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DECRIPTAZIONE BIBBIA...
IL CUORE DELL'UOMO
di Alessandro Conti Puorger
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IL CUORE PER GLI EGIZI »
IL SIGNORE PESA I CUORI »
SUL "CUORE", DALLA GENESI »
PARE PROPRIO CHE NON SIAMO LIBERI »
L'INCLINAZIONE BUONA E L'INCLINAZIONE CATTIVA »
OCCORRE UNA NUOVA CREAZIONE! »
INDURIRE IL CUORE »
GESÙ PARLA DEL CUORE »
LA SAPIENZA DEL CUORE
La vita dell'uomo, come del resto quella di ogni altra creatura di questo mondo, soggetta a precarietà è di durata indeterminata, limitata, ma comunque relativamente breve rispetto ai tempi che interessano i mutamenti del sistema solare, in effetti tende al nulla rispetto all'eternità, se mai si riuscisse ad immaginarla appieno.
Nessuno conosce, infatti, quale sarà il termine della propria vita che, insomma, è contrassegnata di provvisorietà e caducità.
L'esperienza di ogni giorno è che tutto si consuma, finisce o muore e il tempo che passa tende a far dimenticare.
Molte vite, perciò, si dissolvono senza ricordo alcuno da parte dell'umanità.
Eppure l'uomo tende a esorcizzare tutto ciò ed evita di pensarci.
La Bibbia però conosce bene l'uomo e le sue problematiche ed ecco che il Salmo 90,12 invoca il Signore in questo modo: "Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio",
in ebraico: "limenot iameinu ken hoda' venabi'a lebab chakmah"
Tramite ciò si arriva alla sapienza del cuore.
Questo di "un cuore saggio" - "lebab chakmah"
- è lo stesso dono che ricevette, a seguito di preghiera avanzata a Dio, il giovane Salomone appena insediato re che pregò in questo modo: "Concedi al tuo servo un cuore docile perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male, perché chi potrebbe governare questo tuo popolo così numeroso? Al Signore piacque che Salomone avesse domandato la saggezza nel governare. Dio gli disse: Perché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te né una lunga vita, né la ricchezza, né la morte dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento per ascoltare le cause, ecco faccio come tu hai detto. Ecco, ti concedo un cuore saggio e intelligente..." (1Re 3,9-12)
Salomone chiese "un cuore docile", invero, come scrive il testo ebraico, un "lev shimea'"
,
ossia un cuore che ascolta, vale a dire capace di ascoltare e ricevette da Dio "un cuore saggio e intelligente" ossia un "lev chakam venabon"
e, siccome
è sapienza, Salomone ebbe un cuore sapiente.
Si conclude che la sapienza del cuore viene dall'ascolto di Dio.
La piena conoscenza proviene da un ascolto attento.
Egli parla nei fatti della storia e attraverso i profeti che fa incontrare, persone che hanno fatto esperienza concreta di Dio e ne proclamano le verità.
Nel libro di Giobbe si legge circa l'insegnamento di questi "Essi forse non ti istruiranno e ti parleranno traendo le parole dal cuore?" (Giobbe 8,10)
L'uomo, in definitiva, non deve alienarsi, ma imparare a valutare il breve tempo di vita che gli è concesso e da ciò gli verrà un grande e utile insegnamento.
Il tempo, infatti, è breve ed è da viverlo con cuore sapiente, quindi, è sciocco affannarsi a riempirlo di cose illusorie, ma è essenziale goderlo, coscienti della propria realtà di finitezza.
Al riguardo, Gesù disse la seguente parabola, chiara e sintetica: "La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così - disse -: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e divertiti! Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà? Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio." (Luca 12,16-21)
E poco dopo Gesù proseguì il suo insegnamento e fa proprio riferimento a Salomone, quindi alla sapienza, asserendo: "Chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? Se non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto? Guardate come crescono i gigli: non faticano e non filano. Eppure io vi dico: neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Se dunque Dio veste così bene l'erba nel campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, quanto più farà per voi, gente di poca fede. E voi, non state a domandarvi che cosa mangerete e berrete, e non state in ansia: di tutte queste cose vanno in cerca i pagani di questo mondo; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in aggiunta." (Luca 12,25-31)
In pratica occorre contare i giorni della nostra vita non dimenticando mai di leggere ogni giorno una pagina delle Sacre Scritture e in particolare dei Vangeli; questi istruiscono nella via della sapienza, perché in essi circola lo Spirito del Signore.
Se, peraltro, si decriptano pensando a Lui le lettere ebraiche del versetto:
"Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio",
si ottiene:
"La potente
vita
degli angeli
recò
il Crocifisso
nei giorni
.
L'energia
recò
(quel) retto
tra i lamenti
.
Portò
la conoscenza
e
l'energia
dentro
dell'Unico
.
Dal cuore
da dentro
la racchiusa
rettitudine
per i viventi
uscì
."
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