclamare: "Se ascoltaste oggi la sua voce! Non indurite il cuore...".

Lo stesso pensiero è richiamato in Ebrei 3,7s, ed è sottolineato al versetto 13: "Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura questo oggi, perché nessuno di voi s'indurisca sedotto dal peccato."

Accade così che Dio tramite il testo scritto interpella direttamente il lettore.
Permane, infatti, nel pensiero rabbinico che tutti gli Ebrei, essendo tenuti a studiare e interiorizzare la Bibbia, assistettero all'evento del Sinai.

S. Bernardo, del cuore indurito dice: "È quello che non inorridisce di se medesimo, perché non sente più nulla. È quello che la compunzione non ispezza, la pietà non ammollisce, le preghiere non commuovono, le minacce non scuotono, i flagelli intristiscono. Esso è ingrato ai benefizi, sordo ai buoni consigli, spietato nel giudicare, spudorato nelle cose disoneste, temerario nei pericoli della salute, inumano con i suoi simili, superbo con Dio, dimentico del passato, non curante del presente, imprevidente del futuro. Del passato altro non ricorda che le ingiurie ricevute, perde il presente, chiude gli occhi sull'avvenire, eccetto che per vendicarsi. E per comprendere tutti in una parola i mali di così orrendo male, si chiama cuore indurito quello che non ha nessun timore di Dio, nessun rispetto agli uomini." (De Consid., lib. I)

vai alla visualizzazione stampabile di tutto l'articolo

  invia questa notizia ad un amico


									
Copyright © 2017 BibbiaWeb - Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
[Bibbia home][inizio articolo]  Tutti gli articoli di
  DECRIPTAZIONE BIBBIA...
[Bibbia home][inizio articolo]
 
DECRIPTARE LA BIBBIA - Le lettere del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera jod
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera kàf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera lamed
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera mèm

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera nùn
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera samek
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'ajin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera pè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a destra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera sade
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera qòf
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera resh
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera s'in e shìn

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra del RE
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera wàw
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera zàjin
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera tèt

DECRIPTARE LA BIBBIA - Ala a sinistra estrema
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera bèt
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera ghimel
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera dalet
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera hè

DECRIPTARE LA BIBBIA - Il primo e l'ultimo
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera 'alef
DECRIPTARE LA BIBBIA - La lettera taw


Bibbia Home | Autore | Perché Bibbiaweb? | Contatti | Cerca | Links
info@bibbiaweb.net  
Per i contenuti tutti i diritti sono riservati ad Alessandro Conti Puorger
BibbiaWeb

Alessandro Conti Puorger Alessandro Conti Puorger
Via Eleonora d'Arborea 30 - Roma - Italy

Realizzazione EdicolaWeb Edicolaweb.net
Via S. Maria a Cintoia 14/b - Firenze, Italy