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ISAIA 29 - DECRIPTAZIONE
Riporto il testo della traduzione C.E.I. 2008 dei 24 versetti del capitolo 29 del libro del profeta Isaia:

Isaia 29,1 - Guai ad Arièl, ad Arièl, città dove si accampò Davide! Aggiungete anno ad anno, si avvicendino i cicli festivi.

Isaia 29,2 - Io metterò alle strette Arièl, ci saranno gemiti e lamenti. Sarà per me come Arièl:

Isaia 29,3 - io mi accamperò tutt'intorno contro di te e ti circonderò di trincee, innalzerò contro di te un vallo.

Isaia 29,4 - Allora prostrata parlerai dalla terra, e dalla polvere saliranno le tue parole; sembrerà di un fantasma la tua voce dalla terra, e dalla polvere la tua parola risuonerà come bisbiglio.

Isaia 29,5 - Sarà come polvere fine la massa dei tuoi nemici e come pula dispersa la massa dei tuoi tiranni. Ma d'improvviso, subito,

Isaia 29,6 - dal Signore degli eserciti sarai visitata con tuoni, rimbombi e rumore assordante, con uragano e tempesta e fiamma di fuoco divoratore.

Isaia 29,7 - E sarà come un sogno, come una visione notturna, la massa di tutte le nazioni che marciano contro Arièl, di quanti l'attaccano e la stringono d'assedio.

Isaia 29,8 - Avverrà come quando un affamato sogna di mangiare, ma si sveglia con lo stomaco vuoto, e come quando un assetato sogna di bere, ma si sveglia stanco e con la gola riarsa: così succederà alla massa di tutte le nazioni che marciano contro il monte Sion.

Isaia 29,9 - Fermatevi e stupitevi, accecatevi e rimanete ciechi; ubriacatevi ma non di vino, barcollate ma non per effetto di bevande inebrianti.

Isaia 29,10 - Poiché il Signore ha versato su di voi uno spirito di torpore, ha chiuso i vostri occhi, cioè i profeti, e ha velato i vostri capi, cioè i veggenti.

Isaia 29,11 - Per voi ogni visione sarà come le parole di un libro sigillato: si dà a uno che sappia leggere dicendogli: Per favore, leggilo, ma quegli risponde: Non posso, perché è sigillato.

Isaia 29,12 - Oppure si dà il libro a chi non sa leggere dicendogli: Per favore, leggilo, ma quegli risponde: Non so leggere.

Isaia 29,13 - Dice il Signore: Poiché questo popolo si avvicina a me solo con la sua bocca e mi onora con le sue labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e la venerazione che ha verso di me è un imparaticcio di precetti umani,

Isaia 29,14 - perciò, eccomi, continuerò a operare meraviglie e prodigi con questo popolo; perirà la sapienza dei suoi sapienti e si eclisserà l'intelligenza dei suoi intelligenti.

Isaia 29,15 - Guai a quanti vogliono sottrarsi alla vista del Signore per dissimulare i loro piani, a coloro che agiscono nelle tenebre, dicendo: Chi ci vede? Chi ci conosce?

Isaia 29,16 - Che perversità! Forse che il vasaio è stimato pari alla creta? Un oggetto può dire del suo autore: Non mi ha fatto lui? E un vaso può dire del vasaio: Non capisce?

Isaia 29,17 - Certo, ancora un poco e il Libano si cambierà in un frutteto e il frutteto sarà considerato una selva.

Isaia 29,18 - Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro; liberati dall'oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno.

Isaia 29,19 - Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore, i più poveri gioiranno nel Santo d'Israele.

Isaia 29,20 - Perché il tiranno non sarà più, sparirà l'arrogante, saranno eliminati quanti tramano iniquità,

Isaia 29,21 - quanti con la parola rendono colpevoli gli altri, quanti alla porta tendono tranelli al giudice e rovinano il giusto per un nulla.

Isaia 29,22 - Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore, che riscattò Abramo: D'ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire, il suo viso non impallidirà più,

Isaia 29,23 - poiché vedendo i suoi figli l'opera delle mie mani tra loro, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il Dio d'Israele.

Isaia 29,24 - Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza, quelli che mormorano impareranno la lezione.

