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MATRIMONIO LIBERO?
Mi sono chiesto, il popolo d'Israele che accettò l'alleanza del Sinai era libero in quel momento di accettarla o era pesantemente condizionato?
La mia opinione è che, in effetti, era stato messo veramente alle strette
e di fronte ai segni
che gli si venivano a presentare con energia
dovette aprirsi
,
cioè aderì alle nozze = "chatunnah"
col Signore.
Erano poveri uomini fuggiti da pesante schiavitù con vecchi, donne e bambini al seguito, portati in massa in un deserto senza alcuna certezza di umana sopravvivenza.
Dal punto di vista umano, infatti, tutto era contro, la condizione ambientale, la mancanza certa di approvvigionamenti, il pericolo di morte presente in ogni momento a causa di animali, sete, e nemici.
Del resto i nemici, quelli di Amalek, l'avevano attaccato e solo per miracolo di Dio erano sopravvissuti.
Ecco che, ci dice il libro dell'Esodo, si trovano davanti a un monte tutto fumante.
Dio era sul monte e con potenza si presentava.
Dice, infatti, al riguardo il libro dell'Esodo in 19,16-20: "Il terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni e lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di corno: tutto il popolo che era nell'accampamento fu scosso da tremore. Allora Mosè fece uscire il popolo dall'accampamento incontro a Dio. Essi stettero in piedi alle falde del monte. Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco, e ne saliva il fumo come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto. Il suono del corno diventava sempre più intenso: Mosè parlava e Dio gli rispondeva con una voce. Il Signore scese dunque sul monte Sinai."
Il popolo tremava... aveva paura che quel monte potesse essere la loro tomba.
Fu allora che "Mosè fece uscire il popolo dall'accampamento incontro a Dio" il che propone Mosè non come un leader, ma piuttosto come un padre che porta la giovane figlia timorosa allo sposo; ossia spinge il popolo a uscire incontro al Signore che si annuncia nella sua onnipotenza sulla cima del monte.
Come non accettare, quindi, l'alleanza con un essere così potente che offriva l'unica via di salvezza a quella massa di fuoriusciti in modo miracoloso dal faraone d'Egitto?
E la fanciulla di questa allegoria, il popolo, cedette e confermò a Mosè "Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto". (Esodo 24,7)
Accettò l'alleanza, ossia disse "sì" al matrimonio.
Dal racconto e da qualche cenno di commento rabbinico pare intravedersi che si può fare il parallelo con una fanciulla sola incontrata in un posto isolato e pericoloso da parte un potente che dice la salverà con cui ha poi un rapporto, sia pure lei consenziente.
Da quel potente poi viene regolarmente sposata, ma il marito, che tra l'altro è anche onnisciente se ha cuore e veramente ama non si libererà della moglie anche se divenisse vecchia e imbruttita; continuerà ad amarla e passerà anche sopra le sue mancanze.
Scrive il profeta Geremia in 20,7: "Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto forza e hai prevalso."
Questa fu la situazione d'Israele al Sinai... fu sedotto.
Dio volle tutto ciò per salvare il mondo dal caos in cui gli uomini con il loro orgoglio l'avrebbero portato com'è facile intuire e come può in ogni tempo accadere se gli uomini non si danno regole condivise e una mira che supera le contingenze dei soli sensi e delle proprie voglie egoistiche.