parti precedenti:
ODI ET AMO »
CUORE INQUINATO »
L'AMORE NELLA BIBBIA »
L'ODIO NELLA BIBBIA »
COME NACQUE L'ODIO »
DIO ODIA O NO? »
COSA DIO AVVERSA?
Nella Bibbia, proprio nei primi versetti nel libro del VII secolo a.C. del profeta Naum, "il consolato dal Signore" si legge: "Oracolo su Ninive. Libro della visione di Naum da Elcos. Un Dio geloso e vendicatore è il Signore, pieno di sdegno. Il Signore si vendica degli avversari e serba rancore verso i nemici. Il Signore è lento all'ira, ma grande in potenza e nulla lascia impunito."
Questa descrizione del Signore di un antropomorfismo spinto e molto colorito scandalizza i buonisti per quel: "geloso e vendicatore... pieno di sdegno... si vendica... serba rancore... nulla lascia impunito..." eppure questo linguaggio serve al testo criptato per nascondere una buona notizia.
Del resto, il nome Naum
,
letto in modo "enigmistico", tipo rebus con l'uso delle lettere, porta a "un angelo
che annuncia
()
ai viventi
".
Naum annuncia qualcuno che "a guidare
()
si porta
i viventi
",
in pratica un nuovo Noè
che offrirà ai viventi una legno di salvezza.
La prima parola con cui inizia il libro di Naum che è tradotta con "oracolo" non è il solito biblico
"ne'um", ma
"massha'" che ha valore di sentenza e di profezia minacciosa, di peso e di carico, ma anche di "elevazione, innalzamento del fuoco", ad esempio il
"il divampare" usato in Isaia 30,27:
"Ecco il nome del Signore venire da lontano; ardente è la sua ira e gravoso il suo
divampare; le sue labbra traboccano sdegno, la sua lingua è come fuoco divorante" e le tre lettere di
danno a pensare al "salvare
()
da parte di un
",
ossia del numero 1, dell'Unico.
In "Il protovangelo di Nahum - saremo consolati dal Messia" ho tra l'altro riportati decriptati col mio metodo quei tre versetti di Nahum che sono l'inizio del racconto dell'epopea del Messia, quindi, al di la delle parole dure del messaggio palese, di fatto ne viene un messaggio d'amore e di misericordia per l'uomo, infatti, dicono:
Nahum 1,1 - Per i viventi sorge dell'Unico il Figlio. Si reca al mondo in pienezza il Verbo. In un corpo racchiude lo splendore. Un angelo inviò per l'annuncio alla Madre. Al mondo Dio verserà` un dono.
Nahum 1,2 - Il primo serpente abbatterà, per ricusarlo porta l'energia. Versa in un vivente a esistergli la calamità. Da pura Madre il Signore si portò dentro dall'alto. A chiudersi nella matrice entrò. L'energia versò alla Madre, fu a uscire, si porto al mondo. Dal serpente alle angustie fu a recarsi e l'energia reca nel cuore in corpo. Lui, dal potente nemico è a recarsi.
Nahum 1,3 - Il Signore entrò di un primogenito nel corpo. La rettitudine dell'Unico il Verbo fu in un vivente. A recare in cammino dall'impuro serpente il vigore reca con l'energia per abbattere al mondo il serpente. Per annullarlo si versa al mondo. La forza fuori porta in campo da casa, in pienezza, reca il Verbo al mondo dentro il fuoco per il nemico, che uscirà dalle generazioni, arso. Si portò in azione dall'angelo (ribelle) da inviato. Il Padre versandosi nel corpo a rivelare fu a portarsi.
La prima volta che Dio nella Bibbia pare manifestare odio per qualcuno o qualcosa è nel libro del Deuteronomio, il V del Pentateuco o Torah:
- Deuteronomio 12,31 - "Non ti comporterai in tal modo riguardo al Signore, tuo Dio; perché esse facevano per i loro dei ciò che è abominevole per il Signore e ciò che egli detesta
():
bruciavano nel fuoco perfino i loro figli e le loro figlie in onore dei loro dei", Dio non ama il male, quindi, non vuole l'omicidio, addirittura compiuto da genitori nei riguardi dei propri figli; fermò, infatti, Abramo pronto a uccidere Isacco.