A questo punto fornisco la decriptazione giustificata dei due versetti 29,11 e 12, poi la decriptazione tutta di seguito dei 24 capitoli di Isaia 29.

Isaia 29,11 - "Per voi ogni visione sarà come le parole di un libro sigillato: si dà a uno che sappia leggere dicendogli: Per favore, leggilo, ma quegli risponde: Non posso, perché è sigillato."





E finalmente al mondo è il Potente dalla retta Madre al petto () a portarsi . Indica al mondo così che in cammino la Parola è entrata in pienezza a fruttificare . Di nascosto l'indicazione recò alla Madre . Dalla Donna () il corpo è stato donato () e venne () a portarglisi Dio per portare (la propria) esistenza alla conoscenza del mondo . In pienezza la Parola con il corpo il rifiuto all'essere ribelle () riversa alla vista (). Con l'energia dell'Unico colpirà Lui in vita col corpo il serpente primo (il negativo). L'Unigenito ha recato così al serpente la rettitudine che sarà a strappar via () chi portò ai viventi la perversità () all'origine .

Isaia 29,12 - "Oppure si dà il libro a chi non sa leggere dicendogli: Per favore, leggilo, ma quegli risponde: Non so leggere."




Si porta l'energia completa inviata al mondo per far perire () il cattivo serpente . L'Unico lo brucerà nei corpi . Del Potente inizierà a essere la mano in azione avendo riempito con il Verbo un corpo . Per il serpente inizierà l'amarezza a versargli dal corpo . Ahimè da questi usciranno e inizierà a vivere col corpo al serpente la calamità nel tempo ; era scritto !

Ed ecco la decriptazione completa.

Isaia 29,1 - Al mondo portato è l'Unigenito col corpo all'operare del folle. La luce è stato Dio a versare in un corpo; è finalmente la grazia uscita da Davide in pienezza. La Parola si porta alla luce inviata al mondo dall'alto. Una luce di angeli esce in festa. È con la Madre; a poppare la Parola si porta.

Isaia 29,2 - E al mondo giù si è versato. Si porta per finire l'esistenza del serpente l'Unigenito col corpo. È Dio che portatosi in campo è stato. Indica al mondo il segno che ad incontrarli sarà. Di Lui i lamenti escono e nel mondo è alla stoltezza con la forza della rettitudine. A originare nei corpi sarà la divinità.

Isaia 29,3 - Portata la grazia è stata finalmente. È stato così per l'amato che dall'alto è stata a coppe portata giù nel corpo. Ha scelto di stare l'Altissimo in un'azima, dentro si porta nel mondo. Versatosi è in un uomo l'Altissimo. La rettitudine vive giù in un corpo finalmente.

Isaia 29,4 - E da un'umile, pura nella terra che ha prescelto la Parola si è portata dal seno. Il Verbo nel corpo per finire un fuoco racchiude per chi ha originato la ribellione. Così portatosi al mondo è uscito dagli afflitti, si reca in una casa a vivere in terra. Lo sperare in cammino reca ai viventi. In azione la Parola inizia all'amarezza, all'oppressione; per finirla da sentinella a vigilare.

Isaia 29,5 - E uscito, è al mondo così dal Padre versato. Alla polvere del mondo esce in vita, si porta il consacrato (Nazir) è retto e come azima dall'aldilà esce in vita. E un fanciullo è sceso, è stato portato dalla Madre al mondo. È uscita del Potente la Parola; finalmente si vede nelle tenebre iniziare la vita.

Isaia 29,6 - Per le preghiere dei viventi il Signore scese in una casa da primogenito. L'aveva scelta, alla fine il soffio ha versato insinuatosi in un corpo per agire da vivente e nella casa del "cattivo" il fuoco porta. A rovesciare porta al serpente il destino, reca per il serpente la fine dal mondo e per accerchiare il nemico in campo reca una fiamma dalla Donna, l'Unigenito lo porterà dalla sposa.

Isaia 29,7 - E entrato è nel mondo il vigore del Potente, portato alla Madre, costretto a nutrirsi. Di notte, entrato nel mondo, dai viventi si reca. Da inviato alla sposa in cammino si porta a stare a vivere. Uscito dalle schiere, è da un seno guizzato il leone di Dio, e dalla sposa giù a casa si è al mondo portato dai viventi per cacciare la stoltezza dal mondo.

