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L'AMORE NELLA BIBBIA
In ebraico, "amare" ha come radicale del verbo
e "amore" è
"ahavah", termini che commenterò più avanti con i significati deducibili dalla lettura delle loro lettere rabbino quadrate di quel alfabeto tutto di consonanti considerate anche icone con propri significati grafici.
Ciascuna lettera di tale alfabeto, infatti, è depositaria di un messaggio grafico e al riguardo si veda "Parlano le lettere" come pure le schede di quelle lettere cliccando sui loro segni a destra delle pagine di questo mio Sito.
Sono
e
comunque verbo e sostantivo che si riferiscono a vari tipi di sentimenti d'amore, quali quelli che si riscontrano nei rapporti tra genitore e figlio e viceversa, nell'amicizia tra due persone e infine nel mutuo trasporto tra due innamorati o sposi, implicanti tutti, comunque, l'apertura all'altro in vari modi, ma al massima intensità, se veritieri.
Altro vocabolo che si usa è "choesoed"
i cui significati sono ampi, misericordia, lealtà, bontà, amore leale e fedeltà; in definitiva, qualcosa come un obbligo di patto d'amore.
In "choesoed"
c'è la lettera "het" =
che indica stretti tra loro come una corda a due o più capi, poi vi si trova una "samek" =
che sta per pienezza e una lettera "dalet" =
che sta per aiuto, quindi, l'idea complessiva è di due o più che sono "stretti
,
per un pieno
aiuto
."
C'è anche l'idea di un patto esclusivo e segreto visto che
=
è anche "confidenza, segreto e intimità".
Nel radicale
che ivi pure si scorge c'è anche l'idea di affidarsi, rifugiarsi, proteggersi.
Nella traduzione della Sacra Scrittura in greco dei Settanta, per indicare l'amore che intercorre nel rapporto tra Dio e l'uomo in genere è usata la parola
"agape" in latino "caritas", talvolta anche "philia" mentre rare sono invece le ricorrenze a "eros", ma è evidente che il rapporto Dio-uomo è quello di una madre e di un padre col figlio, quando l'uomo vi corrisponde a pieno, ma anche, di due amici e di due amanti in quanto oltre che Dio creatore di tutti è anche Dio personale che ha rapporti speciali con la singola persona.
La Bibbia con l'Antico Testamento nell'ebraismo introduce l'uomo verso questo rapporto intimo che chiede una pratica personale di partecipazione suggerita proprio dall'amore che sgorgando dallo Spirito che circola in tali Sacre Scritture lo fa sorgere nell'uomo, e il cristianesimo grazie al Nuovo Testamento aggiunge il rapporto personale che nasce dal credere all'annuncio della venuta nella carne del Suo Spirito.
L'uomo, infatti, appena se ne rende conto con cuore sincero "Signore, tu mi scruti e mi conosci" (Salmo 139,1), sentitosi investito, cerca di interloquire e comincia ad instaurarsi un rapporto unico, quindi, speciale.