- Deuteronomio 16,21-22 - "Non pianterai alcun palo sacro, di qualunque specie di legno, accanto all'altare del Signore, tuo Dio, che tu hai costruito. Non erigerai nessuna stele che il Signore tu Dio ha in odio
()"
ed è evidente che non vuole l'idolatria.
Riporto poi tre versetti di Salmi in cui si trova il verbo odiare, sostituibile con un "non preferire" essendo in ambiti in cui c'è confronto tra due posizioni, oppure è in opposizione al male.
- Salmo 5,5-7 - "Tu non sei un Dio che gode del male, non è tuo ospite il malvagio; gli stolti non resistono al tuo sguardo. Tu hai in odio tutti i malfattori, tu distruggi chi dice menzogne. Sanguinari e ingannatori, il Signore li detesta."
- Salmo 11,5 - "Il Signore scruta giusti e malvagi, egli odia chi ama la violenza."
- Salmo 97,10 - "Odiate il male, voi che amate il Signore: egli custodisce la vita dei suoi fedeli, li libererà dalle mani dei malvagi."
A chiusura del paragrafo porto all'attenzione il seguente interessante brano tratto dal libro dei Proverbi 6,16-19: "L'Eterno odia queste sei cose, anzi sette sono per lui un abominio: gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che versano sangue innocente, il cuore che escogita progetti malvagi, i piedi che sono veloci nel correre al male, il falso testimone che proferisce menzogne e chi semina discordie tra fratelli."
Esaminiamo come li propone il testo in ebraico:
Proverbi 6,16 - L'Eterno odia queste sei cose
anzi sette sono per lui un abominio
Proverbi 6,17 - gli occhi alteri
la lingua bugiarda
le mani che versano sangue innocente
Proverbi 6,18 - il cuore che escogita progetti malvagi
i piedi che sono veloci nel correre al male
nel correre al male
Proverbi 6,19 - il falso testimone che proferisce menzogne
e chi semina discordie tra fratelli
Del capitolo 6 del libro dei Proverbi, di complessivi 35 versetti, in "Essere fratelli nella Famiglia di Dio" tra l'altro ho riportati decriptati i versetti dal 20 al 35, mentre nell'articolo "Peccati capitali, frutti di un albero di un sito inquinato" avevo portato decriptati proprio quei versetti 6,16-19 di cui ora offro la dimostrazione.
Proverbi 6,16 - Il sesto
(giorno) uscì
l'angelo
al mondo
per odio
.
Il Signore
si reca
il settimo
segno
,
si porta
alla caligine
,
e
a finire
l'angelo
superbo
si reca
.
Proverbi 6,17 - Rovine
,
lamenti
,
amarezza
,
morte
al serpente
,
il fuoco
reca
all'angelo
mentitore
e
sarà
sbarrato
,
sarà
dai viventi
bruciato
dal Verbo
,
alla rettitudine
porterà
tutto
il sangue
puro
.
Proverbi 6,18 - Nel cuore
del carpentiere
vive
il disegno
di portarlo
alla fine
,
di annullarlo
,
col corpo
si rivela
(),
è
con la Madre
dai viventi
in vita
partorito
()
e
finirà
del serpente
il corpo
e
arrostirà
il male
del mondo
.
Proverbi 6,19 - È
nel Verbo
a stare
racchiusa
la rettitudine
,
con questa
dentro
è
a far vacillare
il mentitore
,
si reca
a liberare
()
dal serpente
che ha stretto
i viventi
,
giudicato
è stato
dal Vivente
,
a casa
è
inviato
ai fratelli
,
è
in vita
.
Il versetto che li segue, Proverbi 6,20 "Figlio mio, osserva il comando di tuo padre e non disprezzare l'insegnamento di tua madre", che pure decripto con dimostrazione, pare proprio riallacciarsi alla profezia del Messia in Isaia 11,1s sul
"nasoer" virgulto: "Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto
(
"nasoer") germoglierà dalle sue radici."
In ebraico il versetto Proverbi 6,20 è:
Il virgulto
il Figlio
è
.
Per i viventi
sale
a portarsi
in croce
.
Del Padre
è
la rettitudine
a recare
.
La divinità
del crocifisso
dal cuore
berranno
saziandosi
()
tutti, l'originerà
dalla piaga
().
Tutto di seguito questo è il discorso che ne viene dal complesso Proverbi 6,16-20, molto congruente, preciso e calzante con le vicende dei Vangeli su Gesù di Nazaret, il Carpentiere.