Isaia 29,8 - E uscito è al mondo così l'Unigenito. Il Principe si è chiuso con la potenza in un vivente. Partorito, nell'oscurità portatosi del mondo, con i lamenti inizia a portarsi così dal serpente. E nel mondo si risveglia, vi si porta col corpo. Ha versato al mondo l'anima e così del Beato si è chiusa la potenza in un vivente, sceso dai viventi al desiderio. Ecco uscito al bruciante deserto in campo versato, si è giù portato fuori dagli angeli. Uscito in azione a chi è privo di consiglio la Parola il giubilare porta, rovescia a chi è ottuso coppe d'energia. Il Signore esce tra i viventi per portare tra gli angeli la sposa. In cammino porterà gli esseri viventi fuori, le schiere sarà a far ascendere dal monte Sion.

Isaia 29,9 - Uscito da una pura nel mondo, dai viventi la perversità si porta a finire per i viventi del mondo riportare puri dalla scelleratezza. Esce una luce per gli smarriti. Il fuoco in azione porta, per bruciare il peccare reca l'ardore. L'agnello reca il bastone al negativo. Il vino inviato in azione si porta al serpente, gli inizia l'ubriacatura.

Isaia 29,10 - Così è inviata in pienezza la rettitudine dall'alto. È così con la Madre il Signore. Lo Spirito completamente in un corpo nel sangue entra. Portatosi è l'albero della vita; inizia il segno, sentiti sono stati i lamenti. Così con la Madre l'Unigenito si indica al mondo, uscito il Profeta (inviato da casa è stato dall'Unico) è in vita ha portato l'Unico alla fine in un corpo da una Donna. È così dalla Madre uscito, al mondo al petto è della Madre, dal trono uscito.

Isaia 29,11 - E finalmente al mondo è il Potente dalla retta Madre al petto a portarsi. Indica al mondo così che in cammino la Parola è entrata in pienezza a fruttificare. Di nascosto l'indicazione recò alla Madre. Dalla Donna il corpo è stato donato e venne a portarglisi Dio per portare (la propria) esistenza alla conoscenza del mondo. In pienezza la Parola con il corpo il rifiuto all'essere ribelle riversa alla vista. Con l'energia dell'Unico colpirà Lui in vita col corpo il serpente primo (il negativo). L'Unigenito ha recato così al serpente la rettitudine che sarà a strappar via chi portò ai viventi la perversità all'origine.

Isaia 29,12 - Si porta l'energia completa inviata al mondo per far perire il cattivo serpente. L'Unico lo brucerà nei corpi. Del Potente inizierà a essere la mano in azione avendo riempito con il Verbo un corpo. Per il serpente inizierà l'amarezza a versargli dal corpo. Ahimé da questi usciranno e inizierà a vivere col corpo al serpente la calamità nel tempo; era scritto!

Isaia 29,13 - Ed è stato l'origine dell'essere ribelle dall'Unico giudicato. Sarà spazzato dall'inviata rettitudine che sarà a risplendere luminosa nel mondo. Liò avvenne al tempo di Peleg figlio di Eber e questi nella linea dei primogeniti di Noè ovviamente avrà conservato la lingua di Noè che era quella d'Adamo, tanto più che "Noè visse, dopo il diluvio, 350 anni." (Genesi 9,28)

La Bibbia così porta a concludere che la lingua di Eber, progenitore degli ebrei, è quella
Isaia 29,14 - Del Potente a un onesto (come un angelo) nel mondo uscì un angelo, inviato fu a Giuseppe dal Potente. Che uscirà il meraviglioso Unigenito gli indicò, al mondo si vedrà da Madre uscire, da questa uscirà fuori la Parola potente, l'Unico porterà il soffio Potente, l'Unico lo porterà. Il padre (Giuseppe) lo aiuterà al mondo a diventare sapiente (il versetto precedente, infatti, preannuncia che l'Unigenito dovrà imparare) gli indica che ad aspettare dalla Madre è portato e alla casa (di Giuseppe) sarà donato. Il Figlio sarà portato a termine in pienezza, il segno lo indicherà il corpo (gonfiandosi il ventre).

