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IL SACERDOZIO DI MELCHISEDEK E DI LEVI
Nell'intera Bibbia cristiana, nel testo in italiano - traduzione C.E.I. 1975 - se si cerca "sacerdote - sacerdoti - sacerdotale" si ottiene un totale di ricorrenze di 988, ma solo 152 di queste nei libri del Nuovo Testamento, di cui 92 nei Vangeli, ed entrando nel contenuto ci si rende conto che il più delle volte ricordano il sacerdozio israelitico e che tale funzione o ministero nel cristianesimo ha subito una novazione sostanziale rispetto all'antico ebraismo e al giudaismo.
La prima volta che nella Bibbia ebraica si trova "sacerdote" è quando in Genesi 14,17 Abram, incontra "...Melchisedek, re di Salem" che "offrì pane e vino: era sacerdote del Dio Altissimo..." ("Melchisedek, personaggio enigmatico e il Messia - I Parte" e "II Parte")
Questa è la sola volta che si parla di un sacerdote del Dio Altissimo, da cui peraltro Abramo fu benedetto e "gli diede la decima di tutto" (Genesi 14,20b).
In ebraico "sacerdote" è
"kohen", radicale che da luogo ai verbi di "officiare, esercitare il sacerdozio" e al termine "kehunnah"
per sacerdozio.
Melchisedek, in effetti, è un personaggio del misterioso, un re = "malek", giusto = "tsedek" e di Salem = Pace, sacerdote di Dio Altissimo "'El E'liion"
.
A quei tempi "'El"
oltre che parola che indicava "dio" era anche il nome proprio dato di un dio di Canaan, ma con l'aggiunta "E'liion"
c'è la volontà di asserire "al disopra di tutti" (Genesi 40,17 e Deuteronomio 26,19) e quelle lettere "E'liion"
rafforzative di alto = "e'l" =
poi assieme al citato Salem fanno pensare al monte Sion
,
quindi, proprio a Gerusalemme ove, appunto, scenderà IHWH nel suo Tempio; inoltre, viene anche asserito che quel Melchisedek non adorava il dio "'El", ma chi gli stava al disopra.
Questo sacerdote, profeta per i doni di benvenuto e la benedizione autorevole che offre ad Abramo, re di Salem, dove poi sorgerà Gerusalemme, dal Nuovo Testamento è riconosciuto figura del Messia che sarà nella carne un discendente di Davide e che regnò per 33 anni proprio dove regnava Melchisedek.
Il termine di "sacerdote" "kohen"
,
nel testo ebraico della Torah si trova complessivamente 246 volte, precisamente:
- nella Genesi 4 volte, di cui 1 per Melchisedek e 3 volte per Potifera padre della moglie del vice-faraone Giuseppe, sacerdote di On, un dio egizio;
- in Esodo, 10 volte di cui 3 per il sacerdote di Madian suocero di Mosè e 7 volte riferito ad Aronne fratello di Mosè;
- nel Levitico 176 volte, ove in pratica se ne specializzano le funzioni;
- nei Numeri 43 volte;
- nel Deuteronomio 13 volte.
Il termine invece di "E'liion"
si trova 57 volte di cui 9 nella Torah.
Le lettere di "E'liion"
suggeriscono che "dall'alto
è
a recare
energia
"
e in modo più fantastico "dall'alto
fu - è - sarà
a portarsi
con gli angeli
",
poi essendo
=
trapela anche la parola "colomba" = "ionah"
figura dello Spirito Santo che scende su Israele ed ecco che è tutto pronto per comprendere chi profetizza il sacerdote Melchisedek.
È un tramite, quindi, un servo su cui si porta l'energia di Dio, vi scende in forma di colomba, quindi, è un "sacerdote" "kohen"
ossia un "vaso - coppa
ove entra
l'energia
"
della divinità e come entra ne può riuscire verso gli altri, è un vero ponte tra Dio e gli uomini.
La finalità è ripristinare il rapporto paterno di Dio con tutti gli uomini e risvegliare in loro l'amore filiale interrotto per l'interposizione di un divisore (in ebraico "satan"), il famoso angelo ribelle delle origini, quindi, questo sacerdote "kohen"
ha la funzione con l'apporto dell'energia divina di "spengere
()
l'angelo
"
ribelle.
Può sorprendere che ai tempi di Abramo si trovi con Melchisedek, un sacerdote di una classe particolare che adori il Dio Unico, ma occorre addentrarci nella cronologia che ci ha proposto la Genesi per il diluvio e i patriarchi, infatti, ai tempi di Abramo il ricordo di Noè e del diluvio erano ancora presenti; addirittura l'ebraismo intravede il vecchio Sem nella figura di Melchisedek.
(Vedi: "Cosa nasconde il racconto di Noè e del Diluvio?")
Melchisedek poi è ricordato nel Salmo 110,4 "Il Signore ha giurato e non si pente: Tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchisedek." ove Davide medita sul fatto che pur essendo re sa che non può assumere anche la funzione di sacerdote, ma intravede la possibilità che a ciò possa avvenire per un suo discendente, il Messia, perché anche figlio di Dio.
Che questa sia interpretazione giusta lo conferma Gesù stesso, lo ripetono i Vangeli sinottici quando commenta in questo modo quel Salmo: "Trovandosi i farisei riuniti insieme, Gesù chiese loro: Che ne pensate del Messia? Di chi è figlio? Gli risposero: Di Davide. Ed egli a loro: Come mai allora Davide, sotto ispirazione, lo chiama Signore, dicendo: Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi? (Salmo 110,1) Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio? Nessuno era in grado di rispondergli nulla; e nessuno, da quel giorno in poi, osò interrogarlo." (Matteo 22,41-46; Marco 12,35-37; Luca20,41-44)
Perciò il Messia non sarà un sacerdote secondo Levi che amministra le cose sante, ma di un ordine diverso, universale come Melchisedek che ne è figura.
L'Antico Testamento poi nei vari libri fornisce regole e funzioni del sacerdozio ebraico dei discendenti di Levi costituiti "per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati".(Ebrei 5,1)
Non mi soffermerò su tale questione, ma in Appendice riporto il testo di Levitico 22 e Ezechiele 44 in cui vi sono varie norme che dovevano rispettare i sacerdoti secondo la Torah, poi di quei capitoli presento l'intera decriptazione da cui escono pagine sull'epopea del Messia il vero e unico sacerdote.