Proverbi 6,16 - Il sesto (giorno della creazione) uscì l'angelo al mondo per odio. Il Signore si reca il settimo segno, si porta alla caligine, e a finire l'angelo superbo si reca.
Proverbi 6,17 - Rovine, lamenti, amarezza, morte al serpente, il fuoco reca all'angelo mentitore e sarà` sbarrato, sarà` dai viventi bruciato dal Verbo, alla rettitudine porterà` tutto il sangue puro.
Proverbi 6,18 - Nel cuore del carpentiere vive il disegno di portarlo alla fine, di
annullarlo, col corpo si rivela, è con la Madre dai viventi in vita partorito e finirà del serpente il corpo e arrostirà il male del mondo.
Proverbi 6,19 - È nel Verbo a stare racchiusa la rettitudine, con questa dentro è a far vacillare il mentitore, si reca a liberare dal serpente che ha stretto i viventi, giudicato è stato dal Vivente, a casa è inviato ai fratelli, è in vita.
Proverbi 6,20 - Il virgulto il Figlio è. Per i viventi sale a portarsi in croce. Del Padre è la rettitudine a recare. La divinità` del crocifisso dal cuore berranno saziandosi tutti, l'originerà` dalla piaga.
In Appendice per completare la decriptazione di Proverbi 6 riporto anche quella dei primi 15 versetti.
Conclusione: chi odiò
per primo fu l'angelo ribelle, infatti, voleva "sorgere
l'angelo
come primo
"
e "si accese
un angelo
verso l'Uno
"
e odiò il proprio Creatore; questo alias di Dio momentaneo e provvisorio, come il tempo rispetto all'eternità, fu proposto all'uomo perché potesse esercitare proprio nel tempo della sua crescita spirituale il potere datogli di libertà di accettare o meno la propria esistenza in eterno.
Ciò che guida il Signore verso l'uomo è solo l'amore e i suoi disegni per l'umanità sono progetti di pace come asserisce tramite il profeta Geremia 29,11-13 che in modo chiaro tra due volte "Oracolo del Signore" esclama: "Io conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo - oracolo del Signore - progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. Voi mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudirò. Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; mi lascerò trovare da voi. Oracolo del Signore."
Proprio in questo progetto d'amore sono da inquadrare i seguenti versetti del Salmo 5,5-7: "Tu non sei un Dio che gode del male, non è tuo ospite il malvagio; gli stolti non resistono al tuo sguardo. Tu hai in odio tutti i malfattori, tu distruggi chi dice menzogne. Sanguinari e ingannatori, il Signore li detesta."
Dio, perché è buono - infatti, dice Gesù "Nessuno è buono, se non uno solo, Dio" (Luca 18,19) - preferisce la bontà al male e gli uomini che la ricercano e provano a rifuggire la malvagità; in tal senso ha in odio i malvagi, ma non prova alcun piacere per quelli che per propria scelta volontaria potrebbero andare in perdizione e li esorta a ravvedersi e cercare la vita eterna.
L'odio
di Dio perciò non è come l'odio che covano i malvagi, ma ricerca l'originaria perfezione dell'uomo ed esprime il desiderio del loro "rinnovamento
()
da parte dell'Unico
".
Non è però solo pio desiderio, ma implica anche un intervento, suggerisce che "un fuoco
invierò
per ricominciare
"
e questo fuoco sarà quello della risurrezione che brucerà il male.
Del resto Adamo, l'uomo di terra, non poté resistere e permanere alla presenza di Dio e, avendo peccato di disobbedienza, tutti noi suoi discendenti nasciamo in uno stato di morte spirituale, di separazione da Dio, la cui conseguenza è l'odio, la divisione presente in noi stessi e nei rapporti con gli altri.
Solo un atto volontario di Dio che faccia ricominciare la storia con Lui può avere successo, altrimenti la sorte umana resta relegata a quella di esseri su cui ha potere la morte.
È infine da ricordare, secondo ciò che dice il libro del Siracide in 25,2, che Dio "detesta" chi non hanno tratto insegnamento nella vita dai fatti della loro storia: "Tre tipi di persone io detesto, la loro vita è per me un grande orrore: un povero superbo, un ricco bugiardo, un vecchio adultero privo di senno."