Isaia 29,15 - Al mondo condotto è stato, uscito dal seno con le acque è stato versato, è dalla Madre in vita il Signore. Il Potente in pienezza finalmente è col corpo in vista sceso al mondo. Portatosi in campo, è uscito. Dentro i luoghi tenebrosi i viventi vedono un luce forte uscire. Dalla Madre si è portato a essere l'Unigenito in vita. In alto sono alla vista angeli a portarsi e ai viventi è la conoscenza dagli angeli recata.

Isaia 29,16 - Esce la Parola retta dalla retta Madre. Ha originato nella Madre il vigore della vita nel corpo. Fuori si è portato il corpo descritto secondo la propria famiglia/casa. La rettitudine è la forza dell'Unigenito dall'ingannatore in azione. Un fuoco esce dal Potente alla vista ad ardere nel mondo, lo reca al negativo (serpente primo) che in fumo sarà portato. Rimodellerà l'Unigenito la vita nei corpi, la potenza nei vasi riporterà del Potente, l'amore sarà a rinviare.

Isaia 29,17 - Esce il serpente. Inizia azione a portare di sangue. Si vede al cuore il Vivente colpito dal nemico. Un'asta bruciante dentro al cuore del Figlio. Dai potenti per la rettitudine innalzato, un serpente portò a uscire l'Agnello dalla vita. La potenza del Potente fu in azione nel corpo. Fu nella tomba risorto dentro.

Isaia 29,18 - E risorto vivo lo videro portarsi a casa. Fu a riportarsi a vivere nel mondo; Lui uscì dalla tomba. Col corpo risorto fu a vivere la Parola. Era scritto che si porterà in vita l'Unico col soffio potente e i viventi nelle tenebre lo vedranno gli apostoli, saranno a vederlo nel riportato corpo, dai morti l'Unigenito fu rinviato al mondo.

Isaia 29,19 - Si è in pienezza la Parola riportata. In azione l'energia l'ha riportata a stare in vita. A casa riesce. Riè al mondo risorto in vita. La tomba l'ha aperta il Padre. Si è portata l'energia a stare in un uomo. Dentro la santità è stata a risorgere il corpo. Da Dio è stata la gioia portata.

Isaia 29,20 - Così è l'ira in pienezza dal nemico. È scesa per portare i tutti del mondo il serpente giù a rigettare completamente. Gli reca della rettitudine il potente fuoco che verserà, quanto basta, per annullarlo.

Isaia 29,21 - In un vivente racchiuso, il Cuore è stato dall'Unico. Fu in uomo la rettitudine dalla Parola, perché portasse bruciature. Dal grembo per bruciare il nemico fu versata dal Risorto. L'ha portata agli apostoli. Recata è stata la carità che dentro al mondo porta finalmente il Giusto.

Isaia 29,22 - Il Potente così ha inviato la rettitudine al mondo al ribelle. A uscire l'ha portata fuori l'Unigenito dal cuore. È dalla croce all'esistenza il calcagno della Donna che dal corpo della Parola in aiuto uscì. Inizia il segno che dall'Unigenito, da dentro il corpo, uscì in pienezza in azione completamente al mondo. È dentro portato il fuoco; è in azione a versarlo dal ventre portato al negativo (serpente primo). Nel tempo al mondo di persona fu a riportarsi. Fu dalla tomba a riportasi, col corpo si riportò.

Isaia 29,23 - Così è stato il creatore in croce portato, partorito è stato recato dal seno un fuoco al mondo che si è d'aiuto all'esistenza dentro versato per le moltitudini che recato è stato per santificare. Ha portato la resurrezione ai viventi. Si è portato fuori, rovesciato per il tempo della trebbiatura. Inizia il segno che il Santo si è in azione versato dentro portando l'inizio della fine del maledetto dall'esistenza. La rettitudine di Dio avrà spazzato dai corpi chi fu giù a portarsi.

Isaia 29,24 - Ed è la conoscenza portata che alla fine alla città (la nuova Gerusalemme) li porterà in grembo. Saranno da angeli dal mondo portati col corpo con gli angeli; nei giorni avranno imparato la lezione.

a.contipuorger@gmail.com


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